Vai al contenuto

Cosa pensano gli autopareristi dell'Ikea


Autodelta85

Messaggi Raccomandati:

in casa della dolce metà, completamente riarredata, di ikea ci sono solo pochi complementi di arredo che, se dovessero rompersi, si cambiano in due minuti (vedi spazzolino wc)

tutto il resto è quasi totalmente made in Italy e, vi assicuro che, non sono costati poi cosi tanto più di Ikea, considerando trasporto e montaggio.

Ikea secondo me ha il vantaggio, come concept, di avere praticamente tutto quello che serve per arredare casa, quindi sai che puoi trovarci quel che cerchi.

Di essere, nei complementi d'arredo, migliore a parità di prezzo, di cineseria d'importazione alternativa

Un design accettabile (mondoconvenienza, nel complesso, è inferiore come estetica)

Ampia scelta

E non da meno, tutto il contorno che sono riusciti a crearvi, dal ristorante, alla sala bimbi, dai prodotti alimentari tipici svedesi, alla sostenibilità ambientale (:confused:) e via discorrendo

Modificato da hankel
Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 49
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

...

E non da meno, tutto il contorno che sono riusciti a crearvi, dal ristorante, alla sala bimbi, dai prodotti alimentari tipici svedesi, alla sostenibilità ambientale (:confused:) e via discorrendo

Tutto meno che il prodotto in sè, insomma...;)

O, forse, sanno che il prodotto non è granché, quindi...si allestisce il contorno con lustrini e paillettes...;)

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

Link al commento
Condividi su altri Social

La mossa di Ikea: "Abbiamo spostato in Italia alcune produzioni asiatiche"

Le commesse del colosso dell'arredamento low cost ai suoi 24 fornitori italiani valgono complessivamente 1 miliardo di euro all'anno, facendo del nostro paese il terzo sito produttivo dopo Cina e Polonia. I nuovi partner si trovano in Piemonte, ma le regioni leader restano Veneto, Friuli e Lombardia

MILANO - Il colosso svedese dell'arredamento Ikea ha confermato il trasferimento di alcune produzioni dall'Asia all'Italia. E' quanto si legge in una nota in cui viene indicato che il rapporto con 24 fornitori italiani per circa 1 miliardo di euro di acquisti "fa da tempo del Gruppo Ikea il primo cliente della filiera italiana dell'arredolegno", che vale l'8% degli acquisti mondiali del colosso svedese, al terzo posto dopo Cina (22%) e Polonia (16%) e davanti alla Germania (5%). Anche nel 2011 la bilancia commerciale con il gruppo si è confermata a favore dell'Italia, dato che Ikea "compra in Italia più di quanto vende nei suoi negozi nella penisola". Il 63% degli acquisti di Ikea in tutto il mondo proviene da fornitori europei.

Tra l'autunno e la fine del 2011 il gruppo svedese ha iniziato a spostare in Italia, in particolare in Piemonte, alcune produzioni come rubinetterie, cassettiere e giocattoli precedentemente allocate nel Sud Est Asiatico: "Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici - ha affermato l'ad di Ikea Italia Lars Petersson - grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici". Al momento la società svedese non è in grado di stimare il valore delle produzioni spostate dall'Asia.

La quota dell'8% degli acquisti effettuati in Italia da Ikea sul totale sale al 34% se si considerano

solo le cucine: 1 cucina su tre venduta da Ikea in tutto il mondo, infatti, viene prodotta in Italia. L'80% degli acquisti di Ikea in Italia sono mobili, e solo il 20% complementi d'arredo. Le cucine fanno la parte del leone, ma la catena scandinava in Italia acquista anche elettrodomestici, camere da letto, scaffalature, librerie e bagni.

Le prime tre regioni italiane da cui il gruppo svedese si approvvigiona corrispondono ai maggiori distretti del settore: dal Veneto proviene il 38% del acquisti, seguono il Friuli con il 30% e la Lombardia con il 26%, più che in Svezia o Germania.

La ricaduta occupazionale collegata a queste commesse produttive è stimabile attorno ai 2.500 posti di lavoro. Se a questi si sommano i 6.600 dipendenti della rete commerciale e logistica di Ikea in Italia e l'indotto generato dai punti vendita, la ricaduta occupazionale diventa pari a circa 11.000 posti di lavoro.

(10 aprile 2012)

La mossa di Ikea: "Alcune produzioni spostate dall'Asia in Italia" - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

...

Link al commento
Condividi su altri Social

Come già detto, per alcuni componenti è ottimo.

Se si vuole un buon compromesso senza doversi scervellare passando n negozi, magari per arredare una casa in affitto, è utilissima.

Certo se devo arredare la casa della mia vita, almeno per il grosso meglio rivolgersi altrove!

