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L'energia che non si consuma

Freeijis è una parola che non esiste. L'ha inventata Caterina Falleni, una studentessa di 23 anni mettendo insieme l'inglese "free", "friji" (in lingua swahili, "fresco" e "puro") e S (la lettera che si usa per indicare la variazione della funzione di stato entropia). Grazie a Freeijis questa estate volerà in California con una borsa di studio del valore di 30mila dollari per partecipare al Graduate Studies Program 2012 di Singularity University, presso il centro di ricerca Nasa Ames, in Silicon Valley.

Il suo progetto ha vinto il concorso indetto da Axelera e Singularity University con l'obiettivo di trovare progetti o idee che banalmente rendano migliore la vita, aumentino la felicità, la salute, l'istruzione, la sicurezza le opportunità per il futuro nei prossimi tre anni, facendo leva sull'innovazione e sull'uso della tecnologia.

«L'idea mi è venuta due anni fa in Tanzania, ospite di mia zia che vive lì - racconta Falleni a Nova24 - osservando il modo in cui conservano il cibo. Consiste in un un sistema di refrigerazione che sfruttando le caratteristiche dei materiali a cambio di fase (Phase Change Materials), consente di raffreddare senza ricorrere all'elettricità o altre fonti di di energia». L'oggetto sfrutta l'evaporative cooling, in altri termini il principio della sudorazione cutanea per abbassare la temperatura corporea. Lo fa in teoria attraverso le caratteristiche dei materiali a cambio di fase (Phase Change Materials).

In teoria perché il prototipo realizzato dalla Falleni funziona anche - assicura lei - usando l'acqua contenuta nell'intercapedine tra due contenitori (nella foto), uno quello interno in alluminio e l'altro in terra cotta. «Sono riuscita a procurarmi polveri di Pcm per l'esperimento ma in quantità limitata. Anche senza però sono riuscita in Italia al chiuso a mantenere stabile la temperatura intorno ai 10 gradi centigradi».

L'effetto refrigerante con i materiali a cambiamento di fase dovrebbe però essere più forte: i Pcm infatti si possono sfruttare come accumulatori di energia durante il loro passaggio di fase a vantaggio dei risparmi energetici sul condizionamento in fase estiva. Il prodotto in ogni caso sarà perfezionato in California.

I Pcm come materiali termoregolatori sono stati sperimentati per la prima volta alla Nasa. Ma lo sbocco a cui pensa la Falleni più che allo Spazio e legato al mercato degli alimenti. Anzi, vorrebbe intercettare la crescente sensibilità verso «l'energia naturale disponibile per tutti, un'energia pulita, efficiente e salutare».

In ogni caso, sarà la prima studentessa italiana a partecipare a questo programma di studi. Il suo progetto è prevalso su altri 42 finalisti ed è stato premiato anche per il significato simbolico, ovvero quello di aver unito tecnoloigia, nello specifico i nuovi materiali applicati ai principi della termodinamica e il design, caratterstica quest'ultima molto italiana. In Silicon Valley l'aspetta un corso di studi della durata di 10 settimane in cui toccherà con mano tutte le attuali e future innovazioni nei più importanti campi del sapere, dalla medicina all'informatica, passando per energia e intelligenza artificiale.

fonte: L'energia che non si consuma - Il Sole 24 ORE

Qualcuno di voi ha capito bene bene come funziona 'sta roba? :pen:

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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Figa, si torna alla ghiacciaia!

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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A naso utilizza il principio del raffrescamento evaporativo ovverofa in maniera naturale la stessa cosa che fa un condizionatore, questo naturalmente raffresca solo. In pratica l'acqua per evaporare abbassa la temperatura di un corpo con cui è a contatto. Probabilmente sono due contenitori, uno esterno in materiale tipo terracotta che scalda, un'intercapedine di acqua che evapora e un'intercapedine interna che invece cede calore per l'evaporazione.

Mi son spiegato col culo ma più o meno dovrebbe essere così.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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l'idea di raffreddare senza spendere energia e' semplicemente SBAGLIATO, l'entropia vince sempre. Al limite puo' mantenere la temperatura, ma ci deve essere sempre un travaso di energia dall'ambiente ai PCM e viceversa. Se i PCM siano "bravi" a convertire questa energia, questo e' un'altro discorso.

PS: qual e' il contrario di entropia? .... :lol:

Modificato da jeby

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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l'idea di raffreddare senza spendere energia e' semplicemente SBAGLIATO, l'entropia vince sempre. Al limite puo' mantenere la temperatura, ma ci deve essere sempre un travaso di energia dall'ambiente ai PCM e viceversa. Se i PCM siano "bravi" a convertire questa energia, questo e' un'altro discorso.

PS: qual e' il contrario di entropia? .... :lol:

escopia :mrgreen:

logico che non crea freddo, al massimo lo conserva.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Credo che ci possa essere di mezzo un intervento meccanico ogni tot che sposta il materiale PCM (che sono quelli che scaldano sciogliendosi e assorbono calore solidificandosi) da una parete all'altra del dispositivo. E da li salta fuori l'introduzione di energia necessaria a far funzionare un ciclo frigorifero.

In pratica un frigorifero a manovella, che no richiede corrente, ma solo un intervento da parte dell'utilizzatore una volta ogni tanto. ;)

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....innovativo !!

io venti anni nel deserto fà lo facevo usando una bottiglia di plastica avvolta da un asciugamano umido : passa da "piscio" a bevibile in pochi minuti.

esempi di prece3dente ingegnerizzazione:

https://it.wikipedia.org/wiki/Bummolo

l bummolo o bummulu in lingua siciliana[1] è un contenitore in terracotta utilizzato in Sicilia per mantenere l'acqua sempre fresca anche durante l'estate.[2] L'utilizzo del bummolo si basa su un comportamento noto dei liquidi, che passano allo stato gassoso (evaporazione) mediante assorbimento di calore. Il materiale con cui è costruito il bummolo lascia traspirare continuamente una certa quantità d'acqua, che, a contatto con l'aria calda dell'ambiente, si trasforma in vapore. L'assorbimento di calore che ne consegue avviene vicino alla superficie del contenitore, sulla quale, perciò, si produce un abbassamento della temperatura, sufficiente a mantenere il liquido sempre fresco, addirittura anche se esposto al sole.

Ha origini molto antiche. Ne sono stati rinvenuti esemplari risalenti al XII secolo.[1]

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oppure ecco l'implementazione nordica

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contrariamente a quanto si pensa comunemente la fodera non serve solo a riparare dagli urti ma può essere inzuppata per rinfrescare tramite evaporazione

cio' detto , se trovano materiali più innovativi ed efficienti :agree:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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escopia :mrgreen:

Quasi, piu' correttamente escot**ia :lol:

logico che non crea freddo, al massimo lo conserva.

Vero, ma fino ad un certo punto. Non e' un sistema chiuso. In effetti il "refill" attuato manualmente non consuma energia elettrica, ma comunque... in ogni caso, interessante per portarsi in giro i cibi freddi durante l'estate, lo vedo piu' adatto a frigo portatili che altro.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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