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Italia 2011: benvenuti nel Medioevo


V6 Busso

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Santini ovunque e tapparelle chiuse

Sandra piange: "Ora come ne esco"

La sedicenne è disperata: "Mi sono inventata la violenza perché temevo la reazione dei miei genitori, voglio che mi stiano vicino. Ma la cosa che desidero di più è parlare con il mio amore"

di ERICA DI BLASI

"E' di là, nella sua stanza". Pochi metri quadri, Sandra, il nome è di fantasia, è sdraiata su un divano letto. Una felpa marrone scuro e sotto una magliettina rosa. Le gambe sono nascoste dalle coperte, sta rannicchiata su sé stessa, come se cercasse di proteggersi dagli altri. Ha pianto, si vede. Quasi non parla. Sussurra, impaurita: "Come ne esco? Adesso come ne esco?". Non pensa ad altro. Tiene lo sguardo basso, la testa fra le braccia, i capelli da angelo che le fanno a sua volta da scudo. Una ragazzina, che per nascondere la sua prima volta si è inventata la storia di uno stupro. Perché? "Avevo paura, paura di dirlo a casa".

Ai suoi genitori non piace il ragazzo di cui si era invaghita. "Più volte ti avevamo detto di lasciarlo stare quello lì, e tu invece". Difficile nascondere l'accaduto: le visite mensili dal ginecologo non lasciavano scampo a Sandra. "Ha giurato a sua nonna che sarebbe arrivata pura all'altare", ripeteva sua madre quando ancora girava la storia della violenza subita. E adesso che la verità è arrivata, tutti i riflettori sono puntati su Sandra. In casa è un viavai di parenti e amici, vuoi per consolare i genitori, vuoi per cercare di capire e confortare quella che in fondo è una ragazzina di 16 anni. I cellulari continuano a squillare. La madre, in lacrime, dice: "Ora come faccio, ora cosa dirò alla gente di qui, non potrò più uscire di casa. Posso solo chiedere scusa". E il fratello, che ha già pubblicato su Facebook un post per spiegare cosa è successo agli amici e al quartiere, cerca di rassicurarla: "Non ti preoccupare mamma". Le risposte arrivano, di tutti i generi.

Anche Sandra non sa cosa fare: "Ho sbagliato, l'ho capito". Piange nel buio di quelle quattro pareti arancioni: al posto dei manifesti, i santini. In casa sono tutti credenti. In salotto, tra l'acquario con i pesci rossi, le foto di famiglia e gli addobbi di Natale, ci sono altri santini, una stella di Davide dipinta sul muro e poi un'immagine del Sacro Cuore di Gesù. "Siamo di Chiesa", dice il padre, da due anni senza lavoro e che va avanti grazie anche alla San Vincenzo.

Nella stanza di Sandra le tapparelle sono tirate giù quasi a voler nascondere la vergogna. "E adesso cosa diranno di me? Cosa penserà la gente?". In salotto c'è chi dà consigli, chi consola la madre in lacrime, chi dice che è tutta colpa del ragazzo. Sandra non riesce quasi più a guardare in faccia i genitori. "Ma vorrei averli vicino, è la cosa che desidero di più, davvero". Dietro la sua bugia, la paura. "Di essere picchiata per quello che avevo fatto. Che non ero più vergine". Una prima volta sbagliata, ma dettata dall'amore, glielo si legge negli occhi. "Adesso vorrei solo poter parlare con lui, davvero è la cosa che desidero di più". Critiche, i suoi pensieri si offuscano di nuovo: "Non so davvero come uscirne da questa storia. Mi sento sola. Che faccio?".

Le immagini dei telegiornali la riportano a quanto accaduto al campo nomadi: le fiamme, i vetri distrutti, la violenza che prevale sul buonsenso. "Non pensavo che potesse succedere questo, è terribile pensare che abbia scatenato io tutto quest'odio". Tra amici e parenti c'è chi si offre di accompagnarla alla Continassa affinché veda lo scempio che ha provocato la sete di vendetta. "Ma non gliel'abbiamo chiesto noi di fare quello. Non siamo stati noi", continua a ripetere la madre. "Non volevo che succedesse - si aggiunge Sandra - non so perché ho dato la colpa agli zingari. È stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Vorrei chiedere scusa a un sacco di persone, ma non so come fare". Il suggerimento di una lettera le piace, ma non ce la fa a scrivere. Le mani le tremano, sono sudate per la tensione: meglio dettarla. Poco per volta le parole le escono. È un lungo elenco di persone a cui ha mentito e con cui vorrebbe scusarsi: il suo fidanzatino, le amiche, la gente del quartiere, compagni di classe, parenti e, non ultimi, i nomadi che vivono al campo della Continassa.

"Scusatemi se potete, io questa brutta storia me la voglio solo dimenticare. Ammesso che ci riesca". Ora forse lascerà tutto questo per un po': "Non ti preoccupare mamma, la mandiamo a Roma - dice il fratello - così si sistema tutto". Ma Sandra dovrà parlare di questa storia anche con i giudici del tribunale di minori: rischia di dover rispondere di procurato allarme e simulazione di reato.

(12 dicembre 2011)

da http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/12/12/news/santini_ovunque_e_tapparelle_chiuse_sandra_piange_ora_come_ne_esco-26452967/?ref=HREC2-6

Benvenuti nel Medioevo!!!

