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Inviato (modificato)

Messaggio Aggiornato al 07/08/2015

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Isuzu D-Max è sinonimo di pick up, su questo non ci sono dubbi. Una storia che parte da lontano, con il primo Isuzu Wasp del 1963; il D-Max è arrivato nel 2003 mentre proprio quest’anno è stato protagonista di un rinnovamento tanto radicale da far dire che non è rimasto un singolo bullone delle precedenti versioni. Tre le declinazioni del nuovo D-Max: Single Cab a due posti, Space Cab a quattro posti e Crew Cab a cinque posti.

Sgombriamo l’ombra da possibili dubbi: stiamo parlando di un veicolo professionale che, come ci tengono a dire in Isuzu, è stato costruito da professionisti per professionisti. Quindi va bene lo svago, ma l’obiettivo della casa giapponese è rivolto a tutti coloro che utilizzano l’automobile come strumento di lavoro. Sarà un caso, ma il D-Max è l’unico pickup prodotto da un’azienda che realizza unicamente veicoli commerciali.

Per avere maggiore capacità le dimensioni del nuovo D-Max sono nettamente maggiori rispetto al precedente. Il Single Cab misura infatti 2,305 mm (+35 mm) in lunghezza, 1,570 mm (+40 mm) in larghezza mentre risulta minore l’altezza: 440 mm (-10mm). Lo Space Cab misura 1,795 mm (invariato) in lunghezza, 1,530 mm (+70 mm) in larghezza e 465 mm (-15mm) in altezza. Discorso analogo per il Crew Cab, dove la lunghezza è di 1,552 mm sul piano di carico (+138 mm) e di 1,485 mm sul piano superiore (+105 mm), mentre la larghezza è di 1,530 mm (+70 mm) e l’altezza di 465 mm (-15mm). Numeri che si traducono in una capacità di carico che varia tra 1000 e 1080 kg a seconda dei modelli, ed una capacità rimorchiabile di 3000kg.

Esterni :

Come ovvio le modifiche più evidenti sono all’esterno, dove il D-Max è stato rivisto in ogni dettaglio. Il design ha cercato di mantenere uno stile armonico, pur mettendo in evidenza un certo carattere “muscoloso” e sportivo di questa vettura. Le linee si fanno meno squadrate e si lasciano alle spalle lo stile un po’ più anonimo della versione precedente. Si nota il disegno continuo dal profilo al portellone mentre la larghezza è esaltata dai passaruota integrati nella carrozzeria e messi in bella evidenza.

Rispetto al passato c’è una maggiore concessione all’estetica, confermata dai vari inserti cromati. Completamente ridisegnati gli specchietti esterni con il sistema “Airflow System” che riduce i rumori in cabina da parte degli agenti atmosferici. Anche i fari hanno ora un disegno più slanciato che la linea principale della carrozzeria. Su alcune versioni sono presenti i fari a proiettori ed i fendinebbia integrati, mentre le luci diurne su disponibili su tutti i modelli.

Il nuovo design ha permesso di raggiungere il più basso coefficiente di penetrazione della sua classe. In particolare su questi mezzi è sempre problematico il flusso d’aria sopra al cassone, per questo motivo il tetto è stato riprogettato per indirizzare il flusso stesso sopra il portellone posteriore.

Interessante il sistema utilizzato per le portiere dello Space Cab. Il pannello di accesso laterale è infatti apribile “controvento”, permettendo un facile accesso per facilitare il carico.

Interni :

Internamente la prima sensazione è di solidità. Plastiche che non cercano di conquistarti con una particolare “bellezza” ma che ispirano fiducia per quanto riguarda la loro durata. All’interno della cabina sembra esserci l’indispensabile per il avere il giusto comfort, ma non c’è spazio per tutto ciò che viene considerato superfluo su un mezzo da lavoro. Quadro strumenti chiaro ed essenziale mentre sul volante è presente il comando per il cruise control.

Buono il comfort generale e lo spazio per guidatore e passeggeri. Si nota la presenza di diversi vani portaoggetti mentre tutti i comandi sono facilmente raggiungibili. Rispetto al passato è stato fatto uno sforzo per diminuire la rumorosità generale, sia a livello di motore sia di sua insonorizzazione. Questo ha portato ad una vettura piuttosto silenziosa durante la marcia, considerando la sua categoria.

Sono presenti tutti i comandi elettrici per i finestrini, così come un potente impianto di climatizzazione. L’impianto audio è adeguato al tipo di modello di automobile ed è presente la porta USB nonchè la funzione iPod.

