L'Italia acquista i primi 3 F-35

[Guest EC2277]

Impegno che ha visto l'Alenia partecipare alla gara d'appalto fatta per la fornitura dei componenti destinati all'F-35. Gara che è stata vinta poiché l'Alenia ha saputo offrire il componente al prezzo più basso. Prezzo che è stato raggiunto grazie allo sviluppo di un processo produttivo più economico; con buona pace di quanti asseriscono che non ci sono ricadute tecnologiche per l'Italia.

[Sifizzirro]

Il punto è che quei soldi abbiamo già cominciato a spenderli. Gli F35 non sono apprasi all'orizzione 3 o 4 anni fa, l'impegno italiano risale al 1998. Buttiamo via tutto quanto abbiamo investito?

Premetto che di aerei non ne so niente e quindi fatico a farmi un'opinione;

non saranno i migliori aerei mai visti sulla terra, ma comunque se vogliamo rientrare nelle spese dobbiamo andare avanti.

Lasciar perdere il progetto ora ci fa risparmiare dei soldi che non vanno a coprire le cifre già spese, quindi, pacifisti o no, non ce lo possiamo permettere.

Ormai abbiamo fatto una scelta, andiamo avanti.

Io la penso così.

PS: contrariamente a settori come istruzione, sanità, giustizia, nella difesa c'è molta ignoranza diffusa (anch'io non ci capisco quasi niente...).

Forse è per questo che i milioni/miliardi spesi in stipendi, armamentari, ecc. sono considerati come buttati via da molte persone.

[JackSEWing]

Il punto è che quei soldi abbiamo già cominciato a spenderli. Gli F35 non sono apparsi all'orizzonte 3 o 4 anni fa, l'impegno italiano risale al 1998. Buttiamo via tutto quanto abbiamo investito?

A questi signori non gliene frega assolutamente nulla. Chiuderebbero all'istante i "fabbricanti di morte" (a.k.a. Finmeccanica) per pura ideologia, figurati se gliene importa dell'investimento fatto fin'ora nell'F-35...

Comunque, approvo la sospensione del programma. Per vari motivi. In primis per far scemare il clamore mediatico, in secundis per avere le idee un pò più chiare sul futuro del programma. Non è chiaro se la FACO assemblerà anche i velivoli turchi per esempio (100 esemplari circa) e non sono chiari ancora i numeri Olandesi e Norvegesi. Inoltre questi 800 milioni annui nel breve-medio periodo possono finanziare programmi nazionali a maggior impatto crescita (per cosi dire ) ad esempio il completamento del programma Freccia e Lince, veicoli progettati e costruiti interamente in Italia da Oto Melara, oppure il finanziamento delle ultime due FREMM, navi anch'esse progettate in Italia (e Francia) e costruite da Fincantieri. Poi ci sono anche i programmi di rinnovamento flotta elicotteri (inutile specificare chi costruirà questi elicotteri) oltre che l'addestratore M346 progettato e costruito interamente dall'alenia aermacchi. La carne al fuoco nazionale al 100% c'è ed è tanta, e 800 milioni all'anno in più gioverebbero non poco alla difesa nel suo complesso. Poi si potrà sempre ripartire con l'investimento negli F-35 quando i tempi saranno maturi

PS: contrariamente a settori come istruzione, sanità, giustizia, nella difesa c'è molta ignoranza diffusa (anch'io non ci capisco quasi niente...).

Forse è per questo che i milioni/miliardi spesi in stipendi, armamentari, ecc. sono considerati come buttati via da molte persone.

Perchè purtroppo sbagliamo a considerare il rapporto causa-effetto

Noi pensiamo che, siccome l'Europa è in pace, allora non ci servono forze armate. Non facciamo il ragionamento che l'Europa è in pace proprio perchè protetta da un "ombrello" difensivo che è forse il migliore al mondo.

Come dire, non mi ammalo, ergo non mi servono anticorpi.. invece non ti ammali proprio perchè hai ottimi anticorpi

In giro per il mondo pochissimi sono esperti di "cose militari" al di là degli addetti ai lavori e della comunità di appassionati, tuttavia in UK, Francia, USA ecc quasi tutti sanno che la sicurezza e la pace hanno un costo

Modificato 25 Giugno 2013 da JackSEWing

[Guest EC2277]

Non protremo mai avere le linee più chiare in futuro poiché sono gli stessi nostri Generali e gli stessi nostri Ammiragli a vivere in un mondo ove la guerra è ferma alle trincee. Non hanno ancora capito che se vogliono ottemprare alle disposizioni della NATO, secondo le quali tutte le Nazioni dell'alleanza devono dotarsi di un corpo di riservisti simile alla Guardia Nazionale statunitense entro il 2025 (non sono sicuro sulla data), è necessario far partire subito un programma che entro tale data costituisca tale riserva. Sono convinti che basterà pensarci al momento.

Ad essere più cattivo ci sono ufficiali di cavalleria che non hanno nemmeno capito quale è la modalità d'impiego dei carri armati: credono ancora d'essere davanti ai Mother Goose della 1ª Guerra Mondiale.

Prendere una pausa di riflessione ora significa ritrovarci tra dieci/vent'anni senza più aerei da inviare all'estero, con il risultato che dovremmo correre ai ripari acquistando in fretta e furia ciò che sarà disponibile al momento, spendendo molto di più di quanto spenderemmo oggi acquistando tutti i 131 F-35 previsti.

