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Marchionne contro Volkswagen


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mettiamola così: per una Vw, una MB e una Bmw che vanno a gonfie vele (più per altri mercati che non per quelli europei), non possono dimenticare che Opel e Ford, costruttori che comunque hanno un peso ancora molto rilevante nel sistema Germania, sono presi male. così come la Francia, tra le difficoltà dello Stato e quelle di Psa assai più forti delle crisi passate, non può far finta di nulla.

imho l'UE può fare qualcosa. cosa? bè, non va dimenticato che le sue origini affondano proprio su carbone e acciaio e la gestione di quel settore strategico a livello europeo. l'automotive, per quanto in declino, è ancora strategico eccome per l'Europa. sia in R & D, sia in termini manifatturieri. adesso si tratta però di riequilibrarlo verso la nuova situazione economica.

Il mio cent: carbone e acciaio erano di più facile soluzione, in quanto una colata di acciaio, se risponde alle caratteristiche di uno standard internazionale, è uguale ovunque sia fatto.

L'automobile, per come la intendiamo oggi, anche se è estremamente standardizzata a livello meccanico specie per i segmenti mainstream, è invece molto differenziata dal punto di vista estetico; è un prodotto anche emozionale, destinato all'utenza finale e non all'industria manifatturiera come, appunto, il carbone e l'acciaio. Per questo la vedo estremamente difficile pensare di ridurre la sovracapacità produttiva semplicemente con decisioni del tipo "Francia chiudi questo e questo, Germania chiudi questo, questo e questo, Italia questo" eccetera.

A meno che non si insegua uno dei tanti "Marchionne pensiero" di rendere le fabbriche e il loro indotto indipendenti dal marchio che si costruisce, dividendo R&D e produzione in società slegate tra loro, un po' tipo Magna Steyr ma molto più in grande; allora si potrebbe cominciare a chiudere le fabbriche più antieconomiche (obsolete, scomode, eccetera eccetera), con tutti i paracadute necessari per i lavoratori, a favore di quelle più competitive (più moderne, migliori infrastrutture, eccetera eccetera).

Spero di non essere stato troppo confuso nel mio ragionamento.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Il mio cent: carbone e acciaio erano di più facile soluzione, in quanto una colata di acciaio, se risponde alle caratteristiche di uno standard internazionale, è uguale ovunque sia fatto.

L'automobile, per come la intendiamo oggi, anche se è estremamente standardizzata a livello meccanico specie per i segmenti mainstream, è invece molto differenziata dal punto di vista estetico; è un prodotto anche emozionale, destinato all'utenza finale e non all'industria manifatturiera come, appunto, il carbone e l'acciaio. Per questo la vedo estremamente difficile pensare di ridurre la sovracapacità produttiva semplicemente con decisioni del tipo "Francia chiudi questo e questo, Germania chiudi questo, questo e questo, Italia questo" eccetera.

A meno che non si insegua uno dei tanti "Marchionne pensiero" di rendere le fabbriche e il loro indotto indipendenti dal marchio che si costruisce, dividendo R&D e produzione in società slegate tra loro, un po' tipo Magna Steyr ma molto più in grande; allora si potrebbe cominciare a chiudere le fabbriche più antieconomiche (obsolete, scomode, eccetera eccetera), con tutti i paracadute necessari per i lavoratori, a favore di quelle più competitive (più moderne, migliori infrastrutture, eccetera eccetera).

Spero di non essere stato troppo confuso nel mio ragionamento.

l'estetica è un conto...qui il problema grosso è la manifattura, la produzione. l'UE di sicuro non si mette a discutere di stile :D, ma di coordinamento della produzione sì. comunque concordo con te che il discorso va applicato non solo ai costruttori ma anche e soprattutto a tutta la filiera dell'indotto.

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ascoltato al volo e, complice il tremendo inglese di tajani, il borbottio di marchionne e il rumore di fondo eil fatto che l'inglese lo parlo male, ci ho capito poco.

Spunti interessanti al volo: di nuovo su argomento corea sulla regolamentazione degli scambi, qualche frecciatina con il corrispondente tedesco (che da cosa ho capito era italiano), negazione del fatto che si chiederanno soldi agli stati, richiesta di un piano intelligente per intervenire sul comparto.

Ho notato numerosi riferimenti a car21 e sul fatto che non viene ascoltato giusto? Tajani, che credo sia proprio il presidente di car 21 ha nominato millemila volte il report 2020, che però non so cosa sia..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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ascoltato al volo e, complice il tremendo inglese di tajani, il borbottio di marchionne e il rumore di fondo eil fatto che l'inglese lo parlo male, ci ho capito poco.

Spunti interessanti al volo: di nuovo su argomento corea sulla regolamentazione degli scambi, qualche frecciatina con il corrispondente tedesco (che da cosa ho capito era italiano), negazione del fatto che si chiederanno soldi agli stati, richiesta di un piano intelligente per intervenire sul comparto.

Ho notato numerosi riferimenti a car21 e sul fatto che non viene ascoltato giusto? Tajani, che credo sia proprio il presidente di car 21 ha nominato millemila volte il report 2020, che però non so cosa sia..

