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Pubblicità della Nuova Panda


Edolo

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non per andare OT ma io sinceramente non sento tutte queste critiche da parte dei tedeschi. dagli anglo-vari si, ma quelli non li filo eccessivamente, dai crucchi invece (con cui tratto spesso per motivi di lavoro/amicizia) sento punti di vista molto più obiettivi e "comprensivi".

i tedeschi sanno che siamo, nel bene e nel male, un grande paese

Ma anche no...:mrgreen Citofonare der Spiegel per ragguagli....:roll::|:pz:pz:pz:pz

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Ma anche no...:mrgreen Citofonare der Spiegel per ragguagli....:roll::|:pz:pz:pz:pz

va be dai un solo giornale.... sarebbe come giudicare l'Italia in base a quanto un giornalista scrive su Repubblica senza guardare il corriere (o viceversa).

quando parlano "male" dell'Italia si concentrano prevalentemente su

-Berlusconi

-rapporti mafia-politica

ma filippiche morali sul sistema paese e i suoi abitanti (esempio: il paragone tra l'8 settembre 1943 con il capitano della costa concordia :roll: by NY times) sulla stampa tedesca non ne ho mai lette

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va be dai un solo giornale.... sarebbe come giudicare l'Italia in base a quanto un giornalista scrive su Repubblica senza guardare il corriere (o viceversa).

quando parlano "male" dell'Italia si concentrano prevalentemente su

-Berlusconi

-rapporti mafia-politica

ma filippiche morali sul sistema paese e i suoi abitanti (esempio: il paragone tra l'8 settembre 1943 con il capitano della costa concordia :roll: by NY times) sulla stampa tedesca non ne ho mai lette

Modificato da sarge
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Eh ma scrivere che solo un comandante italiano poteva fare quel disastro,perchè gli italiani sono inadatti a certe professioni(e via con una serie di luoghi comuni)...mi sembra tanto una riproposizione del "cel'abbiamopiccolomasiamobellibraviebiondi"

Se volete indignarvi da repubblica.it:

""Mano sul cuore, ma vi sorprendete che il capitano fosse un italiano? Vi potete immaginare che manovre del genere e poi l'abbandono della nave vengano decise da un capitano tedesco o britannico?". Pazienza per l'amnesia collettiva dei tedeschi verso prove di eroismo (vedi Cefalonia), Fleischhauer continua: "Conosciamo tipi del genere dalle vacanze al mare, maschi bravi con grandi gesti, capaci di parlare con le dita e con le mani, in principio gente incapace di fare del male, ma bisognerebbe tenerli lontani da macchinari pesanti e sensibili, "

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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dal sito fiat panda (errori di battitura compresi):

Per il lancio della nuova Panda, Fiat ha scelto un cortometraggio di 90" dal forte impatto emotivo che racconta l'Italia che piace, quella che si fonda sul talento, la passione, la creatività e sulla voglia di realizzare cose ben fatte.

In onda dal 22 gennaio sulle reti televisive italiane e dal 23 sui maggiori siti internet, lo spot costituisce di per s$eacute; un evento in quanto "parla" del prodotto attraverso il mondo del lavoro che ruota intorno ad esso.

Il cortometraggio prende spunto da una domanda: "Quale Italia vogliamo essere?". Del resto, esistono molte "Italie" nell'immaginario collettivo: il Paese dell'arte, dell'inventiva e del talento costruttivo ma anche quello delle grandi imprese industriali e tecnologiche. Il film mostra con forza le immagini dei protagonisti dello stabilimento di Pomigliano d'Arco: lavoratori, uomini e donne, orgogliosi e determinati, che nel loro lavoro quotidiano mettono il sentimento, l'inventiva, ma soprattutto la voglia di costruire un prodotto di grande qualità: la nuova Fiat Panda.

Le immagini dello spot sono accompagnate da un testo che non fa alcuna concessione al prodotto, alla marca n$eacute; tanto meno all'oggetto automobile. Un testo che coinvolge e crea attenzione chiudendosi con la risposta di Fiat alla domanda iniziale di quale Italia vogliamo essere: "Le cose che costruiamo ci rendono ciò che siamo". Perché ciò che facciamo e il modo con cui lo facciamo "parla" di noi stessi, della nostra visione del mondo, del tipo di persone che vogliamo essere. Pensiero rafforzato ulteriormente dal claim "Questa è l'Italia che piace", un messaggio che sottolinea l'apprezzamento per un Paese che lavora, che vince le sfide, che non si rassegna all'abbandono, ma lotta e si impegna per fare, per costruire e per progredire.

Declinata su televisione, stampa, affissione e web, la nuova campagna è stata ideata e realizzata dall'agenzia Kube Libre, con la direzione creativa di Luciano Nardi. Girato a Napoli e dintorni, lo spot TV è stato diretto dal regista Luca Maroni e prodotto dalla Casa di produzione Movie Magic. Gli attori sono realmente gli operai dello stabilimento campano che hanno partecipato con entusiasmo alle riprese. Infine, immagini e testo sono accompagnati da un coinvolgente brano composto ed eseguito dal maestro Flavio Ibba.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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"cioe'" un puo' essere d'accordo con il format o meno......

ma come e' fatta la panda e' un fatto acquisito "dalla coscienza popolare"

, non e' che abbia bisogno di "presentazioni", anzi , tutti i potenziali acquirenti riconoscono il prodotto

Modificato da owluca
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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