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Marchionne "taglia" 500 milioni a investimenti in europa


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quoto tristemente. Se in italia chiude una fabbrica di macchine non ne apre sicuramente un'altra di qualche altro marchio, semplicemente perchè non è conventiente, le tassazioni sulla produzione sono le più alte d'europa, la giustizia civile (fattore determinante per una multinazionale) è lenta e imprecisa, la burocrazia e la programmazione delle aree produttive sono lente e confuse.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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quoto tristemente. Se in italia chiude una fabbrica di macchine non ne apre sicuramente un'altra di qualche altro marchio, semplicemente perchè non è conventiente, le tassazioni sulla produzione sono le più alte d'europa, la giustizia civile (fattore determinante per una multinazionale) è lenta e imprecisa, la burocrazia e la programmazione delle aree produttive sono lente e confuse.

Non voglio essere troppo cattivo, ma la tua lista non basta. se giá solo penso alla professionalizzazione dei operai mi vengono le lacrime.

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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Colgo l'occasione di questo intervento per far notare una cosa che su questo Forum tendiamo a dimenticare.

La Dart, ha le dimensioni della Marea ed è il modello più piccolo commercializzato da Dodge. Erano anni, dalla Neon, che Dodge era assente da questo segmento di mercato a lei abbastanza alieno.

Vendere una Punto marchiata Doddge, vorrebbe dire scendere di almeno 2 segmenti rispetto ad una Dart che è già un segmento inferiore rispetto all'offerta standard Dodge degli ultimi anni.

Per carità, tutto si può fare, ma mettiamo le cose nel giusto contesto.

Non a caso, come hai giustamente ricordato, il pianale small arriverà (allargato ed allungato) in america come 500L, cioè una Fiat, cioè un marchio esotico.

Se avrà successo, se la benzina rimarrà stabile sopra i 4 dollari al gallone ( il valore che fa fortemente aumentare/diminuire il numero di vendite delle subcompact), se se se... allora penseranno (IMHO) a farne base per modelli di altri marchi come Dodge.

Credo anche io che il discorso della condivisione, per questa incarnazione del pianale small, non sia tutta la storia, il problema è che un'altra grossaparte della storia, che tutti conosciamo bene, mantenere bassa la quotazione di Fiat per acquisire le rimanenti azioni di Chrysler a basso prezzo, non può essere sbandierata ai quattro venti ogni 3 per 2.

L'ultima parte della storia è, come illustrato da molti, è il discorso delle prospettive di mercato e l'allocazione dei soldi disponibili, che adesso sono mirati ai mercati che danno prospettive di ritorni economici mentre in Europa, nessun costruttore (quasi nessuno) sta guadagnando.

.

proviamo quindi ad inquadrare quello che dici che è formalmente corretto ma implica produrre un modello di un segmento inferiore a quello della Dart. Marchionne è stato chiaro e al di là dell'oceano spettatori e tifosi ne sono consapevoli.

La Dart è una scommessa (parzialmente azzardata se vogliamo), se la Dart non performa come vendite, Fiat-Chrysler va (potrebbe andare) gambe all'aria.

Marchione lo ha detto chiaramente: "....fino a ieri non potevamo sbagliare nessun modello, oggi forse possiamo sbagliarne uno, ma non deve essere la Dart...".

Prima di azzardare un'ulteriore scommessa, credo che prima vogliano essere sicuri di aver vinto questa, solo successivamente potrebbero fare quello che tu proponi (IMHO).

''l'Alfa Romeo,non e' un semplice marchio come tanti,ma una filosofia di vita e di pensiero...o c'e l'hai nel sangue questa filosofia o non la potrai mai capire e carpire...''

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Non voglio essere troppo cattivo, ma la tua lista non basta. se giá solo penso alla professionalizzazione dei operai mi vengono le lacrime.

T!

da quando ho chiuso il capitolo università per iniziare a lavorare (ovvero 1 anno e mezzo circa) mi sono reso effettivamente conto di quanto sia arduo, se non impossibile, fare industria su larga scala in Italia. e questo principalmente per l'ultima cosa che hai detto.

la qualità "Totale" su larga scala noi non la sappiamo fare.

gli operai se non vengono continuamente spronati, incoraggiati, sgridati, insomma tenuti sotto controllo costante, fanno di testa loro nella migliore delle ipotesi o si imboscano per grattarselo nella peggiore.

in piccole medie imprese dai 15 ai 50 dipendenti il controllo è fattibile... ma già dove lavoro io (circa 60) vedi operai che se lasciati a loro stessi frenano volontariamente il lavoro oppure si agevolano la vita a discapito della qualità finale del prodotto

non oso immaginare in uno stabilimento automobilistico con 2000 dipendenti

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Non voglio essere troppo cattivo, ma la tua lista non basta. se giá solo penso alla professionalizzazione dei operai mi vengono le lacrime.

