Ford Q1 2012: le attività europee riducono del 45% i profitti

[Mansell82]

No ti eri espresso bene, son io che ho interpretato male:sorry:.

[TonyH]

non lo so, magari mi sono espresso male, però il senso è:

se per fare la Focus ci mettono 11ore/uomo e per la hyundai 19,5 ore/uomo; Considerato che sono macchine dello stesso segmento, grossomodo con lo stesso livello di finiture..etc.

Come è possibile che la Coreana richieda il DOPPIO del tempo per essere prodotta?

il fatto che poi la manodopera a ciclo finito costi di meno per l'asiatica è un altro discorso...

Non è che ci mettono il doppio a fare la coreana, ma che utilizzano il doppio della manodopera

La fabbrica Ford avrà molte più operazioni automatizzate rispetto a quella coreana, che invece farà ancora manuali, avendo a disposizione forza lavoro a un costo di gran lunga inferiore.

[fonzino1]

Però fare il confronto tra una produzione tedesca e una ceca non ha molto senso: è come scoprire l'acqua calda il fatto che chi produce in Rep. Ceca spende di meno (altrimenti come si spiegherebbe il fatto che TUTTI hanno stabilimenti in Slovenia, Rep. Ceca, Polonia etc.?).

Diciamo che Ford ha sbagliato a decidere di produrre in Germania il suo best-seller (praticamente la vettura che le garantisce la sopravvivenza insieme a Fiesta) perchè è arrivato un concorrente che produce un'auto simile (anche esteticamente, essendo l'ex capo design di Ford il nuovo capo design di Hyundai, e guardate le versioni sw per capire che hanno la stessa linea) proposta ad un prezzo anche inferiore, su cui, però, Hyundai ha maggiore margine di profitto o di sconto (a seconda di quello che vuole ottenere dal mercato).

E' un po' lo stesso problema affrontato da Marchionne al momento di decidere di portare Panda a Pomigliano e trasferire nuova Y nello stabilimento polacco della 500 (probabilmente, i maggiori guadagni delle produzioni polacche, dovuti ai minori costi ed al maggior prezzo di mercato, compenseranno i risicati margini della produzione italiana).

[TonyH]

Diventa però il solito cane che si morde la coda.

Ok, facciamo la focus all'est. C'è un grosso però.

Gli ex lavoratori tedeschi, non hanno più potere di acquisto di comprarla, perché senza lavoro.

I nuovi lavoratori slovacchi, visto che prendono un quarto, ma la macchina non costa un quarto, non se la possono comprare.

E quelle 280.000 focus all'anno che stai sputando fuori, chi se le compra?

Ed è una domanda che dovrebbero farsi a livello UE, perché ovviamente le aziende vanno dove gli conviene, intervenire a livello magari di de-tassazione o tassazione progressiva in modo da contenere l'emorragia di posti di lavoro nell'Europa occidentale.

[fonzino1]

Diventa però il solito cane che si morde la coda.

Ok, facciamo la focus all'est. C'è un grosso però.

Gli ex lavoratori tedeschi, non hanno più potere di acquisto di comprarla, perché senza lavoro.

I nuovi lavoratori slovacchi, visto che prendono un quarto, ma la macchina non costa un quarto, non se la possono comprare.

E quelle 280.000 focus all'anno che stai sputando fuori, chi se le compra?

Ed è una domanda che dovrebbero farsi a livello UE, e intervenire a livello magari di de-tassazione o tassazione progressiva in modo da contenere l'emorragia di posti di lavoro nell'Europa occidentale.

[owluca]

Il rapporto devi farlo sul costo industriale, non sul prezzo al cliente ovviamente a Ford non costa 17 mila euro fare una focus.

E devi fare gli aggravi di costi differenziali.

Focus nel 2011 in Europa ha venduto 280.000 unità, e quello significa che Ford ha dovuto spendere 76 milioni di euro in più di costi di personale, e son soldi.

