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L'Italia acquista i primi 3 F-35


fuzz77

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pare che la mediazione interna al PD sia incentrata sulla sospensione del programma e sull'avvio di un indagine conoscitiva... non che sia un male, l'aereo non è comunque pronto, si parla di 2015/2018 per i primi velivoli operativi, quindi si mette in naftalina la questione nell'attesa che si calmino le acque.... in 3 anni gli italioti fanno in tempo a concentrarsi su decine di altri spauracchi e dimenticarsi completamente della questione.

L'unico problema che rimarrebbe aperto è quello della FACO, la fabbrica di Cameri :pen:

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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FACO?

La Stampa - A Cameri la fabbrica del jet dove decollano solo i costi

L’F35 sale da 80 a 127 milioni di dollari. La Fiom:

“Le assunzioni? Poche decine”

TEODORO CHIARELLI

INVIATO A CAMERI

I capannoni costruiti dalla Maltauro di Vicenza e ancora freschi di intonaco si intravvedono appena oltre le recinzioni off limits. Sì perché l’ultimo stabilimento dell’Alenia, realizzato per assemblare il cacciabombardiere F-35, detto anche Jsf (Joint Strike Fighter), progettato dall’americana Lockheed Martin, si trova all’interno di un aeroporto militare. Siamo a Cameri, provincia di Novara, sito storico (fondato nel 1909) dell’aviazione tricolore. Oggi ospita il Reparto Manutenzione Velivoli che fa assistenza ai Panavia Tornado e agli Eurofighter Typhoon. L’eco delle polemiche sollevate sul costo dei 90 aerei che l’Italia si è impegnata ad acquistare, qui arriva attutito. Le rare persone che entrano o escono veloci in auto non si fermano neppure per dire “buongiorno”. Off limits, zona militare, appunto.

Già, le polemiche. In una intervista al portale specializzato “analisidifesa.it”, il generale Claudio Debertolis, segretario generale della Difesa, ha ammesso candidamente che il costo dei cacciabombardieri F-35 per Aeronautica e Marina italiane sarà ben più alto dei circa 80 milioni di dollari per ciascun esemplare dei primi tre apparecchi, comunicati a suo tempo al Parlamento. «Il dato si è rivelato irrealistico - ha spiegato il generale - poiché si riferiva a una pianificazione ormai superata dalle vicende del programma e verteva sul solo aereo nudo».

I primi F-35 avranno un costo previsto attualmente in 127,3 milioni di dollari (99 milioni di euro) a esemplare per la versione A e di 137,1 milioni di dollari (106,7 milioni di euro) per la versione B a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl) che verranno acquisiti dal 2015.

Una volta usciti dalle catene di montaggio di Cameri, all’inizio del 2015, i primi 3 caccia “stealth” Lockheed Martin F-35A Ctol a decollo convenzionale per l’Italia (60 quelli previsti), saranno inviati presso il centro di addestramento negli Stati Uniti per iniziare la formazione dei piloti e degli specialisti. Nel 2016 saranno seguiti dai primi 2 di un successivo gruppo di 3 esemplari. Il primo F-35A si schiererà sulla base di Amendola dell’Aeronautica militare nel marzo 2016, mentre il primo F-35B Stovl a decollo corto e atterraggio verticale (30 fra Marina e Aeronautica), il cui contratto d’acquisto è previsto nel 2015, comincerà a operare dalla base di Grottaglie a partire dalla seconda metà del 2018.

Questo, dopo il taglio di 41 esemplari deciso a febbraio dal governo, è il nuovo programma di acquisto degli Jsf, secondo quanto illustrato dal generale Debertolis. Il quale non ha negato le criticità emerse in America sul fronte industriale del programma Jsf: il costo è aumentato a una media di ben 40 milioni di dollari al giorno in 11 anni, preoccupando non poco il Pentagono. Anche perché, vista la crisi economica mondiale, già alcuni Paesi hanno deciso di tirarsi indietro.

