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Il fallimento del 3+2: parliamone


TurboGimmo

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Ci sono anche motivi anagrafici: stano giungendo all'úniversita' le generazioni meno popolose del dopoguerra. Bisognerebbe guardare la percentuale degli iscritti sulla percentuale dei nati ( dato che non da' mai nessuno )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Non facile correlare vista l'età variabile di chi frequenta l'università, ma le nascite sono abbastanza costanti sui 500-600mila dagli anni 90 quindi non vedrei sti mutamenti imputabili alle nascite (almeno per quel che riguarda gli ultimi 5 anni). Per le università di città se mai imputerei il fatto alla crescita delle università regionali più piccole, essere studenti fuori sede costa dopotutto.

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non credo che il -20% (raggiunto dalla sola Sapienza) tra il 2013/14 e 2014/15 sia imputabile al calo demografico

Il caso matricole della Sapienza Iscrizioni al -20%, ma non è l’unica - Corriere.it

Se quelli "mancanti" avessero deciso di intraprendere altri percorsi formativi, la notizia non sarebbe una tragedia. Anzi, forse con meno persone che tentano giusto per parcheggiarsi si potrebbe avere una didattica migliore, più severa e finanche eliminare i controversi test d'ingresso.

La tragedia, è che quei numeri mancanti son persi. Perchè percorsi formativi alternativi è un'impresa impossibile trovarli.

E specie chi esce dai licei, saran persone che veramente non avranno granchè di spendibile (e quindi di remunerativo) da offrire.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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  • 2 settimane fa...

Sara' per il sistema tutto italico per cui puoi ripetere gli esami all'infinito finche' non prendi 30?

Sara' che siamo tutti cervelloni?

Chi lo sa, intanto

Vi siete laureati con 110 e lode?

Ottimo risultato, siete davvero in buona compagnia (e meglio ancora se avete stampato online la vostra tesi di laurea).

Gran parte dei laureati ormai riescono a raggiungere questa votazione, in particolare nelle lauree specialistiche. Dai dati esaminati da La Stampa emerge come nel 2013, una media di 4 studenti su 10 ha ottenuto il voto finale di 110 L.

Nel Nord Ovest la media è del 28% degli iscritti, nel Nord Est il 32%. Più si scende più i numeri crescono: al centro il 42%, al Sud il 44%.

E nelle isole ci sono risultati sorprendenti.

Ad esempio, in Sicilia e Sardegna circa il 50% degli iscritti riesce a laurearsi con 110 e lode: quasi uno studente su due.

Dunque, che succede? Possibile che l’Italia sia piena di geni, in particolare nel sud e nelle isole? O forse i professori, vivendo al sud, vengono influenzati dal bel clima e diventano tutti più buoni?

Questi dati riguardano le eccellenze, i 110 e lode. Ma quanti sono coloro che prendono un voto comunque ottimo, ad esempio dal 106 al 110?

Nelle isole il 26% degli iscritti, al sud il 29% e nel resto d’Italia il 30%. Anche qui percentuali notevoli, che se sommate a quelle dei 110 L danno risultati davvero notevoli.

Come detto all’inizio, questi voti sono stati registrati nelle lauree specialistiche.

I dati relativi le lauree triennali sono leggermente inferiori: il 110 e Lode è stato raggiunto dal 16,64% nelle isole e da una media del 12,55% nel resto d’Italia, mentre nel Nord Ovest si registra il 110%.

Cosa possiamo capire da questi dati? Un’osservazione può riguardare il sistema del 3+2: quando portato sino in fondo, può dare ottimi risultati, con voti molto alti. Questo, come dice Luigi Berlinguer, fautore della riforma del 3+2, è possibile perché lo studente che termina la triennale prosegue con la specialistica con maggiori convinzioni, un’ottima preparazione e un metodo di studio ormai acquisito.

Di parere contrario è Luigi Biggeri, ex presidente dell’Istat, che sottolinea come questo sistema inviti gli studenti a impegnarsi solo durante la specialistica, perché è il voto finale che conta. Sarebbe quindi consigliabile adottare un sistema di valutazione che tenga conto dell’intero percorso di studi, dall’inizio alla fine.

Rimane comunque ancora un dubbio: la differenza di 110 e Lode tra Nord e Sud, e in particolare le isole, a cosa è dovuta?

