Il fallimento del 3+2: parliamone

[TonyH]

Ho capito che ti riferivi a giurisprudenza...io cercavo di fare un discorso che potesse essere adattabile a tutti i tipi di facoltà

Ma direi che ci siamo avvitati sulla stessa roba...te dici è verde, e io no, è una combinazione di blu+giallo

[owluca]

Welcome a ingegneria dove accetti i 18 pur di non vedere più il professore...

tipo quella volta che il magnifico rettore al Suo esame orale mi disse: complimenti lei ha preso addirittura 23 allo scritto:shock:

il peggio è che era serissimo e si stava complimentando veramente

un ogni caso imho la questione dei voti la state sopravvalutando rispetto a ciò che fà il pmercato

[poliziottesco]

Buonasera a tutti, giusto una osservazione ed una aggiunta:

1) osservazione: potrei sbagliarmi dato il mio punto di vista abbastanza ritretto e dettato dalla mia sola esperianza, ma posso dire che il voto di laurea in determinati ambiti, in termini di selezione del personale, vale una cippa.

2) aggiunta rispetto a quello che ho detto ieri circa le universita' in UK: ieri ho cenato con una persona che ha lavorato in diverse universita' UK (altro settore rispetto al mio). Mi ha detto che qui le uni sono tuttte private (e non sia statali che private come avevo precedentemente detto). Altresi' mi ha detto che nelle universita'/facolta' piu' sfigate (leggi con meno soldi e/o situate in culo al mondo), le cose funzioanano un po' all'amatriciana, cosi' come accade in italia.

Insomma, dato che sono abituato bene (ho lavorato presso l'uni di Londra ed ora collaboro con un' altra facolta' qui in UK), avevo edulcorato un po' la cosa. Magari non si puo' dire che tutto il modo e' paese ma mi sembra che ci si possa avvicinare con disceta agilita'

[Martin Venator]

Delle scremature iniziali IMHO sono indispensabili, altrimenti non se ne esce.

Resta però il fatto che il colloquio è lo strumento più efficace per risolvere dubbi e farsi un'idea reale di chi si sta valutando.

Eh, sì, purtroppo dei metodi per decidere servono, pur sapendo sempre che si corre il rischio di perdersi qualcosa. Nella realtà lavorativa di tutti i giorni non è detto che un 110 e lode se la cavi meglio di un 105, ma non lo si può sapere a priori. Quando lavoravo, i laureati erano decisamente i più pigri e scazzati (e spesso anche più lenti nel capire) rispetto ai non laureati, e parlo a volte di gente con la terza media. Molto dipende dal settore in questione, ovviamente.

[Patriottico]

Adesso tocca a me dare un contributo a questa discussione.

Fin adesso ho evitato di scirvere non perchè non avessi niente da dire ma perchè non riuscivo mai a trovare le parole giuste.

O meglio non le volevo trovare perchè ciò che scriverò qui mi ha fatto e mi fa passare continui mal di panca e mi impedisce di essere totalmente sereno.

Nel lontano 2006 mi son iscritto ad ingegneria civile.

Inizio è stato traumatico perchè non avevo un'adeguata preparazione propedeutica. Purtroppo invece di dare ascolto alla mitica prof. Desiderio delle medie ho fatto di testa mia e ho deciso di iscrivermi ad un istituto che mi ha insegnato tanto dal punto di vista umano ma poco a livello didattico. O meglio molto meno di quanto richiede una facoltà di ingegneria.

Mi sentivo un pesce fuor d'acqua, non capivo una mazza di niente. Integrali, derivate...

In un primo momento mi son detto: "ma si dai col tempo riuscirò ad ingranare, sarò mica un pirla" però poi col passare del tempo mi son trovato con l'acqua alla gola.

Mi sentivo una merda perchè per quanto studiassi non riuscivo a prendere manco un decimo di quello che raccoglievano gli altri.

Sono arrivato ad un punto in cui mi son chiesto se andare all'uni fosse la mia strada. Un gennaio, guardandomi allo specchio però giurai che mai e poi mai mi sarei fatto sconfiggere. In quel momento ho capito che se mi fossi ritirato mai e poi mai me lo sarei perdonato, sarebbe stato un fallimento troppo grande da sopportate.

