Il fallimento del 3+2: parliamone

[johnpollame]

L'argomento m'appassionò molto all'epoca,

sommessamente non riesco a resistere dal tediarvi con le mie righe:

L' esperienza mi dice che l'Università, ch'ebbi a frequentare con Ordinamento Antico,

non m'ha offerto tanto nozioni e strumenti da usar poi par pari nel trabaccare che ci riserva il destino,

ma occupandosi astratta dei fondamenti profondi scentifici di ogni disciplina, pur se di pura, banale applicazione,

andò a forgiare pesantemente la mia spina dorsale, l'elasticità delle meningi, la capacità di rapido apprendimento ed elaborazione.

Non nascondo che, d'incontro, mi lasciò piuttosto sguarnito nelle questioni di pratica manovalanza.

Un allievo ingegnere impara(va?) ben più a pensare che a progettare.

E ,soprattutto, imparava ad imparare.

Ahimè il rovescio della medaglia era all' epoca una percentuale di abbandoni mostruosa al secondo anno ed un tempo medio di 7,8 anni per conseguir l'alloro, togliendo competitività a livello europeo contro chi fuor di confine otteneva equipollenza di Titolo tre anni prima.

Di qui il 3+2.

Calcolando che comunque per il Master's Degree quinquennale senza intervenire sulla mole di materia non si sarebbe spostato di una virgola il tempo di percorrenza, tra grossi malumori dei docenti, si forzò una riduzione dei programmi di oltre il 40% rispetto al VO, dando un taglio molto più applicativo e meno scientifico al Corso di Laurea.

Non nascondo il disappunto che ebbi nel veder tra i laboratori macchiati del mio sudore,

studentelli implumi essere allegriallegri "in tesi" dopo solo tre anni.

Ma ebbi poi ben da ringraziare l'Anagrafe che mi permise di fregiarmi d'un traguardo che non solo mi diede maggior credito presso chi ebbe a scegliermi come collaboratore, ad occuparmi di complessità distanti da quelle che ebbi a studiare,

ma che indirettamente mi fornì di strumenti per affrontare spavaldo-non-troppo la vita.

P.S.

In qualche intervento lessi richiami alla Formula SAE: quanti ricordi...

Modificato 25 Gennaio 2012 da johnpollame

[Edolo]

Allora non sono dei minchioni solo a Lugano.

Buono a sapersi.

Quando ho chiesto l'orario della biblioteca mi e' stato risposto: "Cosa e' la biblioteca?"

E penso spieghi tutto.

[TurboGimmo]

[...]

andò a forgiare pesantemente la mia spina dorsale, l'elasticità delle meningi, la capacità di rapido apprendimento ed elaborazione.

[...]

E ,soprattutto, imparava ad imparare.

[...]

Applausoni per John.

Stima, fratello

Al TUM invece la biblioteca FA PAURA.

È molto simile a questa.

Se e' cosi', vuol dire che la gente ha il tempo per poterci andare.

Io in biblio io ci andavo dopo lezione.

Ma con le lezioni dalle 8.15 alle 18.15, capisci che ci andavo solo dalle 18 all'ora di chiusura...

[TurboGimmo]

Ho trovato il rapporto AlmaLaurea.

Se lo volete leggere (sono poche pagine) e' qui https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:VVWY6U3BjesJ:www.almalaurea.it/info/convegni/alghero2011/comunicato_profilo2010.pdf+et%C3%A0+media+laureati+italia+almalaurea&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESiPhO8s-7Iyfd7WtyOFdnbFPQTfvvX7aJTflgjS3sgl0N_CpxZog-zqzKY5bt5EZSwHCOU5jqTJbRn7hctQVa7oCnxh4raQ-zu2kahod_TIzF44bQsOG94tPGbknzPYeDZCmqRp&sig=AHIEtbQWFY_sGfNOqaeTAd-Zg0h9qDvP2g

Ne riporto alcune parti, che per come la vedo io, dipingono in modo eloquente il FALLIMENTO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO ITALIANO

Il bello e' che da come e' scritto il rapporto, sembrano felici..

Ad ogni modo

Il quadro che viene restituito sui risultati raggiunti dai laureati che hanno concluso i loro studi nel 2010 è assai confortante.

