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Audi acquista Ducati


Cosimo

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Come puoi vedere dalle modifiche al mio intervento, volevo rispondere ad Ilario. ;)

ah ok, hai modificato mentre scrivevo :D

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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Quelli che sono identificati come difetti..Tipici di una Ducati sono in realtà CARATTERIZZAZIONI della stessa.. Il perchè una Ducati ha questi "difetti" e tutte le altre moto sportive no.. è presto spiegato non dalle leggende metropolitane ma dall'ingegneria. Vi elenco le prime differenziazioni meccaniche che mi vengono in mente:

premettendo che il sistema desmodromico è difficile da settare bene..E dunque molti dei "difetti" derivano da una non cattiva ma CATTIVISSIMA manutenzione fatta da gente non competente..Con tutto ciò che ne segue :-)... Dunque: Un bicilindrico ha una maggiore cubatura unitaria, dunque si hannomaggiori masse in movimento e sforzi superiori; l'alesaggio è superiore agli altri propulsori plurifrazionati (3,4 cilindri etc.) e se IN PASSATO si verificavano piccoli trafilaggi d'olio era dovuto alle fasce..Che erano/sono di grande dimensione (anche qui si può capire perchè un motore Ducati VUOLE olio d'eccellente qualità e non solo viscosità); La corsa è più lunga, ma i giri sono quasi uguali a quelli di una moto 3/4 cilindri! Dunque si hanno velocità medie del pistone più elevate...

La pressione media esercitata sul cielo del pistone è superiore: tutto ciò comporta sforzi della meccanica esageratamente superiori agli altri motori!!

Ergo: già solo per questi motivi tecnici.. Definire una qualunque Ducati AFFIDABILE significa essere poco onesti: direi che l'affidabilità è ECCELSA. ;-)

Oltre ciò: qualunque motore Ducati..Anche i Desmodue aria/olio derivano strettamente da esperienze di pista..Con tutto ciò che ne consegue: sono motori dal più piccolo al più grande fatti per ANDARE :-D e capite bene che i famosi difetti..Tecnicamente parlando sono delle PARTICOLARITà tipiche di propulsori/ciclistiche/componentistiche senza compromessi.

Il Mito Ducati cos'è: è proprio questo:-) l'essere riusciti laddove gli altri non si sono neanche cimentati! Le grandi 4 cilindri giapponesi sono delle signore moto..Senza se e senza ma.. Ma Ducati è leggenda perchè ha rischiato sempre e comunque con soluzioni al limite del pensabile :-) ed ha vinto nelle corse, come su strada e nei mercati! Hanno saputo dare affidabilità a dei mezzi praticamente da corsa: sono stati dei geni.

Ragazzi: se ricordo bene un ST3 ha ha una velocità media del pistone al regime di potenza massima uguale a quella di una R1!! Direi che c'è poc'altro da dire :-D

Rispondendo ad Ilario :-) un qualunque Monster è superiore ad una SV (famosa per le forche che affondano! Non poco) appunto perchè Monster è un prodotto con una filosofia contraria..Altra componentistica, altri impianti frenanti e ciclistica differente.. L'SV aveva dalla sua un motore globalmente più moderno e raffreddato a liquido (se paragonato ai Desmodue..Evito di scomodare i Desmoquattro ed i Testastretta).

Siamo onesti: anche i giapponesi (che adoro per i prodotti come per la cultura dell'umiltà :-)) sanno benissimo che nessuno comprerebbe una loro moto sportiva con un motore ancora raffreddato ad aria etc etc.. al contrario di Ducati che le vende a prezzi alti (per me giustificatissimi):-) (Il Desmodue 1000 aria/olio per me resta il miglior propulsore di sempre da strada!)

Poi: basta provarle queste bolognesi per capire :-D

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Come puoi vedere dalle modifiche al mio intervento, volevo rispondere ad Ilario. ;)

Ok, rileggendo bene Jeby, mi sa che hai ragione.

Io sopporto più facilmente i difetti, o le caratteristiche distintive imprescindibili, di una moto o di un'auto gustosa assai, rispetto a storture su veicoli generalisti di costruttori generalisti. Che poi Opel, ad esempio, era così generalista quando aveva a listino anche le Speedster/Gt? Difficile rispondersi.

