Crisi economica 2011

[justjames]

Allora, premetto che di materia ambientale ci capisco un cazzo (ma non meno di molti, grilli parlanti e non, che si permettono di sparare sentenze sui giornali, blog e TV), da quello che ho potuto intuire il ragionamento dei giudici non è campato in aria.

La sostanza è che le aree intorno allo stabilimento sono gravemente contaminate, perché per anni Ilva ha inquinato più di quello che era lecito. L'inquinamento di quelle aree è al di fuori di ogni limite di legge, nonché di sicurezza per le persone. Anche implementando oggi per l'Ilva misure di contenimento dell'inquinamento e riducendo la produzione, sarà comunque ulteriore inquinamento che si aggiungerà a quello (illegale) già presente.

Il GIP in sostanza dice: non si può aggravare la situazione attuale che è già una emergenza ambientale e sanitaria. Prima si bonificano le aree, poi si può ricominciare a produrre, perché quelle aree non possono sopportare altre porcherie, neanche in misura limitata.

Da un punto di vista dell'applicazione della legge non fa una grinza, i giudici non avevano alternative. Poi non è che si possa dimenticare che i Riva in questo casino ci si sono infilati da soli, mica sono stati i giudici a dir loro di dare mazzette agli accertatori o di sbattersene dei vincoli di legge, eh. D'altra parte non si può oggi chiudere una acciaieria come si fa con un elettrodomestico e poi riaccenderla a piacimento un altro giorno. La soluzione, e questo l'ho scritto qui anche mesi fa, non poteva essere che politica.

Adesso questa soluzione è arrivata (poteva arrivare prima, eh) e mi sembra anche equilibrata.

Poi, ripeto, non ho la presunzione di sostenere che di materia ambientale ci capisco qualcosa, lascio ad altri il piacere di atteggiarsi a tuttologi.

Ma guarda che io condivido il tuo ragionamento e parzialmente anche quello dei giudici. Non condivido, invece, la logica del "tutto e subito". A me sembra che i giudici (pur agendo in buona fede) non si rendano conto che non hanno a che fare con un forno a microonde. Il loro comportamento, invece, sembra un po' troppo ideologico, quasi da "desiderio di vendetta".

Non vorrei che andasse a finire con la chiusura definitiva dell'impianto. Cittadini e lavoratori sono vittime. Qualsiasi decisione dei giudici, pur non essendo campata in aria (e condivido il ragionamento che Taranto è letteralmente nella sciolta), rischia però di avere un impatto devastante su cittadini, lavoratori e sul Paese per colpa di quattro cagoni.

Tutto qui. Magari Stato e magistratura, invece di farsi la guerra, potrebbero lavorare più di concerto e trovare un compromesso.

ci penso sì , infatti i video che documentano il problema lo mostrano benissimo, ed è proprio uno dei motivi principali per cui si dovrebbe arrestare la produzione: portare subito via quel materiale e spostarlo. E se la produzione deve continuare, quel materiale dovrebbe in teoria invece restare lì.

Ma ovviamente non ho idea sicura degli estremi del problema "continuare la produzione", perciò dicevo che mi interesserebbe sapere quali sono gli estremi del problema, invece su questo non vedo traccia nelle discussioni.

Gli estremi del problema (oltre al danno economico di fermo produzione e ai problemi connessi a spegnimento/riaccensione degli impianti) sono che tutte le aziende meccaniche italiane chiuderanno per mancanza di materia prima.

Penso che basti.

Modificato 1 Dicembre 2012 da justjames

[Sandro]

Intanto, in Europa si apre un nuovo fronte interno; stavolta tra Francia e GB.

Il contendere? Ma i soldi, ovviamente

Francia contro Inghilterra. Noyer: Londra deve cedere lo status di piazza finanziaria europea - Il Sole 24 ORE

In più, la Grecia si mette a caccia dei suoi titolo di debito per 10 miliardi di €. Ma dove li trova i soldi per ricomprarseli?

La Grecia lancia un piano per ricomprare 10 miliardi di debito. Merkel apre a una cancellazione futura - Il Sole 24 ORE

Ad aumentare le buone notizie, anche l'arretramento dello sPRRRRRRead; ho rinunciato a capire da tempo secondo quale logica si muove.

Borse in rialzo con dati Cina e Atene. Lo spread scende sotto quota 300, BTp a 10 anni al 4,4% - Il Sole 24 ORE

[TonyH]

Stanno ritornando pesantemente i fondi esteri, che messa in sicurezza l'Europa si stanno rompendo le palle di perdere soldi coi bund.

E si somma il consueto mini-rally di fine anno (c'è da chiudere i bilanci....)

Dal punto di vista finanziario, questo è stato un anno più che ottimo. Non è raro che vada a consolidare guadagni oltre il 10% dall'autunno scorso.

Edit: il buyback Atene lo fa anticipando i soldi della prossima tranche di aiuti.

Perché lo fa?

Perché li paga tra il 30 e il 40% del valore nominale...

Modificato 3 Dicembre 2012 da TonyH

[owluca]

Non è raro che vada a consolidare guadagni oltre il 10% dall'autunno scorso..

[TonyH]

:ammic:mi piacerebbe conoscere il coefficiente di rischio:pen:

Quest'anno ha performato molto bene tutto. La sberla sui titoli di stato dell'anno scorso ha posto le basi per dei bei risultati.

Il liquidità (titoli con meno di 3 mesi di vita) ha portato a casa un 3.5%

Il Vitariv, 4.02%

Il Total Return, profilo medio, qualità media dei titoli AA (l'italia è BBB+....)...un 8.02%

Stasera ho fatto consolidare un Diversified Income (che va anche su azioni) perchè da inizio anno ha fatto il 13.5% :shock:

Me l'avessero detto a inizio anno, gli avrei consigliato che deve correggere il caffè con la grappa, e non viceversa...

E conferma ancora di più, che il "fai-da-te" ha enormi limiti, e che per avere soddisfazioni bisogna affidarsi a un professionista (consulente E gestore).

L'eni picchia sulla luce, perchè se tutti fossero come me col gas, fallirebbe. 9€/mese!

[Archaon]

il gas a 9 euro al mese ? show more ...

[Maxwell61]

il gas a 9 euro al mese ? show more ...

E' quanto gli costa la biada per il bue e l'asinello che gli alitano addosso

[Cosimo]

quelo è per i fornelli.. riscaldamento centralizzato

[justjames]

E' quanto gli costa la biada per il bue e l'asinello che gli alitano addosso

[Dannatio]

1Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.

2 La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

3 I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano. Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i

portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond. Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite. A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi. Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi. Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada. Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

4 La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza. Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare. Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce. Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza. Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

5 Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare. Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.