Crisi economica 2011

[Matteo B.]

quoto Ricky e la patrimoniale (come ha in mente un certo segretario di partito tra aliquote e cifre di partenza) è il solito sistema con per cui metà Italia paga per l'altra metà colpe QUANTOMENO di tutti.

[Walker]

Non era una di merito, ma di correttezza nello stabilire che ci sia una diretta corrispondenza fra come e' e come pensa un paese e chi lo governa..

Chi governa (indipendentemente da chi sia, in un governo politico) rappresenta il 50%+1 di chi vota, non di un paese..

Chi e' in parlamento rappresenta chi vota (che nel caso dell'italia e' comunque meno del 50% delle persone con diritto - e dovere ci aggiungerei - di voto).

Il rimanente 50% (e oltre) che non vota, non e' sicuramente "specchiato" in chi e' finito in parlamento, perche' NON ha votato come suo rappresentate (che non e' una cosa positiva sia chiaro....): va da chi se ne sbatte (che ripeto, e male), a chi non vota "per protesta" (e qui si potrebbe discutere sul fatto che sia una protesta valida o meno), e via cosi'...

Non e' il caso dell'italia, e mi auguro che non lo sia mai viste le conseguenze del caso, ma quando c'e' piu' del 50% del paese che non si riconosce in chi e' stato votato e si rompe di una situazione del genere e del casino che hanno fatto potrebbe pure decidere di mandare tutti a casa ... ripeto che (per fortuna viste le conseguenze) non siamo un popolo (in prima battuta), e comunque no siamo un popolo che lo farebbe (ma molto dipende da quanto inizia a essere messa male la gente). Di solito i risultati non sono particolarmente esaltanti, purtroppo..

Ammesso che il 50% degli aventi diritto (che però non vota) voglia qualcos'altro che sia su basi diverse dal "Piove! Governo ladro!"... abbiamo avuto recenti e solide esperienze di alternative?

Il fatto è che non è possibile che la metà degli aventi diritto (o comunque della popolazione in età "politica") esprima un'alternativa valida sulla base del "non voto", perché è un fondamento di passività e di non attività.

E perché le ragioni della protesta, come hai detto, sono diversissime e diversissimo è il loro livello di consapevolezza.

Dico solo due parole generiche senza voler fare considerazioni politiche (nel caso, avvertitemi...).

Una tendenza politico-governativa (e non parlo solo di indirizzo politico, ma, soprattutto, di dignità politica) non la si frammenta in tante piccole realtà a seconda dei blocchi dell'elettorato. Sono tendenze che si specchiano una maggioranza della popolazione molto più larga di quel che si pensi.

Dovrebbero sussistere differenze profondissime nello stile di vita del corpo elettorale perché 2 o più schieramenti (o coalizioni) presentassero modelli di consapevolezza politica diametralmente opposti.

Questo in Italia non sussiste. Per cui se un certo tipo di rappresentanza noi abbiamo in Parlamento, è sì quello che ha votato il 50% degli aventi diritto, ma è quello che è andato crescendo in un "ambiente Italia", che sarà pure diversificato, ma che favorisce lo sviluppo di certe tendenze piuttosto che di altre.

E non basta qualche milione di elettori che si astiene, per pensare che siano di una "specie" diversa da quella dei votanti.

P.S. Si tratta dello stesso "ambiente" che ha favorito lo sviluppo di certi orientamenti sulla concezione del patrimonio, dell'economia, del lavoro, del rapporto cittadino-cittadino e cittadino-P.A.

Prometto che mi fermo qui.

Modificato 14 Agosto 2012 da Walker

[TonyH]

quoto Ricky e la patrimoniale (come ha in mente un certo segretario di partito tra aliquote e cifre di partenza) è il solito sistema con per cui metà Italia paga per l'altra metà colpe QUANTOMENO di tutti.

Modificato 14 Agosto 2012 da TonyH

[ricky1750]

E non basta qualche milione di elettori che si astiene, per pensare che siano di una "specie" diversa da quella dei votanti.

Si ma non e' semplicemente "qualche milione"... quelli che non votano (ripeto, sbagliando) e' PIU' della meta' di chi avrebbe diritto (e dovere aggiungerei) di votare.

Non puoi dire che chi e' in parlamento a governarci e' lo specchio del paese... il che puo' anche voler dire che magari il paese e' pure peggio eh, sia chiaro...

L'altro dettaglio e' che non e' esattamente cosi' semplice "mandare a casa" gli attuali politici, grazie al sistema elettorare che si sono fatti dopo che oltretutto un referendum aveva chiaramente indicato cosa voleva (con oltre l'ottanta %) una roba tipo il 77% degli italiani..

Nota le percentuali.. oltrettutto con i canditati scelti obbligatoriamente dai partiti? E questo sarebbe un sistema di votazioni che ti permette davvero di cambiare le cose o perlomeno le persone che finiscono in parlamento? dai....

[Matteo B.]

Se ben fatta, dev'essere flat (aliquota uguale per tutti) e senza soglie. Ne in basso, ne in alto.

.

si parla di patrimoniale sopra il mln di euro TOTALI (case ,averi ecc..) e scaglioni da 0.5% in su. a progressione.

metà Paese paga per tutti.

Il governo Monti IMHO la patrimoniale non la vuole mettere. io parlo già per il 2013 dopo aprile. altro cetriolo nel culo IMHO.

Tony, senza offesa ,ma spesso quello che ti auguri tu non esiste nel dibattito pilitico europeo.

[stev66]

Ma scusate secondo voi metà paese ha un patrimonio superiore al milione di euro ? PARLIAMO dello stesso paese dove le dichiarazioni dei redditi sopra i 30k euro sono il fatto10% del totale ?

