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I miti d'epoca di poliziottesco


poliziottesco

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Per onorare la memoria della '59 di Dannatio oggi ne ho guidata una, berlina JTD :D ero seduto pronto a partire nella Passat, mi hanno chiesto "Vuoi mica guidare l'Al..." e io ero già seduto al posto e col sedile regolato :mrgreen:

Fottesega che fosse un'aziendale ANAS a disposizione di chi ne ha bisogno (vale a dire la zoccola dell'autoparco) e conseguentemente sfondata... ero in astinenza da mesi, dovevo farmi una riga a tutti i costi :§

159, e sei subito alfista :lol: :lol: :lol:

Mi ricorderò sempre il giorno della presentazione delle foto ufficiali... vedendo le foto della coda tronca AutoDelta disse una grande verità: "In Alfa hanno sbagliato tutto, dovevano fare una berlina e gli è uscito un coupé" :D

Però però... Giulietta è way way better in quanto a divertimento... ;)

Torniamo a polizzzziottesco, va' :D

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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  • 4 settimane fa...
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Inviato (modificato)

...poi ci fu un' altra rossa da perderci la testa

http://www.youtube.com/watch?v=ElwnI_src1U&feature=related

Le forme snelle, eleganti ed essenzialmente muscolose della 308 GTB/GTS mi hanno sempre ricordato l’ atleticita’ magra e muscolosa di Bruce Lee. Il fisico agile e nervoso dei praticanti di arti marziali anni ’70,periodo in cui sono nate le forme, ancora emozionanti, di questo piccolo capolavoro. Tuttavia e’ negli ’80 che l’ auto raggiunse la fama, in particolare nella versione quattrovalvole che grazie a questa novita’ della tecnica si vide riconsegnata una considerabile iniezione di potenza, a controbilanciare le debolezze derivate dalla adozione della sintetica ed inanimata iniezione elettronica.

Modificato da poliziottesco
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Inviato (modificato)

Pedalavo come una bestia per non pensare. Avevo appena litigato con Leo Antonicelli perche’ aveva schernito come in una ossessione ipnotica chi, diversamente da lui, non indossava felpe rosa della Best Company e jeans firmati tenuti su da cincture El Charro. Mi ero inoltrato nella campagna, seguendo un dedalo di stradine che, cominciando con il costeggiare la ferrovia, si dipanava tra campi e masserie. Superai la cava di pietra, continuai insinuandomi nel sottopasso e poi sbucai su una strada di brecciolino. Le ruote possenti della Big 80 non sembravano soffrire quella strada secca, bianca e polverosa. Spingevo a piu’ non posso, immaginando di prendere la testa di Leo Antonicelli a martellate, quando, in preda al furore, diedi un colpo brusco alla leva del cambio, immaginando di scalare come un pilota di F1.

La catena deraglio’ con un rumore di ferraglia. Le guance paonazze che disegnavano sul mio viso una espressione vagamente ebete, persero colore. Cercai di rimettare la catena a posto eseguendo le solite manovre: rovesciare la bici, posarla a terra usando sella e manubrio come punti di appoggio , dare una pedalata a mano. L’operazione si rivelo’ inutile e piu’ snervante di quella volta che cercammo di aiutare Lucio Covella a rimetter a posto l’apparecchio per i denti che gli si era sganciato dall’arcata superiore per aver digrignato le zanne con troppo fervore dopo aver segnato un goal decisivo durante il torneo al consorzio.

Merda. Si schiattava dal caldo. Nell’assordante silenzio dell’estate, a tratti interrotto dal canto delle cicale, alzai gli occhi. Senza accorgermene ero giunto davanti a quella che noi bambini chiamavamo la “Villa Cassano 2”. Nessuno sapeva perche’ si chiamasse cosi’. Chiaramente in passato era stata abitata da qualche aristocratico, ma ora non vi era traccia di vita in quell’abitazione ottocentesca, simile ad un casermone in pietra, grigio, che pero’presentava il vezzo di avere le finestre con gli infissi in legno di colore arancione. Entrai nel cortile scavalcando il muretto di cinta. Eccitato dall’assenza di rumore, mi diressi su un lato della villa e cercai di entrare da una porta secondaria. Chiusa. Ebbro del coraggio che mi sembrava, mi sembrava di dimostrare, decisi di arrampicarmi su di un albero di fichi che, come un parassita, abbracciava parzialmente la casa. Il mio obbiettivo era una finestra. Gli infissi arancioni, ad una leggera pressione, cedettero. La stanza era grande, piena di calcinacci e tegole, bottiglie e cocci. Da qualche parte della merda di piccione. In un angolo una porta, la aprii. Buio. Entrai. La prima cosa che pensai fu che il pavimento era appiccicaticcio. Poi scivolai sul sangue e caddi all’indietro, lasciando una strisciata sulle mattonelle bianche e nere, a scacchi, inizio ottocento. Annaspando con braccia e gambe, come una tartaruga riversa sul carapace, spalancai la bocca ma non riuscii ad emettere alcun suono, come in uno di quei sogni in cui vuoi urlalre o scappare ma la voce non esce e le gambe non si muovono.

