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Crisi economica 2011


TonyH

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Beh chi sta pagando di più è nella maggior parte dei casi chi le tasse non le poteva non pagare

e quasi sicuramente non aveva un gran che da portare in Svizzera.

Poi non ho capito chi deve pedalare, spero che con il 35% di disoccupazione

giovanile, tu non risolva il tutto dicendo che è tutta una questione di gente che non ha voglia

di lavorare. E' difficile credere che tutti quelli che hanno perso e stanno perdendo il posto di lavoro

è perchè sono dei fannulloni. Cosiccome mi risulta difficile pensare che gli stipendi siano esosi

per molti quando con questi stipendi esosi, i consumi stanno letteralmente crollando.

Se mi dici che la gente invece ha ancora un sacco di soldi in tasca mi devi dire perchè

il Carrefour sta facendo il 50% leggi 50% di sconto sui giochi nel mese di Natale.

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Si ma quella gente li per la maggior parte la cura Monti

non l'ha sentita neanche di striscio, probabilmente non

pagano neanche l'imu perchè probabilmente la loro casa neanche

è censita, non parliamo del resto.

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Veramente come ha detto qualcuno a Taranto manca solo l'invasione delle locuste.

La tromba d'aria ha devastato un oleificio chiuso da dieci anni in cui erano custoditi numerosi sacchi pieni di asbesto. il risultato è che il pericolosissimo materiale è stato trasportato dal vento e seminato per chilometri. Una vera e propria pioggia di amianto (recte: rifiuti contenenti amianto).

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:shock: E' inutile chiudere l'ILVA, si fa prima a chiudere Taranto!

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Ma tu ti rendi conto (cioè, non proprio tu, ma in generale) di cosa si è fatto finta di non vedere per decenni?

Considerato che per rimuoverre l'amianto (e Cosimo potrà essere più preciso) ci vogliono imprese specificamente autorizzate, con attrezzature complesse e procedure rigorosissime, qui siamo di fronte a gente che ha platealmente girato lo sguardo dall'altra parte di fronte alle più grosse porcate ambientali.

p.s.: il D.L. ILVA fa esplicito riferimenti all'art. 43 della Costituzione. E' la prima volta nella storia, da quello che ricordo.

Si, ti confermo , per averlo fatto l'anno scorso, che la procedura per la rimozione dell'amaianto è costosissima, complicata e delegata a ditte con patentini speciali. Per rimuovere 20 mq di tetto in ondulina d'amianto, mi è costato 1500 euro... (tetto di baracca a 2 metri da terra!)

Eccollà, l'art 43.... quanto ci costerà?

Max, spero tu stia scherzando, veramente.

Non ti allarmare, è ovvio che sottolineavo la sfiga...... ho anche metà di sangue salentino.......

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Ci si affanna tanto ma onestamente ammesso che l'ILVA non fallisca ora, puntereste 1 euro sulla sua esistenza fra un decennio? E' un morto che cammina, non c'è niente da fare.

Imbrigliamo le nostre aziende (giustamente moltissime volte) con mille restrizioni e poi lasciamo liberi le persone di comprare "a costo" merce prodotta da concorrenti delle nostre aziende in paesi dove queste regole non esistono.

Se la tutela è della salute allora un tumore rimane un tumore a taranto come a singapore.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

Visto il decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, recante disposizioni urgenti per il

risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto,

convertito in legge 4 ottobre 2012, n. 171, e il Protocollo d’Intesa del 26 luglio 2012

per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto

sottoscritto a Roma;

Vista l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata in data 26 ottobre 2012 alla

società ILVA S.p.A. con Decreto del Ministro dell’Ambiente DVA/DEC/2012/0000547,

di cui alla comunicazione sulla G.U. del 27 ottobre 2012, n.

252 che, ai fini della più rigorosa protezione della salute e dell’ambiente, applica in

anticipo la decisione della Commissione europea 2012/135/UE del 28 febbraio 2012 in

materia di migliori tecniche disponibili (BAT) da impiegare per la produzione di ferro

e acciaio ai sensi della direttiva 2010/75/UE;

Vista la nota dell’Ilva S.p.A. del 6 novembre 2012 n. Dir. 207/12 con la quale la

predetta società dichiara la propria disponibilità a dare applicazione alle disposizioni

contenute nella precitata l’Autorizzazione Integrata Ambientale;

Vista la nota dell’Ilva S.p.A. del 9 novembre 2012 n. Dir. 211/12 con la quale la

società ha presentato il Piano operativo per dare attuazione all’Autorizzazione

Integrata Ambientale, e la conseguente presa d’atto dell’Autorità competente in data

16 novembre 2012;

Considerato che l’Autorizzazione Integrata Ambientale e il Piano operativo assicurano

l’immediata esecuzione di misure finalizzate alla tutela della salute ed alla protezione

ambientale e prevedono graduali ulteriori interventi sulla base di un ordine di priorità

finalizzato al risanamento progressivo degli impianti;

Ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni per assicurare la

piena attuazione delle prescrizioni della sopracitata Autorizzazione, volte alla

immediata rimozione delle condizioni di criticità esistenti che possono incidere sulla

salute, conseguendo il sostanziale abbattimento delle emissioni inquinanti;

