Varallo Sesia - Il ritorno: Lancia e....

[PaoloGTC]

Eccoci qua, un po' più tristi di prima perchè mentre preparavo le foto apprendiamo della scomparsa di Sergio Pininfarina.

Dicevo ieri, nel topic degli avvistamenti d'auto d'epoca, di questo raduno Lancia (ma non solo) che ha avuto luogo domenica scorsa, nella stessa cornice di quello svoltosi a giugno con le American Cars. Questa volta le veterane erano raccolte tutte in Piazza Vittorio Emanuele, quindi rilassatevi, non ci saranno i miei sproloqui riguardo gli angoli caratteristici della città (che d'altra parte ormai conoscete, quindi non sarebbe stato nemmeno il caso di presentarveli ancora).

Partiamo quindi con le immagini, ed iniziamo subito dal regalino per Nicketto e Mazi.

Lancia Delta 1300 prima serie, "nata" il 23 maggio del 1980, direi quindi "fresca fresca di adesivo".

(scusate se questa foto è stata ritagliata, ma purtroppo in questi giorni siamo stati invasi dai moscerini... non so voi ma qui la cosa sta diventando pesante... sicchè è successo che solo a casa mi sono accorto di avere un moscerino sulla lente della fotocamera cellulosa.... e quindi ho ritagliato... volevate vedere la gigantografia di un microrompiballe? )

(levando targhe ho lasciato la provincia in arancione... perchè è troppo bella da vedere; qui sopra, potete notare a distanza, all'estremità opposta della piazza, l'intrusa 164 che ha scelto di starsene in disparte per non far sfigurare nessuno anche se poi alla fine non sarebbe stata fuori luogo più di tanto, ma lo vedremo poi...)

Ed eccoci col dettaglio del celebre adesivo riguardante la vittoria del premio Auto dell'Anno. Onestamente non ho ben presente quale fosse la tonalità originaria, quindi non so dire se esso si sia conservato bene o meno, me lo direte voi che lo conoscete meglio.

So che avreste voluto anche alcune foto degli interni, ma il fatto è che in questo raduno c'erano dei personaggi un po' strani: insomma, mettete le macchine in piazza, poi quando qualcuno fotografa e curiosa lo guardate un po' storto... alla fine in certi casi non me la sono sentita di essere troppo invadente.

Comunque sia: siam partiti in Delta, spariamo fuori tutte le Delte.

Questa bianca "nata" nell'aprile del 1992, passando alla vista frontale cede il testimone fotografico ad una sua celebre antenata, in condizioni meravigliose; immatricolata anche lei nel mese di aprile, ma 17 anni prima, e cioè nel 1975.

Avanti con le Fulviette.

Una bella Thema appartenente all'ultima serie, "nata" nel marzo del 1993.

Prima di lei, in... gamma c'era la Gamma, che vediamo qui presente con un paio di esemplari (locali) della versione coupè. Il secondo esemplare, che nella vista posteriore vediamo affiancato ad una Flaminia in una curiosa pur vaga somiglianza a livello di linee sul piano del bagagliaio, ha una targa (VC "29.....") disponibile sul calcolo bollo che ci dice "ottobre 1977". Il primo invece è leggermente più giovane, essendo un VC "30....". Sono quindi entrambe poco più giovani del sottoscritto, e guardando il mio piede oggi mi sa che si sono anche conservate meglio

Ed ora... pausa.

Come avete visto, però, ci sono ancora le più anziane da osservare, nonchè alcune "intruse".... ma ci arriveremo dopo. Adesso vado a farmi un aperitivo

[Mazinga76]

Grazie per l'omaggio deltesco, Paolo, veramente molto gradito perchè qui ormai le Delta della primissima ora non esistono più. Se consideriamo invece tutta la produzione della I serie, si sono salvate la LX di papà (unica nel circondario in condizioni perfette8-)) e poche altre dello stesso periodo ma tutte abbastanza/molto trasandate.

L'adesivo mi pare proprio che si sia conservato bene nei suoi 32 anni di vita, forse giusto un filino meno bianco che in origine ma direi più che buono. In genere erano destinati ad ingiallirsi, fino a diventare progressivamente marroni via via sempre più scuri tanto da essere illegibili.

Tra l'altro noto le modanature cromate dei vetri di un lucido pazzesco, che se non sono state sostituite vorrei sapere il proprietario quali alchimie si è inventato per mantenerle in quello stato. Anche quelle col tempo diventavano gialle tendenti al marrone.

Sul resto della carrellata che dire...si respira un'aria indescrivibile, magica, dorata, una Lancia d'altri tempi che dapprima è stata sbiadita e poi definitivamente cancellata con le ultime "creazioni" Lanchrysler". Voglio risparmiarvi la solita cantilena, ma non posso non soffermarmi un attimo sulla sontuosità, la classe e l'eleganza della Thema, nonostante si tratti dell'ultima serie, da tutti riconosciuta come appesantita rispetto agli step precedenti, eppure, a mio personalissimo avviso, a vent'anni ormai di distanza dà una sostanziosa paga in termini d'immagine alla Lanchrysler Thema/300.