T!

Ma non solo degli operai. In generale.

Cianciamo tanto di meritocrazia, ma in realtà la meritocrazia NON la vogliamo.

Perchè appena si tenta di metterla in pratica (es: test INVALSI, votazionipiù severe) si scende subito in piazza

"è impossibile!" "non si può fare!" "solo in pochissimi riescono".

Eh belli miei...quella è la meritocrazia....mettersi in gioco, farsi un culo allucinante, e mettere in conto che si può fallire.

La meritocrazia non è democratica. Anzi, è fortemente discriminatoria se funziona bene.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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@ JackSEwing

Secondo me - come detto questo é un opinione personale - l´istituzioni italiani hanno un grandissimo problema. Mentre l´atrigianato é di alta qualitá, visto anche dal punto di vista mondiale, le industrie e le loro esigenze non sono mai state rispettate piú di tanto dalle istituzioni.

Non esistono istituzioni che qualificano, e ora, dopo 60-70 anni di pace, italia ha un grande problema. Non esiste un sistema (magari scolare) che funziona - a livello nazionale. Ho presente che in Lombardia e Emilia esistono un paio a livello privato, ma parlando di una sistemazione e contenti: niente. Qui ci sarebbe gran bisogno di rinvoamento o meglio di cambiamento. Spero che la politica se ne rende conto. Vediamo.

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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  • 3 settimane fa...

Salve a tutti, sono semi-nuovo in questo Forum, nel senso che 3 anni fa pubblicai qualche post (con un nickname che ho totalmente dimenticato) su SAAB, ebbi qualche screzio, e abbandonai subito.

In questi anni vi ho seguito, e apprezzo le competenze ingegneristiche diffuse, che a me mancano, e che garantiscono un livello medio degli interventi sensibilmente più alto di quello di altri siti (non che la competizione sia agguerritissima).

Primo intervento riguardo al Segmento B (non proprio in Topic, ma molto meno Off Topic degli ultimi interventi – in fondo, quello che è in gioco nei 500 milioni di investimenti ritardati in Italia è, in gran parte, il futuro del Segmento B in Europa per Fiat).

Secondo me il problema è il seguente: Ford (credo) ha iniziato due annetti fa con la Fiesta una guerra dei prezzi che ha portato tutti i generalisti a vendere in pareggio o perdita (unica eccezione: VW che ha il bonus “la qualità si paga”, o anche “le plastiche del cruscotto sono migliori”) le Segmento B in Europa.

In questo momento Fiat ha due scelte:

  • o fare una nuova Punto al risparmio, il che andrebbe contro il restyling Evo (chi ha approvato quei fari che ancora gridano vendetta???), che ha portato gli interni al top del segmento, e in generale il prodotto nella fascia medio-alta (almeno riguardo a quello che offre).
  • Oppure trovare un partner per dividere i costi di sviluppo, in modo di avere minori ammortamenti, e poter offrire un prodotto all’altezza a prezzi competitivi, anche in assenza di volumi esorbitanti (cosa che di questi tempi in Europa è da mettere in conto).

Credo che Marchionne stia aspettando un cenno da Mazda in questo senso, e credo faccia bene. La domanda che sorge è ora la seguente: che fare fino a quando Mazda (o chi per essa) si decide?

Per me c’è una sola cosa da fare, e credo sia la strada scelta dal Gruppo: tirare fuori una nuova Mito 3 e 5 porte come Iddio comanda, in modo da coprire parte del Segmento B, e poterla proporre a prezzi che garantiscano margini. Non farà grossi volumi, ma tra Punto e Mito 3-5 Porte si arriverebbe a un livello decente. Suppongo che la nuova Mito 3-5 porte sarà sul B-Wide (500L), e quindi andrebbe a Mirafiori. Rimarrebbe il problema di saturare Melfi: ma si potrebbe portare la la Mito Classic, che comunque aiuterebbe un poco, specialmente se proposta a prezzi più contenuti.

Se faranno così, io sarò contento: speriamo solo che non propongano la nuova Mito con il twinair 65 CV come motore di punta (ogni riferimento alla 500 L è puramente voluto).

Questo è quanto. Ho già detto che non sono Ingegnere, quindi, possibilmente il post è ricco di inesattezze o ingenuità.

Saluti e buona domenica.

Modificato da stefano1972
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Salve a tutti, sono semi-nuovo in questo Forum, nel senso che 3 anni fa pubblicai qualche post (con un nickname che ho totalmente dimenticato) su SAAB, ebbi qualche screzio, e abbandonai subito.