Il raffronto è ore/uomo, non significa che ci mettono a fare di più una i30, ma che visto che la manodopera la pagano un quarto, la in maniera maggiore rispetto a ford, che userà più processi automatizzati.

si ma funziona anche al contrario :

supponendo che il costo sia ad es. la metà del prezzo la percentuale sarebbe doppia pari al 3,2 % sempre inferiore alle fluttuazioni che in questo periodo

subiscono le valute e le materie prime.

inoltre dire che il costo è la metà del prezzo significa "anche" dire che si ha un ricarico del 100% quindi il 3,2% lo puoi assorbire senza problemi.

complessivamente decadono molti dei motivi per delocalizzare, senza considerare che appunto qui dopo avresti un problema di mancanza di mercato

[TonyH]

In valore assoluto, il 3% è niente, ingegneristicamente si direbbe "è trascurabile, possiamo approssimare con opportuno coefficiente sperimentale".

In valore relativo, è invece tantissimo. E' tanto perchè è dell'ordine di grandezza dei ricavi, e avere il 3% in più di costi fissi può diventare l'ago della bilancia tra fare soldi, e perderne.

Come dico sempre, le aziende non sono onlus, e se hanno sfogo per la produzione all'est, fanno bene ad andarci per restare in piedi.

Sono le controparti che dovrebbero preoccuparsi per i risvolti sociali delle delocalizzazioni (istituzioni in primis). E prendere misure in maniera che delocalizzare non sia così conveniente com'è ora. Perchè oltre alla perdita di mercato interno (che può anche rivelarsi un boomerang per la stessa azienda se non ha altri mercati) si ha la perdita di posti di lavoro, ergo di tasse e contributi.....

Invece nell'ultimo decennio a livello paese si è fatto niente per evitare la fuga di posti di lavoro, con l'indifferenza nel migliore dei casi, col boiccotaggio nel peggiore.

E Fiat è un ottimo esempio. E' vero, si son fatti lo stabilimento serbo, tuttavia da lidi piemontesi non ho sentito nessuna voce che dicesse "guardate, se venite a mirafiori vi diamo carta bianca....nessun onere urbanistico, tasse locali fortemente scontate, vi allacciamo anche il drosso alla linea TAV in costruzione..."

[metamorris]

Fonte Reuters:

Ford offers European workers severance pay | Reuters

fonte primaria la Frankfurter Allgemeine Zeitung di martedì.

Ford offrirà buonuscite ai dipendenti sfruttando programmi europei in Germania, UK e altri paesi.

A questa mossa si accompagneranno tagli ai lavoratori a contratto e nei servizi acquistati dall'esterno.

L'obiettivo è di tagliare diverse centinaia di posti di lavoro (su base volontaria) ma le cifre esatte si sapranno nei prossimi mesi.

ai dati già presentati precedentemente, aggiungo che ad agosto Ford è calata del 29% con un mercato in calo dell8,5%.

[metamorris]

Fonte Bloomberg:

Ford Says European Dealers Selling Vehicles to Themselves - Bloomberg

Previsioni di Perdite

Adam Jonas, un analista della Morgan Stanley di New York si aspetta che Ford perda in Europa fra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro nel 2012

Possibili Risparmi

Colin Langan, il solito analista, questa volta della UBS Investment Research, dichiara che la sola chiusura dello stabilimento di Genk porterebbe a risparmi annui di 500 milioni di dollari e potrebbe essere portata a termine per la fine del 2013

Roelant de Waard, Vice Presidente del Marketing, Sales and Service, di Ford Europa, ha fatto alcune dichiarazioni interessanti.

Km0

Dichiara che il fenomeno è molto diffuso in Europa e che il 30% delle immatricolazioni (nei primi 8mesi del 2012) in Germania sarebbero Km0.

Ford sta cercando di limitare il fenomeno per ridurre l'erosione dei margini di contribuzione, senza dare dettagli su quali siano gli obiettivi di Ford in termini di margini di profitto e di come intenda operare nei confronti delle concessionarie.

Vendite

Prevede una ripresa non prima del 2014, si aspetta un'aumento delle vendite di Ford dovuto alla presentazione della Focus Ecoboost.

Nuovi Manager

Nuovi per modo di dire visto che Mark Field, Presidente di Ford America e papabile successore di Mulally, ha codiretto la strategia che ha portato a passare dalle perdite record di 4 anni fa ai profitti attuali (margine di profitto in Nord America del 10,8%).

Field starebbe per ricevere la responsabilità di rimettere in sesto la Ford Europa.