Modificato 3 Luglio 2012 da Mazinga76

[Nick for Speed]

Che robe, che robe!!!

Io l'adesivo me lo ricordo esattamente così, ma i miei ricordi iniziano quando la vettura aveva già i suoi 10 anni sul groppone tra l'altro il logo posteriore aveva perso praticamente tutto il colore, ed io, da bravo coglioncello, staccavo con le unghiette quel poco che disperatamente restava attaccato... oggi mi sarei auto-ucciso a manganellate

Per le cromature mazingose, io ritengo, e sottolineo RITENGO, che sulle primissime serie fossero in acciaio inox lucidato, e che magari successivamente siano passati al plasticone cromato; del resto, anche la 126 ha i profili dei finestrini in metallo, mentre lunotto e parabrezza no (e infatti s'è visto...)...

La Gamma è semplicemente... da sbavo! E il posteriore a diedro penso sia voluto proprio come omaggio al passato: l'han risolto un filo meglio rispetto alla K coupè, MA UN FILO PROPRIO

Che dire, altri tempi, altra gente, altro mondo e proprio una concezione di fare l'auto diversa...!

[PaoloGTC]

Beh se non erro Nicketto questa Delta dovrebbe appartenere ancora alla serie che aveva pure la mascherina in acciaio (se non sbaglio fu cambiato il materiale poco tempo dopo il lancio).

Quoto Mazi per la Thema. Per quel che riguarda l'immagine intesa come presenza sulla strada, potremmo dire che la nuova Thema-300 non difetta in questo, è un bel macchinone. A me piace ma semplicemente perchè mi è sempre piaciuto il 300 e quindi questo nuovo modello che bene o male è solo un'evoluzione, mi garba anche lui, quindi per la proprietà transitiva a me la Thema non dispiace; ma come auto, non come Lancia. Vista come Lancia lascia perplesso pure me.

Parlando della vecchia (vera) Thema, secondo me c'è da dire una cosa: noi tutti la amiamo per come è ma stiamo guardando un'auto nata come doveva nascere QUANDO doveva nascere. Ha una linea che secondo me non è possibile replicare in un remake. Non puoi ottenere altro che un barcone, se cerchi di prenderla e riprodurla oggi. La Thema originaria è eccellente perchè lo era quando nacque e ha attraversato gli anni in maniera eccellente, elegante e con misura.

Misura, ecco la parola. Lancia voleva dire anche questo, una vettura che passava e ti ammaliava con la sua eleganza e la sua misura, non che ti colpiva perchè era fucsia con le ruote gialle. Ti passava davanti in un elegante silenzio estetico che esprimeva tanta classe. Oggi sulla Thema-300 questo non lo cogliamo perchè non c'è, essa ti colpisce (non "ti piace", ti colpisce) perchè è enorme e ha tanta presenza, ma questo è un modo d'essere americano, non Lancia. A quel punto rivaluto la K berlina, che ebbe i suoi difetti estetici nessuno lo nega, io per primo, però aveva ancora un qualcosa di quella "misura", solo che la formula che ottennero non era la più indicata. Misura persa già con la Thesis perchè con la voglia di essere originali e di citare cose, c'era già di più un effetto "guardatemi" che ti portava poi a GUARDARLA e capire che non era venuta poi benissimo.

Io personalmente non ho mai incontrato nessuno che mi abbia detto che la Thema era BRUTTA. Al massimo c'era chi non ne era colpito, perchè cercava altre cose più urlate, ma non ha mai offeso nessuno esteticamente. E quando l'ammiraglia Lancia si faceva notare con discrezione, si faceva cogliere da chi apprezzava quello stile e semplicemente non infastidiva altri perchè era misurata... beh quella imho era l'ammiraglia LANCIA.

Questo è il difetto per me dell'attuale Thema: a me piace, ripeto, però.... ho capito che non è fucsia con le ruote gialle come dicevo sopra, però ha una prepotenza che è tutt'altro che Lancia, a mio modo di vedere. Poi possono dirmi che i colori e gli abbinamenti sono di gusto, non discuto. Che i singoli dettagli presi a sè sono discreti, che la calandra è semplice, che il posteriore cita la Flaminia (PURO CULO non stiamo a raccontarci che "l'han fatta così perchè.."; 300 si ispira ad altre cose merrecane di quei tempi e Flaminia aveva il suo nonsochè di merrecano, quindi diciamo che è venuto buono dire così ma non è il caso di parlare di scelte stilistiche fatte apposta ).... è un barcone. A me piace ma è un barcone prepotente muscoloso e massiccio. Se debbo pensare a come potrebbe essere una Lancia, anche che non citi nulla ma che abbia un certo spirito, beh per il mio gusto personale penso alla XF Jaguar. Un'altra macchina che "c'è", ma allo stesso tempo passa e va, senza farti dire "ella miseria!"... esattamente come faceva la Thema originale.

