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Nonciclopedia in sciopero! Il motivo? La querela di Vasco Rossi...


J-Gian

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Una quantità indefinita di byte spesa intergralmente per offendere un individuo (qualunque esso sia) che sta esercitando un sacrosanto (e anch'esso costituzionalmente garantito) diritto ti sembra una "conquista di libertà"? Ti sembra "far parte del gioco" ?

A me sembra una stortura.

La libertà (tu l'associ a quella di espressione ma il discorso è estendibile a qualsiasi altra sfera) assoluta non esiste. E non avrebbe possibilità di esistere in una comunità civilizzata proprio perchè nel suo esplicarsi presupporrebbe la prevaricazione delle istanze altrui.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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I più attivi nella discussione

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la "pretesa di poter dire quello che ci pare fregandosene degli altri" è qualcosa di *giustamente* incluso nei molti lati positivi e negativi della libertà d'espressione.

Non è che è tutto rose e fiori.

Non ti piace? Biglietto di sola andata per la Korea del mord e problema risolto. Li questo problema non sussiste.

 

花は桜木人は武士

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E allora giustifichiamo gli assassini e gli stupratori solo perchè "è il loro modo di esprimere la libertà"?

Non giriamoci attorno la libertà di espressione è facilmente estendibile ad altre libertà individuali, fra le quali quella di offendere fisicamente il prossimo.

In uan società ideale fatta di persone perfette esisterebbe la libertà perfetta senza regole, ma siccome l'uomo è stolto di natura e comunque "la mela marcia c'è sempre" certe regole vanno date :roll: regole che non cancellano la libertà bensì tutelano la libertà di TUTTI e non di uno solo :roll:

- Sai, io sono un veterano del Vietnam.

- Di sabato sera mi piace vestirmi da donna ed andare a passeggiare sulla tangeziale, e farmi chiamare "la merciaia".

Queste affermazioni c'entrano qualcosa con il topic?

Probabilmente no, esattamente come il messaggio che ho quotato.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Vasco dovrebbe effettivamente dimostrare che tale pagina (palesemente satirica), che risiede su un sito che prende per il culo anche se stesso, costituisca per lui un reale danno d'immagine.

Non vedo in quale modo, al di la del trovarla di buono o cattivo gusto, si possa giudicare tale contenuti come diffamatori.

Queste sono cose che però esulano dal tema che hai sollevato (la libertà d'espressione) e che spettano, rispettivamente, al Sig. Rossi e al sig. Giudice.

NON ALLA RETE.

Ad ogni modo preciso che io non ho affatto detto che la pagina in questione su Vasco fosse diffamatoria. Non l'ho manco letta.

Ti sto solo facendo presente che se io, personaggio pubblico o meno, vengo descritto su un giornale un sito o quant'altro, in maniera che IO reputo offensiva per la mia immagine il mio nome la mia attività, ho il sacrosanto diritto di rivolgermi ad un giudice e chiedere di prendere provvedimenti.

Spetterà poi a quest'ultimo decidere se ho ragione o se devo prendermi una camomilla. Non a me a te od ai milioni di fessi che popolano la rete e credono di essere in diritto quando offendono pubblicamente un individuo.

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- Sai, io sono un veterano del Vietnam.

- Di sabato sera mi piace vestirmi da donna ed andare a passeggiare sulla tangeziale, e farmi chiamare "la merciaia".

Queste affermazioni c'entrano qualcosa con il topic?

Probabilmente no, esattamente come il messaggio che ho quotato.

Che poi alcuni thread qui dentro degenerano analogamente a livelli "nonciclopediani" se consideriamo le immagini postate, i link a video, "Onan", le "sostanze lattiginose" per nuovi prototipi vettura :lol::mrgreen:) si tratta sempre di scagliamenti di prime pietre a mio parere... :pen:

C'è poi da distinguere la natura del "personaggio pubblico" che è diversa dall'anonimo privato. Difficilmente io avrò la mia pagina su nonciclopedia... :lol:

BMW M135i xDrive 306 cv

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Queste sono cose che però esulano dal tema che hai sollevato (la libertà d'espressione) e che spettano, rispettivamente, al Sig. Rossi e al sig. Giudice.

NON ALLA RETE.

Ad ogni modo preciso che io non ho affatto detto che la pagina in questione su Vasco fosse diffamatoria. Non l'ho manco letta.

Ti sto solo facendo presente che se io, personaggio pubblico o meno, vengo descritto su un giornale un sito o quant'altro, in maniera che IO reputo offensiva per la mia immagine il mio nome la mia attività, ho il sacrosanto diritto di rivolgermi ad un giudice e chiedere di prendere provvedimenti.

Spetterà poi a quest'ultimo decidere se ho ragione o se devo prendermi una camomilla. Non a me a te od ai milioni di fessi che popolano la rete e credono di essere in diritto quando offendono pubblicamente un individuo.

Esiste un principio base dell'etica contemporanea, piuttosto importante: "Alla rete spetta quello che alla rete spetta".

Chi compie una mossa contro qualcun'altro (in questo caso il signor rossi che denuncia la signora nonciclopedia) compie in effetti un'azione su due fronti contemporanei.

Il primo è quello legale: il signor rossi, che probabilmente non sa leggere, ritiene che tali informazioni instillino convinzioni false nella popolazione terrestre. E' nei suoi diritti inoltrare denuncia, che CON PRESUNZIONE DI INNOCENZA e SENZA PRATICHE INTIMIDATORIE, deve dare adito ad un procedimento legale atto a stabilire se effettivamente tali parole costituiscano danno di immagine.

