Il fallimento del 3+2: parliamone

[TurboGimmo]

Ma io non me la tiro

A parte gli scherzi, mediamente ingegneria ti impegna di piu', parlo proprio di monte orario. Noi facevamo 8 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana, tutto giugno compreso. Mediamente le altre facolta' ti impegnano meno (io non ho mai sentito nessuno andare a lezione il 25 di giugno).

Se poi e' passato un altro messaggio, me ne scuso.

Tornando ai giovani, smettiamola di generalizzare. Io conosco gente che il mazzo se l'e' fatto, o se lo sta facendo, cosi' come gente che il mazzo non se l'e' mai fatto.

Pero' quando penso alla tua situazione, ti chiedo: "Se avessi fatto solo quanto messo a piano di studi, avresti avuto un curriculum spendibile come lo e' ora? Non saresti stato piu' contento di fare 3 o 4 esami di cultura straniera in meno, ma qualcosa di informatica poi piu' spendibile in azienda?"

[TonyH]

Per carità, ognuno è giusto che segua la sua strada, basta che lo faccia con la consapevolezza.

Consapevolezza nel sapere che ci sono alcune capacità più richieste dal mercato e altre meno. Alcune che sono più difficili e rare, altre meno.

Alcune anche che sono più faticose da ottenere, e per questo vengono pagate di più.

La cosa che mi dà fastidio, e il voler appiattire il tutto verso il basso.

Hai scelto un percorso più agevole? Mi sta bene...sappi solo che poi la strada nel mondo del lavoro l'avrai più in salita.

Figa, cianciamo sempre di meritocrazia, ma ci girano le balle quando la si applica....

[Walker]

Curioso come non sempre la facoltà che ti impegna di più ti dà (pure solo sulla carta) più opportunità.

Per esempio, Lettere Classiche e Matematica sono assai più impegnative di Economia, ma credo offrano il 10% dei posti disponibili per quest'ultima...

Come anche all'interno di Ingegneria c'è molto divario tra un indirizzo e l'altro in merito alla richiesta di laureati.

EDIT. I mods hanno provveduto.

Modificato 14 Luglio 2012 da Walker

[TurboGimmo]

Grazie ai mods, finalmente possiamo sfogarci nel punto giusto

Ocio Walker, perche' i matematici si infilano OVUNQUE. Non sto scherzando.

Li prendono le ditte farmaceutiche, le banche, i centri di ricerca, gli studi di ingegneria, etc etc etc

[Walker]

Ocio Walker, perche' i matematici si infilano OVUNQUE. Non sto scherzando.

Li prendono le ditte farmaceutiche, le banche, i centri di ricerca, gli studi di ingegneria, etc etc etc

Davvero? Sono sorpreso, non credevo...

Però è vero che lì il mazzo te lo fai doppio, triplo e pure con latte e panna... meglio per loro che ne cerchino tanti.

Sono rimasti solo gli sfigatelli di Lettere Classiche... Poracci...

[Waterland]

La cosa che mi dà fastidio, e il voler appiattire il tutto verso il basso.

Hai scelto un percorso più agevole? Mi sta bene...sappi solo che poi la strada nel mondo del lavoro l'avrai più in salita.

Figa, cianciamo sempre di meritocrazia, ma ci girano le balle quando la si applica....

Figa mi piace come intercalare

Comunque la fesseria è più a monte, non dovrebbe nemmeno esistere la facoltà "suicidio" da un pdv lavorativo.

Lo abbiamo detto 1000 volte ma la sconnessione tra università e mondo del lavoro è palese e bisognerebbe integrarli meglio.

Ne conseguirebbe, appunto, che le lauree sarebbero tutte (giustamente) equiparate in quanto ognuno avrebbe un ruolo ben preciso nella società e tutti contribuirebbero.

E' logico che chi si laurea in minchiologia applicata poi viene sbranato, il problema è che, secondo me, non dovrebbe proprio esistere una facoltà del genere.