A più tardi con il seguito delle immagini.

Modificato 3 Luglio 2012 da PaoloGTC

[Nick for Speed]

Quoto tutto, anche i respiri! Soprattutto sull'eleganza misurata della discrezione, che oltre alla XF (io la noto eccome ), la ritroverei un po' in certe Audi...

Quotone sul remake della Thema: all'epoca le linee non guardavano al passato, ma al futuro, diversamente da oggi...

[Mazinga76]

Bravissimo Paolo, come sempre riesci a fluidificare i nostri comuni pensieri con una proprietà dialettica chiara. Il mio pensiero è lo stesso. Chiarisco meglio: quando io attacco le attuali Thema, Flavia o Voyager non è mia intenzione farlo per partito preso. Prendiamo Thema, senza guardare ai loghi sui cofani, e riflettiamola per quella che è, cioè nè più e nè meno un'auto americana. Bene, riflettendola nella sua natura di auto americana la si ammira, la si apprezza, magari piace perchè da un'americana è quello lo stile che cerchi e va bene così. Senza mettere in dubbio che i contenuti magari saranno pure d'eccellenza.

Se però mi ci appiccichi due loghi Lancia e la scritta Thema allora mi inka..., perchè come hai magnificamente spiegato quello non è il DNA Lancia, Lancia non vuol dire un barcone che supera di slancio i 5 metri con una linea massiccia e prepotente, questo lasciamolo ad altri. C'era uno slogan del passato che recitava: "La classe in abito Lancia". Ecco, io, mio padre, la buonanima di nonno, se fosse ancora tra noi, e come noi tanti appassionati dello Scudetto Blu, ci sentiamo orfani di quel modo di intendere la Lancia.

[Pandino]

Bravissimo Paolo, come sempre riesci a fluidificare i nostri comuni pensieri con una proprietà dialettica chiara. Il mio pensiero è lo stesso. Chiarisco meglio: quando io attacco le attuali Thema, Flavia o Voyager non è mia intenzione farlo per partito preso. Prendiamo Thema, senza guardare ai loghi sui cofani, e riflettiamola per quella che è, cioè nè più e nè meno un'auto americana. Bene, riflettendola nella sua natura di auto americana la si ammira, la si apprezza, magari piace perchè da un'americana è quello lo stile che cerchi e va bene così. Senza mettere in dubbio che i contenuti magari saranno pure d'eccellenza.

Se però mi ci appiccichi due loghi Lancia e la scritta Thema allora mi inka..., perchè come hai magnificamente spiegato quello non è il DNA Lancia, Lancia non vuol dire un barcone che supera di slancio i 5 metri con una linea massiccia e prepotente, questo lasciamolo ad altri. C'era uno slogan del passato che recitava: "La classe in abito Lancia". Ecco, io, mio padre, la buonanima di nonno, se fosse ancora tra noi, e come noi tanti appassionati dello Scudetto Blu, ci sentiamo orfani di quel modo di intendere la Lancia.

[RiRino]

Che spettacolo,che auto fantastiche:o....grazie Paolo:D...

[Merak]

Sbaglio o quella Fulvia 3 "HF" non é proprio ortodossa?

Bellissime vedere queste Gamma Coupé in perfette condizioni, l'unica che ho visto in giro é quella abbandonata in Via Vincenzo Lancia, SOTTO all'omonimo grattacielo... Destino ironico

[PaoloGTC]

Allora non pensiamoci più di tanto che ci abbattiamo, e rituffiamoci nelle immagini delle veterane (gioia e dolore allo stesso tempo ).

Ricominciamo con... Flavia e Appia.

(con l'aiuto della pagina Nickettiana possiamo ora datare la Flavia come antecedente al settembre 1963 e la Appia antecedente al dicembre 1960)

Una Flavia convertibile piacentina probabilmente oggetto di cambio targhe, in quanto dalla numerazione risulta inserita fra l'agosto 1975 ed il dicembre 1976...

(quella mega-scritta "iniezione" sa veramente d'altri tempi )

Ollallà, questa per me è una chicca. Da quel che posso capire (da novizio, lo ammetto, nel campo delle storiche di quest'epoca) dovrebbe trattarsi di una Appia coupè Pininfarina, la quale però mi lascia perplesso per un dettaglio. Cercando immagini nel tentativo di identificarla (perchè appunto non ci arrivavo) ho trovato alcune viste di questo modello, ma compare sempre con i rostri sui paraurti. Magari qualche personaggio come il nostro Roberto.c può illuminarci.

Collocabile tra a Varese tra il giugno 1967 e l'ottobre 1968, come immatricolazione.

Ed ora una Flaminia GT purtroppo ritargatissima che non ci aiuta nella sua collocazione temporale.

Fine della seconda manche, a più tardi col finale.

p.s. Merak, non cercare il pelo nell'uovo di questi tempi è già tanto che c'è rimasto l'uovo :D