Medie ( e superiori ) Lancia e loro evoluzione

[Guest EC2277]

Dalla descrizione di questa Y3, sembrerebbe proprio che si tratti della fantomatica erede della Flaminia, derivata dalla FIAT 130, della quale parlammo tanto tempo fa in un'altra discussione.

Se così fosse allora molte cose delle quali parlammo all'epoca avrebbero senso.

[roberto.c]

Dalla descrizione di questa Y3, sembrerebbe proprio che si tratti della fantomatica erede della Flaminia, derivata dalla FIAT 130, della quale parlammo tanto tempo fa in un'altra discussione.

Se così fosse allora molte cose delle quali parlammo all'epoca avrebbero senso.

Sinceramente non so se il V6 di cui mi avevano parlato era un 60° (derivato Aurelia/Flaminia, ma già vecchiotto all'epoca) od un 65° (derivato 130). Sicuramente fu un'ennesima occasione persa per la Lancia.

Comunque mi consola (parzialmente) il fatto che i Presidenti della Repubblica Italiana adottino tuttora come vettura di alta rappresentanza una Flaminia di quasi 50 anni fa.

[led zeppelin]

Beh, ma porsi come obiettivo il confort non esclude il poter avere un motore adeguato sotto il cofano, tanto più che la Fulvia per l'epoca non era certo una piccoletta, anzi, era una berlina di una certa stazza.

Poi, come giustamente dice lantanio, il 1600 in casa c'era già, era quello che montava la Fulvia coupè HF.

Sul capitolo degli avvicendamenti tra modelli non sono d'accordo nè su Giulia nè su Fulvia. Giulia uscì definitivamente di produzione nel '77, nello stesso anno in cui fu avvicendata da Giulietta. L'Alfetta non c'entra, perchè era più grande e nella gamma ALFA si posizionava subito al di sopra di Giulia, semmai è da considerarsi come erede della 1750/2000.

Fulvia uscì di produzione nel '72, avvicendata nello stesso anno dalla Beta. La Delta entrerà in listino solo nel '79, cioè ben 7 anni dopo. Inoltre, come posizionamento nella gamma e per tipologia di vettura, credo che Delta non abbia alcunchè a che spartire con Fulvia, piuttosto è da inquadrare come il debutto vero e proprio di casa Lancia nel segmento C.

rispondo a distanza di un pò di giorni....Fessa (e la dirigenza Lancia), avevano un problema molto serio: far tornare i conti. non raramente, andavano in perdita, e mentre Alfa grazie all'IRI poteva permetterselo, Lancia no, e questa fu la vera ragione per cui a fine '60 Fiat se la accaparrò...e in quegli anni, un 1100 o un 1300 erano una cosa, già un 1600 o un 1800 un'altra. imho la vera ragione delle cilindrate basse era proprio questa: riuscire a intercettare un maggior numero di clienti. che era poi la funzione principale di Fulvia in quanto Lancia entry-level. voi dite: se c'era il 1.6, perché non metterlo. forse perché in quei tempi difficili temevano di non venderne abbastanza...ma è una mia supposizione.

Hai ragione Mazi, tuttavia ho letto da più di una parte che la Delta sarebbe l'erede della Fulvia...

allora, Fulvia fu sostituita sì da Beta commercialmente, ma le collocazioni di segmento Lancia non erano facilissime: per capirsi, Opel Kadett ed Escort coeve erano poco più corte così come 124, si ponevano sullo stesso livello anche di Fulvia. insomma, non era facilissimo dire se fosse una C o una D, anche per via delle motorizzazioni (per l'epoca più da C che da D). Beta al contrario era nettamente D...però quando la carriera di Beta finisce, nel 1981, e nel 1984 quella di Trevi, le loro sostitute erano entrambe più corte, e di parecchio: Delta e Prisma, rispettivamente a 5 e 4 porte, stessa macchina, ma con un volume (la coda) a fare la differenza, tra C (Delta) e D (Prisma).