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Inviato

Forse sto rispolverando una vecchia discussione che si sarà sicuramente svolta già tempo addietro ma che credo valga la pena trattare nuovamente.

Sono un lettore affezzionato alla rivista AUTO oramai da quasi 12 anni, scoprendola nel Dicembre del 1999 a 17 anni. Da poco avevo cominciato ad appassionami alle automobili e cercavo una rivista che mi desse la possibilità di seguirle da vicino mese per mese. Trovando in AUTO la risposta a questo mio volere.

A coinvolgermi sono state l'enorme professionalità che vi trovavo nelle varie sezione della rivista, dall'enorme spazio che si dedicava ai lettori, alle inchieste, alla sezione interessantissima "Politecnico" che trattava le innovazione tecniche, le prove, molto complete, delle auto trattate e, certo che si, anche nel trattare il mondo del tuning che attirava gli interessi di noi ragazzi. Senza trascurare una veste grafica che dalla qualità della carta alla stampa stessa lo rendeva, a mio parere, il migliore prodotto di coltura automobilistica generale presente sui banchi dell'edicola. Non di meno sezioni come "La mia Supercar","Stereo" la rendevano completa sotto ogni punto di vista.

Poi qualcosa è cambiato. Vi è stata una trasformazione, nemmeno poi tanto graduale che ha avvicinato la rivista a quella della diretta rivale 4RUOTE e questo ha portato a pesanti cambiamenti. Alcune rubbriche sono andate mano a mano sparendo, vedi lo spazio riservato ai lettori, o la sezione "Politecnico", altre si sono notevolmente ridimensionate, come le prove che sono state ridotte di pagine e qualità anche se si sono arricchite di un nuovo giudizio come il tempo sul giro, simil 4RUOTE, o la sezione tuning che è diventata una semplice vetrina nemmeno poi tanto accativante rispetto agli esordi. Certo la sezione dove si presentano le novità del mercato o quelle relativa alla prime impressioni di guida o, ancora, la parte relativa alle inchieste non sono mutate mantenendo la professionalità di sempre ma l'idea generale è quella che durante questi anni ci sia stato un graduale impoverimento della rivista dato dalla perdita di alcune "parti" che creavano uno standard difficilmente eguagliabile. Riviste rivali non raggiungevano lo stesso standard, 4RUOTE non era altrettanto completa con le prove e l'aspetto grafico non era altrettando accattivante, AUTOMOBILISMO era molto completo ma non altrettanto coinvolgente. E mano a mano che AUTO si ridimensionava queste differenze si andavano ad assottigliare sempre più.

Nonostante tutto le sono rimasto fedele, occupa un'intera scansia della cantina, ordinata e curata ma ora non aspetto più il 15 del mese per correre in edicola e la mia spesa era divenuta più che altro un'abitudine.

Fino a questo mese.

4RUOTE n.673. Mi lascio tentare dall'acquisto per merito dalla copertina che prometteva la Prova su Strada della 500 Abarth 695 e della sfida in pista di Ferrari 599 GTO, Lamborghini Aventandor, McLaren MP4-12C e Porsche 911 GT3 RS 4.0. Ancora impacchettato e ben conscio di sapere che qualche mese fa 4RUOTE si è reinventato penso di ritrovare almeno una parte di quel lustro perso dalla rivista rivale tempo addietro. Lo sfoglio e sono contento di ritrovare lo stesso spazio dedicato ai lettori ed alle inchieste e ai vari articoli di attualità. Le sezioni "Anteprima", "Autonotizie" e "Al volante" sono del tutto similari ma è quando arrivo alle prove che tutte le speranze che avevo nella rivista mi vengono meno.

Le differenza che emergono sono enormi, riassumendo in poche ma significate parole potrei dire "l'esatto opposto". Per carità l'articolo è molto ben scritto ma sembra povero, molto professionale ma povero. I rilevamenti sono meno completi rispetto ad AUTO che vanta più rilevamenti in ogni voce, certo vi sono voci in più ma francamente trovo inutile sapere il rendimento del consumo in percentuale a 100km/h, forse lo penso perchè non ne capisco il significato ma non penso che mi cambi, non tanto la vita, quanto la decisione dell'acquisto finale. La qualità grafica è meno accativante e poi lo trovo più serioso quando AUTO, invece, "intitola" la prova riassumendo in poche parole la prova stessa.

Ancora più delusione mi viene dalla Prova Speciale dove mi aspetto un giro da passeggero ed invece rimango solo uno spettatore distaccato.

Grazie a 4RUOTE ho riscoperto AUTO rivalutandolo e tornando a quelle critiche che gli avevo mosso in questi anni scoprendo che la rivista si è cambiata ma lo ha fatto comunque nel segno della tradizione mantenendo i contenuti originali, certo la mancanza delle sezione soppresse si fanno sempre sentire ma dopotutto è sempre meglio perdere una parte che l'intero progetto.

Non so se queste mie valutazioni possono essere condivise da qualcun'altro ma sarei curioso di conoscere anche i vostri pareri

Inviato

Anch'io penso che Auto, tutto sommato, sia la migliore rivista in Italiano disponibile: riesce a trasmetterti l'idea di come può essere guidare una certa vettura, condita ad una buona dose di passione automobilistica. Quattroruote la trovo migliorata da quando c'é Cavicchi come direttore, ma non rimane così costante in tutte le prove. Ci sono poi altre riviste che sono ancora più "auliche" e "poetiche" (tipo Evo), che in teoria dovrebbero trasmetterti ancora meglio le sensazioni che si provano a guidare un'auto ma poi esagerano e comunque spesso non riescono nell'impresa.

Più in generale la mia esperienza mi dice due cose: la prima è che solo leggendo anche la stampa straniera, magari solo saltuariamente, si riesce veramente a farsi un'idea oggettiva di cosa oggi offre il mercato dell'auto e di quali siano pregi e difetti delle diverse marche, la seconda è che la lettura andrebbe sempre coadiuvata da una sana prova su strada in prima persona...;)

Inviato

E' esattamente la passione ciò che in AUTO si riesce a leggere tra le righe e che manca in 4RUOTE.

Sono d'accordo con te quando dici che per valutare bisogna guardare anche altrove. Tu citi EVO che io trovo che ti faccia essere non solo il passeggero ma proprio il pilota, ed EVO inglese è addiritura meglio, e ritrovo tra le sue righe una passione similare, coi dovuti adeguamenti certo, ma pur sempre centrata a far sentire chi legge il senso di guidare l'auto.

Leggere la prova della Ferrari FF per rendersi conto delle similitudini che si ritrovano qualche pagina più avanti, riviste e corrette certo, nella prova delle due Ypslon.

E poi una cosa che mi fà enorme piacere e ritrovare la voglia di accontentare i lettori proponendo ogni mese una prova speciale di una supercar.

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