Se così fosse, sarebbe difficile sostenere la liceità di questi patrimoni

[TonyH]

Non esiste ancora, prego.

Il fatto che non se ne parli oggi, non significa che non se ne parlerà mai. Dal 2009 in Europa sono cambiate molte più cose di quello che si voglia ammettere.

E perdonatemi l'arroganza, ma a 30 anni credo di avere una prospettiva un filo più lunga di uno di 55-65. Che avrà l'esperienza, ma nessuna voglia di pianificare il futuro oltre i 5 anni....

[Matteo B.]

E perdonatemi l'arroganza, ma a 30 anni credo di avere una prospettiva un filo più lunga di uno di 55-65. Che avrà l'esperienza, ma nessuna voglia di pianificare il futuro oltre i 5 anni....

e allora con la patrimoniale non vai da nessuna parte, te lo dice uno che ha 44 anni e che nell'estate del 1992 già leggeva e si informava. il buon Amato (che scoreggia a tutt'oggi indefesso) fece il prelievo forzoso retroattivo dai conti correnti. "un sacrificio una volta sola e poi le cose andranno bene FOREVER".

adesso è qua a blaterare delle stesse cose a 20 anni di distanza. e andiamo ancora peggio di allora.

sono tutte fregature perchè PER LORO togliere spazio al pubblico (tra beni e spazio economico che occupa) è IMPOSSIBILE perchè hanno meno roba da gestire e su cui farsi carriere/voti e stipendi.

ti stanno prendendo per il culo, Tony e gente che ha ben più di 55 anni ed è IL COLPEVOLE primario di questo sfascio.

[Walker]

Si ma non e' semplicemente "qualche milione"... quelli che non votano (ripeto, sbagliando) e' PIU' della meta' di chi avrebbe diritto (e dovere aggiungerei) di votare.

Non puoi dire che chi e' in parlamento a governarci e' lo specchio del paese... il che puo' anche voler dire che magari il paese e' pure peggio eh, sia chiaro...

L'altro dettaglio e' che non e' esattamente cosi' semplice "mandare a casa" gli attuali politici, grazie al sistema elettorare che si sono fatti dopo che oltretutto un referendum aveva chiaramente indicato cosa voleva (con oltre l'ottanta %) una roba tipo il 77% degli italiani..

Nota le percentuali.. oltrettutto con i canditati scelti obbligatoriamente dai partiti? E questo sarebbe un sistema di votazioni che ti permette davvero di cambiare le cose o perlomeno le persone che finiscono in parlamento? dai....

Il Parlamento magari non è lo specchio dell'intero corpo elettorale, ma è lo specchio del "sistema Italia".

E mi dispiace per i milioni di cittadini (spero siano tanti) che non si riconoscono in esso. Ma c'è poco da fare: il sistema, per adesso, è quello, e non si cambia semplicemente non andando a votare (come giustamente hai detto).

Il sistema delle liste bloccate non è il cancro della legge elettorale italiana, è diffuso in gran parte d'Europa. Dove non funziona, è perché qualcosa non funziona al momento della scelta del gruppo di rappresentanza.

Ma chi ha il potere di scegliere la rappresentanza? La cittadinanza stessa, e ritorniamo da capo.

Perché chi non vota non esprime un'alternativa? Se, come dici, il Parlamento è specchio di meno della metà degli aventi diritto, perché il resto non ha mai dimostrato di credere in qualcos'altro e non ha mai proposto nulla di valido? In termini dimensionali è addirittura superiore...

Io penso comunque che un mutamento in tutto questo non possa osservarsi in pochi decenni, e secondo me c'è da aspettarsi qualcosa di nuovo in futuro.

Perché in fondo è di questo che parliamo: qualche decennio, non secoli.

È come l'evoluzione in natura, benché in scala enormemente più ristretta: una specie muta i propri caratteri fino a dividersi in due specie, o a fare estinguerne altre, ma lo potresti osservare ammesso di vivere un milione di anni.

IMHO una logica simile vale (a meno di eventi traumatici) anche nella "evoluzione culturale".

P.S. Vorrei chiudere qui, comunque, altrimenti continuiamo in PM.

Modificato 14 Agosto 2012 da Walker

[TonyH]

Serve come misura una tantum per dare una sforbiciata al debito, cosa che permetterebbe di pagare meno di interessi (che a sua volta permetterebbe un rientro meno pesante del rapporto deficit/pil) e darebbe ossigeno al sistema bancario (e di riflesso al sistema produttivo, ancora troppo legato stretto al circuito bancario).

Non è la soluzione definitiva e non è l'unica da intraprendere. Tra quelle che permettono un abbattimento corposo dello stock di debito (le altre sono: svendita - e non vendita - del patrimonio pubblico, hair-CUT del 10% del debito) è quella meno traumatica per cittadini e mercati.

Oggi i conti sono sufficientemente in ordine, abbiamo un avanzo primario, anzi, abbiamo l'avanzo primario maggiore tra i paesi della UE.

Ci portiamo però il fardello dei quasi 2000 miliardi di interessi. Portarlo in un anno a 1800, in maniera antipatica ma chiara (e, ripeto, senza frodare i risparmiatori come stan facendo usa e Germania) potrebbe puntellarci.

Nel 1992 la mossa, assieme a tutto il pacchetto, aiutò a frenare la crescita del debito (cresciuto del 17% in soli 2 anni) che dopo il picco nel 1994 iniziò a scendere.

Quella che abbiamo sprecato sul serio, è stata la decina d'anni di tassi bassi grazie all'euro