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Il fallimento del 3+2: parliamone


TurboGimmo

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Io me lo sono letto l'articolo e mi sembra una banale rassegna dei costi universitari.

Tra l'altro ci hanno pure preso nei costi, o almeno, quello del Poli di Milano e' corretto.

Per il resto boh, non mi pare che sia scritto in modo da far dire "che schifo".

Perche' nella seconda riga c'e' scritto "nonostante i passi avanti". Poi il resto sono numeri, e non penso si possa obiettare sui numeri.

Si potrebbe obiettare sul costo in relazione agli stipendi, nel senso che non e' riportato.

Ma sarebbe pure peggio, visto che in Svezia sono praticamente gratuiti a fronte di stipendi mostruosi, in Germania quasi con stipendi piu' alti che qua etc.

Il punto e' che qua la cosa si e' gestita malissimo negli anni, e ora se ne pagano le conseguenze (secondo la mia modestissima opinione da NON addetto ai lavori, ma da fruitore).

E tra le righe lo dice anche l'articolo. A fronte di un raddoppio di studenti non e' raddoppiata la "macchina universitaria".

Raddoppiarono solo i corsi di laurea.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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è una questione di patriotismo?

No, è una questione di "oh, decidiamo dove vogliamo andare e andiamoci" :)

Che tutte le ricerche - inclusa questa - prese singolarmente, sono giuste. Nessuna obiezione.

Il casino, è che noi poi vogliamo metterle tutte assieme....ma alcune per essere migliorate richiedono azioni che sono in contrasto tra di loro. E noi le vogliamo seguire TUTTE, ognuna che esce :disp2:

Esempio terra terra. Vogliamo Laureati di eccellenza? Ok. Ma si deve partire sapendo già a priori che non ne avrai tanti (in %, numericamente magari si, noi siamo 60 milioni...), che il corso durerà di più perchè più duro, ci sarà magari più abbandoni e così via.

Solo che parti così, e poi escono le statistiche sugli abbandoni...e ....apriti cielo....si capotta tutta la strategia.

E allora si parte con meno corsi, meno crediti, cose più semplificate, step intermedi....

fino a quando non esce la statistica che magari....la preparazione ne risente e ci sono tanti laureati che non accettano più di fare il lavoro manuale.

E tornare al punto 1)

A me piacerebbe che si individuasse una strategia di lungo corso, e la si provasse a seguire con un po' di rigore per almeno due cicli economici (10 anni)....anzichè capottare ogni 3x2. Perchè poi ne risentono tutti. Studenti in primis.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Condividendo quello che dice Tony, essenzialmente e molto brevemente i difetti che trovo nell' articolo e' che non si spende un minuto non dico a spiegare ma neache a citare che i problemi che abbiamo (tasse alte e pochi laureati) derivano da un insieme di cause che affondano le radici nella storia italiana degli ultimi 50 anni. Letto cosi', si fa il titolone, si evidenziano in grassetto le cose che si ha piacere ad evidenziare e si ignorano le motivazioni di cio' che si dice. Giornalismo parziale, non perche' di parte, ma perche' affronta il problema in parte. Aggiungere una frase un po' piu' esplanatoria credo sarebbe stato possibile, IMHO.

Modificato da poliziottesco
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esatto. manca una strategia. decidiamo prima, per favore dove vogliamo/vogliono andare e poi ci sediamo intorno a un tavolo, ci pensiamo su per benino e poi facciamo delle scelte.

In Università abbiamo subito 4 riforme del sistema in 3 anni, chiunque arrivava al potere si sentiva in dovere di dir la sua... un casino assurdo i cui strascichi si sono e si stanno trascinando da anni...

Vogliamo le uni di serie A e quelle di serie B? come gli states? dove in certe si insegna e basta e in altre c'è l'eccellenza (e le rette si pagano assai salate?).

Ricordo solo che con le riforme a costo ZERO e con i tagli al FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) a tutte le Università in maniera indiscriminata non se ne può più e con queste non si va da nessuna parte.

Vogliamo i risultati in termini di ricerca e pubblicazioni eccellenti?

1) Mettiamoci bene in testa che la ricerca scientifica costa, e parecchio. Non basta sedersi davanti a un PC e scrivere...almeno non per la ricerca Scientifica.

2) Dobbiamo sensibilizzare i nostri amministratori nazionali sulla necessità che anche l'Italia DEVE avere finanziamenti europei. Il rapporto di quello che diamo rispetto a quello che riceviamo (in termini di progetti scientifici) rispetto ad altre nazioni europee è scandaloso. non è solo una questione di eccellenza scientifica, ma anche lì conta battere i pugni sul tavolo della politica...

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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Condividendo quello che dice Tony, essenzialmente e molto brevemente i difetti che trovo nell' articolo e' che non si spende un minuto non dico a spiegare ma neache a citare che i problemi che abbiamo (tasse alte e pochi laureati) derivano da un insieme di cause che affondano le radici nella storia italiana degli ultimi 50 anni. Letto cosi', si fa il titolone, si evidenziano in grassetto le cose che si ha piacere ad evidenziare e si ignorano le motivazioni di cio' che si dice. Giornalismo parziale, non perche' di parte, ma perche' affronta il problema in parte. Aggiungere una frase un po' piu' esplanatoria credo sarebbe stato possibile, IMHO.

il senso che ho trovato nell'articolo, e per il quale l'ho trovato meritevole di essere condiviso, è che finalmente si toglie questo paravento della mancanza di risorse. Qualsiasi problema ci sia gli addetti ai lavori se ne lavano le mani e danno la colpa alla mancanza di soldi, questo articolo dimostra che non è così

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il senso che ho trovato nell'articolo, e per il quale l'ho trovato meritevole di essere condiviso, è che finalmente si toglie questo paravento della mancanza di risorse. Qualsiasi problema ci sia gli addetti ai lavori se ne lavano le mani e danno la colpa alla mancanza di soldi, questo articolo dimostra che non è così

Appena reduce da un meeting in Germania per un progetto Europeo. Per i Tedeschi rappresenta il 10% del loro budget. Per noi il 90%. I Tedeschi ricevono dallo stato, per la ricerca, 20 volte quanto riceviamo noi. Forse il fiume del nostro finanziamento statale si perde in mille rivoli e rivoletti che servono per dissetare gli amici....

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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io posso dirti che il budget della Sapienza è destinato al 98% agli stipendi, e che ci sono 4 operatori amministrativi per ogni docente. Trai tu le conclusioni. Ma che non dicessero che non hanno fondi!

Su questo non ci sono dubbi. Sono io il primo ad auspicare un miglior utilizzo delle risorse umane. Sopratutto alla Sapienza (sappiamo bene le magagne ma pare che nessuno faccia niente). Sarebbe ora di responsabilizzare, anche economicamente, una serie di dirigenti...

Come non ci sono dubbi sul fatto che in Italia il finanziamento alla ricerca in rapporto al PIL è fra i più bassi d'europa. Ed il numero di addetti alla ricerca italiani è in media la metà di quelli europei, con l'ovvia conseguenza che sulla docenza italiana ricadono maggiori impegni didattici che sottraggono tempo alla ricerca.

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