Alcuni esempi personali, non avendo mai posseduto una Ducati, avendone guidate diverse di varie epoche, epiche: a parte la Pantah 500-600, anche le 900 (MHr e famiglia) erano fantastiche per molte caratteristiche. Certo non erano comode per andarci in giro quotidianamente: posizione di guida, raggio di sterzata, frizione ... La situazione migliora di parecchio già con le Paso, che non erano mica supersportive, di assetto e tutto. Anche la St2 944 mista acqua/aria era fruibile, pure per turismo serio e per andare in ufficio, mentre la St4 scalciava sotto i 4.000 giri, però in gita era fantastica. Ducati ci credeva e fece bene, con l'ultima St3 favolosa, desmo a 3 valvole monoalbero, acqua, fluida e potente. Una cocca col vecchio vestito della cugina ricca, fuorimoda, come diceva quello slogan anni '80? Elegante, nervoso, un po' blasé, se serve per capire, così, tanto per scimmiottare il grande Paolino e i suoi ricordi/archivi. ;)

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Ho capito che non ce li vuole... premetto: la cosa non vuole essere minimamente una critica o un detrimento a niente e nessuno, e' un esempio puramente teorico:

La MX-5 di Jeby ha dei difetti che Jeby proprio non regge e gli impediscono di godere a pieno della sua vettura... per me questo significa che quello che gli da la sua vettura NON e' abbastanza perche' lui passi sopra questi difetti.. che e' una situazione DIFFERENTE da quelli che hanno descritto i Ducatisti (ossia che la moto ha dei difetti sui quali passano VOLENTIERI sopra per tutto il resto che la moto da loro...)

ovvio che non è così, ci passo sopra per il mezzo che è e le sensazioni che mi dà. Se non avesse tali difetti, però, non piangerei perché mi hanno snaturato la miatina. Anzi.

L'articolo che citavo io, e del quale stavo parlando con Jeby, spiegava perche' e' difficile che ci sia un prodotto "perfettino" e anche tecnologicamente/ciclisticamente/dinamicamente appagante.

Diceva che sostanzialmente ti trovi nella situazione di avere un prodotto (semplifichiamo):

Che ha un costo di 100 diviso 80 tra essere bello dentro e perfettino in tutti i suoi dettagli (per materiali, processi produttivi, qualita' dei controlli etc), e 20 in meccanica/dinamica.

oppure

Che ha un costo di 100 diviso 20 tra essere bello dentro e perfettino in tutti i suoi dettagli (per materiali, processi produttivi, qualita' dei controlli etc) - e quindi sara' meno "bello" del prodotto precedente, e 80 in meccanica/dinamica (e quindi si comportera' meglio si strada).

Quindi Jeby e' nella situazione 2, solo che le qualita' dinamiche dell'auto non sono sufficienti a fargli dimenticare i "difetti"... e la mia domanda e' stata: saresti disposto a sacrificare certi aspetti della dinamica dell'auto per renderla piu' perfetta in certi campi?

Perche' credo che il punto delle preoccupazioni dei Ducatisti non sia "mi fissano il faro meglio, non sballotta piu' e allora la moto mi perde anima perche' il faro funziona"... ma che sia "per fissarmi meglio il faro usano piu' risorse per un faro migliore - cosa di cui non me ne po' frega' de meno - , e risparmiano su una pinza dei freni peggiore - cosa che invece mi farebbe rosikare assai..."

Questo semplificando molto....

IMHO è una cosa che non sta molto in piedi. Se il processo è ottimizzato, un prodotto assemblato BENE può costare meno (a chi lo fa) di uno assemblato male perché il processo non è ottimizzato.

Il sistema qualità, dal foglio bianco alla gestione del magazzino, si applica perché fa risparmiare in quanto razionalizzazione.

Le Audi sono "understeering like a pig" non perché il signor VAG ha deciso che fatto 100 il costo, 80 va in qualità e 20 in dinamica, perché di tecnologia in VAG ne hanno a pacchi. È che il signor VAG ha deciso che il motore nelle Audi deve stare lì, anche se è il posto sbagliato. Quella però è la filosofia (e il know how) del marchio, non c'entra col costo. E le Audi costano tanto perché il brand è molto vendibile.

