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Marchionne: Fabbrica Italia una dichiarazione d'intenti


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Ecco un interessante articolo che dipinge il quadro generale dell'attuale situazione del Gruppo FIAT/Chrysler e FIAT-Industrial: Reuters.com; mi limito a pubblicare il collegamento poiché l'articolo è lungo 7 pagine.

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O forse il metano fa schifo solo perchè Fiat è leader di tale tecnologia e VW nonostante tutte le loro roboanti preesentazioni ha una gamma a metano penosa e per niente supportata e pubblicizzata :lol: ?

Il metano non fa schifo, resta il fatto che fuori dall'Italia non si usa e che la rete di distribuzione in Italia è carente e fuori non esiste. Son stato possessore di auto a metano in passato e mai la ricomprerei per i suddetti motivi. Il resto del mondo invece punta sull'ibrido e non mi pare proprio che Fiat possa invertire la tendenza. Quindi quale strada intraprendere? Puntare su una tecnologia che nessuno adotterà visti che investono altrove o continuare sul metano che nessuno comprerà visto che non si possono rifornire i veicoli? ai posteri l'ardua sentenza....

Ma infatti Marchionne ha preso delle colossali badilate sui denti, ma sul piatto della bilancia bisogna mettere anche i suoi successi. Ha preso Chrysler che era una società a cui altri avevano già dato l'estrema unzione e l'ha fatta rinascere. Paradossalmente oggi Chrysler sta meglio di FIAT. Marchionne non è un uomo di prodotto, ma quando si tratta di fare operazioni sui massimi sistemi... be', bisogna dire che se la cava bene.

Credo che l'acquisizione Chrysler andrà valutata piu avanti, sono passati solo pochi mesi e non dimentichiamo che Chrysler non la voleva nessuno, non ci fosse stata FIAT a prenderla (di meglio il convento non passava), avrebbe chiuso baracca e burattini, Obama non ci credeva che qualcuno fosse interessato alla terza sorella. Marchionne ha fatto uno scommessa, trasformare due aziende in coma in un'azienda vincente, sfida avvincente ma dal risultato tutt'altro che scontato. Anche affermare che Chrysler è rinata dopo appena pochi mesi è prematuro. E cmq l'acquisizione di Chrysler ed il suo eventuale (che tutti ci auguriamo) successo, non può prescindere da una valutazione di quanto sino ad ora fatto a livello Italia. Se da un lato abbiamo un marchio generalista americano sulla lunga strada del risanamento (i debito del gruppo non sono noccioline), dall'altro abbiamo una divisione europea dove Marchionne ha fatto strame di marchi e prodotti: quanto accaduto a Lancia grida vendetta al cospetto di Dio, il trattamento riservato ad Alfa Romeo non è da meno. Marchionne sta falcidiando l'industria automobilistica italiana dietro dichiarazioni che io trovo quanto meno discutibili. E qualcuno ha fatto notare che marchionne è al comando da 7 anni, come se sette anni fossero qualche settimana.

Modificato da caravaggio
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Il metano non fa schifo, resta il fatto che fuori dall'Italia non si usa e che la rete di distribuzione in Italia è carente e fuori non esiste. Son stato possessore di auto a metano in passato e mai la ricomprerei per i suddetti motivi. Il resto del mondo invece punta sull'ibrido e non mi pare proprio che Fiat possa invertire la tendenza. Quindi quale strada intraprendere? Puntare su una tecnologia che nessuno adotterà visti che investono altrove o continuare sul metano che nessuno comprerà visto che non si possono rifornire i veicoli? ai posteri l'ardua sentenza....

IO preferisco inquinare col metano nell'aria (scorregge, alla fine) che inquinare con batterie al litio impossibili da smaltire quando non si ricaricano più.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Veramente sarebbe già pronta la sua proposta ibrida della FIAT, tant'è che l'anno prossimo dovrebbe debuttare la 500 ibrida.

Sarà però un'operazione puramente d'immagine poiché, stando alle parole di Marchionne prevedono di perdere circa 10'000 € per ogni 500 ibrida venduta e stimano che le auto elettriche (ibride comprese) non supereranno il 5% del mercato mondiale.

