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Marchionne contro Volkswagen


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Mi permetto di inserirmi per una piccola riflessione, che viene dal chiacchericcio dietro le quinte con amici che lavorano per conce di vari marchi. Senza voler insegnare nulla a nessuno (e ci mancherebbe perchè qui ci sono persone ben più a contatto di me con queste realtà), vorrei solo sottolineare che quando si parla di percentuali di sconto praticate dalle varie case non è sempre detto che si debba valutare come e quando possono in base a quel che hanno ammortizzato o meno, o di quanto possono LORO in sede rimetterci per ogni auto venduta, rispetto al prezzo pieno. Va ricordato che a volte (non mi permetto di dire SEMPRE perchè le realtà marchio per marchio non le conosco tutte, e non potrei proprio conoscerle) il tal sconto non se lo digerisce mica tutto la casa. Lei ne molla una parte, ma l'altra ce la mette il conce che vede ridurre il suo margine... perchè in buona sostanza la casa le auto le vende al conce mica a noi privati. Non sto a fare nomi e marchi, ma so di casi in cui quando c'è il tal sconto, una bella parte vien fuori da quello che il conce NON si mette in tasca... quindi le percentuali che una casa sconta dal listino non è detto che debbano andare completamente a carico di chi produce e del suo guadagno...

Ma certo caro Paolo ;) I concessionari a volte preferiscono vendere il culo pur di raggiungere certi obbiettivi di vendita (che magari recuperi con finanziamenti, pacchetti assicurativi..qualcosa ne so anche io :) )

Il discorso è complesso, l'unica cosa che noto è che lo sconto che ricevo io CLIENTE da mamma Vw non è più elevato della media... poi vabbè, forse è meglio non sapere tutto quello che cè dietro :lol:

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Al solito le simpatie o antipatie personali (in tutte le direzioni naturalmente) stanno facendo partire per la tangente il nocciolo d'el topic.

Gli argomenti interessanti sono due: la forte scontisti fa e la sovrapproduzione europea.

Posto che probabilmente il titolo ansa non e' giusto, al momento e' difficile capire chi abbia detto cosa.

Al netto delle opinioni il fenomeno d'el dumping e' normato e controllato.

Come gia' detto ci sono organismi atti a fare i controlli, probabilmente vw sta lavorando al limite del lecito come e' suo diritto, non c'e' nulla di cui scandalizzarsi, fanno così anche le banche con i tassi di interesse sul costo del denaro.

Mazdonne e co se hanno fatto esternazioni del genere hanno due possibili ragioni: o hanno qualche dato in mano o cercano di forzare la mano sui controlli. Non c'è mai nulla di "clitorideo" in questo genere di dichiarazioni ma sempre e solo puro calcolo, tanto più che la voce che si alza non pare essere isolata. Al netto di tutto ciò il più pulito ci ha la rogna.

Riguardo alla sovrapproduzione invece il discorso e' tutt'altro che sbagliato e coordinarlo a livello di stati purtroppo e' la soluzione meno dolorosa. Chi sottovaluta queste affermazioni purtroppo non riesce a guardare più in la del proprio naso

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CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Riguardo alla sovrapproduzione invece il discorso e' tutt'altro che sbagliato e coordinarlo a livello di stati purtroppo e' la soluzione meno dolorosa. Chi sottovaluta queste affermazioni purtroppo non riesce a guardare più in la del proprio naso
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Anche se VAG facesse grossi sconti non ci vedo nulla di scorretto né moralmente né legalmente, tutte le case fanno sconti e la VAG non li fa su prodotti prodotti in paesi esteri dove può approfittare di costi di produzione minori, il fatto che cerchi di prendere quote di mercato ai suoi concorrenti mi sembra normale, il mercato è libero e vince solo il più forte, le case non possono accordarsi sui prezzi o sulla sovrapproduzione, ognuno va per sé.

Il discorso è diverso su prodotti che vengono da mercati che impongono dazi sulle nostre esportazioni, ma fra le aziende europee deve esserci guerra senza sconti.

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E ammesso che fosse così, in che modo, sotto che sorvegliante in un mercato libero?

la situazione è complessa ma ciò che è da evitare è quanto sta succedendo proprio ora. L'esempio più eclatante sono le dichiarazioni di Hollande sul fatto che peugeot non può chiudere uno stabilimento e quindi sarà probabilmente incentivata, è facile intuire un'azione del genere non può che turbare ulteriormente il mercato europeo. Se si vuole continuare a stare insieme (e non vedo molte alternative) almeno le condizioni economiche per le industrie devono essere simili se non uguali. Questo intendo per coordinamento.

Relativamente alla sovrproduzione io non ho ricette, non ho le conoscenze per dire qualcosa di intelligente, ma qualche esempio che, pur con tutti i limiti del caso, ha funzionato esiste.

Pensate a quello che è successo con il piano Davignon o come cappero si chiamava, che riuscì nell'intento (doloroso, lo so) di ridurre la sovrapproduzione di un comparto importantissimo come quello siderurgico.

Non è una ricetta facile né indolore, bagnoli credo la ricorderanno tutti, ma ridursi a una specie di guerra tra bande in cui (forse) si salva il più spregiudicato, non mi sembra un'alternativa migliore.

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...

Pensate a quello che è successo con il piano Davignon o come cappero si chiamava, che riuscì nell'intento (doloroso, lo so) di ridurre la sovrapproduzione di un comparto importantissimo come quello siderurgico.

Non è una ricetta facile né indolore, bagnoli credo la ricorderanno tutti, ma ridursi a una specie di guerra tra bande in cui (forse) si salva il più spregiudicato, non mi sembra un'alternativa migliore.

Negli USA la chiusura degli impianti (e ne hanno chiusi 27...) è stata condizione essenziale al fine dell'erogazione degli aiuti a GM e Chrysler...

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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credo che al tempo Obama si sia ispirato proprio all'esperienza che ho citato. Mi pare di aver letto secoli fa un articolo sulla stampa o sul corriere. Sarà stato il 2009 o il 2010. Adesso cerco.

edit:

trovato

http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/12/Crisi_dell_auto_riscopre_Davignon_ce_0_090112055.shtml

mi pare che di analogie con la situazione attuale ce ne siano

Modificato da Cosimo

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credo che al tempo Obama si sia ispirato proprio all'esperienza che ho citato. Mi pare di aver letto secoli fa un articolo sulla stampa o sul corriere. Sarà stato il 2009 o il 2010. Adesso cerco.

Non la vedo dura quanto tu, ma un el ridimensionamento e un bel po´ di pensieri a livelli pari tra tuttle realtá involte sarebbe una bella cosa. Solo che c´é di mezzo sta caga*a che si chiama politica. E se il nano ritorna.. e Hollande e Merkel continuano coi discorsi pseudo europei pro nazionali.. addio UE. E allora si che sará una bella guerra tra tutti e vince Hyundai.

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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