Modificato da jeby

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Rispondendo più in generale anche a Waterland :-) Volevo dire che nessuno la mena sull'Italianità del prodotto.. Perchè fortunatamente il prodotto resterà 100% Made in Italy; i proprietari metteranno soldi e giustamente ritireranno utili (speriamo mai debiti ;-)) ma la mia tristezza si riferisce più alla politica industriale del nostro paese che da decenni ha fatto "fuggire" i nostri industriali all'estero e figurati poi se potrebbe attirare investitori stranieri.. Insieme a tutto ciò :-( non si è mai operata una politica di TUTELA delle piccole/medie e grandi realtà artigianali/industriali che hanno reso il nome dell'Italia ancor più famoso nel mondo.. E questa è la cosa più grave di tutte :-( Tutto ciò non rientra assolutamente nel discorso della globalizzazione..Per cui ci si partecipa, ci si acquista, ci si fonde etc.. Ma rientra nell'Italianità del prodotto..Nel fatto che si è fatto tantissimo di buono in Italia e da persone che hanno dato tutto anche per una questione di orgoglio verso il loro paese. Su questo tema: provate a vedere se GIUSTAMENTE i francesi o i tedeschi non tengono alle loro produzioni... Le loro politiche mettono al primo posto questo immenso valore ;-)

Bonomi ha fatto (benissimo) il suo lavoro e, anzi, è stato molto serio nel valutare fino alla fine il miglior compratore.. Non solo per la cifra ma soprattutto per avere la certezza di una nuova proprietà che possa avere i mezzi e la serietà nel lavoro per poter far fare il grande passo della globalizzazione alla Ducati..E, per quanto io speravo in qualche altro colosso, oggettivamente non posso che riconoscere il grande gruppo che è VAG.

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IMHO è una cosa che non sta molto in piedi. Se il processo è ottimizzato, un prodotto assemblato BENE può costare meno (a chi lo fa, non a chi lo compra) di uno assemblato male perché il processo non è ottimizzato.

Il sistema qualità, dal foglio bianco alla gestione del magazzino, si applica perché fa risparmiare in quanto razionalizzazione.

Guarda, io non sono affatto a conoscenza dei meccanismi che stanno dietro, quindi non voglio dire di si o di no... un ragionamento da "casalinga di voghera"... il fatto che tu abbia una persona ed il macchinario, per dirne una, che controlla se appena finita la macchina non ci siano infiltrazioni d'acqua, e se ci sono ti rimanda indietro la macchina in assemblaggio, razionalizzazione o no, comunque mi sa che costa di piu' rispetto a non avere questo processo... costa di piu' perche' devi avere il macchinario, deve pagare la persona che fa le prove, devi pagare il tempo e le persone che una volta che il prodotto testato e' stato "scartato" deve essere rimesso in montaggio e poi provato di nuovo.

Cosi' come il fatto di utilizare certi materiali, piu' pregiati o meno, cambia il costo del prodotto... non posso pensare che la plasticaccia economica e la plastica "figa" costino uguale e chi usa una al posto dell'altra lo faccia solo per il sadico piacere di mettere plasticaccia urfida davanti al naso del cliente :D

Le Audi sono "understeering like a pig" non perché il signor VAG ha deciso che fatto 100 il costo, 80 va in qualità e 20 in dinamica, perché di tecnologia in VAG ne hanno a pacchi. È che il signor VAG ha deciso che il motore nelle Audi deve stare lì, anche se è il posto sbagliato. Quella però è la filosofia (e il know how) del marchio, non c'entra col costo. E le Audi costano tanto perché il brand è molto vendibile.

Mah, nel caso specifico penso che le Audi siano cosi' perche' Audi ritiene che i propri clienti le vogliano con quel comportamento :D sinceramente credo che quando allestisci un prodotto comunque devi fare dei compromessi sui costi delle componenti che usi rispetto al risultato che vuoi ottenere..

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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24H Le Mans - Rossi vinca con Ducati, parola di Audi

ven, 20 apr 09:52:00 2012

Pe ora niente Le Mans a Quattro Anelli per il Dottore, ma arrivano anche belle notize: la fabbrica di borgo Panigale al momento non rischia e il progetto prevede un'implementazione della tecnologia con l'aiuto degli ingegneri delle automobili. Checa è contento

"ROSSI E' DELLA DUCATI" - A spegnere tutti i sogni di gloria ci pensa Rupert Stadler, amministratore delegato della casa dei Quattro Anelli. "Valentino Rossi? Lo conosco solo dalla tv, ma so che è un gran pilota. Alla Le Mans con Audi? No, deve guidare la Ducati e vincere, questo ci farebbe molto più piacere", dice Stadler.L'acquisizione di Ducati da parte di Audi aveva già fatto sognare gli appassionati, che vedevano Valentino rossi proiettato verso nuove e mirabolantio avventure, già lanciato verso la 24 ore di Le Mans su un veicolo del marchio tedesco, ma bisogna fare i conti con la realtà e ritornare a una dimensione più terrena.