P.S. Pare inoltre che nel 2013 avremo anche una Thema/300 ibrida.

Modificato da EC2277
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E chi ha detto che non investono sul metano? Soprattutto noi?

Un buon 10-15 % del petrolio dell'eni, con quello che è successo dall0altra parte del mediterraneo se lo beccheranno i mangiarane e gli inglesi. Da quel punto di vista i tuboni dell'amico putin son più affidabili.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Veramente sarebbe già pronta la sua proposta ibrida della FIAT, tant'è che l'anno prossimo dovrebbe debuttare la 500 ibrida.

Sarà però un'operazione puramente d'immagine poiché, stando alle parole di Marchionne prevedono di perdere circa 10'000 € per ogni 500 ibrida venduta e stimano che le auto elettriche (ibride comprese) non supereranno il 5% del mercato mondiale.

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ibrida è più facile che esca prima su panda, l'accrocchio è abbastanza semplice da non essere esageratamente pesante o costoso.. mie supposizioni :pen:

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Il metano non fa schifo, resta il fatto che fuori dall'Italia non si usa e che la rete di distribuzione in Italia è carente e fuori non esiste. Son stato possessore di auto a metano in passato e mai la ricomprerei per i suddetti motivi. Il resto del mondo invece punta sull'ibrido e non mi pare proprio che Fiat possa invertire la tendenza. Quindi quale strada intraprendere? Puntare su una tecnologia che nessuno adotterà visti che investono altrove o continuare sul metano che nessuno comprerà visto che non si possono rifornire i veicoli? ai posteri l'ardua sentenza....

 

花は桜木人は武士

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Io credo che nessuna discuta gli innegabili successi di Sergione.

Gli si imputa, od almeno io lo faccio, la strategia ondivaga che sta adottando con l'Italia , che fino a ieri era il cuore dell'impero e ora sta diventando una provincia per di più poco importante.

Ed il fatto di perdere inevitabilmente il mercato ( Fiat e sussidiari valgono dal 5 al 15% del PIL, a seconda di come lo si legge ) sembra non preoccuparlo affatto.

Ed è questa la cosa pù grave.

Certo la strategia come diceva bene il Clausewitz , deve cambiare in corso d'opera ( per esempio mi sembra che su Mirafiori non ci puntino più oggi, anche se fino a ieri lo facevano ), ma l'ipotesi di base che ora sempra essere "Dll'Italia ( e conseguentemente dall'europa) ci ritiriamo: se poi venderemo lì, ben sennò ormai il fulcro sono le americhe, con DCJ a Nord e fiat Brasile a sud. Cina e India le deriveremo da quelle".

E questo a mio parere , vuole dire solo una cosa: che lui non crede che l'Italia possa essere un mercato significativo nei prossimi anni.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Io credo che nessuna discuta gli innegabili successi di Sergione.

Gli si imputa, od almeno io lo faccio, la strategia ondivaga che sta adottando con l'Italia , che fino a ieri era il cuore dell'impero e ora sta diventando una provincia per di più poco importante.

Ed il fatto di perdere inevitabilmente il mercato ( Fiat e sussidiari valgono dal 5 al 15% del PIL, a seconda di come lo si legge ) sembra non preoccuparlo affatto.

Ed è questa la cosa pù grave.

Certo la strategia come diceva bene il Clausewitz , deve cambiare in corso d'opera ( per esempio mi sembra che su Mirafiori non ci puntino più oggi, anche se fino a ieri lo facevano ), ma l'ipotesi di base che ora sempra essere "Dll'Italia ( e conseguentemente dall'europa) ci ritiriamo: se poi venderemo lì, ben sennò ormai il fulcro sono le americhe, con DCJ a Nord e fiat Brasile a sud. Cina e India le deriveremo da quelle".

E questo a mio parere , vuole dire solo una cosa: che lui non crede che l'Italia possa essere un mercato significativo nei prossimi anni.

Concordo sulla questione. La mia preoccupazione è che lui non sia il solo a ritenere l'italia un mercato poco significativo, ma anche altri gruppi

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