In camera mia, sdraiato sul letto, sdraiato sul letto e matido di sudore, avvolto nelle lenzuola come in un sudario, finii di cantare, in preda agli incubi, una personale versione di alcune canzoni di chiesa. Di fronte a me, leggermente spostata sulla destra, la televisione ronzava trasmettendo un telefilm americano, il cui protagonista, in una sequela di immagini per me prive di senso, passava da incubi sul suo passato di soldato in Vietnam, a due Dobermann inferociti, ad un’auto mozzafiato. Decisi che da grande avrei fatto l’investigatore privato. Era un'idea.

Modificato da poliziottesco
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..... Le ruote possenti della Big 80 ....

Ma,ma....Loooool...:lol::lol::lol::lol:la felpa best company e la cintura charro a tenere su i forza12 o i naj-oleari saranno da fighetto,ma pure la bicicletta mica era roba proletaria:mrgreen::mrgreen::mrgreen:Era il suv delle biciclette:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

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Ma,ma....Loooool...:lol::lol::lol::lol:la felpa best company e la cintura charro a tenere su i forza12 o i naj-oleari saranno da fighetto,ma pure la bicicletta mica era roba proletaria:mrgreen::mrgreen::mrgreen:Era il suv delle biciclette:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

:lol::mrgreen: Ehhhmm, che io ricordi il SUV per eccellenza era la Oxford!

9061093048fo2.jpg

un orrendo plasticone che si rifaveca al mitico motorino :lol:8-)

PS; comunque io non avevo la Big80, mi accontentavo di una BMX scassata, classico regalo della prima comunione :D

Però...che sensazioni che trasmetti...pare di leggere un romanzo in cui le atmosfere cupe, un po' lugubri, sono sempre dietro l'angolo. Avvincente.
Ne voglio ancora 8-)

Grazie di cuore :D, vedremo che piega prende la storia :mrgreen:

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L'ambientazione mi fa tanto Sicilia...Non so perché ma leggendo l'ultima mi vengono alla mente i luoghi delle novelle di Verga,ormai dimenticati.

Sbaglio?

"Never press the gas pedal,until you know you will never have to take it off."

Jackie Stewart

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:lol::mrgreen: Ehhhmm, che io ricordi il SUV per eccellenza era la Oxford!

un orrendo plasticone che si rifaveca al mitico motorino :lol:8-)

Ignoravo l'esistenza di sto robo:shock::shock:

PS; comunque io non avevo la Big80, mi accontentavo di una BMX scassata, classico regalo della prima comunione :D

..cut...

Eh cazzo,io mi vergogno a dirlo,ma la big80 ce l'ho avuta per davvero:oops::oops:....solo che la mia si chiamava gottfried,ma era ugualissima cambio scassabile compreso...lo avranno assemblato a pomigliano....

Pesante come un suv da spingere,metà della energia della pedalata se la mangiava il molleggio del posteriore...li mortacci sua:lol::lol::lol:

L'ambientazione mi fa tanto Sicilia...Non so perché ma leggendo l'ultima mi vengono alla mente i luoghi delle novelle di Verga,ormai dimenticati.

Sbaglio?

Nuo...:mrgreen:sulla murgia abbondano le masserie abbandonate...dove combriccole di piccoli terun biciclettati si avventuravano cercando di farsi male o di strapparsi i pantaloni(i famosi forza12 felpati,o americanino:mrgreen:)impigliandosi in qualche cancello arruginito....che poi da qualche altra parte riuscivi comunque ad entrare...:lol::lol:

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L'ambientazione mi fa tanto Sicilia...Non so perché ma leggendo l'ultima mi vengono alla mente i luoghi delle novelle di Verga,ormai dimenticati.

Sbaglio?

Ciao, come ti ha gia' risposto sarge, l'ambientazione e' quella della Murgia, in Puglia ;)

Ignoravo l'esistenza di sto robo:shock::shock:

Eh cazzo,io mi vergogno a dirlo,ma la big80 ce l'ho avuta per davvero:oops::oops:....solo che la mia si chiamava gottfried,ma era ugualissima cambio scassabile compreso...lo avranno assemblato a pomigliano....

Pesante come un suv da spingere,metà della energia della pedalata se la mangiava il molleggio del posteriore...li mortacci sua:lol::lol::lol:

..

quel robo dalle mie parti a meta' anni '80 andava per la maggiore trai fighetti, in particolare se rossa. Chiara l'ispirazione da lui

images?q=tbn:ANd9GcQ_-kbIxoMJ5TdZ-UYoyBKjN2qCZFfEVZGXARHG_4oY4eLJLHy9Ju-HlzPb

per la Big80, minchia hai elencato tutti i difetti, il molleggio posteriore era mitico, ricordo un mio amico grassoccio che pretendeva di andare piu' rapido di tutti e che inesorabilmente ad ogni pedalata affondava in basso :lol:

diamole una passerella su

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