Vai al contenuto

Il fallimento del 3+2: parliamone


TurboGimmo

Messaggi Raccomandati:

- il Master dovrebbero farlo il 20% degli studenti, che ambiscono a lavorare all'estero, o in ruoli dirigenziali, o che vogliono fare il dottorato

Da quel che ho visto io il dottorato lo fa chi si caga addosso a fare un colloquio SERIO in azienda oppure ha paura dei ritmi di lavoro che ti impongono le aziende...italiane o estere che siano.

Poi c'è chi fa il dottorato quasi per beneficenza perché effettivamente vuole fare un tipo di ricerca che le aziende non fanno :roll: guai però a capire che quello che loro definiscono "facciamo ricerca" spesso e volentieri è roba inutile pagata a babbo morto dallo Stato :roll: (dipende dall'Uni ovvio ma certi dottorati in scienze della parrucca mi fanno ridere)

E scusate se offendo qualcuno ma ho più di un esempio sotto mano di gente che nel post-laurea scalda una sedia in facoltà con orari RIDICOLI rispetto a quelli di un qualsiasi dipendente d'azienda o libero professionista

- non so la situazione dei licei, ma mi auguro che i ragazzi di oggi sappiano l'inglese meglio di me

E cosa dovrebbe essere cambiato scusa :lol: ? I prof son sempre gli stessi eh :lol: mica c'è un ricircolo così veloce, che poi anche se ci fosse...i programmi ci sono, i libri ci sono é il livello basso richiesto il problema.

Ma senza generalizzare: i prof e i ragazzi BRAVI ci sono sicuramente un pò disseminati in tutta Italia, solo che con classi di 25/30 ragazzi e 3h a settimana é un pò difficile fare conversazione o usare seriamente l'inglese e si finisce sempre a studiare a memoria della letteratura o fare a turno esercizi di grammatica.utile ma :roll: usare l'inglese è tutt'altra cosa

- se non lo sanno dal liceo, spero lo sappiano per razzi loro.. ormai la vacanza all'estero non si nega a nessuno, solo io sulla Terra penso di non aver mai messo piede in UK e su un aereo

Beh la vacanza in UK non è gratis :roll: e francamente gli ultimi 4/5 anni non sono stati proprio sfavillanti sul lato economico.Che poi anche qui: è solo un pretesto per fare il cazzone all'estero 2 settimane parliamoci chiaro :roll: almeno fino ai 18/19 anni, per andare via in quel modo preferisco farmi una vacanza per i fatti miei con la morosa e vedi che dover mangiare,pisciare,dormire in un Paese straniero é ben più utile che stare in un istituto a far delle lezioni che potresti benissimo fare anche in Italia

- limitandomi alla mia esperienza in inge aero, l'inglese e' imprescindibile.

Per carità...volendo dove non è lo é? Infatti va saputo! Così come vanno saputi pure i termini tecnici della materia di tua competenza e questo IMHO purtroppo é raro.

Quindi, secondo me, per gli studenti non e' questo gran problema. Anzi, volendo fare le cose bene, andrebbe previsto un periodo di studio all'estero obbligatorio (ma capisco che i soldi non ci sono), in modo da usarlo, sto benedetto inglese.

Piuttosto che si lavori di più culturalmente sulla disponibilità a trasferte più o meno lunghe all'estero per lavoro :roll: da quel che vedo io il problema é questo...non l'anno sabbatico all'estero a fare feste degli studenti ogni sera.

Io per dire un anno all'estero per studio non lo farei manco sotto tortura :mrgreen: non me ne fregherebbe niente e mi farebbe solo girare gli zebedei.Se però mi dicessero di andare in Cina 3 anni nella filiale beh...a gambe levate :D ma forse sono io che voglia di studiare ne ho poca (anzi non ne ho mai avuta) e voglia di fare esperienza e sporcarsi le mani molta di più ;)

Modificato da Autodelta85

 

花は桜木人は武士

Link al commento
Condividi su altri Social

Io non ci sono mai stato, ma ho visto amici che dopo 3 settimane in famiglia tornavano con un inglese relativamente miracoloso.. tutto sta nell'essere costretti a parlarlo, se no si e' fregati.. ma penso che 3 settimane, o anche solo 2, al 3o o 4o anno di liceo, possano funzionare.

Ma ripeto, non avendolo fatto di persona, non so..