Considerato che la continuità del funzionamento produttivo dello stabilimento

siderurgico Ilva S.p.A. costituisce una priorità strategica di interesse nazionale, in

considerazione dei prevalenti profili di protezione dell'ambiente e della salute, di

ordine pubblico, di salvaguardia dei livelli occupazionali;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30

novembre 2012;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’ambiente e

della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppo

economico,

Emana

il seguente decreto-legge:

Art. 1

(Efficacia dell’Autorizzazione Integrata Ambientale)

1. Le misure volte ad assicurare la prosecuzione dell’attività produttiva dello

stabilimento siderurgico della società ILVA S.p.A. di Taranto, in quanto in grado di

assicurare la più adeguata tutela dell’ambiente e della salute secondo le migliori

tecniche disponibili, sono esclusivamente e ad ogni effetto quelle contenute nel

provvedimento di autorizzazione integrata ambientale rilasciato in data 26 ottobre

2012 alla società ILVA S.p.A. con Decreto del Ministro dell’Ambiente

DVA/DEC/2012/0000547, da considerare parte integrante del presente decreto nella

versione di cui alla comunicazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 ottobre

2012, n. 252.

2. A decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto, la società ILVA S.p.A.

di Taranto è immessa nel possesso dei beni dell’impresa ed è in ogni caso autorizzata,

nei limiti consentiti dal provvedimento di cui al comma 1, alla prosecuzione

dell'attività produttiva nello stabilimento e della conseguente commercializzazione dei

prodotti per tutto il periodo di validità dell’autorizzazione integrata ambientale, salvo

che sia riscontrata da parte dell’autorità amministrativa competente l'inosservanza

delle prescrizioni impartite nell’Autorizzazione stessa. E’ fatta comunque salva

l’applicazione degli articoli 29-octies, comma 4 e 29-nonies e 29-decies del decreto

legislativo 3 aprile 2006, n.152, e successive modifiche ed integrazioni.

3. I provvedimenti di sequestro e gli altri provvedimenti cautelari di carattere reale

dell’autorità giudiziaria consentono di diritto, in ogni caso, quanto previsto dal comma

2.

Art. 2

(Responsabilità nella conduzione degli impianti )

1. Ai fini dell’attuazione del presente decreto, e nei limiti da esso consentiti, a

decorrere dalla sua entrata in vigore, rimane in capo ai titolari dell’autorizzazione

integrata ambientale di cui all’art. 1 la gestione e la responsabilità della conduzione

degli impianti dello stabilimento ILVA S.p.A. di Taranto anche ai fini dell'osservanza

di ogni obbligo, di legge o disposto in via amministrativa, e ferma restando l’attività di

controllo dell’autorità di cui all’articolo 29-decies, comma 3, del decreto legislativo 3

aprile 2006, n.152 e successive modifiche ed integrazioni.

Fermo restando quanto previsto dagli articoli 29-decies e 29 –quattuordecies del

2. decreto legislativo n. 152 del 2006 e dalle altre disposizioni di carattere sanzionatorio

penali a amministrative contenute nelle normative di settore, la mancata osservanza

delle prescrizioni contenute nel provvedimento di cui all’articolo 1 è punita con

sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato della società

risultante dall’ultimo bilancio approvato. Competente a irrogare la sanzione, ai sensi

dell’articolo 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689, è il Prefetto della provincia di

Taranto.

Art. 3

(Controlli e garanzie)

Fermo restando quanto stabilito dall’autorizzazione integrata ambientale di cui

all’articolo 1 in materia di monitoraggio dell’attuazione delle prescrizioni, ed in

particolare il punto 3.2/17, con decreto del Presidente della Repubblica, previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente

e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppo

economico e con il Ministro della salute, è nominato, per un periodo non

superiore a tre anni, un Garante, di indiscussa indipendenza competenza ed

esperienza, incaricato di vigilare sulla attuazione delle disposizioni del presente

decreto .

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è definito il compenso del

Garante in misura non superiore a duecentomila euro lordi annui.

Il Garante, avvalendosi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca

Ambientale, e sentendo le rappresentanze dei lavoratori, acquisisce le

informazioni e gli atti ritenuti necessari, che l’azienda, le amministrazioni e gli

enti interessati devono tempestivamente fornire, segnalando al Presidente del

Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e

del mare e al Ministro della salute eventuali criticità riscontrate nell’attuazione

della predetta autorizzazione e proponendo le idonee misure, ivi compresa

l’eventuale adozione di provvedimenti di amministrazione straordinaria, anche

in considerazione degli articoli 41 e 43 della Costituzione.

Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare riferisce

semestralmente alle Camere circa l’ottemperanza delle prescrizioni

dell’autorizzazione integrata ambientale di cui all’articolo 1.

Art.4

(Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall’articolo 3, pari a complessivi 600 mila euro, si provvede,

per gli anni 2013, 2014 e 2015, a valere, in parti uguali, sulle risorse destinate alle

azioni di sistema di cui alle delibere CIPE n. 8 del 20 gennaio 2012 e n. 60 del 30

aprile 2012.

Art. 5

(Entrata in vigore)

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua

pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle

Camere per la conversione in legge.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale

degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di

osservarlo e di farlo osservare.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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