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I Raid di Gente Motori - N.1 - Casablanca-Parigi in Chrysler 180 - 1972


PaoloGTC

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Anche qui da me la SIMCA rispettava il trend nazionale di marca popolare piuttosto diffusa. La 1000 era nettamente la più visibile sulle strade, seguita a ruota dalla 1100 che pure era parecchio diffusa soprattutto nella versione berlina 5 porte.

Più rare ma comunque presenti le 1301/501; buona invece fu la diffusione delle 1307/8.

Uniche di casa SIMCA inesistenti da queste parti, o che perlomeno io non ho mai avuto occasione di incontrarne, sono la sportiva Bagheera ed appunto l'ammiraglia Chrysler.

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Di Bagheera ricordo di averne vista qualcuna all'epoca; e' evidente che la vicinanza geografica della mia città col paese natale della casa madre, probabilmente rendeva piu' popolare le macchine...o forse, piu' verosimilmente, la diffusione era collegata al fatto che l'importatore si trovava alle porte di Torino (Villastellone, frazione di Moncalieri)

Altro modello Simca Chrysler non impossibile da incontrare era la Sunbeam, ma qui siamo già verso il 1980 come periodo. Confermo inoltre la "visibilità" della 1307/1308, il padre di un mio compagno di classe delle elementari ne aveva una, blu, me la ricordo ancora :D

Ammiraglie...ripeto ancora fino alla noia :mrgreen: no, no e ancora no, inutile sperare :lol:

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Altro modello Simca Chrysler non impossibile da incontrare era la Sunbeam, ma qui siamo già verso il 1980 come periodo. Confermo inoltre la "visibilità" della 1307/1308, il padre di un mio compagno di classe delle elementari ne aveva una, blu, me la ricordo ancora :D

E' vero sì, pure la Sunbeam conobbe una discreta diffusione. Ne ricordo due, una bianca l'altra verde metallizzato, appartenenti a persone che abitavano nel mio condominio. Fa parte di quei modelli della casa francese nati sul finire dei '70, che nel corso della loro carriera commerciale vissero il passaggio di marchio da SIMCA a Talbot.

Gli altri due furono la Horizon, sostituta della 1100, nata anch'essa nel '77 come SIMCA e poi migrata sotto le insegne Talbot, che conobbe un più che buon successo tanto da proporsi come antagonista piuttosto accreditata della coeva Ritmo (mi riferisco sempre a quanto si vedeva qui per le strade), e la 1510, nata nel '79 come restyling della SIMCA 1307/8/9, che ebbe in dote il nuovo marchio ma non incontrò ugual diffusione rispetto alle versioni SIMCA.

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Uhm :pen: fatemi aprire un po' i vecchi files in memoria che riguardano il parco circolante del paesello... mi concentro..... dunque.

(premetto, cittadina di 5000 anime con ai due lati un paio di Comuni da 20000 anime circa cadauno)

Sunbeam... in effetti qualcosa girava. Ne ricordo due, forse tre; due sicuramente di colori molto brutti, tipo un marrone e un arancione scaduto o qualcosa del genere.

Horizon, idem. Qualcosa c'era. Ne ricordo una blu col portapacchi perenne e dei cerchi in lamiera verniciati di bianco, non suoi. Ora non saprei descriverli come disegno ma ricordo che ai tempi ero certissimo fossero di un'altra Simca o Talbot.

1307-1308, ho avuto modo di scriverlo tanto tempo fa in altra sede (o forse proprio qui, nelle pagine più anziane), pareva che il paese l'apprezzasse molto. Non erano affatto poche in rapporto al totale del circolante in questo Comune.

Tagora non pervenute :D e ammiraglie Chrysler idem.

Simca 1100 alcune, però i miei ricordi per motivi anagrafici si riferiscono totalmente a vetture ormai sulla via del demolitore, le classiche macchine del paese di una volta, che qui non si vedono più e che un po' mi mancano perchè sapevano di vita vera. Macchine che lavoravano insieme ai loro proprietari, perennemente col portapacchi ed il sedile abbattuto, a volte con su il fieno avvolto nei nylon, altre volte cariche di ciocchi di legna.

Non c'è più niente di tutto ciò in giro ormai, il traffico è tutto bello e ordinato, pulito e lucidato. Una volta le auto erano inferiori come numero, alcune le riconoscevi al volo, sapevi che era di tizio che probabilmente tornava dal greto del Sesia carico di rami portati dalla corrente.

C'erano un paio di auto addirittura (una era una R4, l'altra non la ricordo) che era come fossero di proprietà del paese. Erano ovviamente di proprietà di qualcuno in particolare, ma di solito erano sempre parcheggiate davanti ad una delle "bettole" (i bar :D) con le chiavi dentro, e, compagnia per compagnia, spesso e volentieri venivano prestate quando capitava che...

"ehi Mario, le chiavi son dentro? Se stai qui ancora un'attimo, me la presti due minuti che arriva mia mamma con la corriera giù in fondo al viale, la carico e la porto a casa..."

"Vai vai, le chiavi son dentro."

Mezzo paese ha viaggiato su quella R4. :D

Quei rapporti umani che han del miracoloso a pensarci oggi, perchè ora son tanto rari quanto una volta erano la normalità. E le auto erano a volte coinvolte in questi rapporti umani.