Altri piccoli particolari che si fanno apprezzare sono le maniglie sul montante anteriore in combinazione con le pedane laterali che davvero possono facilitare l’ingresso o l’uscita anche per i meno “agili”. A proposito di maniglie, anche quelle sulle porte sono state riviste in modo da consentire una facile presa anche con i guanti.

E se proprio vogliamo trovare un’unica concessione al “lusso”, forse è il comodo bracciolo posteriore centrale.

Motorizzazione e Allestimenti :

Unica scelta sul fronte motorizzazione: si parla del 2,5 L diesel con turbo a doppio stadio da 163 cv e coppia massima di 400Nm (40,8kgm) a 1400-2000 g/min. I consumi dichiarati nel ciclo misto sono 7,4 l/100 km per versione manuale e 8,4 l/100 km per versione automatica mentre per le emissioni si parla di 194 g CO2/km per la versione manuale e 220 g CO2/km per la versione automatica. I cavalli fiscali sono 8.

D-Max è disponibile in quattro allestimenti (Satellite, Planet, Solar e Quasar), due o quattro ruote motrici, con cambio manuale o automatico.

Come Va :

Ok: siamo a bordo di un mezzo imponente sia per dimensioni sia per peso, questo è chiaro. Il motore fa un bel suono diesel, pronti e via che si parte. Il traffico cittadino non sembra essere un problema, basta fare l’abitudine alle misure ed il resto vien da sè. Perchè quello che è chiaro fin dal primo istante è che il D-Max fa di tutto per renderti facile la vita. Sterzo docile ed un motore che riesce comunque ad avere quel minimo di ripresa che non ti aspetti, tanto da farti venire il classico sorriso sotto ai baffi quando passi l’utilitaria di turno.

Viaggio in autostrada in pieno comfort, con il clima che fa il suo dovere nonostante l’aria rovente che ci circonda. Si fa notare l’insonorizzazione, anche qui una piccola sopresa: ci aspettavamo sicuramente più rumore, sia dal motore sia da parte del resto della vettura. E’ quindi possibile parlare con un tono di voce tutto sommato basso anche alle alte velocità, e non è un fatto trascurabile considerando di essere a bordo di un pick-up.

Come si comporta in fuoristrada? Ebbene, ci è stato detto che questo non è un “giocattolo”, ma qui è tutto così semplice che il pensiero sotto sotto lo sia, un po’ ci pervade. Per rendere l’idea prendiamo il 4×4 con cambio automatico. Fin da subito ci si accorge come il motore si prenda cura della massa del veicolo, tanto da farti dimenticare che siamo a bordo di un mezzo da 1.870 kg.

L’angolo di attacco di 30° e l’altezza dal terreno di 24 cm permettono di affrontare buche o massi senza problemi, oppure salite e discese improvvise, come ci è capitato durante la prova. In questo caso ci si rende davvero conto di quanti sforzi siano stati posti alla facilità di guida. Ogni pendenza viene affrontata con disinvoltura, tanto da essere consentita anche a chi non ha alcuna esperienza di guida in situazioni critiche: la manopola per passare da 2 a 4 ruote motrici è sempre a portata di mano e la possibilità di inserire le ridotte è altrettanto semplice. Si apprezza allora la notevole agilità nei percorsi tortuosi, con curve e controcurve che si superano come bere un bicchier d’acqua.

E stiamo sempre parlando della versione con cambio automatico: significa che gli unici “sforzi” sono destinati al volante, ed ovviamente al pedale del gas. Tutto diventa più rilassato e meno complicato: se c’è un ambiente dove si apprezza l’automatico è proprio questo, perchè anche nei tratti più difficoltosi la concentrazione è destinata unicamente alla guida. Per quanto riguarda la versione con cambio manuale si apprezza la rapportatura, in grado di fornire buone prestazioni in tutte le situazioni. Ma se siete tutti i giorni alle prese con percorsi “duri”, l’automatico potrebbe diventare un vero e proprio sollievo.

La sensazione generale è quella di una leggerezza ed agilità inaspettata anche nei tratti più ostici, che ci fa immaginare come può essere la guida del D-Max su strade ben più estreme di quelle che abbiamo affrontato durante la nostra prova. Certo, non sarà un giocattolo ma con questo D-Max avventurarsi nel fuoristrada è un gioco da ragazzi…

Modificato da Touareg 2.5

 News al 02/12/2015: Mazda 2.

Inviato

Col frontale ISUZU guadagna tantissimo.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

Inviato

Ma Ford non potrebbe fargli causa per il nome?:muto:
  • 9 mesi fa...
  • 3 anni fa...
  • Cole_90 unpinned this Discussione

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