Gioventù moderna (arroganza inside)

[Walker]

Penso che stiamo assistendo a due fenomeni, nei fatti, diametralmente opposti ma che sono l'uno la causa (una delle principali) dell'altro:

da una parte, abbiamo il 40/50enne che mette 2 parolacce su 5 parole che dice, non risponde al saluto, si atteggia da duro, da rozzo, da sbarbato, da "stufo", volendo in questo modo apparire più giovanile, nel senso di "meno vecchio". E se costui ha un figlio, difficilmente questi non sarà imbevuto da tali comportamenti, a meno che non diventi ancora peggio. Per la cronaca, credo sia più facile che un ragazzo ben educato prenda la strada sbagliata (non mi riferisco alla delinquenza, eh !), piuttosto che il contrario...

Dall'altra parte, abbiamo il 20enne (ma anche 15/16/17enne) che è strafottente, risponde male, se ne frega degli altri, ha il sorriso da ebete impasticcato sulla faccia e via discorrendo... Probabile che sia cresciuto sullo stesso sentiero "suggerito" dalla famiglia (per suggerito non intendo consigliato attivamente, è più plausibile che, semplicemente, non sia stato suggerito il contrario ), forse più probabile che si sia adeguato alla moda dei coetanei.

Perché? C'è un desiderio di diventare grandi, adulti, e un conseguente sforzo di sembrarlo, il che diventa quasi una decisione non più individuale e programmatica, ma un'adesione spontanea e direi anche coartata dal fatto che, non scegliendo di farlo, ciò provocherebbe un'esclusione dal gruppo sociale di appartenenza. Prendiamo il caso dello spritz: i bar sono pieni di giovani dai 15 anni in su... e poi ti ritrovi 30/40/50enni a ubriacarsi come dementi. Imitazione? Da parte di chi? Secondo me è difficile pensare a un'emulazione della generazione precedente nei confronti dell'attuale: questa ci può essere nell'immediato (nel senso che il 40enne si sente giovane a bere lo spritz e quindi lo fa), ma a monte penso che il rapporto sia inverso: l'ubriachezza - anche semplicemente "il bere" - è un elemento appannaggio dell'età adulta, e come tale viene tralsato dal giovane medio nel suo modello di comportamento.

Se il gruppo sociale più diffuso ha una simile impronta, l'individuo che entra a farne parte non può non condividerla. Fumare fa sentire più grandi, assumere toni poco rispettosi o peggio fa sentire più grandi, perché propri di un "diritto" che hanno gli adulti nei confronti degli adulti, e perché appare come uno strappo del giovane dall'età adolescenziale - età in cui si è tradizionalmente protetti dai genitori - a quella successiva. Insomma, ci si sente più forti - e dunque accettati - a comportarsi alla spiccia da grezzo e spaccone piuttosto che da persona ponderata ed esitante. Un mio amico si rattristava all'idea di compiere 18 anni, dicendo che da quel momento avrebbe avuto un carico di responsabilità catapultato sulle sue spalle. Come dargli torto? È possibile vedere l'attuale spacconeria giovanile come una - più o meno conscia - reazione a questa paura?

[Artemis]

PS: "I primi probabilmente avranno il buon senso di crepare alla svelta" fa un tantino nazi...

E' un dato di fatto, non è nazi.

Se sei vecchio, nella maggiorparte dei casi muori prima. Mi sembra matematico

[fonzino1]

E' un dato di fatto, non è nazi.

Se sei vecchio, nella maggiorparte dei casi muori prima. Mi sembra matematico

Statisticamente hai ragione, ma non pensi mai che un giorno (se sei fortunato, sgraat sgraat) potresti essere tu il vecchio (con gli stessi difetti, magari, di cui ti lamenti tu ora) a cui uno più govane augura di morire?

[Artemis]

Statisticamente hai ragione, ma non pensi mai che un giorno (se sei fortunato, sgraat sgraat) potresti essere tu il vecchio a cui uno più govane augura di morire?

Assolutamente si, e se sarò vecchio, cattivo, rompicoglioni, farà anche bene a farlo, per carità.

Personalmente, spero di crepare indipendentemente prima di arrivare alla fase di incattivimento feroce.

[loric]

E' un dato di fatto, non è nazi.

Se sei vecchio, nella maggiorparte dei casi muori prima. Mi sembra matematico

Quando persone a te care entreranno nella categoria umana della vecchiaia, cambierai idea. E a quel punto il tuo "prima" diventerà "il più tardi possibile". Parlo per esperienza personale.

[fonzino1]

Assolutamente si, e se sarò vecchio, cattivo, rompicoglioni, farà anche bene a farlo, per carità.

Personalmente, spero di crepare indipendentemente prima di arrivare alla fase di incattivimento feroce.

Hai una concezione di vita serena e ottimista !

A questo punto ripristiniamo la rupe Tarpea che ci si porta avanti col lavoro...

[Artemis]

Quando persone a te care entreranno nella categoria umana della vecchiaia, cambierai idea. E a quel punto il tuo "prima" diventerà "il più tardi possibile". Parlo per esperienza personale.

Ho perso due nonni, due zii, il prozio che mi ha allevato fin da quando ero bambino e, nonostante tutto, non sopporto più mia nonna che sta veramente diventando vecchia.

Pur conscio che al momento opportuno mi dispiacerà molto, e ci piangerò anche, non ho la presuzione e l'egoismo di non ammettere che, porella, agonizza lei e fa agonizzare chiunque le stia intorno.

Mi dispiacerà, ma il giorno che muore farà bene a se stessa e alla serenità di tutti coloro che ha intorno. Non è una tragedia, la sua vita l'ha fatta tutta.

E si, parlo per esperienza personale.

PS: quello che forse non potrei mai accettare, invece, è la morte della mia gatta. Ha 11 anni, sta una favola, e già me ne sto preoccupando ora.

[Cosimo]

E' un dato di fatto, non è nazi.

Se sei vecchio, nella maggiorparte dei casi muori prima. Mi sembra matematico

Dopo questa affermazione di consiglio di toccarti abbondantemente i genitali come gesto apotropaitico

[Sifizzirro]

"In omnia pericula tasta testicula, tastatio pallorum enim omnia mala fugit"

[Artemis]

Dopo questa affermazione di consiglio di toccarti abbondantemente i genitali come gesto apotropaitico

Infatti, magari finisce che crepo io.

A voler ben analizzare, non è neanche troppo improbabile