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Crisi economica 2011


TonyH

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E non la hanno puntata manco alle banche eh... io 10 anni fa e passa, nei miei arzilli 20 anni e rotti (ok, abbondanti :) ) non sapevo nulla del discorso 25%, e quando ho chiesto il finanziamento in banca il responsabile mi ha detto "uhe fanciullo, guarda che con quella rata li rischi che ti fai male..."

E per quanto mi avesse preso in simpatia non riesco a pensare che dicendo "ti fai male" non fosse piu' che conscio del fatto che in realta ci "saremmo fatti male".

Ed e' piu' facile che certe "furbizie" o direi piuttosto conoscenze, le abbia il bancario piuttosto che il pirlotto che va li a chiedere il finanziamento.... la pensero' male ma a mio avviso il suo lavoro e' ANCHE e SOPRATTUTTO consigliare la gente (oltretutto conviene anche a lui).

Certo, le banche ci hanno lucrato per bene (anche taroccando gli indici), in un'enorme sbornia collettiva in cui tutti hanno la loro parte di responsabilità (banche e clienti) nella convinzione che i prezzi sarebbero sempre e solo saliti (corsi e ricorsi storici, cercare bolla immobiliare Florida primi anni '20 del secolo scorso).

Sbornia che per capire che non avrebbe portato a niente di buono....bastava fare i cari e vecchi conti della serva, che spesso ignoriamo.

Che se comprare il "quadrilocale in semicentro" ti viene fuori una rata da 1000-1200€ al mese per 25 anni e ne guadagnate 2400€ in due....dovrebbe accendersi una sana paura e fermarsi.

Confermo che la tobin tax, se non colpisce i derivati, non serve a quasi niente.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Piccolo OT: Io l'operazione Laser ad eccimeri (PRK) l'ho fatta nel lontano 1999..... e sono ancora vivo....e con 10/10! :b1

PRK :afraid:

insomma è evidente che occorre chiudere il topic sulla 4 C perchè nuoce alla salute.

i Vi state ammazzando di Pippe :pippa:

p.s. mio padre che in gioventù si è sfogato GUIDANDO sempre e solo le Alfa vere ( quelle con l'heritage) fino alla 75, poi a smesso

l'operazione l'ha fatta a 75 anni : smettete :saggio

LOL!

Allora datsi che i scecati sono tanti, domani apro un topic cosi ci aggiorniamo su tecnologie, prezzi ed esperienze dei nostri guinea pigs. Vista la presenza di Dannatio e Tony, più pigs che guinea.

:mrgreen:

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Sbornia che per capire che non avrebbe portato a niente di buono....bastava fare i cari e vecchi conti della serva, che spesso ignoriamo.

Che se comprare il "quadrilocale in semicentro" ti viene fuori una rata da 1000-1200€ al mese per 25 anni e ne guadagnate 2400€ in due....dovrebbe accendersi una sana paura e fermarsi.

Su questo ci sarebbe da discutere per anni, ma finiremmo nel solito loop.

Io conosco diverse persone che si bruciano letteralmente in benzina, sigarette e birre l'80% dello stipendio mensile.

Emblematico un mio conoscente che alla veneranda eta' di 28 anni, dopo 4 di lavoro, mi dice: "vorrei andare fuori casa, ma non ci sto con le spese", a fronte di uno stipendio piu' che dignitoso visti i tempi che girano.

Poi la Domenica e' il primo a mettere la Giulietta da 25mila euri di fronte al bar sul lungolago e a farsi aperitivi.

In questa folle rincorsa delle cose che non ci si potrebbe permettere, ok i massmedia etc etc etc, ma secondo me (con un IMHO grosso cosi') tantissimo hanno fatto le famiglie.

Perche' il giorno che io arrivo a casa con una Giulietta i miei mi buttano fuori casa, al motto "se puoi permetterti quell'auto, potrai anche permetterti di vivere da solo".