Link al commento
Condividi su altri Social

A PD ce n'è uno e ci vado spesso, anche solo per farci qualche giretto :)

Nel giro di qualche anno dovrebbero aprirne uno nelle mie zone (se si sbrigano a concedere le autorizzazioni :disp2:)

Apprezzo molto l'organizzazione e la razionalità con cui gestiscono.

Circa i prodotti dipende, ho visto delle cose fatte davvero molto bene, altre che non prenderei mai.

L'ultimo acquisto è stato l'armadio della morosa: tra tutti i centri che abbiamo girato era in assoluto il meno costoso e più più completo, oltre al fatto che che l'elevata modularità le ha consentito di farselo esattamente come voleva. Non so quanto sarà duraturo nel tempo, però all'apparenza i componenti sono molto robusti, meglio di altre cose viste in giro. Incrociamo le dita.

Io invece l'acquisto che apprezzo di più è la sedia "da boss" dell'ufficio: dopo anni è ancora perfettamente funzionante e non presenta segni d'usura. La pelle non è raffinata, è "crosta" ma per questo è molto robusta. Cigola solo un po', ma devo trovarne ancora una che non lo faccia :)

Curiosamente è d'ieri la notizia che vogliono spostare parte della produzione in Italia:

MILANO, 10 aprile (Reuters) - - Il gruppo svedese di arredamento Ikea annuncia di aver spostato tre produzioni dall'Asia all'Italia, incrementando, così, la propria base di fornitori sul territorio italiano a scapito dei paesi emergenti. [...]
Ikea sposta tre produzioni in Italia da Asia | Notizie | Società Italiane | Reuters
Link al commento
Condividi su altri Social

Da architetto ho seguito l'invo/evoluzione di ikea. Per sommi capi concordo con Cosimo e con gli altri: basta prendere un catalogo di una decina di anni fa e si vede che sono passati da un design intelligente ad un design modaiolo. Su certe cose la qualità è scesa drasticamente per mantenere i prezzi bassi, su altre è rimasta la stessa, mentre sulla linea "figa" l'aumento di qualità porta il prezzo ad essere simile ad altri negozi. Diciamo che nella zona, ikea si pone un gradino più su di mondoconvenienza (a livello di design qui siamo messi maluccio, puntano tutto sul prezzo) e sta un gradino sotto a Grancasa/mobilifici generici. Al top ci sono i mobilifici "su" e al limite inferiore ci metto Conforama (ex Mercatone).

Io ho diverse cose di ikea e ne sono soddisfatto, ma sono mobili nella fascia media di prezzo. Insomma, se dovessi arredare una casa al mare, comprerei ikea; ma se dovessi arredare casa mia, prenderei qualcosa ikea e qualcosa da mobilifici tradizionali. Semplicemente perchè ikea ormai è più una filosofia di arredamento (montarsi il mobile da solo, andare al negozio e mangiare le polpette/l'hotdog, ecc) e riesce a dare di sè un'aria friendly. Con il rovescio della medaglia che ormai in casa di tutti i miei amici trovo complementi che ho pure io (cornici, lampade o il tavolino da 4.99 euro) e quindi non c'è più la personalizzazione dell'arredo ma la standardizzazione dell'ikea family.

el Nino

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

Link al commento
Condividi su altri Social

come dice il mio barbiere:

il pezzo più grosso di legno in un mobile ikea è questo :

images?q=tbn:ANd9GcStFK-0fsACnUwqYzFSY7Bsq2PXwEj00WEVPWgE7mMw1dxvoCMG

quindi l'ikea è l'ennesima dimostrazione del fatto che oggi non ha più senso la "brand loyalty":

per ogni prodotto/servizio occorre ogni volta valutare ciò che offre il mercato.

Dal mio punto di vista comunque gli oggetti che abbiamo acquistato in famiglia,

non di recente in effetti, si sono rivelati validi e imho una componente significativa del successo

sta nel fatto di potersi fidare: imho ottieni semplcemente quello per cui paghi,

però non corri il rischio di trovarti sorprese come i mattoni nel sottofondo

per far sembrare i mobili più solidi o di non vederteli consegnare stile aiazzone degli ultimi tempi .

p.s. di recente hanno avuto parecchie campagne di richiamo su vari prodotti (es. per bambini) quindi

potrebbe essere che la produzione italiana possa servire anche a questo.

p.p.s campagne vere;):

ikea-allen-key-product-recall-e1333471864299.jpg

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

Link al commento
Condividi su altri Social

mi chiedo come riescano questi fornitori italiani a fare meglio e a più basso prezzo degli asiatici

"Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici - ha affermato l'ad di Ikea Italia Lars Petersson - grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici"

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.