Il secondo è quello popolare: il signor rossi è un personaggio pubblico, la cui (pseudo)etica e i cui (pseudo)testi hanno (purtroppo) mosso intere generazioni di giovani decerebrati. La sua azione ha quindi un significato per tutti, un significato che puo' essere letto da chiunque, indipendentemente, secondo coscienza. Mi pare che il mondo abbia già deciso come considerare Vasco.

Tale presa di posizione è, a prescindere dal suo stesso merito, GIUSTA, perchè esiste in quanto tale. Le stesse persone che lo giudicavano un Dio sono state chiamate a giudicarlo in egual modo.

Muovere coscienze con le proprie azioni è, in effetti, conseguenza dell'aver sempre mosso coscienze con le proprie azioni. E non ci si puo', e non ci si deve, aspettare nulla di diverso.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Che poi alcuni thread qui dentro degenerano analogamente a livelli "nonciclopediani" se consideriamo le immagini postate, i link a video, "Onan", le "sostanze lattiginose" per nuovi prototipi vettura :lol::mrgreen:) si tratta sempre di scagliamenti di prime pietre a mio parere... :pen:

C'è poi da distinguere la natura del "personaggio pubblico" che è diversa dall'anonimo privato. Difficilmente io avrò la mia pagina su nonciclopedia... :lol:

Ovviamente il discrimine non è essere o meno presenti su nonciclopedia, ma cosa dicono di me su nonciclopedia (o altrove).

Da personaggio pubblico difficilmente potrò pretendere che qualcuno, con qualsiasi mezzo, non scriva qualcosa sul mio conto.

Quello che posso pretendere però è che quanto scritto non leda i miei diritti.

Esiste un principio base dell'etica contemporanea, piuttosto importante: "Alla rete spetta quello che alla rete spetta".

:pz ma che roba è? Chi lo ha coniato, il popolo viola? E' spaventoso nella sua arroganza ed inconsistenza

Chi compie una mossa contro qualcun'altro (in questo caso il signor rossi che denuncia la signora nonciclopedia) compie in effetti un'azione su due fronti contemporanei.

Il primo è quello legale: il signor rossi, che probabilmente non sa leggere, ritiene che tali informazioni instillino convinzioni false nella popolazione terrestre. E' nei suoi diritti inoltrare denuncia, che CON PRESUNZIONE DI INNOCENZA e SENZA PRATICHE INTIMIDATORIE, deve dare adito ad un procedimento legale atto a stabilire se effettivamente tali parole costituiscano danno di immagine.

Esattamente.

Il secondo è quello popolare: il signor rossi è un personaggio pubblico, la cui (pseudo)etica e i cui (pseudo)testi hanno (purtroppo) mosso intere generazioni di giovani decerebrati. La sua azione ha quindi un significato per tutti, un significato che puo' essere letto da chiunque, indipendentemente, secondo coscienza. Mi pare che il mondo abbia già deciso come considerare Vasco.

Tale presa di posizione è, a prescindere dal suo stesso merito, GIUSTA, perchè esiste in quanto tale. Le stesse persone che lo giudicavano un Dio sono state chiamate a giudicarlo in egual modo.

Artemis, non è la presa di posizione il problema. Anche io se vengo deluso da un mio idolo ne prendo atto e lo giudico secondo coscienza. Ma poi non vado a dileggiarlo e ad offenderlo pubblicamente.

Il signor Rossi ha esercitato un suo diritto inoltrando denuncia? Ok.

Ecco, ora dimmi che diritto esercita il popolo della rete che lo offende pubblicamente.

E bada che un broccardo alla stregua di quello che hai indicato in precedenza ("Alla rete spetta quello che alla rete spetta") non funziona.

Modificato da maxtor

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Esattamente.

Esattamente un par de palle.

In questa storia non si è vista ne la presunzione di innocenza nè la mancanza di pratiche intimidatorie.

Artemis, non è la presa di posizione il problema. Anche io se vengo deluso da un mio idolo ne prendo atto e lo giudico secondo coscienza. Ma poi non vado a dileggiarlo e ad offenderlo pubblicamente.

Il signor Rossi ha esercitato un suo diritto inoltrando denuncia? Ok.

Ecco, ora dimmi che diritto esercita il popolo della rete che lo offende pubblicamente.

E bada che un broccardo alla stregua di quello che hai indicato in precedenza ("Alla rete spetta quello che alla rete spetta") non funziona.

Siamo ai principi rivoluzionari base, in cui temo di vederti peccare.

Il potere è di chi se lo prende, funziona cosi' dai tempi della rivoluzione francese.

Se la rete ha potere perchè puo' generare fenomeni come l'effetto streisand, chi ha intenzione di compiere una azione pubblica deve necessariamente farvi i conti.

Come al solito, fa parte del gioco.

La rete è un "balancer" naturale contro le azioni d'immagine su larga scala.

La rete ha portato alla vittoria di Pisapia a Milano come al grosso dei moti della primavera araba, cosi' come a goliardate come il tunnel gelmini.

Non si puo' pretendere che non agisca, e sarebbe, nel suo complesso, un'immensa sconfitta per il mondo libero se si potesse ridurla al silenzio.

Pretendere che la rete non si comporti in questo modo "perchè non gli spetta", è sintomo di forte reazionarietà.

La rete è fatta dalle stesse persone che gli danno da mangiare comprando i suoi dischi ed andando ai suoi concerti. Se queste (ed altre persone) lo vogliono massacrare, lo massacrino.

La prossima volta impara a tenerne (giustamente) conto.

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