Ammetto che ho un rapporto col denaro difficilissimo, ma alla fine del poco guadagnato nel primo anno di lavoro della mia vita, ho speso il 15% soltanto. Abito ancora coi miei per fortuna, ma se domani volessi uscire, e ormai e' questione di mesi, posso strare tranquillo. Mio fratello non potrebbe farlo. Lui deve andare ai ristoranti fighi con la tipa. La mia tipa invece deve pagarsi l'IMU :(((

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Te cerca di fare proseliti, che io devo comprare la 4C :lol:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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ringrazio tutti per i contributi.

leggo alla sera i vs. post ed e' il mio "sole24ore" personale :mrgreen: con varie sfacettature... ;-)

OT: so' cecato bene pure io, ma per ora niente operazione, sono arrivato all'età in cui sto "migliorando" grazie alla vecchiaia :saggio

infatti oggi vado a prendere le lenti a contatto meno forti :D

x Tonino: mi raccomando, non sforzarti ora! :shock: conosco uno che non e' stato a riposo e dopo 6 mesi ha rimesso gli occhiali e li porta tutt'ora..

(ho scritto grande cosi' fai meno fatica :mrgreen: )

Citroën C4 Picasso 1.6 BlueHdi 120 cv EAT6 Intense (2015) Ex: Citroën C4 Picasso 1.6 Hdi Elegance CMP6 110 cv FAP (2008) ? -  Renault Megane Scénic 1.9 Dti Kaleidos (1999) :agree: - UK vuole bandire i motore a combustione entro il 2032 - Secondo me non ce la farà! 13/02/2020     Childhood's Dream Pagina FB

 

 

 

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Continuo nella mia rassegna di voci "diverse", senza commento. Oggi tocca al "The Telegraph", quitidiano conservatore inglese.

Ambrose Evans Pritchard, The Telegraph

L'Italia ha solo un grave problema economico. Ha la valuta sbagliata. L'Italia è più ricca della Germania in termini pro capite, con circa 9.000 miliardi di euro di ricchezza privata. Ha il più grande avanzo primario nel blocco dei G7. Il suo debito pubblico e privato combinato è al 265% del PIL, inferiore a quello di Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone.

Il paese si piazza in cima alla graduatoria dell'indice del Fondo Monetario Internazionale per "sostenibilità del debito a lungo termine" tra i principali paesi industrializzati, proprio perché ha riformato da tempo il sistema pensionistico sotto Silvio Berlusconi.

"Hanno un vivace settore delle esportazioni, e un avanzo primario. Se c'è un paese nell'UE che potrebbe trarre beneficio dal lasciare l'euro e dal ripristino della competitività, è l'Italia, ovviamente", ha dichiarato Andrew Roberts di RBS. "I numeri sono davanti a noi. Pensiamo che la storia del 2013 non è quella di paesi costretti a lasciare l'UEM, ma di paesi che scelgono di andarsene".

Una studio di "teoria dei giochi" condotto da Bank of America ha concluso che l'Italia avrebbe da guadagnare più degli altri membri dell'UE da un'uscita e dal ripristino di un controllo sovrano sulle leve di politica economica.

La sua posizione patrimoniale sull'estero è vicina all'equilibrio, in netto contrasto con la Spagna e il Portogallo. Il suo avanzo primario comporta che può lasciare l'UE in qualsiasi momento lo desideri senza dover affrontare una crisi di finanziamento.

Un alto tasso di risparmio significa che qualsiasi shock dei tassi di interesse dopo il ritorno alla lira rfluirebbe indietro nell'economia attraverso i maggiori rendimenti agli obbligazionisti italiani - e spesso si dimentica che i tassi di interesse "reali" dell'Italia erano molto più bassi sotto la Banca d'Italia. Roma ha in mano delle carte vincenti. Il grande ostacolo è il premier Mario Monti, installato a capo di una squadra di tecnocrati nel Putsch di novembre 2011 dal cancelliere tedesco Angela Merkel e dalla Banca Centrale Europea - tra gli applausi dei media europei e della classe politica.

