Crisi economica 2011

[Cosimo]

in effetti non si può generalizzare, soprattutto su chi vende alimentari. Diciamo che gli orari si tarano sul tipo di abitanti del quartiere.

Se il quartiere è il classico residenziale ann50/60 è facile che l'orario normale sia il preferito dai pensionati; se sei in centro, la domenica puoi tranquillamente tenere chiuso, tanto ormai c'è il deserto. Se sei vicino a università o quartieti semiperiferici di riqualificazione, tenere aperto fino a tardi la sera è molto comodo.

Se sei un centro commerciale lungo le grandi arterie, vabbè li sei sempre aperto di media

[owluca]

si ma il numero di litri di latte venduti alla fine mediamente sarà sempre lo stesso

uso l'esempio del latte perchè è la classica cosa che si deve ricordarsi di comprare in tutto il mondo da cui le note Apps.

e chi lo beve allafine in un modo o nell'altro se lo riesce a procurare.

è giustissimo andare in contro alle esigenze dei consumatori e facilitargli l'esperienza,

ma alla fine non è che chi beve tea improvvisamente si mettea bere latte..perchè il negozio è aperto.

p.s. vicino a casa un piccolo supermarket ha installato una enorme vending machine in cui sono presenti i principali generi alimentari,

anche freschi, compreso il latte

[TonyH]

è giustissimo andare in contro alle esigenze dei consumatori e facilitargli l'esperienza,

ma alla fine non è che chi beve tea improvvisamente si mettea bere latte..perchè il negozio è aperto.

Quello no. Ma magari anzichè prendere 6 litri di latte UHT alla volta "così ho la scorta per un po'" ne prendi 1 litro quando ti serve, fresco, pagandolo anche di più per la comodità di non avere l'ansia del "oddio, e se me ne dimentico?"

Per quanti si starnazzi, il micro-market tipo Crai di quartiere ha la possibilità di seppellire i giganti megastore che abbiamo costruito a pacchi nell'ultimo decennio.

[Guest EC2277]

si ma il numero di litri di latte venduti alla fine mediamente sarà sempre lo stesso

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Ovviamente uno deve considerare quanti clienti riesce ad acquisire estendendo i giorni o gli orari di apertura (non è pertanto detto che i litri di latte venduti siano sempre gli stessi) e quanto costa tale operazione.

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p.s. vicino a casa un piccolo supermarket ha installato una enorme vending machine in cui sono presenti i principali generi alimentari,

anche freschi, compreso il latte

Questa è una possibile soluzione che consente di "salvare capra e cavoli", poiché consente d'intercettare una clientela che con il locale chiuso sarebbe persa, ma consente di evitare le spese legate all'apertura di tutto l'esercizio.

[owluca]

non c'è dubbio che convenga ai consumatori, solo che questa è stata (anche) presentata come una delle solite panacee per la crisi.

quando al massimo la "sovra disponibilità" di occasioni di acquisto può indurre in tentazione, solo in un periodo di boom economico.

in un periodo di vacche magre imho la maggioranza della gente preferisce meno occasioni e scelta ma ad un prezzo minore.

il boom attuale del low cost lo dimostra e contrariamente a quanto si pensa, non è necessariamente sinonimo di qualità scadente:

sicuramente non trovi prodotti di alta qualità ma soprattutto .........

ne trovi "meno" , nel senso di meno scelta

a chi serve avere 30 marche diverse di latte (giusto per continuare l'esempio precedente) di cui gestire separatamente la logistica, le scorte i resi &C ?

a chi serve avere lo stesso prodotto in 20 colori diversi ? non dico di arrivare al "modello T che poteva essere di qualsiasi colore purchè nero", ma perchè complicarsi la vita con mille varianti quando l'80% compra il 20 % dei colori mentre gli altri rimarrano invenduti ?

negli esercizi più "spinti" addirittura determinati articoli più specifici sono disponibili solo in determinate occasioni, magari promozionali: il latte lo devi comprare un giorno si e uno no, ma tantissime altre forniture per la casa o la persona le potresti comprare un a volta al mese

in questo modo hai meno magazzino, meno superficie espositiva , numero di pezzi e quindi giacenze limitate ...e quindi quantomeno costi più bassi

p.s. i crai hanno prezzi da boutique:asp:

Modificato 4 Ottobre 2012 da owluca

[Guest EC2277]

non c'è dubbio che convenga ai consumatori, solo che questa è stata (anche) presentata come una delle solite panacee per la crisi.

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[TonyH]

p.s. i crai hanno prezzi da boutique:asp:

[TurboGimmo]

Secondo me tu vivi sulla luna.

Grazie per avermi ricordato che mi consideri un completo idiota.

Ogni tanto me lo dimentico.

Ho precisato sopra che fino al mese scorso, o meglio, fino all'apertura del Bennet che ha giocato al rialzo (degli orari) qua hanno tutti chiuso alle 20. Dall'anno 2001. Mai un problema. Pensa che ci sono perfino catene che chiudevano alle 19.

Ora se entri al Billa quando passo io, alle 19, ci sono piu' impiegati che clienti. Idem alla Coop, e al Carrefour.

Vuoi farmi credere che dove abito io (dove fino a ieri andava tutto bene) tutti aspettassero di andare a fare spesa dopo le 20? Domani controllo comunque, sono troppo curioso.

La liberalizzazione degli orari è volta a permettere agli esercizi di tarare l'orario in funzione del luogo e della clientela a cui si rivolgono.

Non c'e' la clientela. E' questo il punto. L'apertura ritardata e' un tentativo disperato di tenersi la clientela, o aumentarla, o non ne ho idea.

Sono le classiche idiozie pronunciate dal demagogo di turno. Estendere gli orari di apertura ha senso se si individua un bacino di clientela, che non viene raggiunto con gli orari normali e se tale clientela non raggiunta è sufficientemente numeroso da rendere remunerativa l'estensione degli orari d'apertura.

Leggi sopra.

[TonyH]

Si vede che da quelle parti siete tutti pensionati che hanno un kaiser da fare e fanno la spesa durante il giorno, che cosa ti si deve dire?

[loric]

Grazie per avermi ricordato che mi consideri un completo idiota.

Ogni tanto me lo dimentico.