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I telefilm anni 80/90


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Starsky&Hutch e Charlie's Angel erano molto più progressisti di tanta roba odierna. Anche di quella con pretese di politically correct.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I più attivi nella discussione

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Charlie's angels non mi è mai piaciuto: i cattivoni mi sono sempre sembrati un po' troppo mollaccioni, incapaci di mettere realmente in difficoltà le protagoniste.

È un po' lo stesso problema del cartone animato She-Ra. Il quale, sebbene avesse un'ambientazione molto simile a quella di He-Man (se non erro i due protagonisti erano cugini o qualcosa del genere), aveva un taglio molto diverso dall'altro cartone animato: in He-Man tutti i comprimari erano personaggi molto forti, molto ben caratterizzati, che spesso apportavano un contributo fondamentale nello sconfiggere Skeletor. Analogamente i cattivi, pur non essendolo mai al punto di spaventare il pubblico, riuscivano spesso a mettere l'eroe in seria difficoltà. Tutto ciò mancava invece in She-Ra, un cartone animato nel quale i comprimari erano poco più che delle comparse ed i cattivi erano dipinti come un branco d'incapaci.

Ad ogni modo concordo: i tre angeli si ponevano in un ruolo di reale parità con gli altri uomini, senza atteggiarsi a "machi in gonnella" come invece accade con Lara Croft.

Se vogliamo è un po' quello che accadde anche con il personaggio del Tenente Ura di Star Trek: è una donna, ma ha un ruolo di comando (è un ufficiale infatti) e pur non rinunciando alla propria femminilità (basta vedere il vestitino che indossa), si pone con un atteggiamento di assoluta parità nei confronti degli uomini e questi la ricambiano trattandola nello stesso modo: da pari.

Poi volendo ci sarebbe da considerare l'aspetto razziale: oltre ad Ura, che è una nera, tra i protagonisti della serie figurano anche un giapponese ed un russo. Può sembrare strano poiché di fatto non vi si fa mai riferimento, ma in un telefilm statunitense degli anni '60 vedere una donna che tratta da pari con gli uomini ed un russo, un giapponese ed una nera che trattano da pari con i bianchi era semplicemente inconcepibile; fino a Star Trek perlomeno.

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Condivido entrambi i post di EC, sia per il fatto che Starsky & Hutch abbia rappresentato questa rottura, sia per Charlie's Angels, a volte coi cattivi da operetta e le tre angiolette che praticamente sempre se la cavano a colpi di fortuna o comunque rischiando in maniera relativa, come se il pensiero alla base fosse "beh queste qui sono delle combattenti un po' così, dobbiamo metterle di fronte a del Male un po' così altrimenti finiamo la serie dopo due puntate".

Un po' (sorridendo un attimo) alla "Signora in giallo". Ok, questo è ancora un altro genere di telefilm, con meno pretese di proporre la cruda realtà, però dai... più di una volta mi son chiesto, mentre mamma lo guardava (o guarda).... ma questa qui c'ha 183 anni, non ha una pistola, non fa karate, non ha nemmeno una borsetta con dentro il posacenere di alabastro come la bonelliana Julia... possibile che trovi sempre cattivi assassini che dopo la sua di lei arringa, nella stanza buia della villa buia (e son solo loro due, sarebbe facile vederla finire male) si arrendono e piangono? Ma uno che la strozza 'sta vecchia rompiballe :D non lo trova mai? :D

Parlare di polizieschi che mostrano la realtà per quella che è, mi fa venire in mente anche il Kojak che la mattina ora ci viene riproposto da IRIS (mai guardato troppo ai tempi, ora quando mi sveglio presto la mattina prima di andare a lavoro ne guardo un pezzetto). Non sono un esperto, ma mi sembra che in questo caso la rappresentanza dell'america di colore "buona" sia inferiore. Sì, stamane c'era ad esempio una donna di colore che si è rivelata essere un agente federale, ma mi sembra che sia molto più facile che il personaggio di colore sia quello da sbatter dentro, in media.

Detto questo, mi sembra che anche Kojak sia un telefilm abbastanza realistico, anche per il fatto che i protagonisti (a parte forse lui che ovviamente in quanto ad animo è messo come l'eroe) siano in una situazione di gente che in generale "tira avanti" nella vita, col lavoro e la "missione" che ha scelto, ma senza rappresentare questi EROI che si vedono in certe americanate successive. Però, ripeto, non sono molto ferrato su questo, e quindi vorrei chiederti, EC:che ne pensi di Kojak?

p.s. Riguardo al non essere eroi da cinema, avevo apprezzato molto "Squadra Emergenza", quello dei pompieri, poliziotti e paramedici di NY, perchè c'erano buoni e cattivi, ma da ambo le parti alla fine erano tutti un po' miserabili, tra liti, mazzette, dispetti, sgambetti, problemi piccoli e grandi. Non c'era il personaggio che praticamente nella realtà non esiste.