Monti può anche essere uno dei migliori gentlemen europei ma è anche il sommo sacerdote del Progetto UE e un personaggio chiave dell'adesione dell'Italia all'euro. Prima se ne va, prima l'Italia può fermare lo scivolamento nella depressione cronica.

I mercati sono, naturalmente, inorriditi del fatto che si dimetterà una volta che il bilancio 2013 sarà stato approvato, aprendo la porta al caos politico all'inizio del prossimo anno. I rendimenti sui titoli a 10 anni del debito italiano lunedì sono saliti di 30 punti base al 4.85%.

"L'armistizio è durato 13 mesi. Ora la guerra continua. Il mondo ci guarda con incredulità ", ha scritto il Corriere della Sera. Il rischio immediato per gli investitori obbligazionari è un parlamento diviso, con un "25%" di possibilità di vittoria allo schieramento euroscettico di Berlusconi, la Lega Nord e il comico Beppe Grillo, che ora nei sondaggi è vicino al 18%. "Se non c'è una maggioranza chiara in Parlamento siamo condannati", ha dichiarato il Prof. Giuseppe Ragusa dell'Università Luiss Guido Carli di Roma.

Qualsiasi risultato del genere lascerebbe i mercati obbligazionari palesemente esposti, come durante l'ultimo spasimo della crisi del debito a luglio. Roma sembrerebbe ancor meno disposta a richiedere un salvataggio e firmare un "Memorandum" rinunciando alla sovranità fiscale - i presupposti per un intervento della BCE che metta un tetto massimo ai rendimenti dei titoli italiani.

Tutti gli investitori che si sono precipitati sul debito italiano - o spagnolo - dopo che Mario Draghi della BCE si è impegnato a fare tutto il possibile per tenere insieme l'UE, potrebbero scoprire che Draghi non è in grado di mantenere la sua promessa. Le sue mani sono legate dalla politica. Gli obbligazionisti diventerebbero molto preoccupati. Ma gli interessi della democrazia italiana e dei creditori stranieri non sono più allineati. Le politiche deflazionistiche stile anni '30 imposte da Berlino e Bruxelles hanno spinto il paese in un vortice greco. La lobby del business di Confindustria ha detto che il paese si sta riducendo in "macerie sociali".

Gli ultimi dati confermano che la produzione industriale in Italia è in caduta libera, giù del 6.2% nel mese di ottobre rispetto all'anno precedente. "Negli ultimi 12 mesi abbiamo visto una capitolazione completa del settore privato", ha detto Dario Perkins di Lombard Street Research. "La fiducia delle imprese è tornata ai livelli della crisi finanziaria nella sua fase più profonda. La fiducia dei consumatori è ai minimi di sempre. Berlusconi ha ragione nel dire che l'austerità è stata un disastro completo". I consumi sono calati del 4.8% rispetto allo scorso anno, sul peso della maggiore pressione fiscale. "Non ci sono precedenti nei dati. Il rischio per il 2013 è che il crollo possa essere ancora peggiore," ha dichiarato la Confcommercio, federazione dei commercianti.

Le origini di questa crisi risalgono alla metà degli anni '90, quando il marco e la lira sono stati agganciati in un cambio fisso. L'Italia aveva un sistema di scala mobile dei salari e delle abitudini di inflazione. Le vecchie abitudini sono dure a morire. Ha perso dal 30 al 40% di competitività del lavoro contro la Germania, con un lento declino. Il suo storico surplus commerciale con la Germania è diventato un grande deficit strutturale.

Ormai il danno è fatto. Non è possibile riportare indietro l'orologio. Ma è esattamente ciò che le élite politiche UE stanno cercando di fare, attraverso le drastiche misure di austerità e "svalutazione interna". Una politica di questo tipo può funzionare in una piccola economia aperta come l'Irlanda. In Italia si sta ripetendo l'esperienza britannica quando Winston Churchill nel 1925 riportò la sterlina alla parità aurea ad un tasso sopravvalutato. Come Keynes disse acidamente, i salari sono "rigidi" verso il basso. I salari britannici si spostarono di poco nei cinque anni successivi. L'effetto principale di questa politica è portare in alto il tasso di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è al 36.5% e ancora in aumento.

