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Piaga cocaina


ilario

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Io lascerei stare i discorsi moralisti del genere "chi si droga merita di morire", che oltre a farci ritornare al medio evo, mancano il punto : quelle schifezze rendono "addict", cioè non si ha più interamente il controllo di sé stesso.

Va bene che "basterebbe" non incomminciare mai per non incampare in problemi molto più grandi, ma scagli la prima pietra chi non ha mai peccato.

Se uno è recidivo, è un'altro discorso.

Più che altro, io mi concentrerei più su le ragioni che portano qualcuno a drogarsi : coercizione, pressione sociale, malessere...

Non sto giustificando nessuno, ma credo che abbiamo tutti avuto momenti in cui siamo più deboli che in altri. E che, se uno fa l'incontro sbagliato al momento sbagliato, forse ci casca pure.

Comunque mi meraviglio che, tra tutti questi discorsi su droga, dipendenza ecc, nessuno abbia menzionato l'altra droga venduta in tutta legalità, che causa un numero incalcolabili di morti :

La sigaretta.

Non venitemi a dire che non è una droga, per piacere. Ne ha tutte le caratteristiche, solo che, a differenza del cannabis, cocaina o alcool, non provoca "euforia", ebrezza o altro.

Il sollievo provocato dal fatto di fumare è percepito solo da chi si è reso dipendente.

PS non fumo, non mi drogo, bevo pochissimo ;)

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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I più attivi nella discussione

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morirai sanissimo ;)

drogarsi o meno è una scelta e come tale va rispettata, ci sono grandissimi artisti in tutti i campi (davvero inarrivabili) che hanno condiviso la loro vita con la droga ed hanno sfornato lavori che danno senso sia alla loro che all'esistenza di molte altre persone magari distruggendo tutti i rapporti umani ma tenendo stretto a loro la cosa che più amavano ovvero la bellezza

che drogarsi faccia male alla salute è indubbio ma è anche vero che qualunque cosa fa male alla salute e di arrivare a 100 anni con l'alzheimer forse non è la priorità nella vita

certo può sembrare una scorciatoia diventare vuoti ed inutili scappando dai problemi ma spesso i problemi non si risolvono perchè sono più grandi di noi, non ne siamo capaci oppure semplicemente non dipendono solo da noi ma se la scelta è volontaria e non comporta rischi per altri (quindi nessun lavoro di responsabilità) è una risposta concreta ed attuale

in america la principale causa di morte non è più l'automobile ma l'intossicazione farmacologica è un dato di fatto in quella che è la società odierna di riferimento con i suoi problemi

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Diciamo che anche lì si è invertito il nesso causa-effetto. E' vero che una manciata di persone, con grande talento artistico, tramite sostanze "esterne" ha trovato una via per espandere le proprie percezioni e regalarci cose bellissime (a volte sacrificando la propria vita).

Ma non è che i primi quattro pirla per strada cominciano a farsi e diventano i nuovi Pink Floyd... quei grandi artisti hanno usato la droga come un plus, ma il genio per diventare grandi ce l'avevano già.

Invece per molti è passato il messaggio "anch'io lo faccio, così magari arrivo anch'io a quel livello". Peccato che se sei un povero stronzo rimani un povero stronzo con in più una dipendenza.

Anche io sono preoccupato dalla percezione delle canne come "cose leggere". Io non le definirei per nulla leggere, la mia esperienza è molto limitata (un paio di episodi, di cui uno insignificante), ma posso dire che se è roba sufficientemente forte perché io la percepisca allora leggera non è.

Idem non gradisco l'automatico sdoganamento dell'alcool solo perché sostanza accessibile un po' a tutti da molto tempo prima delle droghe.

Gradisco una Weiss, qualche volta una scura, raramente vino o cose più forti, ma il tutto esclusivamente per il gusto della bevanda.