CIFRE E PROGETTI - Nella conferenza stampa di presentazione del nuovo sodalizio si è tentato anche di far parlare Stadler dei fantomatici 860 milioni di euro spesi per il passaggio di consegne, ma invano. "Ho letto cifre che non commento - dice - Abbiamo deciso di mantenere il prezzo riservato". Resta comunque il trasferimento da una tutto sommato piccola fabbrica motoristica a una grande famiglia e potrebbero esserci delle conseguenze a livello di struttura aziendale, ma l'Audi rassicura tutti. "Una parte del management è lì da poco, un'altra invece da tanto. Fanno un ottimo lavoro e cambiare non serve. Hanno un business plan ambizioso e devono realizzarlo".

NESSUN RISCHIO DI TRASFERIMENTO - Il rischio è che in un futuro la sede storica di Borgo Panigale venga smantellata, ma per il momento Stadler fa capire che questa intenzione non c'è e che anzi c'è la volontà di collaborare a due sensi per poter trarre il massimo vantaggio da questo connubio, sia in termini di scambio di "dritte" sulle varie tecnologia, sia in termini commerciali per la risonanza che può avere, soprattutto all'estero, un concessionario rivenditore a doppio marchio Audi-Ducati. E anche nel circondario bolognese sono ottimisti, tutti convinti che nessuno sradicherà la piccola rossa dall'Italia per trasportarla altrove.

CHECA "QUESTA UNIONE E' UN BENE" - Ne è convinto anche Carlos Checa, che di motomondiale ne sa e che ora gareggia su una Ducati in superbike. "E' una buona notizia - commenta lo spagnolo - perché i tedeschi hanno soldi e tecnologia. La Ducati stava trattando anche con altri investitori ma erano più finanzieri che imprenditori, poteva essere un salto nel buio. I tedeschi invece sono solidi e hanno una grande tecnologia. E' il meglio che potesse capitare. Rischio di trasferimento? No, perchè sono sicuro che la Ducati resterà italiana al 100%, conserverà la sede a Bologna e ci lavoreranno gli stessi tecnici di adesso”.

LA SPADA DI DAMOCLE DI ROSSI - Non ci sono invece ancora commenti "ufficiali" da parte di Valentino Rossi, tranne una palese presa in giro a un utente di Twitter che lo chiama in causa in maniera un po' sgrammaticata. "Se ora che AUDI ha comprato la DUCATI e non riesci a vincere ritirati dal mondo delle corse che fai più bella figura...", scrive l'utente, e il Dottore gli replica sarcastico: "Si capisce subito che sei uno che di corse se ne intende. Complimenti". E' indubbio, in ogni caso, che i tifosi di Rossi ora si aspettino la svolta: l'aumento di capitale dovrebbe portare agli ingegneri i fondi necessari per poter allestire un prodotto davvero competitivo. Se questo non avviene - almeno a lungo termine - è il segnale che qualcosa davvero non va e che bisogna cambiare qualcos'altro.

Modificato da VeeSix

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Guarda, io non sono affatto a conoscenza dei meccanismi che stanno dietro, quindi non voglio dire di si o di no... un ragionamento da "casalinga di voghera"... il fatto che tu abbia una persona ed il macchinario, per dirne una, che controlla se appena finita la macchina non ci siano infiltrazioni d'acqua, e se ci sono ti rimanda indietro la macchina in assemblaggio, razionalizzazione o no, comunque mi sa che costa di piu' rispetto a non avere questo processo... costa di piu' perche' devi avere il macchinario, deve pagare la persona che fa le prove, devi pagare il tempo e le persone che una volta che il prodotto testato e' stato "scartato" deve essere rimesso in montaggio e poi provato di nuovo.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Ragassi ma vi rendete conto che DUCATI vale piu' o meno quanto Istagram?

Quella roba li' scritta da 13 nerdoni e che usano le squinzie per fotografarsi al cesso?

C'e' qualcosa che non va nel mondo.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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