Come anche all'interno di Ingegneria c'è molto divario tra un indirizzo e l'altro in merito alla richiesta di laureati.

Non so se è un fenomeno tipico di Pd ma alcuni ingegneri informatici/civili hanno in assoluto spregio i biomedici e gestionali in quanto "braccia rubate al mestiere agricolo".

Una sorta di guerra tra gilde in stile world of warcraft.

[TonyH]

C'è sconnessione perché nella testa di molti scienze politiche equivale a ingegneria. Solo che scienze politiche è più facile...e via in massa

Se si ha consapevolezza di quello, magari un buon numero di persone evita di iscriversi a scienze politiche solo per avere un pezzo di carta in mano.

Chi ha voglia di studiare, si iscriverà a ingegneria, medicina, informatica...

Chi non ha voglia di studiare, magari spende il tempo che avrebbe passato sui libri a imparare un mestiere

E a scienze politiche, si iscrive solo chi ha davvero passione per la materia.

[Walker]

Figa mi piace come intercalare

Comunque la fesseria è più a monte, non dovrebbe nemmeno esistere la facoltà "suicidio" da un pdv lavorativo.

Lo abbiamo detto 1000 volte ma la sconnessione tra università e mondo del lavoro è palese e bisognerebbe integrarli meglio.

Ne conseguirebbe, appunto, che le lauree sarebbero tutte (giustamente) equiparate in quanto ognuno avrebbe un ruolo ben preciso nella società e tutti contribuirebbero.

E' logico che chi si laurea in minchiologia applicata poi viene sbranato, il problema è che, secondo me, non dovrebbe proprio esistere una facoltà del genere.

IMHO l'errore è vedere la laurea come il "pass" per entrare nel mondo del lavoro. Cioè dire: io vado all'Università, ergo PRETENDO di trovare lavoro quando ne esco.

Chiaro che l'Università serve a quello, ma non è giusto che assicuri il posto a tutti per tutte le facoltà, semplicemente perché... non è possibile.

Magari si potessero assumere 10.000 laureati all'anno in Lettere e in Filosofia.

Secondo me le facoltà umanistiche hanno senso di esistere, eccome. Se non ci fossero, non avremmo più persone competenti in critica letteraria, lingue antiche, critica filosofica e il livello si fermerebbe a quello del Liceo Classico.

Ma quelle persone devono essere DI MENO degli economisti, degli ingegneri, degli informatici, dei medici, dei giuristi/avvocati/notai, ecc.

Per quello io sarei favorevole a un numero chiuso per le facoltà umanistiche.

Non tanto per "riprodurre" l'offerta di lavoro effettiva, quanto piuttosto per indurre molti aspiranti letterati e critici filosofici a scegliere altri percorsi, perché quelli sono oberati e otturati, e già con meno gente si fa fatica a piazzarli tutti nel mercato del lavoro.

[Waterland]

Chi non ha voglia di studiare, magari spende il tempo che avrebbe passato sui libri a imparare un mestiere

Posso dirti che sinceramente ci credo molto poco?

Perchè se davvero si volesse imparare un mestiere si comincerebbe direttamente dopo il diploma o prima addirittura.

E conosco chi lo ha fatto, ne ho addirittura uno in famiglia.

Ma se vuoi temporeggiare oltre a vivacchiare all'università ci sono infiniti altri modi....Si andrebbe solamente a infoltire un po' la tribù di stagisti/camerieri/commessi e via discorrendo. Più o meno la situazione attuale, solamente che i suddetti non pagherebbero una tassa ai vari atenei permettendogli di sopravvivere e di garantire un servizio agli studenti.

[Walker]

Solo che scienze politiche è più facile...e via in massa

Taci che mercoledì all'esame c'era il diavolo in persona al posto del prof., aveva già segato metà gente al primo appello, e a quello dell'11/7 non so quanti l'abbiano spuntata...

Peggio di quello di Gimmo e Jeby, altroché...