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Il fallimento del 3+2: parliamone


TurboGimmo

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Parere personale da diretto interessato.

Dopo diverse vicessitudini sto terminando, finalmente, la triennale in ingegneria Edile. E mi ritrovo ad un bivio: proseguire nella specialistica facendo pressochè l'80% delle materie già viste nella triennale (due palle) senza però le maledettissime analisi fisiche ecc, cambiare corso buttandomi su meccanica o autoveicolo integrando con delle materie, oppure lasciar perdere e vedere cosa si riesce a trovare di lavoro.

Dubbio grosso quanto una casa. Voi che fareste colleghi AP?

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Ma servono BUONI, quindi in grado di dare davvero valore aggiunto. Averne tanti, ma con una formazione volutamente frettolosa perché "dobbiamo migliorare i parametri", diventa più un danno.

Hai formato male delle persone che poi avranno aspirazioni che non potranno vedersi soddisfatte (perché non hanno le competenze reali).

È il problema che hanno ad esempio in Sudafrica.

Come disse il mio prof di Macchine: "se metti vino in un barile di mondezza, ottieni mondezza"; "se metti mondezza in un barile di vino, sempre mondezza ottieni"

   

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per quanto riguarda quei pochi che riescono a laurearsi non credo che, salvo problematiche particolari legate ad uno specifico ateneo o facoltà, la qualità sia un problema. I laureati italiani sono famosi per riuscire ad arrivare ovunque e sono molto ambiti. Forse per ingegneria non è così, non saprei non ho nessuna esperienza, neanche indiretta, in quel campo di studi

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A ingegneria è peggio, almeno nelle facoltà "core", una volta uscito, Bear Grylls te spiccia casa :mrgreen:

e la prova è che generalmente trovi lavoro già prima della laurea ;)

AD OGGI, la qualità è fortunatamente buona. La mia paura è per il futuro, che si scelga la via "facile" per migliorare i dati, anziché quella "difficile".

Personalmente, sono disposto a non disperarmi per gli abbandoni, se ciò permette di mantenere di qualità il prodotto finale, e lavorerei di più sul percorso a monte dell'università (scuola superiore, ridando dignità a ITIS e ITC, che tanto, se poi vuoi studiare, oggi puoi, mica è come 30 anni fa...)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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invece dovresti disperarti per gli abbandoni perché li paghi a carissimo prezzo!

Uno studente di una facoltà umanistica (quindi senza laboratori) costa allo stato circa 13.000* euro l'anno, a fronte dei quali la sua famiglia ne paga al massimo 1.500/2.000 se è ricca. Fai il conto di quanti abbandonano il primo anno e moltiplicalo per 13.000 ed hai la cifra che pagano in tasse tutti (non solo quelli che mandano i figli all'università, ma anche quelli che quei 2.000 euro o meno non se li possono permettere) e che vanno sprecati

*il dato me lo diede Angelo Maria Petroni tre anni fa, ma non ricordo la fonte

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Si, ma se metti il numero chiuso (a cui sono strafavorevole) per limitare gli abbandoni e quindi i costi.....si spatarrano tutti per terra dal dolore...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Parere personale da diretto interessato.

Dopo diverse vicessitudini sto terminando, finalmente, la triennale in ingegneria Edile. E mi ritrovo ad un bivio: proseguire nella specialistica facendo pressochè l'80% delle materie già viste nella triennale (due palle) senza però le maledettissime analisi fisiche ecc, cambiare corso buttandomi su meccanica o autoveicolo integrando con delle materie, oppure lasciar perdere e vedere cosa si riesce a trovare di lavoro.

Dubbio grosso quanto una casa. Voi che fareste colleghi AP?

Se trovi qualcosa vagamente stimolante pianta li' gli studi, lavora un paio d'anni, intanto ti schiarisci le idee e vedi/capisci cosa vuoi fare sul serio da grande.

Nella peggiore delle ipotesi, se non sperperi tutto, ti metti da parte un "tesoretto" che chissa', magari potrebbe poi tornarti utile per studiare all'estero, fare corsi di lingue etc.

Personalmente, sono disposto a non disperarmi per gli abbandoni, se ciò permette di mantenere di qualità il prodotto finale, e lavorerei di più sul percorso a monte dell'università (scuola superiore, ridando dignità a ITIS e ITC, che tanto, se poi vuoi studiare, oggi puoi, mica è come 30 anni fa...)

La tabella sopra mostrata dimostra che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio.

Alcune facolta' funzionano per fortuna.

Ad occhio quelle con gli abbandoni alti sono quelle che si scelgono "perche' non so cosa fare".

Bisognerebbe pensare a valorizzare l'anno di pausa che in tanti paesi si fa, dopo il diploma. Chi puo' gira il mondo, chi non puo' magari fa il ragazzo/a alla pari, altri lavorano nell'attesa di trovare l'ispirazione.

Serve a schiarirsi le idee.

Non so come funzioni con le generazioni odierne, ma quando finii io il liceo se non iniziavi subito l'uni eri un mezzo pazzoide.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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come dissi mesi fa in questa stessa discussione dipende da come lo fai il numero chiuso. Ad esempio se calcoli il voto di maturità già crei un'ingiustizia vista la grandissima disomogeneità dei voti alle superiori, solo per fare un esempio eh, di storture nel numero chiuso ce ne sono tante

Modificato da indeciso88
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Ad occhio quelle con gli abbandoni alti sono quelle che si scelgono "perche' non so cosa fare".

Ci vanno incluse quelle che si scelgono senza ponderazione, senza un minimo di analisi delle proprie attitudini/capacità e del carico di lavoro, o per mero prestigio.

Ed è un pericolo concreto perché appunto il filtro all'ingresso è troppo scarso e troppo poco diffuso (qualcuno ha detto giurisprudenza?). Conosco almeno mezza dozzina di persone che, dopo la maturità, hanno provato i test di (nell'ordine più o meno): medicina, giuri, agraria, biologia... che razza di scelta di percorso è? :| A quanto pare è però parecchio diffusa, il che sposta anche l'attenzione sull'importanza dell'orientamento, che come vale da medie -> superiori, così vale anche da superiori -> uni sì/no/quale; orientamento che imho andrebbe sviluppato un po' più in sede concreta e non come pura fantasticazione.

E le conseguenza sono che, o viene abbandonata dopo 1/2 anni, o la si continua all'acqua di rose mettendoci il doppio del tempo, vivendola come un'agonia e uscendo "male", nel senso che ci si è formati a forza e qualitativamente si offre meno di quanto si sarebbe potuto con un'altra strada...*

* che non si sa mai quale sia quella giusta, per carità, ma usciti dalle superiori un minimo di prospettive e di maturita la si dovrebbe avere per non scegliere qualcosa di palesemente fuori portata

Modificato da Walker
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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