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Varallo Sesia - Il ritorno: Lancia e....


PaoloGTC

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L'Aurelia B24...per me sfugge a qualsiasi classificazione; non è una semplice auto, sarebbe troppo riduttivo e semplicistico, io la considero un'opera d'arte, una scultura, un'emblema del made in Italy nel modo di disegnare le auto di cui facevamo sfoggio agli occhi del mondo intero. Io tra le due varianti preferisco l'America (la versione Bburago, per intenderci:D...), quella con parabrezza curvo e paraurti separati; per me ha un fascino incredibile, ma in ogni caso un'auto superlativa.

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Prima di tutto: magnifico raduno e magnifico servizio fotografico (vabbé, qualche interno in più ci stava bene, eh? ;))

Gli esperti di questa generazione di Lancia, come roberto.c che la usava ai tempi del diploma :D. [...]

Ti piace fare il furbetto, eh? Sappi che Ardea, Aurelia, ecc. alla fine degli anni '60/ inizi '70 circolavano ancora regolarmente in città come Palermo (ove andavo quasi ogni anno a trovare una mia zia). :P

Allora, abbiam detto Ardee, infatti partiamo con questa Appia :D.

Varese, estate 1956.

16kw0ah.jpg

Nulla da dire: la 2° serie è stata, secondo me, la più bella delle tre!

Ed ora Ardea.

Tutte stupende!

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Ma avete visto che angolo di sterzata? Vabbé che è una TP, ma non penso che oggi ci sia nessuna auto (TA, TP o TI che sia) che riesca a "buttar fuori" le ruote così!

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Peccato quelle luci posteriori ... :|

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Bellissima quest'ultima:B10 o B20? :agree:

Da quel che vedo, è un'Aurelia B12 berlina, terza serie, 2266 cc (dopo la B10, 1754 cc, e la B20, 1991 cc)

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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E' un piccolo OT, ma lo inserisco per rendere merito alla voglia e alla perseveranza di una cittadina che nonostante la crisi insiste perchè certe cose continuino ad accadere, e lo dedico a chi come me ha attraversato gli anni dell'adolescenza anche con Max Pezzali.

Ieri sera, il caos, credo sia stato il record di presenze di sempre per un concerto dell'Alpàa.

"fermati un attimo, all'automatico, almeno a piedi, non ci lascerà, in questa città....."

Quando a cantarlo è un'intera piazza in cui si è radunata un'intera valle (più tutti gli ospiti piemontesi e lombardi, code di macchine indescrivibili), dove tutti sanno le parole della canzone a memoria... vien fuori qualcosa di magico. Serata meravigliosa (tanto per far girare le balle a Gimmo)

C'ero anch'io...mi ha fatto ritornare gggiovane a risentire quelle canzoni

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Grazie Roberto :) hai ragione riguardo gli interni. Ci saranno altre foto, ma alla fine son riuscito ad immortalare più che altro le convertibili, perchè con le "chiuse" non c'era molto da fare. Tutti le chiudevano a chiave con i vetri serrati appena scendevano, ho tentato di colpire qui e là ma c'erano troppi riflessi. Tra l'altro, diversi personaggi, contenti per carità che si facessero foto ma senza avvicinarsi troppo, per non parlar del fatto che parevano persone che si conoscono da una vita e che avessero in testa di seguire discorsi nati qui e là oppure il programma che si stava svolgendo all'interno del Teatro, piuttosto che restare attorno alle auto magari aperte a fare quattro chiacchere con i curiosi o appassionati.

Insomma, arrivavano le chiudevano e si allontanavano. Ah, in giro per la piazza c'erano sicuramente, ma vai capire di chi era una e di chi era l'altra, per chiedere ad esempio se si poteva aprire una porta per fare una foto decente dell'interno....

Per le altre foto, portate pazienza.... il sottoscritto è alle prese con alcuni problemi tecnologici. Io carico le foto ma non vogliono saperne di venire fuori. Ora ho chiesto lumi al Gian.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Insomma, arrivavano le chiudevano e si allontanavano. Ah, in giro per la piazza c'erano sicuramente, ma vai capire di chi era una e di chi era l'altra, per chiedere ad esempio se si poteva aprire una porta per fare una foto decente dell'interno....

