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Settore auto e industria italiana: crisi, lavoro, mercato, credito...


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vero è anche però che quando Fiat tiene in listino prodotti low cost, come di fatto è Panda Classic, li vende eccome senza problemi. io in giro continuo a vedere un sacco di Panda CLassic con targa nuova...

insomma, c'è un motivo se Renault stessa ha tenuto in listino la Clio Storia, o Peugeot la 206+. perché alla fine sono modelli che vendono ancora bene pur costando poco...

e rendono, perché i costi di progettazione sono stati talmente assorbiti...

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Il successo di Panda Classic più che al prezzo contenuto è dovuto al fatto che al momento è l'unica Fiat a listino ad avere varianti a GPL e Metano. Una volta finito questo lotto ed introdotto le varianti GPL e Metano per la nuova, le quote scenderanno drasticamente.
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Dacia ha senso in quanto serve per commercializzare in europa (francia in particolare) prodotti concepiti per i mercati emergenti. Operazione che Fiat non potrebbe causa mercato casalingo (dove per giunta c'è molta disaffezione) ed europeo in forte contrazione.
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fiscalità su benzina, acquisto bolli e assicurazione. detraibilità aziendale dimezzata.

Lo Stato ha almeno il 50% di colpe in questo disastro.

meno entrate fiscali e gente a spasso...

poi che in Italia ci fossero "troppe" auto è vero, però si sono fatte politiche demenziali.

la IPT maggiorata (per il cx5 che mi ero fatto preventivare di IPT sparavano 500 euro e passa..:roll:) la paghiamo alle Provincie (noto ente inefficiente sotto la lente della spnding review).

quando capiremo questo sarà sempre troppo tardi....

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I tempi sono comabiati, motli giovani in età di acquisto auto non lo possono fare o vanno sull'usato.

Inoltre le case devono iniziare a capire che chiedere certe cifre al privato nella maggioranza dei casi

non sarà possibile, e anche per le aziendali sia per motivi fiscali che di andamento economico non ci si

può che aspettare sia un ridimensionamento nei numeri ma anche del valore medio

dell'auto venduta. Bisogna ricalibrare il mercato su una capacità di spesa nettamente più bassa

e su numeri decisamente inferiori. Tra qualche anno le bisarche di auto usate mi sa che invertiranno il tragitto :-)

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Fiat, probabilmente, non ha mai avuto intenzione di creare un marchio low-cost (ce l'aveva, Innocenti, e l'ha tolto di mezzo; al contrario, vorrebbe fare di 500 un luxury sub-brand), e non capisco il tuo riferimento al marchio italiano.

Infatti quando Dacia in Italia è arrivata sotto l'ala Renault si era parlato di riesumare il marchio Innocenti (come in PSA si era parlato di Talbot). Se le generaliste si danno arie da fighette (penso anche alla linea DS, per esempio), poi non facciano finta di stupirsi se i numeri di vendita crollano, perchè una BMW Serie 1 può essere un prodotto di successo e profittevole, ma difficilmente avrà i volumi di una Ford Focus.

Dacia non è nata per vendere in Francia prodotti concepiti per i mercati emergenti , in quanto, appena passata in mano francesi, ha venduto in tutta EU prodotti "basic" sviluppati su piattaforme Renault ampiamente ammortizzate (le Dacia "originali" non le avrebbero vendute manco regalate) e comunque non ho negato il senso di Dacia.

Proprio queste linee "basic" (ma adatte agli standard Europei) come le chiami le vedo un approccio consapevole della realtà dei tempi, ma salvo rumors ormai nemmeno più così recenti, nessun altro ci si è impegnato.

Da ignorante, io penso che i costruttori europei si aspettino prima o poi il dilagare dei produttori cinesi, consapevoli di non poter competere sui prezzi. Però a questo punto la tanto strombazzata sovracapacità produttiva in Europa è solo indirettamente dovuta alla crisi: la realtà è che si stanno preparando a lavorare da produttori premium anzichè generalisti, e vogliono far pagare i costi della riconversione alla collettività.

Quindi il problema non sarebbe tanto la mancanza di mercato, ma il fatto che i costruttori stanno di fatto abbandonando a sè il mercato attuale (che c'è per forza, visto che la stragrande maggioranza di noi bene o male ha bisogno di un'auto) per prepararsi a quello futuro.