In Italia, invece, pur con un programma ridotto rispetto all’originale (approvato via via dai governi Prodi, Berlusconi, D’Alema, Prodi e di nuovo Berlusconi), l’esecutivo Monti, che vede alla Difesa l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, uno dei principali sostenitori del progetto, ha deciso di proseguire. L’Italia dovrebbe alla fine spendere qualcosa come 16,9 miliardi di dollari e, secondo, Debertolis, ne avrebbe un ritorno industriale del 77%, pari a circa 13 miliardi. Oltre all’assemblaggio dei propri aerei e di quelli di qualche altro Paese europeo, l’Italia avrebbe assegnata la costruzione di un migliaio di ali. Sinora il nostro Paese ha speso per il programma fra i 2 e i 2,5 miliardi di euro e ha avuto ritorni industriali per 631 milioni di dollari.

Sullo stabilimento di Cameri, che si trova nel collegio elettorale del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, ha messo grande enfasi la Lega, tanto da farne oggetto di visite entusiastiche dell’allora ministro Umberto Bossi. La fabbrica, denominata “Faco” (Final assembly and check out) è costata allo Stato 800 milioni di euro. Qualche anno fa fu messa in giro la voce che il programma F-35 avrebbe portato alla creazione in Italia di 10 mila posti di lavoro. In realtà si è rivelata una bufala.

Oggi a Cameri, come confermano fonti sindacali e aziendali, lavora solo un centinaio di persone, per lo più “in missione” dall’Alenia di Caselle: solo alcune decine sono nuovi assunti. «In pratica il personale occupato sulle linee di Cameri non sarà a “somma”, ma a “sottrazione” di quello di Caselle - spiega Gianni Alioti, responsabile esteri della Fim Cisl nazionale - Alla fine il numero di persone impiegate nella “Faco”, fossero anche i 1.816 su tre turni di cui ha parlato il ministero della Difesa nel 2010, o i più realistici 600 lavoratori che risultano a noi sindacati, saranno solo in parte nuovi posti di lavoro».

Ma non è solo una questione di costi fuori controllo e di occupazione fantasma. «Il programma dei cacciabombardieri F-35 è industrialmente un errore - sostiene Lino Lamendola che segue il settore per la Fiom piemontese -. Come Paese siamo passati dal partecipare a programmi proprietari in consorzio con altri partner europei al ruolo di fornitori di aziende Usa. Non abbiamo nessun ruolo nello sviluppo della tecnologia, siamo fuori dall’ingegneria e dalla progettazione. Una condizione di subalternità letale per l’industria nazionale. Una scelta di politica suicida».

Il paradosso è che non ci sono certezze neppure di rientrare dagli 800 milioni investiti dal governo per la “Faco”. «Non c’è nulla di garantito - ha rivelato il segretario generale della Difesa -. Dagli Americani abbiamo un contratto effettivo per 100 ali e una dichiarazione di intenti per 800». Come cantava Giorgio Gaber, «anche per oggi non si vola».

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sta di fatto che la struttura c'è, è costata 800 milioni, e se non si fanno sti benedetti aerei rimarrà una cattedrale nel deserto. spero che possa essere riconvertita a polo logistico per gli Eurofighter o gli altri velivoli dell'aeronautica :pen:

per il discorso lavoratori, è ovvio che se ti impegni per costruire 131 velivoli + X olandesi + X norvegesi + X danesi (perchè in origine di questi numeri si parlava) che poi diventano 90 e basta è ovvio che cala il carico di lavoro e di riflesso il numero di possibili impiegati

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Dai che riusciamo a mandare a zoccole 43,000 dipendenti del settore difesa perché le clientele non riescono più a succhiare niente e devono quindi rifarsi sul settore difesa. Dai che il default è sempre più vicino.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Guest EC2277

Un giorno devo andare in (s)Parlamento e spiegare ai signori (s)parlamentari il concetto di costi sommersi: non è che se spendi 800 milioni di euro per costruire degli aerei e poi non li costruisci quei soldi ti vengono restituiti.

Un'altra cosa: ho la serissima impressione che la gente stia "giocando con i numeri" per avvalorare la propria tesi. Mi spiego meglio: stanno facendo un gran casino tra il costo di questi velivoli espresso in Euro e lo stesso costo espresso in Dollari, con il risultato che si finisce per fare una gran confusione e si può dire tutto ed il contrario di tutto.

