Il fallimento del 3+2: parliamone

[TurboGimmo]

Ci siamo passati tutti Gimmo. Revisione settimanale al dipartimento, ore di attesa e incazzature per nulla. Di solito il professore non legge una mazza di quello che scrivi e il co-relatore si ferma alle figure...scherzi a parte, la mia relatrice si è sbattuta parecchio per la tesi, forse perchè poi il mio lavoro è confluito in un suo libro...:mrgreen:

Se posso darti un consiglio, trova tre malcapitati con cui dividere il viaggio in macchina e porta la schiscetta da casa...costa meno! Che poi mi sembra strano che chiedano la tesi stampata ogni volta...di quante pagine stiamo parlando? Perchè la mia tesi superava abbondantemente le 300 pagine e l'ho sempre corretta e inviata in pdf alla professoressa.

el Nino

100 pagine, alla fine mi consolo che e' lo sforzo finale, e pace. Di solito scendo col treno e approfitto per passare a salutare compagni di coupe'.

Alla mia morosa la tesi fu corretta via mail, con correzioni in word fatte in colore rosso.

Sbattimento comunque doppio perche' avendola scritta in LaTeX abbiamo poi dovuto trasporla in Word. Ma ne e' valsa la pena, anche se Lara studiava a 25 km da casa la prof e' stata gentilissima mandando anche correzioni nei fine settimana e anche mentre era via per conferenze. Di fatto durante tutto il periodo di tesi Lara e' andata in dipartimento solo 3 o 4 volte in 7 mesi.

Quando era a Torino dovette andare apposta qualche volta per parlare di persona con la prof delle correzioni (e Varese-Torino fai tu che spesa possa essere).

E pensare che esiste Skype..

[Sifizzirro]

OT: sei la seconda persona che conosco che scrive una tesi in LaTeX, complimenti

Mi piacerebbe un sacco imparare a scrivere in LaTeX, sai?

Tu come hai fatto, DIY ?

[Walker]

Per quanto riguarda il buon Walker, io ad ogni revisione devo tornare a Milano a portare la tesi.

10 euro di stampa, 16 di treno, 5 di pranzo, 5 ore di treno e mezz'ora per parlare col prof.

Dimmi te se ha senso, e questo per tutto Maggio e Giugno, e ora a Settembre riparte la tiritera.

Ecco, io considero inaccettabile spendere 30 € a botta solo per consegnare un lavoro revisionato. Io ne spenderei solo 6,60 €, però alla fine sono soldi, specie considerando che hai un'alternativa bella e pronta, ossia il PC.

Intendiamoci, sono favorevolissimo a discutere faccia a faccia un elaborato, ma lo ritengo necessario solo in certe "giunture" critiche del lavoro, per parlare ampiamente dei dettagli. Per sottoporre correzioni o scambiarsi orientamenti ecc., credo che sia poco intelligente non sfruttare l'e-mail...

Sulla questione rifiuto del voto, in realtà un senso c'è: a parte per motivi di media e di accesso ad altri curricula, c'è anche la soddisfazione personale di mezzo.

Io posso aver dedicato molto tempo a preparare un esame, ma non essere soddisfatto dell'esito, perché so che avrei potuto dare di più. In questo caso, chiudere così la pratica lascerebbe l'amaro in bocca imho...

[TurboGimmo]

OT: sei la seconda persona che conosco che scrive una tesi in LaTeX, complimenti

Mi piacerebbe un sacco imparare a scrivere in LaTeX, sai?

Tu come hai fatto, DIY ?

Io ormai faccio un po' tutto in LaTex, perche' Word e' il male assoluto, e visto che il 99% delle mie produzioni non voglio che siamo modificate, faccio LaTeX-PDF.

Per imparare ho preso il manuale e ho penato un po', ma secondo me si impara prima LaTeX che Word, partendo da 0 in entrambi i casi. E non dico per scherzo.

Maneggiare Word per tutte le cose che puo' fare richiede tempo e pazienza. LaTeX superato lo scoglio iniziale e' molto piu' flessibile.

Ecco, io considero inaccettabile spendere 30 € a botta solo per consegnare un lavoro revisionato. Io ne spenderei solo 6,60 €, però alla fine sono soldi, specie considerando che hai un'alternativa bella e pronta, ossia il PC.

Intendiamoci, sono favorevolissimo a discutere faccia a faccia un elaborato, ma lo ritengo necessario solo in certe "giunture" critiche del lavoro, per parlare ampiamente dei dettagli. Per sottoporre correzioni o scambiarsi orientamenti ecc., credo che sia poco intelligente non sfruttare l'e-mail...

Sulla questione rifiuto del voto, in realtà un senso c'è: a parte per motivi di media e di accesso ad altri curricula, c'è anche la soddisfazione personale di mezzo.