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Non te lo so dire poiché non sono mai riuscito a vederlo: aveva una narrazione troppo lenta e quand'ero piccolo preferivo un qualcosa un poco più d'azione.

Devo ricordarmi di guardarne qualche episodio, ma li ripropongono sempre ad orari per me impossibili; li acquisterò su e-Mule.

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Concordo completamente sul fatto che Starsky & Hutch fosse decisamente progressista, come storie trattate. Io non voglio fare il nostalgico, ma non posso fare a meno di pensare che si sente molto l'assenza di storie del genere, nella produzione odierna.

In particolar modo si sente l'assenza di "persone normali" nelle storie trattate oggi. O forse le persone che vediamo riflettono cio' che siamo diventati noi?

In compenso oggi sappiamo per filo e per segno come si fa un'autopsia, cosa che trent'anni fa il buon Dr. Quincy ci aveva risparmiato :? Vabbè.

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Riflettono un misto di ciò che vorremo essere e di ciò che siamo: vorremo essere fighi, esagerati, senza freni, ma siamo beceri, superficiali, distratti e pertanto consumiamo storie assurde e prive di una trama sensata, ma dense d'effetti speciali, di dialoghi ad effetto, di atteggiamenti da macho e patate sempre sventolate (ma mai mostrate), con la stessa voracità con cui saremo in grado di divorarci una zuppiera di tiramisù.

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12 pagine di interventi, tutti assolutamente corretti, e nessuno, dico nessuno che abbia citato "Moonlighting", che consacrò Bruce Willis e con una Cybill Shepherd deliziosamente '80... ??? Che mondo, che mondo!

La serie che preferivo, però, era Chips che, all'epoca, era trasmesso da Retequattro subito dopo Tre cuori in affitto. Ho comprato i cofanetti con i dvd delle prime due stagioni e me le sono riguardate cum magno gaudio con la piacevole sorpresa di ritrovare le stesse sensazioni di allora. Secondo me è invecchiato molto bene: trame abbastanza semplici da essere ancora attuali. Ovvio che riguardando quei telefilm con l'occhio del 40enne ho potuto cogliere dettagli allora sfuggiti. Tante Fiat, dalle 128 alle 131, per esempio. E poi tante scene generiche (traffico sull'autostrada, inseguimenti ripresi dalla camera car, scene di massa) riciclate in tanti episodi. Nello specifico, c'è un maggiolino arancione con il cofano azzurro, tutto arrugginito che, di continuo, appare e scompare. In autostrada, in città, nel parcheggio di un fast food, davanti ad un'ospedale...

Sì, credo proprio che Chips sia stata, e lo sia tutt'ora, la miglior serie tv anni '80, anche se sarebbe più corretto dire anni '70, ma da noi arrivò anni dopo... Ah, che nostalgia.

Modificato da Devonrex

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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12 pagine di interventi, tutti assolutamente corretti, e nessuno, dico nessuno che abbia citato "Moonlighting", che consacrò Bruce Willis e con una Cybill Shepherd deliziosamente '80... ??? Che mondo, che mondo!

Modificato da EC2277
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Mado', Remington Steele :D Me lo ricordo. Faceva parte del filone-spionistico-alla buona degli anni ottanta, in cui (come in quasi tutti i telefilm di quel periodo) nessuno si faceva male seriamente e se qualcuno doveva lasciarci la pelle per motivi di copione, lo faceva comunque in modo abbastanza edulcorato.

Altro che Jack Bauer :D

Tra l'altro avevo letto che secondo alcune fonti, l'allora sconosciuto Pierce Brosnan era stato contattato per ereditare da Roger Moore il ruolo di 007 e aveva respinto l'offerta in quanto impegnato costantemente con le riprese di "Remington Steele". Il ruolo fu poi affidato, per i film "The living daylights" e "Licence to kill" a Timothy Dalton, secondo molti perfino più adatto al ruolo rispetto a Brosnan.

Ma è un altro argomento ;)

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[AVVISO PER PAOLINO GTC]

Stasera mi guardo il film "Tenente Kojak, il caso Nelson è suo". Si tratta del film pilota della seire ed è tratto da un episodio realmente accaduto: nella New York dei primi anni '70 venne commesso un omicidio ed un ragazzo nero venne condannato per ciò, ma a seguito di più approfondite indagini si scoprì che il ragazzo era del tutto estraneo alla vicenda e di fatto si trattava di una condanna raziale. Il film che mi accingo a guardare trae spunto da tale evento e narra (in maniera romanzata) proprio di queste indagini più approfondite, che portarono alla scarcerazione del ragazzo.

Ergo mi pare di poter dire che avevi visto giusto: anche la serie Il Tenente Kojak, che precedette di un paio d'anni la serie di Starsku & Hutch, aveva un taglio molo più realista delle serie precedenti.

P.S. Il miglior James Bond della storia è stato lui:

David_niven_in_casino_royal.jpg

Modificato da EC2277
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