Un po' sterile però la cosa... al raduno delle Delte integrali (sì, gli faccio da fotografo :D ) i proprietari, oltre a lasciar aperti i finestrini (per far passare aria), son lì in zona che non aspettano altro per raccontarti tutto sulla loro vettura :D

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Per questa Appia concordo col sor Roberto, anche per me è la migliore delle 3 serie; ha una eleganza senza limiti, veramente, e sono quasi certo che nel panorama automobilistico dell'epoca, fatto di auto abbastanza simili tra loro, questa Appia si distinguesse in maniera superba 8-)

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

dsarygf.jpg

"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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[...] Tutti le chiudevano a chiave con i vetri serrati appena scendevano, ho tentato di colpire qui e là ma c'erano troppi riflessi. Tra l'altro, diversi personaggi, contenti per carità che si facessero foto ma senza avvicinarsi troppo, per non parlar del fatto che parevano persone che si conoscono da una vita e che avessero in testa di seguire discorsi nati qui e là oppure il programma che si stava svolgendo all'interno del Teatro, piuttosto che restare attorno alle auto magari aperte a fare quattro chiacchere con i curiosi o appassionati.

[...]

Per i finestrini posso ancora capire, data la giornata piovosa. Chiudere le auto ed andarsene per i fatti propri lo capisco molto meno, anzi niente. Ci si riallaccia al discorso di chi partecipa ai raduni per sé stesso e non per la passione dimenticandosi che senza i "semplici appassionati" i raduni non ci sarebbero, o diventerebbero sempre più e solo un club elitario e sterile. :pz

Vabbé, il Mondo è bello perché è vario ... :nonso:

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Per i finestrini posso ancora capire, data la giornata piovosa. Chiudere le auto ed andarsene per i fatti propri lo capisco molto meno, anzi niente. Ci si riallaccia al discorso di chi partecipa ai raduni per sé stesso e non per la passione dimenticandosi che senza i "semplici appassionati" i raduni non ci sarebbero, o diventerebbero sempre più e solo un club elitario e sterile. :pz

Vabbé, il Mondo è bello perché è vario ... :nonso:

Ancor peggio, Roberto. Con la storia dei finestrini chiusi mi riferivo allo scorso weekend, che era di bel tempo. Le Ardea erano in piazza la settimana precedente, con la pioggia. A maggior ragione quindi, domenica i vetri avrebbero anche potuto essere aperti. Non discuto che poi se avessi avuto modo di parlare con qualche proprietario, avrei potuto ottenere ciò che cercavo, ma appunto valli a cercare.

Figurati che, avendo avuto io l'idea di interpellare una rivista di settore per chiedere se poteva far piacere avere un resoconto di questo raduno, fotografico e di testo, ed avendo ricevuto risposta molto positiva, mi ero dato da fare con la fotocamera anche in questo senso.

Seduto a tavola ebbi modo di accennare alla cosa, per vedere se si riusciva a creare un clima più intimo ed avere aneddoti, foto migliori eccetera. Mi è stato risposto che le cose loro le fanno per loro e basta, e delle riviste non si curano. Un mondo a parte. Ok, sta bene che uno decida di non farsi troppa pubblicità ma allora:

1) cosa vai in piazza a fare un evento pubblico, fallo in un parco di una villa privata e non fare entrare nessuno;

2) anche qui... cosa ti lamenti poi che certe storiche e certe storie non hanno il seguito che meritano. Le riviste son lì apposta, non ti chiedono soldi, c'è in mezzo un pisquano (io) che si occupa di foto e di tutto, tu mi rispondi che non ve ne frega una cippa.... eh vabbè allora state nel vostro castello, che vi devo dire. :)

Avevo già sentito in passato di risposte del genere, perchè era venuto fuori che questo club lancista locale non va d'accordissimo con altre associazioni lanciste, e quindi se fanno le cose le fanno fra di loro. Però pensavo che quando una rivista si dice ben contenta di fare un resoconto di questa bella cosa che hai fatto, la risposta fosse diversa. Così, credo che quel resoconto la rivista non lo farà perchè io non lo preparerò, limitandomi a postare man mano le fotografie che ho scattato, per il piacere dei miei amici pareristi.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Io a quel punto li avrei mandati tutti a farsi... Che si tengano gelosamente i loro "ferrivecchi" allora, che li coprano per bene dalla polvere, per carità niente foto se no la vernice si rovina come gli affreschi... chissà che i topi gli mangino i cavi delle candele :D

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[...] mi è stato risposto che le cose loro le fanno per loro e basta, e delle riviste non si curano. Un mondo a parte. [...]

c.v.d. :pz

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