Per quello che immagino io, senza avere un livello più che discreto prima, non è umanamente possibile. Io e altri 3 amici siamo l'anno scorso siamo stati a Manchester per un paio di settimane, e due di loro in inglese - livello liceo - si facevano capire e nulla più (il che è gia qualcosa...). Tornati, avevano imparato qualche espressione tipica, qualche termine aggiuntivo, ma il livello era rimasto pressoché identico (in realtà anche il mio :-P, però ci facevo già più attenzione). In giro parlavano un po' a stento, perché stentato (ma nient'affatto orribile) era il loro livello. ;)

Qua forse e' dove sbaglio... perche' io ho solo il caso di Ingegneria, ho una visione estremamente limitata, come dicevo sopra. Che si possa fare belle cose anche in italiano a me sta bene, pero' che un prof di ingegneria abbia poco girato, mi fa strano, ecco...

Se è per quello io ho una visione, quantomeno diretta, più limitata della tua. :lol: Dico solo che se molti prof. universitari scrivono libri e sono ricercatori, altri non lo sono. Da me e a giurisprudenza (quelle che conosco meglio) una buona percentuale di docenti ha scritto articoli e venduto saggi, ma pochi rispetto a loro hanno fatto esperienze significative all'estero (e a scipol dovrebbe essere pure più frequente). Ho notizia di 5 o 6 che hanno insegnato/fatto ricerca all'estero (forse me sfugge qualcuno).

Forse per ingegneria aerospaziale l'esigenza di avere una visione internazionale della faccenda è più stringente (qui mi azzardo), perché gran parte del repertorio tecnico e dello sviluppo tecnologico specialistico è americano. Però in effetti pensando a un prof. di tecnica delle costruzioni o sistemi idraulici, che sia ben equipaggiato di esperienze estere o no, poco importa a mio parere. Basta che non sia cieco a quello che accade oltre confine, questo sì. ;)

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

Link al commento
Condividi su altri Social

Da quel che ho visto io il dottorato lo fa chi si caga addosso a fare un colloquio SERIO in azienda oppure ha paura dei ritmi di lavoro che ti impongono le aziende...italiane o estere che siano.

Poi c'è chi fa il dottorato quasi per beneficenza perché effettivamente vuole fare un tipo di ricerca che le aziende non fanno :roll: guai però a capire che quello che loro definiscono "facciamo ricerca" spesso e volentieri è roba inutile pagata a babbo morto dallo Stato :roll: (dipende dall'Uni ovvio ma certi dottorati in scienze della parrucca mi fanno ridere)

E scusate se offendo qualcuno ma ho più di un esempio sotto mano di gente che nel post-laurea scalda una sedia in facoltà con orari RIDICOLI rispetto a quelli di un qualsiasi dipendente d'azienda o libero professionista

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Link al commento
Condividi su altri Social

Pero' la mia morosa per laurearsi in lettere italiane sta ora leggendo saggi in spagnolo e italiano... :pz

La butto lì: saggi di critica spagnola su opere letterarie italiane? :pen: Fosse così, non ci sarebbe poi da stupirsi. Come mi rispondi se ti dico che un amico a lettere moderne studia EPIGRAFIA GRECA ANTICA? :mrgreen::§

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

Link al commento
Condividi su altri Social

Il problema secondo me, ma non ho modo di verificarlo, e' che probabilmente gran parte dei firmatari sono di architettura.... nino potra' confermare, li' l'inglese si usa poco..

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

Link al commento
Condividi su altri Social

Qui mi sembri un po' esagerato. Imho è giusto che i tuoi professori mastichino l'inglese come Dio comanda, e dovrebbero farlo anche ricercatori in medicina e altre materie scientifiche. Ma che un professore di filosofia tenga lezioni in inglese, francamente mi sembra abbia poca utilità. Per gli architetti penso che un 30% di lezioni anche in inglese ci possa stare, ma con dei distinguo sulle materie. Storia dell'architettura ad esempio, dove alcuni termini italiani non hanno nemmeno una corrispondenza in inglese, non porterebbe alcun vantaggio.

el Nino

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 2 settimane fa...

