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L'Italia acquista i primi 3 F-35


fuzz77

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da quanto ho capito la Difesa verrà tagliata di 1 miliardo all'anno per i prossimi 3 anni...ma fino a poco tempo fa (intervista a Delrio) non si specificacva esplicitamente cosa tagliare. Quindi il ministero può recuperare questo miliardo da altro se vuole preservare il programma :pen:

anche qui i nodi sono venuti al pettine.... troppe storture. Gerarchie militari troppo numerose e troppo pagate, comandi ed enti inutili e ridondanti, specialità obsolete (il genio ferrovieri...) caserme e basi semivuote... nel compenso efficienza dei reparti minima, efficienza dei veicoli (aerei, navali e terrestri) ai minimi, stop degli arruolamenti (età media in aumento e pericolosamente vicino ai 40)

cosi non si va da nessuna parte... in questo contesto anche avere il miglior aereo del mondo è inutile

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Guest EC2277
F-35, l’Italia taglia e il Regno Unito decolla

17 - 04 - 2014Michele PierriMentre in Italia sembra ormai certo che per coprire le misure economiche il governo Renzi deciderà un’ulteriore sforbiciata ai 90 caccia F-35 opzionati dal nostro Paese, il resto d’Europa sembra “volare” in direzione opposta.

È di queste ore la notizia che il velivolo di Lockheed Martin farà il suo debutto internazionale nel Regno Unito questa estate.

Ad annunciarlo è stato il Segretario alla Difesa Philip Hammond, che ha spiegato come l’aereo verrà mostrato al grande pubblico a luglio al Royal International Air Tattoo (11-13) di Fairford, per poi volare al Farnborough International Air Show (14-20).

La decisione di far volare i caccia al di fuori degli Stati Uniti per la prima volta, a seguito di discussioni tra Hammond e il suo omologo americano, Chuck Hagel, è utile a sedare le voci dei mancati progressi del programma Lightning II, che invece paiono procedere spediti. A testimoniarlo è stato anche un recente rapporto del Gao, la sezione investigativa di Capitol Hill dedita all’auditing e alla valutazione che ha anche certificato una diminuzione dei costi per la realizzazione del caccia.

Se la Penisola preferisce non attendere che la discussione su eventuali tagli rientri nella stesura di uno strumento programmatico come il Libro Bianco della Difesa annunciato dal ministro Roberta Pinotti e mette così a repentaglio anche i riverberi che il programma potrebbe avere nel Paese –sintetizzati in un report di PricewaterhouseCoopers – la selezione dei due airshow, entrambi nel Regno Unito, mostra il ruolo significativo che quest’ultimo ha per il Jsf. Circa il 15 per cento di ogni aeromobile è costruito in Uk.

Anche l’Italia vi partecipa con lo stabilimento di Cameri, e il contributo di molte aziende, tra le qualiFinmeccanica; ma alcune fonti militari indicano che le ricadute positive potrebbero non essere più così elevate a fronte di un’ulteriore diminuzione dei velivoli acquistati, vista di cattivo occhio anche dalla Casa Bianca, che chiede agli alleati Nato di non ridimensionare ulteriormente i propri apparati di difesa (gli Usa devolvono il 4,35% del Pil in Difesa, mentre la media negli Stati europei si attesta intorno all’ 1,7%. Ancora peggiori i numeri italiani, con un taglio alla spesa militare del 26% rispetto al 2004, secondo un recentissimo rapporto Sipri).

Se si guarda al Regno Unito, il clima è senz’altro differente. Il Segretario Hammond ha sottolineato come ”Stati Uniti e Uk hanno lavorato insieme a stretto contatto al progetto F-35 dall’inizio” e che questo “stealth di quinta generazione sarà una spinta importante per la potenza aerea britannica“.

Il Ministero della Difesa del Regno Unito conferma così di voler sostituire sul medio periodo i suoi velivoli con i Lightning II, per assolvere a missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione di combattimento ad alta intensità, comprese la difesa aerea per un Carrier Task Group e supporto offensivo per le forze di terra.

F-35, l'Italia taglia e il Regno Unito decolla - Formiche

F35, il PD rinvia ogni decisione. Intanto dagli USA sfatano il mito del 'caccia invisibile ai radar'

Di Redazione IBTimes Italia | 16.04.2014 12:44 CEST

La cronica divisione in seno al PD si palesa, prepotente, sugli F35, i caccia che la parte del partito più "atlanista" e fedele alla linea dettata dal Quirinale non intenderebbe toccare e l'altra metà vorrebe almeno 'ridimensionare'. Alla querelle, che si trascina da oltre un anno, tra mozioni, moniti di Napolitano, dichiarazioni e smentite dei vari ministri competenti, dovrebbe imprimere una svolta l'indagine conoscitiva della Commissione Difesa della Camera. Ma la decisione finale continua a slittare.

L'indagine era partita lo scorso anno, dopo che una mozione aveva congelato ogni presa di posizione definitiva in vista della citata indagine. A marzo Giampiero Scanu, il capogruppo PD in Commissione Difesa, aveva presentato alcune conclusioni. Il giudizio è piuttosto netto (riportiamo alcuni stralci).