Credo che si riferissero al target 20-20-20 The EU climate and energy package - Policies - Climate Action - European Commission

Forse l'unica cosa che capito :D

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Il mio cent: carbone e acciaio erano di più facile soluzione, in quanto una colata di acciaio, se risponde alle caratteristiche di uno standard internazionale, è uguale ovunque sia fatto.

L'automobile, per come la intendiamo oggi, anche se è estremamente standardizzata a livello meccanico specie per i segmenti mainstream, è invece molto differenziata dal punto di vista estetico; è un prodotto anche emozionale, destinato all'utenza finale e non all'industria manifatturiera come, appunto, il carbone e l'acciaio. Per questo la vedo estremamente difficile pensare di ridurre la sovracapacità produttiva semplicemente con decisioni del tipo "Francia chiudi questo e questo, Germania chiudi questo, questo e questo, Italia questo" eccetera.

A meno che non si insegua uno dei tanti "Marchionne pensiero" di rendere le fabbriche e il loro indotto indipendenti dal marchio che si costruisce, dividendo R&D e produzione in società slegate tra loro, un po' tipo Magna Steyr ma molto più in grande; allora si potrebbe cominciare a chiudere le fabbriche più antieconomiche (obsolete, scomode, eccetera eccetera), con tutti i paracadute necessari per i lavoratori, a favore di quelle più competitive (più moderne, migliori infrastrutture, eccetera eccetera).

Spero di non essere stato troppo confuso nel mio ragionamento.

Il nucleo del discorso è proprio questo, il ragionamento di Marchionne funziona per una commodity (quale l'acciaio, un prodotto agricolo) ma è pressoché inapplicabile al settore auto.

Perlomeno finchè ci saranno uno o più costruttori in grado di stare senza troppi problemi sul mercato.

Devo inoltre dire che tali dichiarazioni, gettando sfiducia nei mercati, e in primis nelle capacità della propria azienda di sopravvivere al momento, non fanno che deprimere i corsi delle azioni Fiat. Fossi un azionista, in altri termini, non sarei troppo contento.

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Il nucleo del discorso è proprio questo, il ragionamento di Marchionne funziona per una commodity (quale l'acciaio, un prodotto agricolo) ma è pressoché inapplicabile al settore auto.

Perlomeno finchè ci saranno uno o più costruttori in grado di stare senza troppi problemi sul mercato.

Devo inoltre dire che tali dichiarazioni, gettando sfiducia nei mercati, e in primis nelle capacità della propria azienda di sopravvivere al momento, non fanno che deprimere i corsi delle azioni Fiat. Fossi un azionista, in altri termini, non sarei troppo contento.

In parte, una critica al discorso di Marchionne ci sta: posso capire che "bacchettare" VW per la sua capacità di girare al cliente le migliori condizioni di finanziamento (rispetto alla concorrenza) che spunta sul mercato non sia condivisibile da tutti.

Tuttavia, il discorso potrebbe essere inteso nel senso che il "gioco" di VW danneggia solo l'industria europea, quindi un alleato economico della Germania (d'altronde, se IT, FR, Spagna etc. colano a picco, i costruttori tedeschi perdono alcuni dei loro più importanti mercati mondiali di export), e non il vero pericolo rappresentato, al momento, dai coreani (che godono di un'economia interna prospera e di accordi commerciali sbilanciati a loro favore).

In pratica, il bagno di sangue non solo colpisce e affossa ulteriormente le economie degli Stati europei più in difficoltà, ma, alla lunga, condanna gli stessi tedeschi: un rimedio peggiore del male. Imho.

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@Cosimo:

Car 21 é in prattica una commissione europea. Competitive Automotive Regulatory System for the 21st century - Automotive - Enterprise and Industry

Cercano di dare consigli per la regolazione del settore. In prattica sia la commissione che la l´ACEA sono l´enti politiche dell´automotive in Europa. O meglio dire quelli che preparano le giuste bustarelle... per i politici?

Cmq, il tono é ben diverso e le considerazioni sono tutt´altre che quelle dell´articolo - che parlava di uno scontro tra SM e VAG. Alla fine si rileva di considerazioni diverse tra Politica europea e Politica regionale tedesca (VW é in gran parte in mano allo stato di bassa sassonia).

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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@Cosimo:

Car 21 é in prattica una commissione europea. Competitive Automotive Regulatory System for the 21st century - Automotive - Enterprise and Industry

Cercano di dare consigli per la regolazione del settore. In prattica sia la commissione che la l´ACEA sono l´enti politiche dell´automotive in Europa. O meglio dire quelli che preparano le giuste bustarelle... per i politici?

Cmq, il tono é ben diverso e le considerazioni sono tutt´altre che quelle dell´articolo - che parlava di uno scontro tra SM e VAG. Alla fine si rileva di considerazioni diverse tra Politica europea e Politica regionale tedesca (VW é in gran parte in mano allo stato di bassa sassonia).

T!

grazie, sono andato a leggermi il sito di car 21. C'è pure un rapporto molto dettagliato che mi interessa ma temo non leggerò mai, troppo lungo :mrgreen:

in effetti quanto detto nelle dichiarazioni è roba ben diversa da quanto letto sui giornali,il tono mi è parso molto più basso e il centro delle argomentazioni è bene altro. Per riassumerla alla velocissima, il discorso è fare sistema a livello europeo se no si rischia di rimanere tutti con il cerino in mano

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