Le nostre Forze Armate sono nella peggiore situazione possibile: con una maggioranza di governo infestata dai pacifinti e con degli incapaci nello Stato Maggiore.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

http://www.giornalettismo.com/archives/1000073/europa-spiega-perche-bisogna-comprare-gli-f-35/

Europa spiega perché bisogna comprare gli F-35

di Dario Ferri - 25/06/2013 - L'opinione di Paolo Messa

Paolo Messa, di Formiche.net, scrive su Europa, quotidiano della corrente Margherita del Partito Democratico, che il Pd non deve “cedere alla demagogia” sugli F35:

Il tema riguarda l’Italia più in generale e ben venga quindi la discussione. A condizione però che si discuta del merito della policy di governo e non si utilizzi invece il carico retorico-demagogico di questa issue per bieche ragioni di politics, di politica internissima. Discutere di F-35 significa ragionare su un lungo percorso fatto di mediazione, di lavoro per le nostre imprese – altro ne arriverà una volta che il ciclo produttivo sarà a regime – di crescita del know how militare e tecnologico del paese. Sun lungo percorso fatto di rafforzamento sul ercato internazionale dei nostri “campioni nazionali” (Fu-meccanica con Alenia Aermacchi in primis), ma anche delle piccole e medie imprese dell’indotto. In un momento di forte crisi economica rinunciare a questo programma inaridirebbe ancora di più la nostra fragile economia e in particolar modo in un settore, come quello aerospaziale, ad alto valore aggiunto, portatore non solo di reddito a breve termine, ma in forte espansione nell’immediato futuro.

Secondo Europa e Messa gli F-35 bisogna comprarli:

I presupposti per una marcia indietro francamente non sembrano reggere: questi velivoli, contrariamente a quanto riportato nel testo della mozione, non trasporteranno ordigni nucleari; il programma non vede defezioni importanti (anzi, oltre alla recente partecipazione del Giappone, altri come Germania, Belgio o Spagna si apprestano a entrarvi); e infine i presunti risparmi tanto declamati (facendo finta di non cogliere che si tratta di un impegno distribuito in più anni) non tengono conto della necessità di dotare – comunque – le nostre forze armate di aerei da combattimento. L’effetto paradossale della mozione potrebbe essere infatti quello di non comprare mezzi dei quali siamo partner tecnologici e industriali (con le citate ricadute per le imprese nazionali) ma di dover poi ricorrere all’acquisto di velivoli terzi con costi uguali o superiori ma senza alcun beneficio. Il parlamento avrebbe buone ragioni per capirne di più e meglio. Potrebbe convocare nelle commissioni competenti i dirigenti della Lockheed Martin e chiedere loro conto sia degli aspetti militari che industriali che finanziari. Le forze politiche potrebbero chiedere che il lavoro di analisi dei costi e dei benefici venga realizzato dal ministero della difesa attraverso un soggetto indipendente e dalle competenze certificate. Insomma, non sono in gioco peanuts e quindi meglio attenzioni in più che in meno.

Guai però a farne, come pure sembra, una questione ideologica:

Se così fosse, se così è, al Partito democratico converrebbe affrontare il voto sulla mozione con la conseguente consapevolezza. In gioco non c’è la partecipazione ad un programma internazionale per la difesa ma il baricentro politico della formazione politica retta da Guglielmo Epifani. Chi sostiene il documento fortemente voluto da M5S immagina una grande coalizione con grillini e Vendola. Nulla di male odi strano. Il dubbio è: ha senso anticipare un tema congressuale e farlo mettendo in gioco la credibilità del paese (e del RI) dinanzi agli alleati internazionali? Mettere di fatto in discussione, come sembrerebbe guardando anche alla vertenza siciliana del Muos, l’adesione al Patto Atlantico ha senso per il RI, tanto più nell’anno domini 2013? La mozione sugli F-35 rischia di essere un referendum sul partito (e sul governo). E una provocazione che, da questo punto, forse varrebbe la pena di rifiutare.

Modificato 25 Giugno 2013 da EC2277

[justjames]

Ma alla fine, che hanno deciso?

[Guest EC2277]

Il Ministro ha confermato che verranno acquistati tutti gli aerei previsti, dicendo chiaramente che quel tutti si potrebbe riferire all'ordine iniziale di 131 caccia.

[loric]

Il Ministro ha confermato che verranno acquistati tutti gli aerei previsti, dicendo chiaramente che quel tutti si potrebbe riferire all'ordine iniziale di 131 caccia.

[Guest EC2277]

Mi riferivo ad una sua dichiarazione, nella quale affermava che 90 F-35 erano insufficienti per le nostre esigenze belliche e controproducenti per le nostre finanze.

Non l'ho trovata, ma ho trovato quest'articolo: Il ministro Mauro vuole più F-35 - Analisi Difesa, nel quale il Ministro afferma: «Il Parlamento si è impegnato per 131 aerei. È il Ministero che ha proposto la riduzione a 90. Vedremo nel dialogo con il Parlamento dove si collocherà questa asticella. Sul piano strategico e del ritorno economico l’ordine ha un senso sopra una certa soglia.»

[loric]

Mi riferivo ad una sua dichiarazione, nella quale affermava che 90 F-35 erano insufficienti per le nostre esigenze belliche e controproducenti per le nostre finanze.

Non l'ho trovata, ma ho trovato quest'articolo: Il ministro Mauro vuole più F-35 - Analisi Difesa, nel quale il Ministro afferma: «Il Parlamento si è impegnato per 131 aerei. È il Ministero che ha proposto la riduzione a 90. Vedremo nel dialogo con il Parlamento dove si collocherà questa asticella. Sul piano strategico e del ritorno economico l’ordine ha un senso sopra una certa soglia.»

Mauro ha poi precisato che non vuole più dei 90 aerei stabiliti come necessari dal precedente governo.

[LucioFire]

speriamo che parecchia gente abbia visto i tg oggi.....hanno spiegato un po la situazione.visto che parecchi si accaniscono su questa operazione senza documentarsi....in questo modo le info giustele hanno avute direttamente