In tv si vedono tette e culi a qualsiasi ora, ma in alcune famiglie si respira un'aria decisamente diversa. Genitori talmente ossessionati dalla verginità prematrimoniale della figlia da imporle visite ginecologiche mensili.

Pensate al clima da Inquisizione in cui questi genitori hanno costretto a vivere la loro figlia ed ai tabù che le hanno inculcato. Pensate con quale sgomento deve aver affrontato il primo rapporto completo - ad un'età in cui oggi è normalissimo avere rapporti sessuali - ed allo stato d'animo che l'ha indotta ad inventarsi uno stupro subito piuttosto che farsi trovare non più vergine alla prossima visita ginecologica. Pensate al suo stato d'animo adesso, con il suo incubo personale moltiplicato N volte e di dominio pubblico.

La ragazza, inventandosi lo stupro, ha certamente commesso un errore molto grave: oltre al reato compiuto (la simulazione di reato è reato), c'è anche la violenza cieca che ha involontariamente scatenato in alcuni facinorosi che hanno pensato bene di incendiare un campo rom.

Ma in tutta sincerità, alla luce delle argomentazioni espresse poc'anzi, non riesco davvero a condannarla per il suo gesto, ma riesco benissimo a condannare i genitori per il clima in cui la stanno educando. Questo è certamente un caso estremo, ma nella mia esperienza di insegnante ho incontrato alcune volte adolescenti che dai genitori avevano ricevuto un'educazione sessuale fatta di soli tabù e di castità imposta, senza nemmeno le basi della contraccezione per evitare malattie e gravidanze indesiderate :disp2:. Inutile dire che questi giovanissimi sono i più esposti a questi rischi.

Ebbene sì, nell'Italia del 2011 l'educazione sessuale in famiglia - in casi non affatto rari - è ancora un tabù. Altro che società secolarizzata: non siamo poi tanto avanti nei confronti dei paesi islamici e di quelli in cui si praticano le mutilazioni genitali :disp2:.

Modificato da V6 Busso

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Non credo che nel medioevo le tredicenni offrissero pompini ai buttafuori per entrare gratis nelle discoteche; nell'Italia del 2011 si però.

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pero' anche nel medioevo giravano notizie incontrollate:lol: come quelle riportate in merito e date per certe dai nostri prodi giornalisti:roll:

il primo giorno scrivevano di violenza descritta come particolarmente brutale

salvo poi scrivere il giorno dopo che "fin dal primo momento c'erano dei dubbi"

e il terzo giorno lamentarsi della reazione dei razzisti.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Vi dirò, mi sembra una tra le notizie peggiori di questo 2011.

L'ossessione per la verginità della famiglia attraverso controlli dal ginecologo, ma fare un minimo di sana educazione sessuale e sentimentale non sarebbe meglio?

La violenza da medioevo incontrollata.

Gli inquirenti che non riescono a capire che una ragazzina mente.

Dulcis in fundo la stampa e i vari media che come al solito mettono la proverbiale cigliegina sulla torta.

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Io da giorni quando sento questa storia non so se ridere o piangere... non riesco ad elencare con compiutezza quanti diversi livelli di "sbagliato" ci siano in tutto questo nel 2011:

- tragedia greca conseguente a totale impreparazione per perdita verginità

- panico per famiglia iperreligiosa

- invenzione di storia di violenza

- assalto di massa a campo nomadi con scene di odio viscerale

- il fatto stesso che ci siano nel 2011 persone che vivono in un campo nomadi

- giornalisti che descrivono con certezza la fine del mondo ad ogni scoreggia

Mancava solo che ammazzassero qualcuno :shock: e ora sono curioso: questa stronzatina, a livello di impegno di FdO, VVF e compagnia, risarcimenti sociali vari, quanto ci è costata?

Io l'ho sempre detto che a Torino non sono normali, ma questa le batte veramente tutte :lol: tutto questo è totalmente al di fuori della mia concezione :pz

Io non credo che gli inquirenti si siano fatti fregare, tengono sempre una riserva fino a prova provata... piuttosto credo che ci sia stato qualcuno con l'articolo troppo facile, e penso che quel qualcuno dovrebbe essere almeno indagato per capire se ha responsabilità di avere pubblicato notizie prive di fonte.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Io l'ho sempre detto che a Torino non sono normali, ma questa le batte veramente tutte :lol: tutto questo è totalmente al di fuori della mia concezione :pz

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Io me la prenderei con i genitori piuttosto che con la ragazza che immagino a quell'età cosa possa passare.

L'educazione sessuale sarebbe da insegnare ai genitori! Che poi appena la ragazza trova un attimo di libertà, con tutta l'oppressione avuta prima, deve trovare scuse per smascherare il tutto!

Per fortuna non guardo più i tg, mi immagino già i violini di sottofondo mentre su studio aperto fanno il servizio su questa storia tra l'orso knut e un pò di tette e culi :mrgreen:

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Colpa dei media e della ggente... la cosa più grave è che un congruo numero di malati si organizzi per eseguire un attacco violento, col solo trigger di una notizia incerta. Da come è stata descritta la dinamica (sempre da giornalisti, ocio...) questa gente va internata, è un pericolo pubblico.

Io spero che in fase di giudizio ci si vada pesanti su tutti, la ragazza, i distruttori, i giornalisti... la famiglia, per circonvenzione di incapace :lol: gli zingari, per zingaraggio :lol: tutti, nessuno escluso...

There's no replacement for displacement.

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Se ruspiamo giù tutte le Vallette io sono d'accordo :mrgreen:

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