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Marchionne: Fabbrica Italia una dichiarazione d'intenti


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Lui fa il suo lavoro: dirigere la FIAT nell'interesse dei suoi datori di lavoro.

Se poi esistono una miriade di persone che prendono come oro colato le sue dichiarazioni, senza però cercare di capire se e quanto corrispondano ad un reale piano industriale e quanto invece siano frutto dell'opportunità politica, non è colpa di Marchionne. È solo la dimostrazione che viviamo in un'Italia che sta precipitando verso il baratro e non vuole accorgersene.

a parte che non deve pensare solo all'interesse dei suoi datori di lavoro, ma a tutti coloro che hanno interessi nell'azienda che dirige

quindi ora se Marchionne perde credibilità è colpa di chi lo prende troppo sul serio quando parla? :|

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Ripeto il senso del mio discorso in maniera più semplice: avete dato troppo credito alle dichiarazioni di Marchionne, quando tali dichiarazioni erano in realtà fatte ad uso e consumo dei sindacalisti o dei politici con i quali doveva trattare.

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Ripeto il senso del mio discorso in maniera più semplice: avete dato troppo credito alle dichiarazioni di Marchionne, quando tali dichiarazioni erano in realtà fatte ad uso e consumo dei sindacalisti o dei politici con i quali doveva trattare.

Certo i lavoratori di mirafiori avevano giustamente votato SI alla proposte che prevedevano anche il famoso piano industriale che puntava sui suv per la sopravvivenza di mirafiori....e poi ora si viene a dire che quelle erano delle dichiarazioni a cui non si doveva dare credito?

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Ripeto il senso del mio discorso in maniera più semplice: avete dato troppo credito alle dichiarazioni di Marchionne, quando tali dichiarazioni erano in realtà fatte ad uso e consumo dei sindacalisti o dei politici con i quali doveva trattare.

Marchionne non dirige un'impresa familiare ma il piu grande gruppo privato italiano per cui dichiarazioni fatte ad uso e consumo di chi ci vuol credere non sono accettabili. Marchionne ha qualche responsabilità nei confronti di centianaia di migliaia di lavoratori del settore auto italiano la cui sopravvivenza dipende dalle azioni di questo signore che piu passa il tempo piu mi sembra un ciarlatano.

La pianti Marchionne di raccontare favole e fesserie e dica agli Italiani quali sono le vere intenzioni di Fiat Auto perche se è vero che l'Italia come dici tu è alla canna del gas, lo è anche col grosso contributo della Famiglia Agnelli e dei vari amministratori delegati che ne hanno recitato le veci in questi decenni. lo slogan privatizzare utili e socializzare le perdite sappiamo bene tutti a chi si riferisce.

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Marchionne: «Il ciclo di investimenti è già iniziato con Pomigliano che già produce pre-serie per un lancio commerciale previsto per la fine di quest’anno. Grugliasco sarà in queste condizioni nella seconda metà del 2012 e Mirafiori seguirà».

C'è da dare credito a tale dichiarazione? :pen:

Basta guardare i fatti come si sono evoluti: ha chiuso Termini Imerese senza batter ciglio, ha acquisito lo stabilimento di Giurgliasco (segno che vuole fabbricarci qualcosa), ha avviato un'estenuante trattativa per ottenere un nuovo contratto del lavoro per Pomigliano e Mirafiori quando, se veramente avesse voluto abbandonare l'Europa, avrebbe potuto chiudere tali fabbriche come ha fatto per quella siciliana, ha abbandonato la Confindustria per non sottostare alle sue regole ed ai suoi accordi con i sindacati, ha spinto moltissimo sul rinnovo della gamma del Gruppo Chrysler, continua a tenere aggiornata la gamma in Brasile.

L'unico mercato nel quale si muove con più cautela è quello europeo, da qui le illazioni sulla volontà di abbandonare il settore auto. Ma quello europeo è anche il mercato più in crisi, è quello che richiede gli investimenti più elevati e, seppur a rilento, il piano industriale del Gruppo FIAT viene rispettato.

Tutto ciò viene interpretato come sinonimo della volontà di abbandonare il settore automobilistico; ma allora perché continua ad investire in Brasile e negli Stati Uniti?

Semplice: perché vuole abbandonare il solo mercato europeo!

Ma allora perché ha ampliato la gamma della Lancia innestandovi dei modelli Chrysler rimarchiati?

Perché ha avviato la creazione di una rete di concessionari Jeep-Lancia?

Perché sta, seppur lentamente, ampliando (si pensi al Freemont) o rinnovando (si pensi alla nuova Panda) la gamma della FIAT?

Perché Marchionne non vuole abbandonare il mercato europeo, vuole abbandonare gli stabilimenti italiani e spostare la produzione all'estero.

Allora perché, anziché portare avanti la trattativa per Mirafiori e Pomigliano, non ha acquistato la fabbrica di Anversa, che la Opel ha dismesso l'anno scorso?