Riforma, soldi a scuole e atenei migliori premi agli studenti più capaci - Repubblica.it

[h=1]Riforma, soldi a scuole e atenei migliori

premi agli studenti più capaci[/h] [h=3]Il nuovo sistema dovrebbe rendere i giovani italiani più competitivi sul mercato globale. L'obiettivo è dare più spazio al merito. I tecnici al lavoro per gli ultimi aggiustamenti. Resta il nodo della copertura finanziaria. La bozza sarà discussa mercoledì in Cdm[/h] di CORRADO ZUNINO Lo leggo dopo

002139412-ec69105b-37a8-491c-948a-8e80ff592d7a.jpg

ROMA - La scuola e l'università della competitività e dell'eccellenza sono alle porte. Mercoledì prossimo potrebbero entrare nel nostro paese e il concetto è così innovativo (e pericoloso) che al ministero dell'Istruzione stanno immaginando di cambiare il titolo di quello che ad oggi è conosciuto come il "Pacchetto merito". Siamo alla terza revisione delle bozze ministeriali, gli articoli sono cresciuti da 15 a 25 e si lavora anche nel weekend perché la bordata di critiche - dal Pd dalla Cgil, dai centristi agli studenti organizzati e su altri versanti da Pdl e Confindustria - è stata così assordante da sorprendere il ministro Francesco Profumo. "Questa riforma ce la chiede l'Europa della cultura e del lavoro", risponde lui. E ce la impongono mercati sempre più internazionali e anglofili, sempre più specialistici e desiderosi di pescare dalle università i migliori.

Il cuore del provvedimento (il ministro è tentato di imboccare la strada del decreto sottraendo il testo ai rischi parlamentari) resisterà comunque fino a mercoledì. In ogni singola scuola superiore nascerà lo "studente dell'anno" (i migliori discenti tenendo conto, però, dell'impegno e del reddito familiare). Avranno sconti sui bus e alle mostre e quando andranno all'università pagheranno un terzo in meno l'iscrizione. Negli atenei nasceranno le figure dei "migliori laureati" e dei "migliori dottorati". E così, in un tentativo di proteggere e rilanciare arti e musica, nei conservatori e nelle accademie nazionali. Diventeranno prassi le Olimpiadi della matematica, dell'italiano, dell'astronomia. Nazionali e internazionali. Ci sarà l'obbligo di 100 ore di didattica per i prof universitari e saranno decurtati i finanziamenti agli atenei che non assumeranno gli insegnanti migliori, scelti da una commissione con quattro commissari su cinque esterni (uno sarà straniero). Dice il "decreto" che "la scuola italiana e le università promuovono l'eccellenza della ricerca, l'efficienza e l'efficacia della didattica come strumento di trasmissione del sapere". Ma come si finanzierà tutto questo, visto che per il governo la riforma dovrà essere a costo zero: con gli 87 milioni oggi destinati all'autonomia scolastica e alla didattica?

Le superiori. La questione più visibile del "decreto merito" sarà lo "studente dell'anno". Ogni istituto superiore dalla prossima stagione lo sceglierà tra chi avrà i voti più alti alla maturità, a partire da 100, tenendo conto della media degli ultimi tre anni, dell'impegno sociale e del reddito familiare. Lo "studente migliore" avrà una riduzione almeno del 30% delle tasse per l'iscrizione al primo anno di università e una borsa di studio aggiuntiva. Con la card "Iomerito" otterrà sconti per musei e trasporti. Nel corso dell'anno scolastico i primi tre piazzati alla fase nazionale delle Olimpiadi per materie scolastiche saranno iscritti (gratuitamente) a "master class" estivi nella disciplina affrontata. Da ottobre Olimpiadi internazionali in sette materie.

Le università. Premi per docenti e ricercatori universitari, "in numero non superiore al 20%", dopo "una valutazione pregevole della loro didattica", secondo criteri stabiliti con regolamento di ateneo. Stop all'assenteismo dei professori d'ateneo: chi è a tempo pieno dovrà garantire 100 ore di didattica frontale ogni stagione, 80 ore per chi è a tempo definito. Gli studenti che hanno ottenuto i crediti formativi universitari previsti e con votazione media non inferiore a 28/30 possono sostenere l'esame di laurea con un anno di anticipo. Gli studenti dei corsi di dottorato di ricerca possono conseguire il relativo diploma con un anno di anticipo, previo giudizio del collegio dei docenti. Possibile l'iscrizione in due università di pari livello (due triennali, due specialistiche, due master).