PS: Oddio che ho scritto?!? :lol: mi sa che mi son fatto un po' prendere dal ruolo di esperto economista :sorry:

Modificato da madmaf

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vero è anche però che quando Fiat tiene in listino prodotti low cost, come di fatto è Panda Classic, li vende eccome senza problemi. io in giro continuo a vedere un sacco di Panda CLassic con targa nuova...

Aggiungo che questo è uno stratagemma che FIAT Brasil (che mi dicono però sia una realtà abbastanza a sè stante all'interno del gruppo) sfrutta estensivamente: basti dire che è ancora in listino la Uno '83 (che lì si chiama Mille) con tanto di derivati Van e Fiorino. Il che non crea il minimo problema alla Uno Brasil e alla Palio lanciate l'altro ieri e al Doblò (che pur non essendo l'ultimo modello sarà anni luce avanti rispetto al fiorino nato negli anni '70 su base 127).

Per il segmento B, per l'appunto, convivono felicemente la citata Mille e ben 2 generazioni di Palio (oltre alla stessa Uno Brasil che essendo più grande della nostra Panda è praticamente una B)...

Se tu costruttore mi proponi a 6500 euro un 903cc accettabile esteticamente, con soli 45 cavalli, in cui i vetri scendono a manovella, pochi airbag, in cui è stato fatto il minimo indispensabile per rispettare le normative di legge, ma ho 270dmc di bagagliaio, faccio il pieno con il contagocce e ho la prospettiva che cammini anche 15 anni, io consumatore potrei anche accettare il compromesso, perchè oggi ho un lavoro e domani chissà perchè il posto fisso è "obsoleto", se va bene ho uno stipendio da fame perchè il capo dice che dobbiamo essere "competitivi", però l'auto è indispensabile perchè ho il lavoro a 80 km perchè devo essere "flessibile" e i mezzi pubblici li hanno tolti perchè il comune "risparmia".

Se ne devo spendere 13000 invece magari devo lasciar perdere, anche se viaggerei sul velluto coccolato da millemila aggeggi elettronici su un'auto che fa i 130 all'ora in seconda marcia (salvo il fatto che ormai ci sono zone 30 anche in aperta campagna).

Modificato da madmaf

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Il problema è che tutti hanno penstao per risollevare i conti più a fare auto fighette dove il margine

è più alto piuttosto che 4 ruote e un volante dove non guadagni niente o quasi. Il problema

è che adesso siamo in una fase dove ci sarà sempre più bisogno delle seconde rispetto alle

prime.Anche per le tedesche credo che ci sarà qualcosa da rivedere e certi acessori a certi prezzi

se li sogneranno di venderli a meno che non ti chiami Ferrari Lamborghini o Aston.

Bisogna ri-iniziare a considerare la sostanza delle cose.

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Che poi per la collettività è meglio vendere più focus che serie 1.

Perché muovono le stesse persone, ma lasciando più liquidità in mano alle famiglie da spendere per altro.

Quando ti sei impiccato con la rata del mutuo e della macchina premium, non ti rimangono tanti soldi per il resto....

Solo che da queste parti abbiamo messo su un sistema di regole industriali per cui produrre un focus non conviene. Ultima su tutti la legge sulla co2.

Bei coglioni che siamo.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Lo Stato ha almeno il 50% di colpe in questo disastro.

meno entrate fiscali e gente a spasso...

poi che in Italia ci fossero "troppe" auto è vero, però si sono fatte politiche demenziali.

la IPT maggiorata (per il cx5 che mi ero fatto preventivare di IPT sparavano 500 euro e passa..:roll:) la paghiamo alle Provincie (noto ente inefficiente sotto la lente della spnding review).

quando capiremo questo sarà sempre troppo tardi....

concordo con te , tuttavia il decreto Monti porta la detraibilità delle spese dal 40 al 25 per l'auto...

Inoltre, molte auto segmenti C D E le pagano le aziende, o meglio le pagavano le grosse aziente ai dirigenti e ora hanno ridotto il budget

le case propongono auto dai prezzi altissimi con una svalutazione impressionante. Se aggiungiamo la crisi, eccoci al nostro 100%

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