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Il fallimento del 3+2: parliamone


TurboGimmo

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Non ne sapevo nulla, ma ascoltandolo stamattina quasi tamponato!! Sono d'accordo con entrambi: bisogna saper insegnare in inglese, ma se un prof non lo conosce bene che venga sostituito con uno più preparato! Non sono pochi quelli che cercano di fare questa professione, bisogna tenerci quelli più vecchi e scarsi per forza?

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Fosse per me, l'insegnamento in lingua inglese dovrebbe essere standard o quantomeno presente in parte molto rilevante.

La gente che esce dall'uni, dovrebbe essere accuratamente formato per aprirsi al mondo e mettere in pratica le proprie competenze anche in termini di capacità di pensare e comunicare in una lingua diversa dalla propria.

Lavoro, e penso che sia lo stesso per molti di noi, in un'Azienda che esporta l'80% del proprio prodotto. Parlo tutto il santo dannato giorno in inglese (e sì, sono uno di quelli del matchare, dello schedulare, dello shiftare, etc.. pura distorsione mentale :) ) Forse che la competenza linguistica in tutti i sensi non dovrebbe fare parte del mio bagaglio culturale?

Eppure, almeno nel mio caso, l'università è stata del tutto cieca e poco lungimirante su questo aspetto, zero insegnamenti, un esame di inglese assolutamente farsesco, professori biascicanti e davvero poco preparati in termini di competenze linguistiche. Ringrazio che almeno sono andato in Erasmus, dove fatalità i corsi principali erano tenuti anche in lingua inglese (e frequentati spesso proprio dagli autoctoni)

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Io non capisco a cosa servono le lezioni tenute in lingua inglese: non sono lo strumento idoneo per insegnare l'inglese e si rischia di ledere la comprensione della materia.

Sarò strano io, ma quando ho deciso d'imparare l'inglese, mi sono acquistato un libro di grammatica delle superiori (di quelli con le soluzioni degli esercizi) e me lo sono studiato tutto. Dopo ho cominciato a tradurre dall'inglese all'italiano libri come Tom Sawyer o Piccole Donne, confrontando poi la mia traduzione con quella dell'edizione italiana e ritraducendoli fino ad ottenere un buon risultato. Quando ero in grado di leggere abbastanza bene i libri in inglese, ho cominciato a leggerli, ascoltandone contemporaneamente gli audiolibri. Poi sono passato ad vedere film, telefilm e cartoni animati in lingua inglese.

Ora leggo Tolkien in lingua originale, vedo i film senza sottotitoli e frequento dei forum in inglese, senza aver problemi d'esposizione.

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ma se un prof non lo conosce bene che venga sostituito con uno più preparato!

Per carità, se ci sono, sfruttiamoli...e ci mancherebbe ;)

Quello che mi piacerebbe evitare, è che diventasse l'ennesima battaglia "ideologica" tra "oddio l'inglese" e "che fico l'inglese deve esistere solo quello". ;)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Il problema, non sta nel fatto che il docente sappia/non sappia la materia e sappia più o meno bene l'inglese.

il problema, è riuscire a trasmettere efficacemente quello che sta nella testa del docente nella testa dello studente.

Già normalmente, questo comporta la perdita dell'80% almeno del messaggio.

Figuriamoci in lingua non natia di entrambi.

Mi associo, tant'è che - parlando di un paio di facoltà che conosco - uno dei "rimedi", in realtà fasulli, per tentare di ovviare a questo è inserire programmi più semplici e ristretti (o anche: inserire i programmi completi, ma di fatto trattarli molto meno in profondità), così da (credere di) facilitare insegnante e studente.

Altre volte la cosa è più seria e il corso è effettivamente tenuto come se fosse in italiano, con un docente navigato e competente. Peccato che normalmente raccolga poca stima perché metà degli studenti va nel pallone... :lol:

Ma questo lo puoi fare quando ci sono uno o due insegnamenti singoli, e comunque a scapito della preparazione, non certo con un intero corso di laurea. Il che è uno dei (vari) motivi che mi hanno dissuaso dallo scegliere una magistrale completamente in inglese.

