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Auto dalla Corea nel mirino dei francesi


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Guest EC2277

io penso che queste ipotesi si facciano anche presso i governi e il fatto che NEMMENO lontanamente vengano proposte, mi fa pensare che preferiscano continuare su questa strada.

Il problema è che i paesi non aderenti all'Euro hanno un potere decisionale pari a quello dei paesi che ne fanno parte.

Ma se questi ultimi si coalizzassero e decidessero di rivedere il Trattato di Shengen, anche minacciando di farlo in maniera unilaterale se necessario (ecco il ricatto di cui parlavo prima), allora i paesi ex-orientali non potrebbero fare altro che trattare. Sono nazioni con il cappio al collo: se la Zona Euro crolla perdono la fonte della loro crescita, se vengono buttati fuori dal mercato europeo perdono la fonte della loro crescita. Per sopravvivere e prosperare devono rimanere nel mercato comune ed avere una Zona Euro forte, non hanno altre alternative.

Certo questo porterebbe ad una totale riconcezione dell'Unione Europea per come la conosciamo oggi, ma visto che così com'è ha dimostrato di non funzionare non mi pare una cosa grave.

Modificato da EC2277
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EC, siamo TUTTI d'accordo.

il problema è che mettersi a ridiscutere su questi argomenti significa la FINE dell'Europa.

i discorsi fatti (Merkel&co) sull'Unione Politica, fiscale e bancaria dell'area Euro* mi trovano d'accordo (anche perchè come residente/lavorante italiano avrei praticamente SOLO da guadagnarci :mrgreen:), il punto è che loro stessi si danno dai 10 ai 20 anni per arrivarci....:lol:

e adesso? :lol::disp2:

*i famosi "Stati Uniti D'Europa"

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Guest EC2277

Adesso si deve cominciare a lavorare in tal senso.

Nessuno ha asserito che si tratta di una cosa rapida, facile od indolore. Necessaria si, ma rapida, facile ed indolore proprio no.

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Adesso si deve cominciare a lavorare in tal senso.

Nessuno ha asserito che si tratta di una cosa rapida, facile od indolore. Necessaria si, ma rapida, facile ed indolore proprio no.

comincia tu... (cit.)

in tre mesi sei nella schiera degli "euroscettici" o "euroavversi". facile che consenso ne trovi, che tu ottenga qualcosa da periferici IMHO per nulla.

al limite si ottiene di far saltare tutto (che ribadisco non è la Fine del Mondo)

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L'euro come lo conosciamo oggi, ovviamente non ci sarà più. Ma la spinta deve essere verso una maggiore coesione della zona.

A cominciare dalla ridefinizione di quel "limbo" che è si-UE-no-euro.

L'entrata nell'UE dovrebbe essere propedeutica al raggiungimento dell'entrata nell'euro. Ma com'è oggi, conviene fare il primo passo...e non il secondo. Perchè aggiunge pochi diritti e moltissimi doveri.

Ed è un meccanismo da riequlibrare.

Non significa passare con la motosega sui trattati precedenti, ma di una loro ricalibrazione. Ad esempio agganciando qualche dovere in più per i paesi nel limbo, come potrebbe essere la riesumazione del famoso "serpente monetario", in modo da evitare che chi è fuori dalla moneta unica possa giocare a proprio piacimento sui cambi.

Modificato da TonyH

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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L'euro come lo conosciamo oggi, ovviamente non ci sarà più. Ma la spinta deve essere verso una maggiore coesione della zona.

A cominciare dalla ridefinizione di quel "limbo" che è si-UE-no-euro.

L'entrata nell'UE dovrebbe essere propedeutica al raggiungimento dell'entrata nell'euro. Ma com'è oggi, conviene fare il primo passo...e non il secondo. Perchè aggiunge pochi diritti e moltissimi doveri.

Ed è un meccanismo da riequlibrare.

Non significa passare con la motosega sui trattati precedenti, ma di una loro ricalibrazione. Ad esempio agganciando qualche dovere in più per i paesi nel limbo, come potrebbe essere la riesumazione del famoso "serpente monetario", in modo da evitare che chi è fuori dalla moneta unica possa giocare a proprio discredito sui cambi.

nulla da dire. segnalo che l' 80% dell'intera politica europea non è di questo avviso.

segnalo che in altro topic ero scettico sulla tenuta dell'euro a LUNGO termine, una delle ragioni è proprio questa. insieme ad altre.

gli Stati Uniti d'Europa mi stanno anche bene (sulla carta) ,ma per stessa ammisisone di chi li propone ci vogliono 10-20 anni.

come non-tedeschi (+ gli altri "virtuosi") noi italiani rientriamo nella "Legge del Menga" sopracitata.