"Deh, mi presti il motocarro?"

oppure

"Uè Luigi, avrei bisogno che vieni col 238 che devo portar su in baita la moto da trial" - "eh ma io non c'ho tempo oggi, sto tirando la rete nuova nell'orto, prendi su il 238 e vai, le chiavi sono IN CUCINA".

Il disturbo poi era ricompensato dalla bevuta di un quartino assieme in una delle bettole...

Era proprio un altro mondo. :roll::)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Tornando a parlare di SIMCA m'ero dimenticato di un'altra che fu interessata dalla migrazione verso Talbot: la Ranch.

Qui da me, nonostante la particolarità e l'originalità che ne facevano praticamente un mezzo un po' strano per l'epoca, non era difficile incontrarne per strada. Forse concettualmente anticpava di moltissimo i SUV modaioli di oggi, però una piccola fetta di estimatori credo che se la ritagliò.

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Vero, qualcuna s'è vista anche dalle mie parti. Si puo' considerare a pieno titolo una progenitrice magari non tanto dei SUV (era sempre a TA) piuttosto delle vetture rialzate tipo la Dacia Sandero Stepway, x citarne una ;)

Tra l'altro era particolare perche' sviluppata e credo anche costruita, dalla Matra che per Simca-Talbot aveva prodotto anche la Murena e la Bagheera ;)

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Nella mia memoria l'ammiraglia Chrysler c'è ben presente e anche piuttosto numerosa... ma c'è il trucco!

Ho passato i miei primi anni di vita in Spagna, seconda metà degli anni Settanta e primissimi Ottanta... Devo dire che in effetti gli spagnoli sembravano apprezzare abbastanza questo modello.

Ne ricordo in particolare una certa quantità in versione taxi, che a Barcellona si caratterizzava per l'originale livrea nera con portiere gialle, una di quelle cose che "fanno" una città, ma che purtroppo ormai appartiene al passato...:(((

Ma bando ai sentimentalismi, parliamo dell'auto che ha avuto più nomi di un agente segreto B-): Chysler/Simca/Talbot 160/180/1609/1610/2 litre...

A me devo dire che non dispiace affatto: il frontale era la parte più anonima, ma il profilo lo trovo ancora molto piacevole, con quell'aria filante e niente male anche la coda. La finestratura priva di deflettori poi la rende molto pulita e moderna, roba quasi da berlina-coupé... puro trend insomma!

Riguardo al perché di questa particolare diffusione in terra iberica, come molti sapranno la Spagna era a quei tempi un mercato un po' particolare per l'auto.

Avevano dazi di importazione elevatissimi, allo scopo di favorire lo sviluppo di un industria locale, dove per "locale" si intendeva proprio localizzata in Spagna, non di proprietà spagnola...

Per questo nacquero in Spagna, a partire dagli anni sessanta, numerose fabbriche di produzione automobilistica create da industrie straniere, che vi producevano i modelli destinati anche (o talvolta esclusivamente) al mercato spagnolo, perché fiscalmente privilegiati.

Al di là degli italiani (Fiat/Seat furono un caso un po' a sé), vi furono soprattutto i francesi (Renault in particolar modo), con i tedeschi che arrivarono per ultimi anticipati dalle sussidiarie degli americani (Ford prima e Opel poi...). Persino i giappi furono della partita, pur in forme particolari di collaborazioni con marchi locali per la produzione di "cloni" (ricordate gli Ebro-Nissan o le Santana-Suzuki...)

Insomma il successo spagnolo di Chysler 180 era legato a questa storia: dal 1975 infatti era prodotta in Spagna e mi sa che in quel periodo era tra le pochissime auto di quella classe prodotte in fabbriche spagnole e quindi agevolate.

Inoltre la Spagna è stato l'unico mercato in cui questa macchina era disponibile anche Diesel e questo mi spega il successo come taxi di cui mi ricordavo. Mettiamoci poi un mercato non particolarmente ricco ed evoluto e il successo a fine anni settanta di un auto non proprio fresca di presentazione è presto spiegato...

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Ne ricordo in particolare una certa quantità in versione taxi, che a Barcellona si caratterizzava per l'originale livrea nera con portiere gialle, una di quelle cose che "fanno" una città, ma che purtroppo ormai appartiene al passato...:(((

OT: i taxi di barcelona sono ancora così, solo che adesso sono soprattutto seat altea, skoda octavia e toyota prius (e non poche fiat linea)

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E' un piccolo OT ma solo in parte perchè sempre del modello Chrysler si parla.... scrivendo dei taxi di Barcellona, mi avete fatto venire in mente una cosa. Qualche anno fa è uscita (non ricordo se Del Prado o chi) una collezione di taxi di tutto il mondo in scala 1/43. Mi pareva di ricordare che nell'ambito della collezione fosse uscita anche la Chrysler, ed infatti eccola: diesel, appunto.

23225711.jpg

(tra l'altro noto ora che fu prodotta anche dalla cara Majorette)

images?q=tbn:ANd9GcRHLaGu_1_T0j_JcgbdGnZ82pUsCysd87wBzdjXaAR9jWDHlH3DowujOQRH

Fine piccolo OT

Quoto angeloben riguardo le considerazioni sulla linea gradevole e pulita, e lo ringrazio per partecipare sempre con delle considerazioni che trovo sempre interessanti. Angelo dovresti scrivere più spesso!

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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