In questi anni vi ho seguito, e apprezzo le competenze ingegneristiche diffuse, che a me mancano, e che garantiscono un livello medio degli interventi sensibilmente più alto di quello di altri siti (non che la competizione sia agguerritissima).

Primo intervento riguardo al Segmento B (non proprio in Topic, ma molto meno Off Topic degli ultimi interventi – in fondo, quello che è in gioco nei 500 milioni di investimenti ritardati in Italia è, in gran parte, il futuro del Segmento B in Europa per Fiat).

Secondo me il problema è il seguente: Ford (credo) ha iniziato due annetti fa con la Fiesta una guerra dei prezzi che ha portato tutti i generalisti a vendere in pareggio o perdita (unica eccezione: VW che ha il bonus “la qualità si paga”, o anche “le plastiche del cruscotto sono migliori”) le Segmento B in Europa.

In questo momento Fiat ha due scelte:

  • o fare una nuova Punto al risparmio, il che andrebbe contro il restyling Evo (chi ha approvato quei fari che ancora gridano vendetta???), che ha portato gli interni al top del segmento, e in generale il prodotto nella fascia medio-alta (almeno riguardo a quello che offre).
  • Oppure trovare un partner per dividere i costi di sviluppo, in modo di avere minori ammortamenti, e poter offrire un prodotto all’altezza a prezzi competitivi, anche in assenza di volumi esorbitanti (cosa che di questi tempi in Europa è da mettere in conto).

Credo che Marchionne stia aspettando un cenno da Mazda in questo senso, e credo faccia bene. La domanda che sorge è ora la seguente: che fare fino a quando Mazda (o chi per essa) si decide?

Per me c’è una sola cosa da fare, e credo sia la strada scelta dal Gruppo: tirare fuori una nuova Mito 3 e 5 porte come Iddio comanda, in modo da coprire parte del Segmento B, e poterla proporre a prezzi che garantiscano margini. Non farà grossi volumi, ma tra Punto e Mito 3-5 Porte si arriverebbe a un livello decente. Suppongo che la nuova Mito 3-5 porte sarà sul B-Wide (500L), e quindi andrebbe a Mirafiori. Rimarrebbe il problema di saturare Melfi: ma si potrebbe portare la la Mito Classic, che comunque aiuterebbe un poco, specialmente se proposta a prezzi più contenuti.

Se faranno così, io sarò contento: speriamo solo che non propongano la nuova Mito con il twinair 65 CV come motore di punta (ogni riferimento alla 500 L è puramente voluto).

Questo è quanto. Ho già detto che non sono Ingegnere, quindi, possibilmente il post è ricco di inesattezze o ingenuità.

Saluti e buona domenica.

Per quanto attenda un erede della piccola Alfa con relativa versione a 5 porte, al momento congelata se non addirittura cancellata, mi risulta difficile che possa in qualche modo colmare più di tanto il vuoto di Punto, sia in termini numerici che in termini anche di guadagni. Per non parlare proprio che oramai la versione odierna (che IMHO dovrebbe morire prima dell'avvento dell'Euro 6 ossia entro 2 anni scarsi) è in pieno declino di vendite e quindi aggiungere la spesa dello spostamento della linea da Mirafiori a Melfi è del tutto improponibile.

Meglio continuare con i prodotti odierni, già ampiamente ripagati limitandosi a modulare di tanto in tanto allestimenti e sconti nell'attesa di trovare un partner per poter arrivare alla milionata di vetture prodotte su piattaforma Small.

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Per quanto attenda un erede della piccola Alfa con relativa versione a 5 porte, al momento congelata se non addirittura cancellata, mi risulta difficile che possa in qualche modo colmare più di tanto il vuoto di Punto, sia in termini numerici che in termini anche di guadagni. Per non parlare proprio che oramai la versione odierna (che IMHO dovrebbe morire prima dell'avvento dell'Euro 6 ossia entro 2 anni scarsi) è in pieno declino di vendite e quindi aggiungere la spesa dello spostamento della linea da Mirafiori a Melfi è del tutto improponibile.

Meglio continuare con i prodotti odierni, già ampiamente ripagati limitandosi a modulare di tanto in tanto allestimenti e sconti nell'attesa di trovare un partner per poter arrivare alla milionata di vetture prodotte su piattaforma Small.

Quoto,in più dubito che la nuova mito arriverà prima della nuova punto,al limite la nuova mito sfrutterà la base e parecchia altra componentistica della nuova punto,un'investimento al contrario,imho sarebbe impensabile visto che la mito non è certo un'auto ''da grandi numeri'',di conseguenza non può portare entrate tali da ammortizzare la spesa e in più guadagnarci ...la collaborazione con un'altro marchio è sacrosanta...

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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