Il timore che si potesse tornare indietro, a fenomeni disastrosi, come l’elevato numero di “fuori corso”, che in passato hanno caratterizzato in negativo l’Italia nel confronto internazionale, non trova fondamento.

[justjames]

...

Spero passi justjames: si chiedeva se la faccenda secondo cui gli inge italiani sono i migliori al mondo fosse una bufala.

Non e' che noi siamo i migliori, e' che all'estero se lo grattano avidamente.

Bon, sono passato.

Visto che le cose stanno così (e di voi mi fido), mi avete quasi convinto.

Ma allora, perché quando vengono stilate le classifiche internazionali, le uni italiche ne escono con le ossa rotte, salvo rare eccezioni?

Diversi parametri di classificazione?

P.S.: riguardo alla tostaggine dell'uni italica, mi sono giunte voci che il carico di lavoro eccessivo è proprio ciò di cui si lamentano gli studenti Erasmus stranieri, unitamente alla poca pratica (oltre a lamentarsi per altre cose, tipo il caro-vita...).

[TurboGimmo]

Bon, sono passato.

Visto che le cose stanno così (e di voi mi fido), mi avete quasi convinto.

Ma allora, perché quando vengono stilate le classifiche internazionali, le uni italiche ne escono con le ossa rotte, salvo rare eccezioni?

Diversi parametri di classificazione?

P.S.: riguardo alla tostaggine dell'uni italica, mi sono giunte voci che il carico di lavoro eccessivo è proprio ciò di cui si lamentano gli studenti Erasmus stranieri, unitamente alla poca pratica (oltre a lamentarsi per altre cose, tipo il caro-vita...).

[TonyH]

I criteri delle università sono qua

QS World University Rankings | QS Intelligence Unit

Meta del voto è sulla reputazione.

Che reputazione abbiamo nell'uomo comune estero?

Ecco, avete la risposta del perché le nostre università sono ritenute loffie.

[TurboGimmo]

I criteri delle università sono qua

QS World UniversityRankings | QS Intelligence Unit

Meta del voto è sulla reputazione.

Che reputazione abbiamo nell'uomo comune estero?

Ecco, avete la risposta del perché le nostre università sono ritenute loffie.

[Edolo]

1. Piu' reputazione = piu' attrattiva
   
2. Piu' attrattiva = piu' soldi
   
3. Piu' soldi = piu' ricerca
   
4. Piu' ricerca = piu' articoli scientifici
   
5. Piu' articoli = piu' citazioni
   
6. Piu' citazioni = piu' reputazione
   

Io partirei dal punto 3.

In Italia (quindi teoricamente, a parità di reputazione) ci sono università che producono più di altre e quindi si costruiscono di conseguenza una reputazione ed attrattiva da parte delle aziende private.

È chiaro che quando tutti i governi tagliano ripetutamente i finanziamenti e devi andarti a cercare i soldi altrove, è molto più dura che chiamarti TUM ed avere alle spalle la regione Baviera e BMW che sganciano quasi a fiducia.

[justjames]

Vabbé, ragazzi, mi avete convinto.

I miei dubbi nascevano dal fatto che ogni tanto leggo sul sito del Corriere la rubrica "Italians" di Severgnini e tutte le volte che si parla di sistema universitario italiano, gli italians all'estero lo stroncano duramente...anche su altri siti si parla di risatine degli stranieri quando si discetta di università italiane...i dubbi nascevano da li...certo che se le classifiche vengono stilate sul fatto che "Mario fa il pizzaiolo, Luigi l'idraulico, Antonio ha i baffi e suona il mandolino", beh, posso dire che si tratta di carta straccia o quasi...se è così stiamo freschi...che tristezza.

Comunque bisognerebbe cercare una classifica del "grado di soddisfazione del datore di lavoro sulle capacità dei laureati nelle varie università", per valutare la tostaggine di un sitema universitario...qui si fanno classifiche su tutt'altro.

Certo che con i pregiudizi che ci sono sul nostro conto (e che si sono amplificati negli ultimi tempi), è dura attrarre qualche cervellone dall'estero, anzi, molti credono che le uni italiane facciano pena...difatti, spulciando nei dati Erasmus, si può notare che tedeschi/inglesi/francesi, preferiscono la Spagna all'Italia (ma su questo possono pesare anche altre considerazioni, non solo perché qui bisogna farsi il culo...).

Modificato 26 Gennaio 2012 da justjames