Modificato da Matteo B.
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Guest EC2277
L'euro come lo conosciamo oggi, ovviamente non ci sarà più. Ma la spinta deve essere verso una maggiore coesione della zona.

A cominciare dalla ridefinizione di quel "limbo" che è si-UE-no-euro.

L'entrata nell'UE dovrebbe essere propedeutica al raggiungimento dell'entrata nell'euro. Ma com'è oggi, conviene fare il primo passo...e non il secondo. Perchè aggiunge pochi diritti e moltissimi doveri.

Ed è un meccanismo da riequlibrare.

Non significa passare con la motosega sui trattati precedenti, ma di una loro ricalibrazione. Ad esempio agganciando qualche dovere in più per i paesi nel limbo, come potrebbe essere la riesumazione del famoso "serpente monetario", in modo da evitare che chi è fuori dalla moneta unica possa giocare a proprio piacimento sui cambi.

Esattamente quanto volevo scrivere, ma non sono riuscito a formularlo nella maniera corretta.

L'industria automobilistica sta già cominciando a dare delle robuste spinte in tal senso e se, assieme agli 8'000 esuberi francesi della PSA, si aggiungessero quelli (ovviamente italiani) della FIAT, quelli (ovviamente spagnoli) della Seat, quelli (ovviamente tedeschi) della Opel e della Ford, allora ho l'impressione che l'80% della classe politica della Zona Euro cambierebbe rapidamente idea sulla possibilità di ricalibrare i trattati.

Secondo me è solo questione di tempo, ma ci si arriverà.

Modificato da EC2277
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  • 3 settimane fa...

lo stesso ministro torna duro su hyundai-kia accusandola di dumping che danneggia la regie e psa

PARIS -- Hyundai and Kia have been accused of dumping practices by French Industry Minister Arnaud Montebourg, who says the tactic is hurting domestic automakers Renault and PSA/Peugeot-Citroen, both of which have been losing sales and market share in their home market.

Montebourg has asked the European Commission to investigate the legality of the Hyundai Group’s strategy in France and Europe under the terms of a trade agreement between the European Union and South Korea.

Montebourg said the Hyundai Group, which is the parent company of Hyundai Motor Co. and Kia Motors Corp., prices its cars below market value to unfairly gain market share in France and in Europe.

France also will be the first EU member country to petition the European Commission to investigate whether the practices of a South Korean company meet the terms of the trade agreement or not.

“Hyundai and Kia are unfairly competing against [French carmakers] by engaging in dumping, which is unacceptable,” Montebourg said during a French Socialist Party meeting Friday.

PSA’s and Renault’s sales have plummeted this year in France while Hyundai and Kia have seen double-digit growth in the market.

Hyundai Group sales in France surged 30 percent to 36,328 units from January through July, according to French auto association CCFA. By comparison, PSA’s sales were down 20 percent to 367,542 units and Renault’s volume declined 18 percent to 272,722 units during the same period.

A Hyundai Europe spokesman rejected the French minister’s claims. He told Automotive News Europe that the average price discount carmakers in the EU offered during the first half of 2012 was 2,137 euros, while Hyundai's price incentive was 88 percent of that average, or 1,870 euros.

Hyundai Europe Chief Operating Officer Allan Rushforth said in a statement that Hyundai cars for the European market were mainly built outside of South Korea and that the company was gaining share because of its quality-to-price ratio.

“The success of Hyundai in Europe is based on products designed, engineered and built in Europe,” Rushforth said. “Our most popular, and fuel-efficient, models sold in France are built at our European factories in the Czech Republic and Turkey. In fact, nearly 90 percent of the Hyundai cars registered in Europe during the first half of 2012 were built outside of Korea.”

PSA probed

The French government also has criticized French companies that have cut jobs or plan to reduce staff in France and has singled out PSA after its announcement last month it would close a car assembly plant in France and slash 8,000 jobs. Industry Minister Montebourg told reporters in July that the French auto industry must take measures to protect French jobs, but he was not more specific.

The French government has appointed a special advisor to probe PSA’s restructuring plans. The study results, which will be announced Sept. 11, will determine whether the government deems PSA’s plan is necessary and whether the massive job cuts in France can be avoided.

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