Vedete, fin da piccolo son sempre stato ambizioso.

Lasciando stare 'sto discorso alla libro cuore, ritorniamo al gennaio. Ecco da li in poi mi sono buttato letteralmente a capo fitto sui libri.

Ho fatto sacrifici e scelte dolorose che hanno portato lontano da me amici, nuoto ed erika. Forse mi sono spinto oltre alle volte.

Ho cercato di compensare i miei grossi deficit didattici, di concentrazione e di efficienza nello studio con molte ore di studio in più.

Ho lasciato andare tutto quello che mi stava attorno e ci ho messo il cuore per portarmi alla pari con gli altri.

Tutto ciò mi ha permesso di registrare 30 a manetta e di accelerare coi tempi della triennale, però non mi ha salvato dall'andare un anno fuori corso.

Dio mio quanto mi ha rugato e quanto mi ruga ancora sta cosa. Quell'anno ero così incazzato con me che ho pure saltato le lauree dei miei compagni che a differenza mia riuscirono ad essere regolari.

Adesso sto finendo e sto mettendo tanto cuore per evitare di andare fuori corso un altro anno...però

però avrei voluto avere un rapporto più sereno con l'università. La rabbia di esser andato fuori corso mi ha impedito di legale coi miei collegi universitari.

Quindi nonostante tanti anni passati mi sento ancora un pesce fuor d'acqua. Inoltre i sacrifici fatti mi han portato a perdere molti amici e ogni qualsivoglia tipo di approccio con l'altra metà. Sono arrivato al punto di evitare ogni tipo di avances(i non mi faccio avanti, mai) per paura di perdere il mio pachidermico ritmo universitario.

Mi son lasciato andare e ho seminato concetti però adesso vediamo di legare tutto e finire.

La mia esperienza universitaria è stata dal punto di vista educativo una figata, ho imparato cose interessanti. Non solo, mi ha cambiato il modo di pensare e mi ha reso ultradeterminato negli obiettivi da conseguire e ultrasevero con me stesso. Non sono mai concento di ciò che raggiungo: prendo 30, vorrei 30 e lode; prendo 30 e lode, vorrei aver fatto l'esame prima; ordino un giro al bar con gli amici e vorrei averne già ordinati 2...forse questo non c'entra:lol:.

Dall'altro lato però ho perso molto nei rapporti umani. Me ne rendo conto solo ora e onestamente non ne sono molto felice.

Vedete, è difficile per me, amante della compagnia e della battuta trovarmi all'improvviso quasi da solo. Per colpa mia per giunta, perchè ho spinto prepotentementetutto fuori dalla mia vità per portare a termine l'università.

Il mio più grande fallimento di quest'anni forse è stato non aver trovato un equilibrio tra vita privata ed universitaria. Mi son focalizzato solo su un aspetto, pagandone ora il prezzo.

No fate l'errore che ho commesso io. Se vi rendete conto di non essere tagliati per andare all'università lasciate stare.

Bisogna essere molto onesti con se stessi e con le proprie capacità.

Spero di aver scritto in maniera corretta. Non ricontrollo perchè senò va a finire che ci ripenso e cancello di nuovo il post.

Modificato 22 Luglio 2012 da Patriottico

[TonyH]

Innanzitutto un applauso per la grinta che hai trovato dentro di te. Frutto di un scatto di maturità bello, e raro Sei stato male, ma lo hai affrontato uscendone più forte di prima.

Non perdere mai quello spirito, che nella vita ti sarà molto utile, in particolar modo il metterci impegno...impegno...impegno. Che spesso, vale più del talento.

Perchè se hai talento, ma non ci metti l'impegno e la determinazione, non vai da nessuna parte.

Finito questo, non ti indoro la pillola, sarebbe scorretto nei tuoi confronti. Ingegneria, come hai toccato con mano. E' pesante. MOLTO pesante. Assorbe totalmente le energie, mentali ancora prima che fisiche, come un lavoro di alto livello.

E purtroppo, mette a dura prova le relazioni...e scopri delle cose che a volte son dolorose.