In tutti i casi continuo a ritenere inconcepibile che la gente si metta a guidare anche solo dopo una birretta "tanto non la sento e sono sotto 0,5". Cacchio ragazzi, io peso 130 chili, ma se mi bevo mezzo litro di Weissbier a stomaco pieno la sento per bene e per due ore buone, non mi sento per niente in condizione di guidare! Mi figuro l'effetto su gente con metà della massa :pz

Non posso permettermi certo di scagliare la prima pietra, mentirei se dicessi che in vita mia tutte le volte che ho bevuto qualcosa l'ho fatto solo per il gusto, non sono -più- un timido ma ammetto che certe volte un minimo di disinibizione per rompere il ghiaccio è venuto utile, così come certe rare volte non mi è dispiaciuto bere sul serio fino a lasciarmi andare con più decisione (senza arrivare a perdere il controllo del corpo, quello mi preoccuperebbe). Direi una palla se dicessi che non mi è piacuto e che non lo rifarò mai più.

Credo che la questione non sia nell'indursi apposta stati di "poca percezione" per lasciarsi andare: il problema è avere coscienza di cosa si sta facendo, quindi capire sul momento il limite prima di farsi/fare dei danni (stessa filosofia del buon guidatore) e, in una visione di più lungo periodo, fare in modo che il momento di sballo non diventi l'unica via d'uscita e quindi una dipendenza.

Non credo di potermi permettere di insultare chi ha una dipendenza psicologica, anche io ho un problema evidente col cibo. Mangiare per riempirsi non è per niente più accettabile o sano che farsi stecche di sigarette o tirare righe, al massimo si evita il rischio di creare danni agli altri.

Ce ne sono di tanti tipi, c'è gente dipendente dal sesso e dalla conquista continua, c'è gente che sente la necessità di superare costantemente i limiti dell'auto...

Prese singolarmente sono tutte attività di svago che, con un po' d'attenzione, danno un momento di piacere e nessuna conseguenza. Non sarà certo un male farsi una bella cena, una scopata, un'ubriacata, una tirata in auto. Il problema è quando si diventa dipendenti, allora lo si fa senza esserci con la testa e nascono i casini.

Purtroppo vedo che tanta gente ultimamente sta prendendo di più vizi pesanti come la coca, probabilmente tanti non stanno bene nella società di cui fanno parte e cercano l'evasione (sbagliando completamente strada, ma quella è tanto facile...).

Io sto cercando di fronteggiare il mio demone, non è facile ma bisogna provarci, credo... è tutta questione di forza o debolezza personale. Credo che almeno averne coscienza sia un buon passo, ma non basta... solo che a parole si può avere tutta la determinazione del mondo, poi quando ci si trovano davanti le scelte... :roll:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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....... Ognuno e' libero di far quel che vuole e non ci piove, ma nel momento stesso in cui la sua dipendenza anche solo lontanamente può rischiare di recare danno a terzi, deve essere abbondantemente mazzulato. E non ci sono cazzi che tengono ne' storie di anime belle e dannate.
Modificato da ilario
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Difficile combattere e spiegare ai propri figli certi valori quando poi si da' tanto spazio a certa gente

Presenze e gaffe, il magico mondo di Lapo - Corriere.it

'rca boia! Ho provato a leggere l'articolo, pieno di colti riferimenti pure, e mi stava vendendo su lo splendido timballo di scrippelle, in bianco, carciofi, funghi e mozzarella.

C'hai ragggione in pieno.

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Da 23enne non posso che confermare :( premesso che non mi drogo ne fumo, forse due birrette rosse nel weekend (e quelle me le gusto anche se bene non fanno:mrgreen:) ma vedo e conosco parecchi ragazzi che ci vanno giù pesanti tra alcool e droga, sopratutto tra i 18-19enni. Solo così secondo loro sei di moda, vieni estromesso.

PS su Lapo :disp2: è come la moldava che stavo con Schettino sulla Costa Concordia, adesso è diventata un personaggio pubblico :roll:

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Scusa ma va rispettata fino a un certo punto.

Fino a quando, ad esempio, il classico coglione pieno di bamba piglia la macchina e asfalta una persona perché era preso bene e doveva correre.

Il ragazzo in questione per la cronaca vado ogni tanto a trovarlo al cimitero e il disgraziato che l'ha asfaltato si e' fatto un po' di condizionale e la bellezza di un anno senza patente..

Ognuno e' libero di far quel che vuole e non ci piove, ma nel momento stesso in cui la sua dipendenza anche solo lontanamente può rischiare di recare danno a terzi, deve essere abbondantemente mazzulato. E non ci sono cazzi che tengono ne' storie di anime belle e dannate.