Sarà l’influenza del mare, delle spiagge, del sole? O c’è qualcos’altro?

Lasciamo a voi la possibilità di fare le vostre valutazioni.

Nel frattempo, continuate a studiare: per risolvere questo dilemma (e non solo), “avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza” (cit).

Fonte Laureato con 110 e Lode? Ormai ci riescono tutti: ecco cosa succede nelle Università italiane | A Tutta Tesi! che rielabora i dati forniti dalla Stampa

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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da ciò che mi raccontano i professori, soprattutto alla specialistica, si accontentano di un'assidua frequenza alla lezioni per alzare artificialmente i voti. Ad esempio accordano privilegi sostanziosi in sede d'esame a chi ha frequentato a discapito di chi non ha potuto/voluto farlo, e probabilmente al nord ci sono più studenti lavoratori

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Spezzo una lancia nei confronti degli studenti (non delle università) del Sud.

Al sud, avendo meno mezzi, studiare è ancora un "lusso". E quindi chi va in università, non può gigioneggiare tra happy-hour e fuck-fest-erasmus all'infinito.

Al PoliTo gente che veniva su dal sud ce ne era parecchia.

E la maggior parte si faceva il Qubo (non Fiat).

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Sarebbe più interessante e utile incrociare questi dati con la durata del percorso (quanti studenti prendono il voto X studiando N anni) e l'indirizzo. Il numero di fuori corso e lo spettro disciplinare interessato dal 3+2 sono imho troppo ampi per trarre conclusioni da dati overall.

Comunque confermo nel mio piccolo l'eccessiva variabilità nei criteri di valutazione (tipo istruttori di scuola guida) e il discrimine che solo certi professori danno alla frequenza; a volte a livelli oltre limite. Al punto che ciò, combinandosi con le voci di corridoio, porta a indurre qualcuno a non scegliere degli insegnamenti opzionali interessanti solo per timori di questo tipo, o - al contrario - "obbliga" qualcuno a frequentare un corso obbligatorio per riuscire a passarlo.

Modificato da Walker
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Al PoliTo gente che veniva su dal sud ce ne era parecchia.

Concordo, una volta aspettando un colloquio sentii dei professori che si dicevano tra loro che i ragazzi che arrivavano dal sud studiavano di piu'.

Forse perche' nel fine settimana stavano tra di loro a preparare esami e relazioni, mentre noi tornavamo a casa a far casino.

Ad ogni modo le menti brillanti ci sono ovunque.

Sarebbe più interessante e utile incrociare questi dati con la durata del percorso (quanti studenti prendono il voto X studiando N anni) e l'indirizzo. Il numero di fuori corso e lo spettro disciplinare interessato dal 3+2 sono imho troppo ampi per trarre conclusioni da dati overall.

Comunque confermo nel mio piccolo l'eccessiva variabilità nei criteri di valutazione (tipo istruttori di scuola guida) e il discrimine che solo certi professori danno alla frequenza; a volte a livelli oltre limite. Al punto che ciò, combinandosi con le voci di corridoio, porta a indurre qualcuno a non scegliere degli insegnamenti opzionali interessanti solo per timori di questo tipo, o - al contrario - "obbliga" qualcuno a frequentare un corso obbligatorio per riuscire a passarlo.

Il modo per confrontare tutti sarebbe mettere un limite di anni che ci devi mettere per laurearti, e un numero massimo di tentativi per fare un esame.

Cosi' ingoi anche i 18 e alla fine un 110 diventa l'eccezione e non la normalita'.

Se la forbice dei voti va dal 66 al 110, mi aspetterei la maggior concentrazione intorno all'88, con code a 66 a 110. Ma un 66 non l'ho mai sentito, e il voto piu' basso visto in vita mia al Poli e' un 82, mentre ci sono piu' 110 che 86 quasi.

Pero' magari di quei 110 c'e' chi ci ha messo 5 anni, chi 7, e poi c'e' il 96 preso in 5 anni. E chi e' meglio? il 110 in 7 anni, o il 96 in 5?

Per la faccenda dei professori, Lara per alcuni esami ha avuto un programma piu' corposo rispetto a chi frequentava.

Ma zio bill, che senso ha questa cosa? Lei non frequento' per via del trasloco, e tu penalizzi pure?

Mah, sono tutti matti :D

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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