Imho, per facoltà in cui il linguaggio tecnico esiste anche in italiano - e quindi per il 99% dei corsi - la soluzione è continuare a insegnare in italiano e prevedere per gli studenti sia buoni requisiti, sia aggiornamenti in itinere per la lingua inglese, preferibilmente applicati questi ultimi al settore specifico (es. da noi e a giurisprudenza focus sull'inglese giuridico).

Il senso è che intanto si impara la materia e a ragionarci intorno nella propria lingua madre (cioè al meglio possibile), contemporaneamente costruendo le proprie competenze in lingua straniera, così da dover poi fare eventualmente uno sforzo di abitudine alla lingua straniera (sforzo ingente ma non proibitivo se affrontato passo passo) e non di ri-studio della materia... anche perché, proprio per le difficoltà di comunicazione/apprendimento, se si passa di botto dall'italiano all'inglese come unica lingua di insegnamento, è garantito che lo studente continui in realtà a ragionare/pensare in italiano, pur ascoltando e leggendo inglese, perdendo così potenzialità specie nei primi periodi...

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Imho, per facoltà in cui il linguaggio tecnico esiste anche in italiano - e quindi per il 99% dei corsi - la soluzione è continuare a insegnare in italiano e prevedere per gli studenti sia buoni requisiti, sia aggiornamenti in itinere per la lingua inglese, preferibilmente applicati questi ultimi al settore specifico (es. da noi e a giurisprudenza focus sull'inglese giuridico).

Ecco, codesta è una proposta sensata: fare corsi d'inglese professionale (tecnico, giuridico, scientifico, economico…) rivolti agli studenti della particolare Facoltà; infatti non è la soluzione che viene proposta.

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Lì in inglese ci sono solo le magistrali quindi teoricamente i concetti base già li hai imparati in italiano

Ma stai apprendendo i concetti specialisti ;)

Che a volte già in italiano sono particolarmente ostici visto il livello di supercazzolamento che si raggiunge.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Mi preme sommessamente riportare il mio sentire a riguardo.Il tener lectura in simplanglofona favella (chè l'albionica vera lingua dello yes è ben altra, ben più fiorita, profonda e sfaccettata che il grigio Parlar Comune del Pianeta d'oggidì), credo s'intenda più rivolto a tentar d'attrarre estero studente che a favorire l'internazionalizzazione dell'autoctono. Tralascio che la mia esperienza mi racconta di luminari,nel lor campo, incensati da madama Comunità Scientifica ma del tutto incapaci d'insegnare e valutare e di pochi, pochissimi bravi insegnanti nella fu mia accademia, penso però che tanto piú sia materia ostica a calloso cerebro di studente, tanto piú serva lasciare tutti gli strumenti semantici, retorici, umoristici, dialettali, astratti, figurativi, metaforici etc.etc.etc. che solo chi comunica in madrelingua può usare appieno (essendo comunque i più a non saperlo fare con la giusta efficacia tra chi spiega, né ad esser in grado di cogliere tra chi apprende). A dir la mia lascerei in Lingua Planetaria Comune sol quegli insegnamenti di estrema specializzazione in cui l'ateneo che li attivasse fosse all'effettiva avanguardia, potendo per questo attrarre selezione opportuna di studenti d'ogni dove.Io la pseudoalbionica parlata, l'imparai dapprima scritta in voluminosi volumi di regole per passatempi in cui altro si fingeva d'essere e s'interrogava la sorte gettando solidi regolari numerati, poi parlata in pellicole condensate in dischetti ove,a differenza del più volgar nastro magnetico, v'era opzione di sceglier idioma. Ma soprattutto post alloro, nel travagliar quotidiano.

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penso però che tanto piú sia materia ostica a calloso cerebro di studente, tanto piú serva lasciare tutti gli strumenti semantici, retorici, umoristici, dialettali, astratti, figurativi, metaforici etc.etc.etc. che solo chi comunica in madrelingua può usare appieno

Infatti certi miei professori spiegavano in livornese stretto, non essendo capaci di coniugare un verbo in italiano.

:disp2:

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