Il Ministro ha dichiarato che tutto il programma F-35 ci sarebbe costato 14 miliardi di Euro, ovvero 107 milioni di Euro ad aereo in media. Adesso questo tizio parla di 106,7 milioni di Euro per la sola versione b, che è la più costosa e se avesse ragione lui il programma ci costerebbe meno dei famosi 14 miliardi detti dal Ministro.

Allora quest'aereo quanto ci coserà?

:disp2:

sta di fatto che la struttura c'è, è costata 800 milioni, e se non si fanno sti benedetti aerei rimarrà una cattedrale nel deserto. spero che possa essere riconvertita a polo logistico per gli Eurofighter o gli altri velivoli dell'aeronautica :pen:

per il discorso lavoratori, è ovvio che se ti impegni per costruire 131 velivoli + X olandesi + X norvegesi + X danesi (perchè in origine di questi numeri si parlava) che poi diventano 90 e basta è ovvio che cala il carico di lavoro e di riflesso il numero di possibili impiegati

Modificato da EC2277
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Un giorno devo andare in (s)Parlamento e spiegare ai signori (s)parlamentari il concetto di costi sommersi: non è che se spendi 800 milioni di euro per costruire degli aerei e poi non li costruisci quei soldi ti vengono restituiti.

Un'altra cosa: ho la serissima impressione che la gente stia "giocando con i numeri" per avvalorare la propria tesi. Mi spiego meglio: stanno facendo un gran casino tra il costo di questi velivoli espresso in Euro e lo stesso costo espresso in Dollari, con il risultato che si finisce per fare una gran confusione e si può dire tutto ed il contrario di tutto.

Il Ministro ha dichiarato che tutto il programma F-35 ci sarebbe costato 14 miliardi di Euro, ovvero 107 milioni di Euro ad aereo in media. Adesso questo tizio parla di 106,7 milioni di Euro per la sola versione b, che è la più costosa e se avesse ragione lui il programma ci costerebbe meno dei famosi 14 miliardi detti dal Ministro.

Allora quest'aereo quanto ci coserà?

:disp2:

Senza contare che se riduci il numero di tali aerei, allora aumenterà il costo del singolo aereo poiché avrai ridotto il numero di velivoli sui quali spalmare i costi d'ammortamento.

Insomma tra portare avanti il programma con tutti i 131 caccia previsti ed il ridurlo o cancellarlo, c'è la differenza che passa tra il guadagnare 2 miliardi di Euro (stando alle dichiarazioni del Ministro), il portare avanti un'operazione in perdita o addirittura creare altri disoccupati.

Che gran cosa la demagogia pacifista. :?

inoltre confondono il concetto di costo annuo e costo in più anni.... credono che risparmieranno 16 miliardi per evitare IVA, IMU e costruire 1000 asili... in realtà il "Risparmio" e di 800 milioni annui ....e vorrei far notare che si sta cercando disperatamente 1 miliardo per far slittare l'aumento IVA di 3 mesi....

la verità è che a questi signori non gliene frega nulla della difesa e delle aziende del settore, a loro interessa solo annullare il procurement militare in generale e piantare la bandierina ideologica sul risultato elettorale

cito il virgolettato dall'articolo di repubblica: "E' un errore- spiega- pensare che gli armamenti servano a conservare la pace. Io mi opporrò sempre a decisioni in netto contrasto con la mia morale e con quello che dovrebbe essere l'orientamento di un paese cattolico e cristiano"

Su queste basi discutere diventa un'inutile perdita di tempo.

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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io sono appassionata d'aeronautica...

ma qualche dubbio sul programma ce l'ho.

SOprattutto ora .

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Attenzione che il problema non e' l' f 35 , ma il programma difesa . Per piu' di qualcuno i soldi non andrebbero spesi e basta per nessun aereo, fosse anche il miglior aereo del mondo.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Attenzione che il problema non e' l' f 35 , ma il programma difesa . Per piu' di qualcuno i soldi non andrebbero spesi e basta per nessun aereo, fosse anche il miglior aereo del mondo.
Modificato da loric

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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