Wikipedia ci mette in guardia dal comma 29 de DDL Intercettazioni

[maxtor]

Io resto dell'opinione che la mancanza di regole su internet ha fatto credere a chi lo sfrutta di poter fare i propri comodi, al punto di inventarsi diritti e princìpi sconosciuti al mondo del diritto. Tanto che ora rivendicano, protestano, addirittura scioperano.

Artemis, questo non è Matrix.

[loric]

Io resto dell'opinione che la mancanza di regole su internet ha fatto credere a chi lo sfrutta di poter fare i propri comodi, al punto di inventarsi diritti e princìpi sconosciuti al mondo del diritto. Tanto che ora rivendicano, protestano, addirittura scioperano.

Artemis, questo non è Matrix.

Ma che stai dicendo? "addirittura scioperano"? Ti rendi conto che stai auspicando la cinesizzazione della rete?

[maxtor]

Ma che stai dicendo? "addirittura scioperano"? Ti rendi conto che stai auspicando la cinesizzazione della rete?

:lol: E tu ti rendi conto che sei catastrofico e fuorviante con quest'iperbole?

[Maxwell61]

Quello che riguarda schieramenti politici o idee a loro connesse, come regolamento che rimangano fuori, grazie

Una precisazione: dire quali sono i soggetti politici che hanno avanzato e/o condiviso questo decreto e ne portano la responsibilità, configura il diritto di cronaca, cioè un dato oggettivo, non una dicussione politica vietata dal regolamento, vero?

Riguardo l'argomento del decreto vorrei ricordare che già da anni noi blogger siamo (o saremmo) tenuti a pubblicare il seguente disclaimer se non vogliamo essere considerati "periodici", con tutto quello che consegue (variabile nel tempo):

Disclaimer

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»

Essendo titolare di un blog sono interessato a capire come questo decreto cambierebbe le cose. Mi sembra di capire che continua ad esistere il criterio della "non-periodicità" dell'aggiornamento, concetto di per sè già molto labile e opinabile. Nessuno ha un'idea in proposito?

[loric]

:lol: E tu ti rendi conto che sei catastrofico con quest'iperbole?

Guarda, partiamo da un assunto. L'ordinamento punisce determinati comportamenti sia che vengano commessi "nella vita reale" che su Internet.

Per intenderci se io tappezzo di volantini il tuo palazzo con scritti diffamanti nei tuoi confronti, ne rispondo in sede penale e civile. Se riempio la tua bacheca di Facebook di offese nei tuoi confronti, sono soggetto alle medesime responsabilità, con l'aggravante della forma di pubblicità.

Che altro vuoi? Maggiore severità su Internet? Te l'ho detto, la diffamazione su Internet è già punita più gravemente della diffamazione "liscia", quindi dovresti essere contento.

Auspichi invece un maggiore controllo? Dei paletti per poter scrivere su forum e blog? Allora vuoi la Cina e non è un'iperbole, è un fatto.

Una precisazione: dire quali sono i soggetti politici che hanno avanzato e/o condiviso questo decreto e ne portano la responsibilità, configura il diritto di cronaca, cioè un dato oggettivo, non una dicussione politica vietata dal regolamento, vero?

Il DDL è a firma Alfano, quindi PDL.

L'emendamento che ha peggiorato la norma sui blog è frutto della farina del sacco di alcuni senatori del PD.

Direi che possiamo omettere ogni ulteriore riferimento alla politica perché dal punto di vista tecnico non aggiungerebbe nulla.

Riguardo l'argomento del decreto vorrei ricordare che già da anni noi blogger siamo (o saremmo) tenuti a pubblicare il seguente disclaimer se non vogliamo essere considerati "periodici", con tutto quello che consegue (variabile nel tempo):

Quei disclaimer, in termini giuridici, non valgono una cippa.

Essendo titolare di un blog sono interessato a capire come questo decreto cambierebbe le cose. Mi sembra di capire che continua ad esistere il criterio della "non-periodicità" dell'aggiornamento, concetto di per sè già molto labile e opinabile. Nessuno ha un'idea in proposito?

Il DDL, almeno nella versione che è nota ad oggi, non cambia assolutamente nulla da quel punto di vista.

Per un caso di rilevanza del concetto di "periodicità", consiglio la lettura delle motivazioni della sentenza sul caso Ruta (stampa clandestina, sic).

Modificato 5 Ottobre 2011 da loric

[Guest EC2277]

E allora ti contraddici.

