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Indycar series, devastante incidente al Gp di Las Vegs


JackSEWing

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Infatti avevo scritto "l'ultimo pilota morto è Senna nel 1994". Nel 2000 morì Paolo Gislimberti a Monza, nel 2001 a Melbourne morì un commissario (di cui non ricordo il nome) colpito dalla vettura di Villeneuve decollata dopo aver tamponato Ralf Schumacher.

Per certi aspetti gli americani sono più avanti degli europei, per altri aspetti lo siamo noi: non intendevo dire che gli americani se ne fregano della sicurezza, ma che per non snaturare gli ovali con gli spalti a bordo pista accettano il rischio che i piloti possano impattare sul muro o sulla recinzione. Il muro è parallelo alla pista e alla direzione del pilota, ma se l'auto sbanda la direzione non è più parallela e l'impatto può avvenire con angoli pericolosi, ma la maggior pericolosità viene dai paletti di sostegno delle reti: l'angolo di impatto può essere anche di 10° rispetto al muro, ma se si impatta sul palo l'angolo è molto alto e pericoloso: quindi o si alza il muro per parecchi metri (ma allora dagli spalti non si vede più niente) o si piazza una recinzione che non "arpiona" la vettura che impatta. Concordo naturalmente sul fatto che il primo rimedio da adottare siano i rostri sulle ruote per evitare il decollo delle vetture, ottima la loro introduzione sulle Indycar dall'anno prossimo.

In assenza della via di fuga permangono però 2 problemi:

- le vetture impattano a velocità elevatissime perchè non c'è lo spazio per rallentare;

- le vetture che sbandano rimbalzano sul muro verso la pista e rischiano di essere colpite da chi precede: nel 2006 Paul Dana morì colpendo a velocità elevatissima un'auto ferma in mezzo alla pista che era sbandata e rimbalzata all'interno dall'impatto (innocuo) col muro esterno. Con la via di fuga non sarebbe successo.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Semplice: si allontanano gli spalti e si realizzano. Nel caso specifico, tra l'altro, non ci sono nemmeno gli spalti oltre il muro nel punto in cui è morto Dan Wheldon, dunque nulla impedisce di abbattere il muro.

A meno che la priorità non sia lo show (spalti a ridosso della pista) a discapito della sicurezza dei piloti, e parecchi indizi me lo fanno sospettare. La Formula1, malgrado qualche pista assassina come Montreal, ha migliorato sensibilmente la sicurezza sulle piste e l'ultimo pilota morto è Senna nel 1994.

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Il problema è un altro: gli statunitensi vogliono vedere l'auto impattare contro il muro, sbriciolarsi e rimbalzare in mezzo alla pista provocando una carambola di altre automobili. È una parte fondamentale dello spettacolo e per questo preferiscono lavorare sulla sicurezza delle vetture; oltre ad adottare altri provvedimenti quali le Pace-car.

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Ma quanta via di fuga serve per le auto che viaggiano a 360 kmh? e come la costruisci... inclinata di 20° come la pista?

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Non saprei dire quanta via di fuga serve, ma anche se non fosse sufficiente a fermarsi costituirebbe un po' di margine per le vetture per rallentare e dunque impattare a velocità più ridotta contro il muro, oltre ad impedire alle stesse di rimbalzare in pista causando carambole pericolosissime. Naturalmente la via di fuga dovrebbe essere inclinata quanto la pista e magari un po' di più, altrimenti l'auto che esce di pista decolla.

Ci sarebbe il rischio che le auto impattassero frontalmente.

I muretti servono appunto a far strisciare le auto.

E' un argomento interessantissimo la sicurezza in Indycar, ma secondo me gli americani stanno andando nella direzione giusta.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Il problema è un altro: gli statunitensi vogliono vedere l'auto impattare contro il muro, sbriciolarsi e rimbalzare in mezzo alla pista provocando una carambola di altre automobili. È una parte fondamentale dello spettacolo e per questo preferiscono lavorare sulla sicurezza delle vetture; oltre ad adottare altri provvedimenti quali le Pace-car.

Ma non lavorano solo sulle vetture. Ad esempio non so se avete citato l'introduzione delle protezioni SAFER. In realtà il muro vero e proprio è protetto da strutture il cui scopo è quello di assorbire parte dell'energia dell'impatto.

Ci sarebbe il rischio che le auto impattassero frontalmente.

I muretti servono appunto a far strisciare le auto.

Concordo. Se ci sono, devono essere adeguate. Ma continuo a pensare che non sia fattibile.

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Ho sempre pensato che l'unica cosa che può dare spettacolo in quelle gare sia l'imprevisto, l'incidente.

Vedo però che qualcosa stanno facendo evitando qualcosa per far sì che questi accadimenti non abbiano conseguenze letali, salvo appunto questo caso, dove comunque come già detto e sottolineato è andata anche troppo bene. Così come, seppur con una dinamica diversa andò bene a Zanardi, che ci ha rimesso le gambe, ma poteva andare peggio. Il vero problema dell'assenza di ve di fughe è la macchina che rimane in pista e diventa l'opposto della palla da bowling, lei sta (quasi) ferma e i birilli le vanno incontro, il tutto condito con una velocità che non lascia tempo di reagire.

 

Guido ergo sum!

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Ho sempre pensato che l'unica cosa che può dare spettacolo in quelle gare sia l'imprevisto, l'incidente.

Vedo però che qualcosa stanno facendo evitando qualcosa per far sì che questi accadimenti non abbiano conseguenze letali, salvo appunto questo caso, dove comunque come già detto e sottolineato è andata anche troppo bene. Così come, seppur con una dinamica diversa andò bene a Zanardi, che ci ha rimesso le gambe, ma poteva andare peggio. Il vero problema dell'assenza di ve di fughe è la macchina che rimane in pista e diventa l'opposto della palla da bowling, lei sta (quasi) ferma e i birilli le vanno incontro, il tutto condito con una velocità che non lascia tempo di reagire.

Occhio però.

Il fatto che si corra su ovali permette ai due "spotter" sugli spalti di tenere d'occhio la pista in ogni momento, ed avvisare il pilota.

Le comunicazioni sono tempestive il più delle volte.

Anche a quello hanno pensato 'sti americani..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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