Il lavoro. Gli Atenei forniranno un elenco del 5 per cento dei laureati più bravi: saranno pubblicati sul sito del ministero dell'Istruzione e avranno una corsia privilegiata verso il lavoro grazie a incentivi fiscali applicati ai datori di lavoro per due stagioni (meno tasse sul reddito fino al 30% per chi li assume a tempo indeterminato entro tre anni dalla conquista della laurea). Il "portfolio" dello studente potrà essere consultabile dalle aziende e renderà pubbliche la conoscenza delle lingue straniere, le competenze musicali e informatiche, le esperienze di associazionismo, volontariato e sportive. Le università migliori aderiranno a un'organizzazione internazionale del baccellierato, rete di istituti d'eccellenza.

Gli incentivi. Internazionalizzazione degli atenei grazie a incentivi per attrarre docenti dall'estero e per spingere pubblicazioni in inglese. E poi riforma dei convitti nazionali e degli educandati statali, ridenominati collegi italiani internazionali: anche questi dovranno diventare calamite di studenti e insegnanti stranieri e saranno aperti alla residenzialità e alla semiresidenzialità anche nei periodi estivi. Fin dal primo anno di studi superiori si applicano i metodi linguistici Clil (immersione linguistica). Le università e gli istituti superiori di insegnamento a livello universitario aventi sede nel territorio di Stati esteri, e là riconosciuti come enti senza scopo di lucro, possono insediare proprie filiazioni in Italia.

Le iscrizioni. Resta il numero chiuso per Medicina e Architettura, ma per ogni facoltà le matricole dovranno fare il "test diagnostico" per capire se sono tagliate o no per quell'indirizzo (oggi uno studente su cinque abbandona l'università dopo il primo anno). Sul fronte concorsi, resiste l'abilitazione nazionale al titolo di professore ordinario, associato o ricercatore. La commissione sarà composta da cinque membri: uno designato dall'ateneo e tre esterni, sorteggiati. Il quinto sarà sorteggiato da una lista di studiosi in servizio presso atenei di Paesi aderenti all'Ocse. L'Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) stabilirà se i docenti prescelti avranno le caratteristiche richieste, altrimenti gli atenei perderanno quote di finanziamenti ordinari.

Le arti. Le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica valorizzano il merito e l'eccellenza dei propri studenti in base a sistemi premianti. Promuovono il coinvolgimento degli studenti in iniziative, nazionali e internazionali, di confronto e di competizione e in percorsi di studio di alta qualità. Nasce il Premio nazionale delle arti. Al vincitore di ciascuna sezione artistica è riconosciuta la riduzione di almeno il 30% delle tasse per l'iscrizione all'anno successivo o all'anno in corso se è l'ultima stagione. Il ministero dell'Istruzione sostiene progetti di produzione nel campo musicale di rilevanza nazionale, finalizzati a consolidare le esperienze degli studenti nelle formazioni orchestrali.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

Link al commento
Condividi su altri Social

Loric, ma l'articolo che hai riportato sopra è roba vera?

Sembra interessante, ma la faccenda dello studente dell'anno alle superiori mi sembra strana.

Quando mi diplomai io ero uno dei migliori, stando ai voti. Non ho preso il 100 perchè non ho mai studiato Kant, e la prof me l'ha fatta pagare.

Poi ho messo piede in uni e il mio primo voto è stato 14/30..

Ad ogni modo, è un passo verso l'anglosassonizzazione del sistema.. chissa' se sara' un bene.

Frattanto, in Svizzera..

Nel semestre autunnale 2011 per la prima volta in Svizzera le matricole delle Scuole universitarie professionali (SUP) hanno superato quelle delle Scuole universitarie.

Sono stati infatti 19'652 gli studenti che nel 2011 hanno iniziato una formazione Bachelor presso una SUP, contro i 19'200 che si sono iscritti presso una scuola universitaria.

(fonte dati: Ufficio federale di statistica)

NdG: le SUP sono Scuole Universitarie Professionali, un gradino sotto alle universita', con una preparazione piu' pratica e molta meno teoria.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Link al commento
Condividi su altri Social

...

NdG: le SUP sono Scuole Universitarie Professionali, un gradino sotto alle universita', con una preparazione piu' pratica e molta meno teoria.

Per la serie: imparo un mestiere che è meglio?:pen:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.