"Il contratto non garantisce ritorni industriali significativi, non sono garantite alle imprese italiane le sub-commesse... le stime del costo del programma risultano caratterizzate da un indice di variabilità che non può convivere con le esigenze della nostra finanza pubblica.... Le tante criticità che segnano questo programma inducono a rinviare ogni attività contrattuale, in attesa che siano chiariti i molti limiti che gli stessi organismi statunitensi non mancano di sollevare formalmente; e comunque l'insieme di queste considerazioni milita nella direzione di un significativo ridimensionamento degli schemi di accordo con la Lockheed Martin sul programma F35. Considerazioni di natura finanziaria, operativa e di politica industriale inoltrespingono a rinnovare la flotta aerea militare su due linee di volo, ovvero con gli F35 e gli Eurofighter, che tra loro complementari e in grado di operare in ambiente sia NATO che UE.E' anche necessario esplorare altre soluzioni, meno impegnative dal punto di vista finanziario, per quanto riguarda il rinnovamento degli aerei a decollo verticale. In tal modo sarebbe possibile garantire efficacia operativa al nostro strumento militare, e realizzare, nel contempo, le ricadute industriali in grado di assicurare una significativa autonomia alla nostra industria oltreché ottenere rilevanti risparmi di spesa".

I deputati democratici avrebbero dovuto esprimersi oggi e votare un documento che chiede al governo di congelare il programma F35 per poi rimodularlo e ridurre l'acquisto dei cacciabombardieri della Lockheed Martin. Ma il voto è slittato. La parte minoritaria, ma politicamente 'pesante' (i ministri Pinotti e Mogherini, il capogruppo della Camera Speranza) non è favorevole a questa svolta. Se ne riparlerà fra qualche settimana.

Mentre si attendono decisioni dal Parlamento, dagli Stati Uniti arriva una novità che sfaterebbe il mito degli F35 'caccia invisibili ai radar'. La Marina a stelle e strisce avrebbe chiesto al Congresso USA di dotare gli F35 di una 'scorta': gli F18 Growlers, considerati indispensabili per neutralizzare i radar di ultima generazione. Secondo quanto riporta la rivista americana Breaking Defense, che cita come fonte la Boeing (che produce gli F18), i caccia della Lockheed Martin sono "vulnerabili ai sensori a infrarossi e ai nuovi radar a bassa frequenza che consentono di individuare un aereo stealth di quinta generazione a centinaia di miglia di distanza, come qualsiasi altro aereo. Per questo devono necessariamente essere scortati da aerei che, grazie alle loro emissioni ad ampio spettro, possono neutralizzare queste minacce".

Read more: F35, il PD rinvia ogni decisione. Intanto dagli USA sfatano il mito del 'caccia invisibile ai radar' - International Business Times

Non capisco la parte sottolineata: da un lato era noto che prima o poi sarebbero arrivate le tecnologie capaci di neutralizzare le tecnologie anti-rilevamento radar, ma non avrebbe più senso realizzare una variante anti difese aeree dell'F-35?

"A pensar male si commette peccato…"

Modificato da EC2277
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tra l'altro non ho ben capito la storia dei tagli :attorno: 150 milioni per quest'anno... ovvero circa un velivolo LRIP :lol:

magari ci va pure in favore, visto che con 150 milioni potremmo comprare 3 F-35 di serie nel 2020

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Guest EC2277

In effetti lo è, ma getta luce su alcune caratteristiche degli caccia di 5° generazione, che vengono solitamente trascurate, come i sensori che consentono di vedere anche quelli che sarebbero gli angoli ciechi del pilota, il filtraggio delle informazioni o la diversa dottrina d'impiego: non più tanti caccia in formazione serrata, ma pochi caccia in formazione dispersa e connessi da un fitto scambio di dati con gli altri velivoli ed i satelliti.

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è anche un pò vecchiotto... parla ancora di 131 velivoli ed impiego in conflitti asimmetrici... quando ormai per noi si ragiona in massimo 90 esemplari e gli scenari operativi futuri sono tutt'altro che asimmetrici

comunque pare che in Itagghia si sia intenzionati a tagliare sul serio.

Il piano segreto del governo per trattare con gli Usa e tagliare la metà degli F35 - Repubblica.it

tralasciando il fatto che il "piano segreto" è già finito sugli organi di stampa :roll: se si scende a 45 velivoli spero siano tutti B.

Due gruppi, uno Marina e uno Aeronautica, imbarcabili sulla Cavour...

In alternativa, tutti A e poniamo fine all'aviazione imbarcata, con conseguente smantellamento (dubito qualcuno la compri) della nostra portaerei nuova di zecca.. del resto il nostro bilancio futuro consentirà di poter mantenere ben poco....

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Guest EC2277

La vedo nera poiché dubito che tali tagli possano incidere realmente sul bilancio, poiché facendoli riconfermiamo la nostra fama di nazione inaffidabile (con tutto quello che ne conseguirà in termini diplomatici ed imprenditoriali) e poiché rischia di privarci di una Difesa capace di affrontare lo scenario che si sta delineando nel Mediterraneo meridionale.

Modificato da EC2277
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