…

Nessuna contraddizione: troppi, con la scusa di manifestare la propria libertà d'espressione e di voler creare un sapere libero, plurale e neutrale, hanno invece sfruttato l'anonimato garantito da internet per ottenere altri fini, come quello di portare avanti precise istanze politiche screditando l'avversario.

Internet ha dimostrato di non essere il regno della libertà, ma quello di chi urla più forte ed il risultato è questo tentativo di tenerne sotto controllo i contenuti.

[loric]

Nessuna contraddizione: troppi, con la scusa di manifestare la propria libertà d'espressione e di voler creare un sapere libero, plurale e neutrale, hanno invece sfruttato l'anonimato garantito da internet per ottenere altri fini, come quello di portare avanti precise istanze politiche screditando l'avversario.

Internet ha dimostrato di non essere il regno della libertà, ma quello di chi urla più forte ed il risultato è questo tentativo di tenerne sotto controllo i contenuti.

Anonimato su internet? E' un mito, come i draghi, gli unicorni e la sportività delle Audi.

[J-Gian]

Una precisazione: dire quali sono i soggetti politici che hanno avanzato e/o condiviso questo decreto e ne portano la responsibilità, configura il diritto di cronaca, cioè un dato oggettivo, non una dicussione politica vietata dal regolamento, vero?

Direi di si, sono nomi di chi "ha prodotto" L'importante che poi non si sconfini oltre.

Guarda, partiamo da un assunto. L'ordinamento punisce determinati comportamenti sia che vengano commessi "nella vita reale" che su Internet.

Per intenderci se io tappezzo di volantini il tuo palazzo con scritti diffamanti nei tuoi confronti, ne rispondo in sede penale e civile. Se riempio la tua bacheca di Facebook di offese nei tuoi confronti, sono soggetto alle medesime responsabilità, con l'aggravante della forma di pubblicità.

Che altro vuoi? Maggiore severità su Internet? Te l'ho detto, la diffamazione su Internet è già punita più gravemente della diffamazione "liscia", quindi dovresti essere contento.

Auspichi invece un maggiore controllo? Dei paletti per poter scrivere su forum e blog? Allora vuoi la Cina e non è un'iperbole, è un fatto.

Quindi nella pratica, se tu avessi scritto questa cosa nel tuo blog ed a me non sta bene, io ti potrei scrivere

egregio loric, è invitato a rettificare entro 48 ore quanto scritto nella frase "Allora vuoi la Cina e non è un'iperbole, è un fatto" con "Allora vuoi la Cina è un'iperbole, non è un fatto." diversamente procederò in bla bla e bla bla...

E tu devi necessariamente eseguire gli ordini in quel lasso di tempo?

[TurboGimmo]

[...] e la sportività delle Audi.

[maxtor]

Guarda, partiamo da un assunto. L'ordinamento punisce determinati comportamenti sia che vengano commessi "nella vita reale" che su Internet.

Per intenderci se io tappezzo di volantini il tuo palazzo con scritti diffamanti nei tuoi confronti, ne rispondo in sede penale e civile. Se riempio la tua bacheca di Facebook di offese nei tuoi confronti, sono soggetto alle medesime responsabilità, con l'aggravante della forma di pubblicità.

Che altro vuoi? Maggiore severità su Internet? Te l'ho detto, la diffamazione su Internet è già punita più gravemente della diffamazione "liscia", quindi dovresti essere contento.

Auspichi invece un maggiore controllo? Dei paletti per poter scrivere su forum e blog? Allora vuoi la Cina e non è un'iperbole, è un fatto.

Ma contento di che se per avere esercitato (e riconosciuto) un mio diritto ho dovuto attendere un anno e mezzo, al termine del quale la mia figura è stata "Streisandizzata" ??

Magari da soggetti che i miei dischi li hanno conosciuti tramite il p2p...(dalle mie parti si dice cornuto e mazziato).

Non auspico alcun controllo superiore, nessun paletto, ma trovo giusto che se un individuo un giorno si svegli e dall'alto della sua tastiera voglia giocare a fare il cronista, pur non avendone competenze-tecniche-autorizzazioni e non dovendo rispettare alcun codice etico, gli si possa far presente quantomeno che se quella è la sua versione questa che gli propongo di pubblicare IN AGGIUNTA è la mia. Poi chi passa e legge avrà ben due versioni cui potrà credere a proprio piacimento.