Scopri che persone che credevi in realtà molto vicine, in realtà lo erano solo perchè "ci vediamo tutti i giorni per passare un po' di tempo assieme" ma che alla prima occasione utile (ovvero come impiegare meglio il tempo...studio...lavoro....la donna) spariscono.

Idem dal lato sentimentale. Ti trovi tuo malgrado a testare il rapporto...vedere se la tua Lei (volutamente maiuscolo) ci tiene davvero a te e al progetto comune...perchè in fondo...il mazzo a tarallo te lo stai facendo ANCHE per poter garantire una vita dignitosa a tutti e due.

Dopo questo sproloquio alla flusso di coscienza tipo Joyce (ma con la punteggiatura, Joyce lo possiamo considerare il primo bimbominkia della storia) ti invito a tenere duro. Hai fatto già tantissimo, sei vicino al traguardo.

E una volta raggiunta la vetta, stordito dal panorama libero...avrai capito molto cose di te e di chi ti sta vicino

Fanne tesoro, in maniera serena e cercando di essere obiettivo...senza che i rimpianti delle cose temporaneamente non fatte (perchè gli amici, quelli veri, tornano.....) ti inacidiscano senza motivo.

Un abbraccio

[justjames]

...

Il mio più grande fallimento di quest'anni forse è stato non aver trovato un equilibrio tra vita privata ed universitaria. Mi son focalizzato solo su un aspetto, pagandone ora il prezzo.

No fate l'errore che ho commesso io. Se vi rendete conto di non essere tagliati per andare all'università lasciate stare.

Bisogna essere molto onesti con se stessi e con le proprie capacità.

Spero di aver scritto in maniera corretta. Non ricontrollo perchè senò va a finire che ci ripenso e cancello di nuovo il post.

Innanzitutto ti faccio i miei complimenti più sinceri per la tua forza di volontà e la tua sincerità, soprattutto verso te stesso.

Poi ti dico: se tu non fossi stato tagliato per frequentare l'università...col cavolo che avresti raggiunto certi risultati...va bene essere onesti e severi con se stessi, ma a tutto c'è un limite...

Infine aggiungo il mio abbraccio a quello di TonyH.

[stev66]

due mie righe..

Inge per me , che venivo dal classico, è sato come scalare una montagna di 4.000 metri partendo dal livello del mare con le infradito

Ho sputato sangue su alcuni esami, altri ho accettato rumenta, altri ancora mi hanno esaltato.

Ci ho messo un anno in più circa, perchè ho avuto un anno di scazzo e rifiuto totale .

Ed onore ai miei che mi hanno sopportato e supportato.

Ho perso amici ( ma ne ho trovato altri ), la mia storia tesa alla fine ha sposato un altro ( inge anche lui, vabbè ).

Ma quando sono arrivato in cima ed ho guardato giù....bè ragazzi come in montagna, ne è valsa la pena.

Quindi amico Patriottico ...non rimpiangere mai ciò che hai fatto, perchè hai fatto la scelta giusta. Hai creduto in te stesso, ed hai scelto la strada più difficile.

P.S. Oggi faccio il mio 20-ennale della laurea...

[loric]

Università, aumentano tasse per i fuoricorso E anche Bankitalia dovrà tirare la cinghia - Repubblica.it

Università, aumentano tasse per i fuoricorso ROMA - Gli atenei potranno decidere di aumentare le tasse universitarie dei fuoricorso sino a raddoppiarle per le fasce di reddito più alte. È quanto prevede un emendamento dei relatori al decreto per la spending review approvato ieri notte dalla commissione Bilancio del Senato. L'aumento fino al 100% è previsto per i redditi oltre 150.000 euro.

Gli aumenti potranno essere decisi dagli Atenei, secondo criteri definiti dal ministero dell'Istruzione. E saranno adottati "sulla base dei principi di equità, progressività e redistribuzione e tenendo conto degli anni di ritardo rispetto alla durata normale dei corsi di studio, del reddito familiare, del numero degli studenti appartenenti al nucleo familiare iscritti all'università e della specifica condizione degli studenti lavoratori".

Oh, era ora!

[TurboGimmo]

Università, aumentano tasse per i fuoricorso E anche Bankitalia dovrà tirare la cinghia - Repubblica.it

Oh, era ora!