Monti ha colpito con una stretta fiscale del 3.2% del Pil quest'anno, tre volte la dose terapeutica. Non vi è alcuna ragione economica per farlo. L'Italia ha avuto un saldo primario vicino all'equilibrio nel corso degli ultimi sei anni. E' stata, anche sotto Berlusconi, un raro esempio di rettitudine.

L'avanzo primario raggiungerà il 3.6% del PIL quest'anno e il 4.9% l'anno prossimo. Non si potrebbe essere più virtuosi. Eppure questa sofferenza è stata peggio che inutile. La stretta fiscale stessa ha spinto il debito pubblico Italiano da una situazione di equilibrio stabile ad una zona di pericolo. Il FMI dice che il rapporto debito/Pil sta crescendo molto più velocemente di prima, saltando dal 120% dell'anno scorso al 126% di quest'anno e al 128% nel 2013.

L'economia ha subito una contrazione per cinque trimestri. Citigroup dice che questa caduta andrà per le lunghe, con cali dell'1.2% nel 2013 e dell'1.5% nel 2014, con in seguito una crescita vicino allo zero fino al 2017, e lungo la strada la ristrutturazione del debito.

Sarebbe sorprendente se gli elettori italiani tollerassero a lungo questa débacle, anche se Pier Luigi Bersani vincesse le elezioni con un programma di centro-sinistra, pro-riforme, pro-euro. I dati dell'indagine Pew Trust mostrano che ora solo il 30% pensa che l'euro sia stata una "buona cosa". Il coro a favore dell'uscita dall'UE si è sopito dopo che Draghi ha promesso la salvezza. Cinque mesi più tardi, è chiaro che la crisi è sempre più profonda e si sta ancora avvitando. Le voci si alzano di nuovo, sempre più forti. Berlusconi ci gioca con malizia, un giorno lanciando con aria di sfida la "pazza idea" di dire alla Banca d'Italia di stampare euro, il giorno dopo dicendo che "parlare di lasciare l'euro non è una bestemmia ."

Questa settimana ha usato un linguaggio più duro. "L'Italia è sull'orlo del baratro. Non posso permettere che il mio paese sprofondi in una spirale di recessione senza fine." "La situazione di oggi è molto peggiore di un anno fa, quando ho lasciato il governo. Abbiamo un milione in più di disoccupati, il debito è in aumento, le imprese stanno chiudendo, la proprietà è al collasso, e il mercato delle auto è distrutto. Non possiamo continuare ad andare avanti in questo modo. "

articolo originale: Mario Monti's exit is only way to save Italy - Telegraph

traduzione dagospia.com: dagospia

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

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letto pure io, ma ci sono alcune idee che non mi tornano. Soprattutto se esposte da un giornale di un paese che nell'indebolimento finanziario dell'ue e della germania non avrebbe che da guadagnarci

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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letto pure io, ma ci sono alcune idee che non mi tornano. Soprattutto se esposte da un giornale di un paese che nell'indebolimento finanziario dell'ue e della germania non avrebbe che da guadagnarci

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Non tornano le cose anche a me. Visto che lo SME esiste da fine anni '70, e la lira ne uscì nel 1992 per un default mascherato.

E che il nostro debito è esploso dal 1968 al 1994, proprio anni di alta inflazione (ma tassi reali negativi).

Gli economisti hanno memoria corta....

Soprattutto non mi tornerà mai che non si valuti l'impatto delle misure drastiche sulle persone normali.

Quello che abbiamo patito fin'ora è niente al confronto di uno "shock".

A chi piace la materia, consiglio l'ultimo libro di vespa, che analizza 80 anni di crisi fino all'attuale.

Vespa è tanto insopportabile in tv, quanto lucido e arguto quando scrive.

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