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Marchionne contro Volkswagen


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si ma spetta e spera che VW perda l'opportunità di consolidare ulteriormente la propria posizione in europa, ha scelto la sua strada e difficilmente cambierà idea, già deve difendersi dai coreani, se riesce a tirarsi via dalle balle PSA e Fiat ha solo da guadagnarci

Per quanto stimo i tuoi intervent sui motori e la ingegneria, devo dire che qui sbagli. Facendo i conti viceversa vedrai che é perfino una questione di sagezza industriale, avere concorrenza.

Prendi solo l´indotto, che produce per piú di un´ OEM. Se la pressione di essere sempre all´ avvanguardia non ci fosse, ralenti i sviluppi/investimenti. Rallenti anche i processi e allora si che apri la porta a chi non é il tuo vicino, ma un nemico vero e proprio.

Per fare l´esempio: Fiat ha avuto una situazione assai confortevole nei anni dopo la guerra. Se la stessa cosa succedesse a VAG, solo nel ambito europeo, avrebbe con una grande certezza la stessa consequenza. Solo che non si salvarebbe, perche troppo grande. E questa sagezza in VAg l´hanno. il che non vuol dire che l´obiettivo 2018 sia bocciato.

Se prendi Audi come esempio: l´40% del profitto netto di tutto il gruppo proviene dalla cina. Capirai che il mercato tedesco/ italiano é pressoche poco o per nulla interessante. Ma siccome abbiamo una tradizione e siamo veloci (piú veloci del resto del mondo) le cose si creano e costruiscono qua. E questo é solo possibile per via della densitá tecnologica/automotive enorme in europa.

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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I più attivi nella discussione

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con la differenza

che vw è vincente grazie alla cina (non solo ma in buona parte).

che la corea è un mercato automobilistico inespugnabile per l'europa.

quindi sono situazioni molto particolari. Se la cina cresce meno va in crisi anche vw e se ne potrebbero avvantaggiare proprio le coreane.

Per me qualcosa che assomigli a un atterraggio morbido per tutto il comparto continentale bisogna farlo, se no salta tutto di colpo e saranno grandissimi cazzi.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Articolo analogo a quello del primo post è stato pubblicato dal Fatto Quotidiano online.

Non consiglio ai deboli di cuore una lettura ai commenti dei lettori :disp2:

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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con la differenza

che vw è vincente grazie alla cina (non solo ma in buona parte).

che la corea è un mercato automobilistico inespugnabile per l'europa.

quindi sono situazioni molto particolari. Se la cina cresce meno va in crisi anche vw e se ne potrebbero avvantaggiare proprio le coreane.

Per me qualcosa che assomigli a un atterraggio morbido per tutto il comparto continentale bisogna farlo, se no salta tutto di colpo e saranno grandissimi cazzi.

Beh, che dire..

Grazie

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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Bracco, sei stato troppo in Bovisa comunque :P

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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Stavolta devo dire che il discorso di T! sulla "convenienza" di VW ad avere concorrenti in Europa mi convince poco: avendo acquistato tutto o quasi l'acquistabile, comprese intere case automobilistiche, fornitori di design e di progettazione dalla carta alla macchina finita (vedi Giugiaro) ed altro ancora, VW Group potrebbe tranquillamente da sola imporre ai propri fornitori degli obiettivi di sviluppo prodotti/qualità elevati per battere la concorrenza tedesca (che non manca comunque), coreana, giapponese, americana e, perchè no, in futuro, cinese.

Il discorso sulla densità del tessuto industriale europeo e sulla velocità di realizzazione che c'è in EU a diferenza del resto del mondo sarebbe comunque valido, in quanto, pur ridimensionato, l'insieme dei fornitori automotive europei rimarrebbe in piedi comunque (magari con meno impianti,ma più specializzati e di migliore capacità produttiva, perchè la crisi colpisce anche l'indotto e lo spinge alla specializzazione estrema per sopravvivere).

Il cuore dell'Europa occidentale (guardacaso formato proprio da Germania, Olanda, parte della Francia, nord-Italia) rimarrebbe ugualmente una delle aree produttive più dense del pianeta, anche nel campo automobilistico, proprio perchè, imho, il mercato si restringe,ma non per tutti (basta vedere chi erode quote di mercato a chi) e ci sarebbe una naturale sostituzione di capacità produttiva (per un'industria che chiude, ahimè per noi) un impianto più grande o un impianto tutto nuovo lo sostituirebbe (come ha dimostrato di fare Mercedes con la nuova Classe A o l'Audi con nuova A3).

Scusate il pippone...

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Ohhhh mio diiioooo....

Turna? A mo stiamo a livello di asilo.

Qui is parla di una richiesta di intervenzione e non di uno scontro tra due realtá industriali. Tra un po´, uando parla uno AD, il mondo si fermerá (penso presso il 21/12...) e tutto il mondo crolla perché tutti a farsi le pippe.

Per essere chiari, e Cosimo ha giá spiegato per bene la situazione, si tratta di una richiesta di "lavoriamo insieme" o per renderla negative "se qualcuno é piú avanti, e non ci da una mano, morriremo."

T!

 

Guido ergo sum!

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In Corea se non ricordo male è solo Renault-Nissan con Samsung motors ad essere presente.

Vedo comunque una linea comune nel riconoscere che esiste sì il libero mercato, ma che l'Europa deve diventare sempre più unita in tutti i settori se vuole sopravvivere e prendere decisioni ancora più forti come sarebbe questa della capacità produttiva ad esempio. Se poi si trattasse di difendersi da "attacchi" dall'est non credo bisognerebbe farsi problemi, loro non se ne farebbero. So che può sembrare un discorso terra terra e anche un po' populista, ma a pancia piena non ci si rende conto di certe problematiche.

Libero mercato che valesolo per chi viene da noi: le altre realtà economiche (USA, Cina, Brasile etc.) impongono dazi sui beni importati, quindi spingono alla produzione in loco, cosa che in Europa, non so bene perchè, non è stato mai imposto (almeno ufficialmente). Se poi si mettono anche gli accordi del tipo EU/Corea, stiamo messi proprio male...

Probabilmente si è vissuto nella convinzione della nostra superiorità economica-tecnologica e non ci si è mai trovati a pensare ad uno scenario come quello odierno...

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