Modificato da EC2277
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EC2277 nel leggere quello da te riportato io vedo solo schizofrenia inintelleggibile nella strategia di Marchionne. Nella vita di un'azienda contano i numeri e non le chiacchiere. E i numeri in questo settore li danno i modelli prodotti, quelli venduti e le quote di mercato. e se ci riferiamo al mercato Europeo questi numeri sono tutti negativi e di brutto . Come si possa non considerare il mercato europeo strategico è una domanda che bisognerebbe cominciarsi a fare anche alla luce dei fiaschi rimediati da Marchionne nei mercati c.d. in via di sviluppo latina america a parte.

Resto dell'idea che, tolte le chiacchiere che stanno a zero, un costruttore d'auto debba progettare bene, vendere il piu possibile e marginalizzare il giusto. FIAT lo fa? io non me ne sono accorto.

Modificato da caravaggio
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.

Allora perché, anziché portare avanti la trattativa per Mirafiori e Pomigliano, non ha acquistato la fabbrica di Anversa, che la Opel ha dismesso l'anno scorso?

Sarebbe stata la ciliegina sulla torta la fabbrica della opel a lui semmai facevan comodo le insignia-astra da rimarchiare come chrysler invece che sviluppare pianale-giulietta.....utilissima poi la fabbrica Serba senza senso visto la sottocapacità delle altre e Grugliasco mica l'hanno acquistata figurati...

Nessuno ha detto che abbandona il mercato europeo....solo che per lui è secondario la cosa mi sembra evidentissima....ma certo stanno rinnovando alla grande la gamma;);).....intanto vedremo cosa farà negli USA per ora della gestione fiat si è visto solo il prototipo di 3 volumi contro la elantra-civic...

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Marchionne: «Il ciclo di investimenti è già iniziato con Pomigliano che già produce pre-serie per un lancio commerciale previsto per la fine di quest’anno. Grugliasco sarà in queste condizioni nella seconda metà del 2012 e Mirafiori seguirà».

C'è da dare credito a tale dichiarazione? :pen:

Basta guardare i fatti come si sono evoluti: ha chiuso Termini Imerese senza batter ciglio, ha acquisito lo stabilimento di Giurgliasco (segno che vuole fabbricarci qualcosa), ha avviato un'estenuante trattativa per ottenere un nuovo contratto del lavoro per Pomigliano e Mirafiori quando, se veramente avesse voluto abbandonare l'Europa, avrebbe potuto chiudere tali fabbriche come ha fatto per quella siciliana, ha abbandonato la Confindustria per non sottostare alle sue regole ed ai suoi accordi con i sindacati, ha spinto moltissimo sul rinnovo della gamma del Gruppo Chrysler, continua a tenere aggiornata la gamma in Brasile.

L'unico mercato nel quale si muove con più cautela è quello europeo, da qui le illazioni sulla volontà di abbandonare il settore auto. Ma quello europeo è anche il mercato più in crisi, è quello che richiede gli investimenti più elevati e, seppur a rilento, il piano industriale del Gruppo FIAT viene rispettato.

Tutto ciò viene interpretato come sinonimo della volontà di abbandonare il settore automobilistico; ma allora perché continua ad investire in Brasile e negli Stati Uniti?

Semplice: perché vuole abbandonare il solo mercato europeo!

Ma allora perché ha ampliato la gamma della Lancia innestandovi dei modelli Chrysler rimarchiati?

Perché ha avviato la creazione di una rete di concessionari Jeep-Lancia?

Perché sta, seppur lentamente, ampliando (si pensi al Freemont) o rinnovando (si pensi alla nuova Panda) la gamma della FIAT?

Perché Marchionne non vuole abbandonare il mercato europeo, vuole abbandonare gli stabilimenti italiani e spostare la produzione all'estero.

Allora perché, anziché portare avanti la trattativa per Mirafiori e Pomigliano, non ha acquistato la fabbrica di Anversa, che la Opel ha dismesso l'anno scorso?

sottoscrivo pure le virgole sbagliate :mrgreen:

non capisco quale parte della frase "ha chiuso senza batter ciglio Termini, se realmente avesse voluto chiudere Pomigliano e Mirafiori avrebbe fatto altrettanto" non sia chiara

Ogni volta che un DJ dice "IO SUONO" un musicista, nel mondo, muore...

Primo estratto del nostro nuovo album!

 

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EC2277 nel leggere quello da te riportato io vedo solo schizofrenia inintelleggibile nella strategia di Marchionne.

Se si parte dal presupposto che Marchionne deve abbandonare il settore auto, abbandonare il mercato europeo, abbandonare le fabbriche italiane (ognuno si scelga la sua verità), si ha una strategia schizzofrenica.

Se invece il presupposto fosse sbagliato, ecco si avrebbe un quadro diverso: quello di un'azienda che, fino all'acquisizione della Chrysler, non aveva le risorse per competere sul mercato ed ora che ha tali risorse, deve rilanciarsi in un mercato (quello europeo) in forte crisi e che richiede enormi investimenti.

La FIAT, sebbene adesso ha le risorse per competere, ha risorse sufficienti per far fronte agli investimenti che i sindacati, i politici e l'opinione pubblica, tutti preoccupati per la sorte dei lavoratori, esigono?

Se anche avesse tali risorse, è prudente deliberare simili investimenti con un mercato che è in crisi come l'attuale?

sottoscrivo pure le virgole sbagliate :mrgreen:

Perchè sbagliate?

Modificato da EC2277
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