Pienamente d'accordo, la libertà arriva sempre dove non va ad interferire con la vita altrui.

Aggiungo anche che certe scelte costose per propria salute andrebbero eventualmente pagate di tasca propria, nel momento in cui dovesse venire appurata la causa, perché i soldi pubblici per la sanità in tutta onestà preferirei fossero indirizzati a chi si è ammalato senza poter scegliere :roll:

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Per affrontare qualsiasi discorso su qualsiasi tipo di dipendenza, bisogna sempre ricordarsi che dipendenza fa rima con mancanza. Nel senso che una dipendenza nasce sempre per riempire un vuoto di qualche tipo. Ed è un processo che inizia sin dalla prima infanzia, quando al bambino viene a mancare la presenza dei genitori o del loro affetto. Le dipendenze, quando si è bambini sono altre (anche se per esempio quella dal cibo inizia lì) e a volte non sono immediatamente riconoscibili come dipendenze, perché hanno le sembianze dei comportamenti.

I problemi grossi arrivano quando le dipendenze cambiano, quando arrivi alle scuole medie inferiori e poi superiori, quando hai all'incirca 13 anni e inizi a confrontarti con sigarette, canne, alcool eccetera.

Oddio, io che di anni ne ho quasi 28, e ho iniziato a fumare a 13, ricordo che mi sembrava una cosa proibitissima già la sigaretta. L'alcool non me lo sognavo neanche, men che meno le canne.

L'alcol ha iniziato ad interessarmi verso i 16 anni, ma di sbronze epocali ne ho prese davvero poche, anche perché dopo aver sperimentato i postumi della sbornia avevo deciso che non mi piacevano, quindi col bere mi sono sempre fermato alla soglia del "brillo".

Sulla cannabis se ne potrebbe parlare per anni. Il vero problema delle nuove generazioni è che è considerato normale il fatto di fumare. Quando avevo 16 anni io, se uno aveva un tocchetto di fumo era quasi un evento, e ci si riuniva almeno in 5-6 per fare un paio di tiri a testa e tutto ciò bastava a farti sentire un "maledetto". Ma cmq erano in pochi ad avere una dipendenza. Di droghe pesanti o sintetiche, poi, non ne ho mai sentito parlare nè viste, almeno fino ai 20 anni.

Tutto ciò per dire che, secondo me, negli ultimi 10 anni la situazione è molto peggiorata e la soglia delle "prime volte" si è molto abbassata. La cosa preoccupante è che molti adolescenti attuali sembrano incapaci di divertirsi senza l'ausilio di sostanze. Questo è il vero problema, infatti gli studi psicologici più all'avanguardia si occupano di questo.

Il problema delle dipendenze non è di facile gestione. Posto che ovviamente se uno non è al 100% non deve fare attività a rischio (come guidare) io non mi sento di condannare nessuno. Mi spiego.

Siccome ogni dipendenza deriva da un problema, bisognerebbe prima sapere i problemi che ha quella persona. Io stesso, pur essendo riuscito a smettere di fumare sigarette per qualche anno, alla fine ho ricominciato, anche se in dosi molto modiche, perché in periodi di particolare nervosismo e tensione mi aiuta. Bere mi piace, ma cerco di regolarmi, perchè come dicevo prima, detesto i postumi e cmq per non ingrassare; si potrebbe dire che bevo una o due volte la settimana.

Con i cannabinoidi, anche se non sono mai stato dipendente, ho chiuso del tutto a 23 anni, dopo essermi spaventato un paio di volte.

Tutto questo per dire che non è facile fare una vita sana al 100%, anche perchè le dipendenze sono tante: dai dolci, dal cibo, dal lavoro, dal sesso, da internet. Alcune sono più socialmente accettate, altre meno. Secondo me per la maggior parte delle persone è impossibile non averne, quindi la ricetta potrebbe essere di regolarsi, concedendosi qualcosa ogni tanto ma senza andarci sotto. Il problema è che è facile a dirsi, non a farsi.

Alla fine un alcolista, un cocainomane o, peggio, un eroinomane, sono solo persone infelici e piene di problemi, che avrebbero bisogno di tutto tranne che di essere messi alla berlina.

il mio blog www.autocritico.com

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