Io posso aver dedicato molto tempo a preparare un esame, ma non essere soddisfatto dell'esito, perché so che avrei potuto dare di più. In questo caso, chiudere così la pratica lascerebbe l'amaro in bocca imho...

Eh Walker, sapessi quanti soldi ho letteralmente buttato per andare di persona in uni quando se ne poteva fare a meno.. e nel mio caso si parla come dicevo di 5 ore di treno, in pratica perdi una giornata (o quasi.. se vai nel mattino per le 14 sei di nuovo in patria).

Per il voto.. se hai studiato, ti sei preparato, e non sei soddisfatto... vuol dire che non hai saputo gestire bene i tempi.

Ma occhio che il caso italico e' un unicum.

Mediamente altrove i programmi sono meno immensi, quindi alla prima (e unica) occasione ci arrivi preparato, perche' hai avuto il tempo di studiare. E se non arrivi al 10 e' perche', in un certo senso, non l'hai "voluto" (e' un'affermazione forte, non so se e' chiaro..) diciamo che i sistemi sono tarati per darti la possibilita' dando il 100% di prendere 10 in tutte le materie.. se poi fai 80% studio e 20% party ti va comunque di lusso - in Italia anche se fai 150% studio non e' detto che la sessione ti vada bene.

[Guest EC2277]

…

Ma occhio che il caso italico e' un unicum.

Mediamente altrove i programmi sono meno immensi, quindi alla prima (e unica) occasione ci arrivi preparato, perche' hai avuto il tempo di studiare. E se non arrivi al 10 e' perche', in un certo senso, non l'hai "voluto" (e' un'affermazione forte, non so se e' chiaro..) diciamo che i sistemi sono tarati per darti la possibilita' dando il 100% di prendere 10 in tutte le materie.. se poi fai 80% studio e 20% party ti va comunque di lusso - in Italia anche se fai 150% studio non e' detto che la sessione ti vada bene.

Un mio amico ha fatto la specialistica in Irlanda ed al momento dell'iscrizione gli presentarono due piani di studio diversi: il primo prevedeva di raggiungere la laurea in 2 anni ed era riservato agli studenti non lavoratori. Il secondo era riservato agli studenti lavoratori, percui prevedeva degli orari flessibili ed era articolato su 4 anni.

Non credo ci sia altro da aggiungere.

[Walker]

Non credo ci sia altro da aggiungere.

Se non che, almeno qui a Padova per il mio dipartimento, c'è la stessa possibilità anche per la triennale.

[Guest EC2277]

A Pisa invece trovi (o trovavi) i professori che ti dicono: «L'Università è una cosa seria: percui o studi, o lavori.»

[indeciso88]

Un mio amico ha fatto la specialistica in Irlanda ed al momento dell'iscrizione gli presentarono due piani di studio diversi: il primo prevedeva di raggiungere la laurea in 2 anni ed era riservato agli studenti non lavoratori. Il secondo era riservato agli studenti lavoratori, percui prevedeva degli orari flessibili ed era articolato su 4 anni.

Non credo ci sia altro da aggiungere.

il part time c'è ovunque anche in Italia, il problema è che pagando la metà delle tasse non hai possibilità di dare più esami di quelli preventivati (metti mai che hai culo)

A Pisa invece trovi (o trovavi) i professori che ti dicono: «L'Università è una cosa seria: percui o studi, o lavori.»

gli stessi prof classisti che anche se la frequenza non è obbligatoria ti danno il voto esclusivamente in base al numero di presenze. E lo fanno esclusivamente perché non essendo minimamente capaci di stare davanti ad una classe si ritroverebbero con l'aula vuota

[Guest EC2277]

il part time c'è ovunque anche in Italia, il problema è che pagando la metà delle tasse non hai possibilità di dare più esami di quelli preventivati (metti mai che hai culo)

…

Ciò è dovuto al fatto che un programma di studi a tempo parziale non ha senso in un sistema universitario basato sull'autogestione dello studente, com'è quello italiano e come non è quello anglosassone. Per tale motivo i Senati Accademici hanno imposto un limite a crediti conseguibili: evitare che gli studenti approfittassero della possibilità di pagare di meno, anche se le loro esigenze lavorative non costituivano un intralcio alla loro carriera universitaria, poiché magari facevano i camerieri solo il Venerdì ed il Sabato sera. Il provvedimento è infatti concepito per aiutare quanti hanno una situazione lavorativa che impedisce loro di dedicarsi allo studio come gli altri studenti; ad esempio un bagnino che lavora 8 ore al giorno dal 1° di Giugno al 30 di Settembre.

[indeciso88]

Test d'ingresso all'università: la cattiva qualità - Il Fatto Quotidiano

Argomentazioni statistiche contro i test a numero chiuso all'italiana