"Fiat restituisca alfa romeo a Finmeccanica"

[loric]

praticamente nell'Italia automobilista ed economica di prima la prima crisi petrolifera...un'altro mondo

guadagnavano TUTTI.....

Sarà.

Io però ti dico che fu la politica che affossò Alfa Romeo.

Dopo la costruzione di Pomigliano, ovviamente c'era da assumere gli operai. Durante i lavori da Arese arrivavano squadre per formare le maestranze in loco, ma arrivò uno stop dagli altri papaveri: le assunzioni dovevano passare attraverso gli uffici di collocamento tramite avviamento numerico (i.e. posso dire quante persone mi servono ma non posso scegliere chi mi mandano). Si arrivò al paradosso che molti di quelli che erano stati addestrati e formati per lavorare alla produzione dell'Alfasud non ottennero il posto. Al contrario i primi assunti furono gli edili che avevano contribuito a costruire lo stabilimento.

Poi furono assunti amici degli amici, alcuni provenienti dalla terra di De Mita (alla faccia dell'ottimizzazione logistica), gente che fino al giorno prima faceva il contandino, perfino pregiudicati.

Come risultato Pomigliano non raggiunse mai neanche la metà del livello di produttività che l'avrebbe resa sostenibile.

Poi De Mita ottenne il suo fottuto stabilimento. Dovette aspettare diversi anni dal defenestramento di Luraghi, ma ci riuscì. Lì nacque l'Alfa Cherry e morì definitivamente l'Alfa Romeo.

Considerando che la cronaca recente ci dice che nelle ex partecipazioni statali è cambiato poco, anzi forse le cose sono ancora peggiori di allora, trovo risibile che vi sia chi auspica un ritorno dell'Alfa nel pubblico.

Poi tu sei liberissimo di dire che la colpa fu della crisi petrolifera del 73 o di quella del 79 e che quello di IRI era un meccanismo efficiente messo in difficoltà da cause economiche esterne (LOL), ma le cose sono ben diverse: la politica ha ammazzato il Biscione.

[TonyH]

l'alfa nel pubblico significherebbe posti da lottizzare tra i partiti e bustarelle.

vi sorprende che si auspichi la cosa?

[loric]

l'alfa nel pubblico significherebbe posti da lottizzare tra i partiti e bustarelle.

vi sorprende che si auspichi la cosa?

Io penso si tratti di un'ipotesi non presa in *seria* considerazione da nessuno. Chi ne parla lo fa per ragioni di marketing o, più semplicemente, per dare aria alla bocca.

[Cosimo]

Sarà.

Io però ti dico che fu la politica che affossò Alfa Romeo.

Dopo la costruzione di Pomigliano, ovviamente c'era da assumere gli operai. Durante i lavori da Arese arrivavano squadre per formare le maestranze in loco, ma arrivò uno stop dagli altri papaveri: le assunzioni dovevano passare attraverso gli uffici di collocamento tramite avviamento numerico (i.e. posso dire quante persone mi servono ma non posso scegliere chi mi mandano). Si arrivò al paradosso che molti di quelli che erano stati addestrati e formati per lavorare alla produzione dell'Alfasud non ottennero il posto. Al contrario i primi assunti furono gli edili che avevano contribuito a costruire lo stabilimento.

Poi furono assunti amici degli amici, alcuni provenienti dalla terra di De Mita (alla faccia dell'ottimizzazione logistica), gente che fino al giorno prima faceva il contandino, perfino pregiudicati.

Come risultato Pomigliano non raggiunse mai neanche la metà del livello di produttività che l'avrebbe resa sostenibile.

Poi De Mita ottenne il suo fottuto stabilimento. Dovette aspettare diversi anni dal defenestramento di Luraghi, ma ci riuscì. Lì nacque l'Alfa Cherry e morì definitivamente l'Alfa Romeo.

Considerando che la cronaca recente ci dice che nelle ex partecipazioni statali è cambiato poco, anzi forse le cose sono ancora peggiori di allora, trovo risibile che vi sia chi auspica un ritorno dell'Alfa nel pubblico.

Poi tu sei liberissimo di dire che la colpa fu della crisi petrolifera del 73 o di quella del 79 e che quello di IRI era un meccanismo efficiente messo in difficoltà da cause economiche esterne (LOL), ma le cose sono ben diverse: la politica ha ammazzato il Biscione.

[loric]

attenzione perchè il discorso può essere condivisibilissimo, però va automaticamente ribaltato anche sulla fiat.

Soprattutto a partire da metà degli anni 60 - inzio 70, le assunzioni nel gruppozzo avvenivano spesso e volentieri per "interessamento" del personaggio influente locale.

[Dannatio]

Senza voler fare polemica.... Ma non se ne è già parlato un milione e mezzo di volte?

Anzi, mi correggo.... Non se ne parla OGNI qual volta si accenna all'Alfa di riffa o di raffa?

Farsene una ragione?

[nucarote]

Senza voler fare polemica.... Ma non se ne è già parlato un milione e mezzo di volte?

Anzi, mi correggo.... Non se ne parla OGNI qual volta si accenna all'Alfa di riffa o di raffa?

Farsene una ragione?

[Guest Genox]

Fiat in circa 25 anni e' riuscita a distruggere l'alfa romeo, un gioiello tecnologico che tutto il mondo ci invidiava. Ora cosa ha in listino alfa? Sole due vetture!!! Delle quali una derivata dalla punto!! (mito) suv? Neanche a parlarne!! Coupe? Gt e brera lasciati morire...impegno nelle corse? Formula 1? Dtm? Le mans? Zero al quoto.

Il sig. Marchionne restituisca urgentemente allo stato il maltolto, con tante scuse!!!!

[loric]

Fiat in circa 25 anni e' riuscita a distruggere l'alfa romeo, un gioiello tecnologico che tutto il mondo ci invidiava. Ora cosa ha in listino alfa? Sole due vetture!!! Delle quali una derivata dalla punto!! (mito) suv? Neanche a parlarne!! Coupe? Gt e brera lasciati morire...impegno nelle corse? Formula 1? Dtm? Le mans? Zero al quoto.

Il sig. Marchionne restituisca urgentemente allo stato il maltolto, con tante scuse!!!!

[led zeppelin]

Ossignur.

E lo Stato che se ne fa dell'Alfa?

Quoto. Alfa è finita nelle mani della Fiat perché il suo diretto o indiretto proprietario, lo Stato, l'aveva resa inefficiente e si era reso conto che di soldi per foraggiarla non ce n'erano più tanti. e proprio ora, 25 anni dopo che i soldi sono parecchi di meno rispetto ad allora, lo Stato dovrebbe riprendersela e salvarla?

imho il problema è che a volte in questo forum, ma molto spesso anche nella coscienza collettiva degli alfisti vecchia maniera fa fatica a entrare un concetto: le automobili che hanno (abbiamo) adorato, erano automobili progettate in perdita, prodotte in perdita e vendute in perdita.

robe del genere potevano accadere e sono accadute finché si ragionava per sistema-paese, il mondo, l'Europa e l'Italia erano protetti da dogane e dazi, e soprattutto, i soldi non mancavano.

tutto ciò ora è semplicemente impossibile.

e allora meglio una Mi.to e una Giulietta almeno profittevoli.