Alfaclub

[luxan]

Bella la battuta di MacGeek!

Chiaramente non potrebbero farsi distinzioni tra benza e diesel, ma credo che qualche requisito dovrebbe pur esserci.

Innanzitutto si dovrebbe essere proprietari di una AR o magari intestatari di una AR in passato... ma questi dovrebbero essere soci di seconda fascia, mentre coloro che acquistano almeno due AR nella vita avrebbero accesso alla "Serie A".

ANche la permanenza nel club dovrebbe essere meritata... ad esempio, penso che si dovrebbero imporre delle "revisioni" a cadenza fissa (un paio di anni), del tutto gratuite, volte a verificare lo stato di conservazione della propria AR, anche se limtato soltanto alla rispondenza della vettura alle specifiche originali e al mantenimento di un aspetto esteriore più che buono.

La tessera del club deve essere un riconoscimento della propria passione per il Biscione.

[MacGeek]

Ovviamente quella delle versioni a benzina era una battuta

L'idea di luxan mi piace... potrebbe magari estendersi in questo modo: Oltre che aver avuto un certo numero di AR nella vita per accedere alla "élite" potrebbe valere anche l'anzianità: ovvero una persona che ha avuto anche solo una AR, ma l'ha tenuta e preservata (in condizioni buone ovviamente) per tot anni. La cosa diventerebbe un po' complicata però... chi controlla che l'auto sia in buone condizioni? Si delega all'ASI? Insomma, la vedo come una cosa da fare in un secondo tempo... Quella del cliente fidelizzato (proprietario di due o piu' AR) invece penso sarebbe anche abbastanza immediata come realizzazione.

Honda fa già qualcosa del genere: ho un amico che ha tre Honda in casa, e dopo l'acquisto della seconda ha ricevuto a casa una tessera, che dà diritto ad una "corsia preferenziale" in assistenza, e un minimo sconto (5% mi pare) su ricambi e accessori.

[MacGeek]

Maggiori dettagli sull'iniziativa Honda:

Viene inviato a domicilio del cliente un pacco postale, con la seguente lettera d'accompagnamento:

Gentile cliente,

desideriamo ringraziarla per aver scelto nuovamente una vettura Honda.

L'omaggio che oggi le presentiamo è il segno della gratitudine che ci porta a considerarla un vero amico Honda. Con l'acquisto della nuova auto lei è diventato Honda Senior Member, un riconoscimento che si concretizza nei grandi vantaggi riservati ai clienti più affezionati.

Chi si muove in sintonia con i sogni Honda, con il nostro modo di concepire spazio, confort, sicurezza e piacere di guida, merita la nostra massima considerazione: il suo apprezzamento ci conferma di essere nella giusta direzione e ci spinge a ricercare le soluzioni sempre più avanzate. Pensando, come sempre, a quali potranno essere le sue esigenze per il futuro.

Da subito desideriamo che la sua nuova Honda possa offrirle il massimo della soddisfazione e del piacere di guida in ogni occasione. Come Honda Senior member potrà infatti avvalersi dei seguenti vantaggi esclusivi:

• 15% di sconto sull'acquisto degli accessori originali
  
• corsia preferenziale in tutti gli interventi d'officina
  
• allargamento dei servizi gratuiti, validi per 3 anni, compresi nell'assistenza stradale honda. (auto sostitutiva con cilindrata di 1800cc per max 6 giorni, massimale per il recupero vettura di 517 Euro, massimale per le spese di hotel di 414 Euro per max 3 notti, servizio taxi per il ritiro della sostitutiva)
  

Con la GOLD CARD che troverà allegata alla presente potrà infine usufruire di tutti questi servizi presso tutte le concessionarie Honda.

Ancora una volta grazie per la preferenza espressa al marchio Honda: buona guida e benvenuto nell'élite dei nostri clienti.

Honda Automobili Italia

[il FUSI]

Guardate che si tratterebbe di riprendere un'idea che Alfa aveva realizzato già negli anni '80. L'Alfaclub esisteva già, ci si iscriveva gratuitamente, bastava compilare la richiesta indicando che auto Alfa si avevano e si aveva avuto in passato. C'erano convenzioni, il quadrifoglio (la rivista) e via dicendo.

Attualmente direi che si tratterebbe di rifare una cosa similare, con in più la precedenza assoluta sia alla partecipazione delle presentazioni dei modelli nuovi (io ad esempio a ste cose ci tengo) e poi al veicolare una cultura alfista sotto l'ombrello della casa.

Una volta, cioè col vecchio Alfaclub (li avete mai visti su Alfetta, Giulietta, 90 e 75 gli adesivi rettangolari rossi con su scritto alfaclub?) bastava possedere un'Alfa, nuova o usata che fosse.

Direi che questa idea, che io ho in animo da quando l'Alfaclub è stato abbandonato - parliamo della fine degli anni '80, attualmente andrebbe ripresa, in quanto pionieri eravamo stati in quel periodo ma anche adesso la cosa sarebbe "particolare" e non inflazionata.

Comunque io che in casa ho avuto dodici alfa fra me e mio padre e che ancora ne abbiamo tre che "serie" sono?

[luxan]

Comunque io che in casa ho avuto dodici alfa fra me e mio padre e che ancora ne abbiamo tre che "serie" sono?

[copco]

Un club centrale che non penalizzasse la miriade di clubs periferici ma che al contrario gli facesse da mamma supportandone e coordinandone le attività. Fonte di informazione e materiali. Aperto a tutti, compresi quelli come me che non hanno un Alfa e che forse non ce l'avranno mai ma che rispettano ed ammirano le Alfa e gli alfisti. Un centro nevralgico del mondo Alfa che fosse soprattutto luogo di osmosi fra casa Alfa Romeo ed utenza Alfa Romeo. Un Club Alfa Romeo cogestito e cofinanziato dalla casa e da rappresentanti dell'utenza democraticamente eletti; che fosse un luogo di incontro ed intercambio di istanze, sogni, passioni, esigenze, informazione e cultura. Un Club che avesse come background strategico quello di arricchire sia la casa che l'utenza (reale e potenziale) attraverso la promozione degli oggetti Alfa Romeo, siano essi tangibili e sottoforma di Alfetta, 8c, Disco Volante, Duetto, Arna, AlfaSud, 145, GT, 1900 o 156, siano essi intangibili come sogni, ammirazione, tifo, cultura, speranza ed aspirazione. Un centro di recupero e valorizzazione sia della storia gloriosa che di quella ingloriosa. Perchè anche la decadenza ha una base sociale e storica sulla quale si è materializzata ed anche la decadenza è patrimonio storico e culturale del marchio e va recuperata, dissettata, dissertata, mai e poi mai rinnegata, semmai evidenziata. Giacchè per fortuna Alfa Romeo come azienda non ha mai commesso atti che necessitano di essere nascosti e rinnegati. Perchè anche nei periodi neri c'è stata una storia e degli uomini, storia e uomini che possono aver prodotto fatti e cose di cui non vantarsi ma mai cose e fatti di cui l'umanità debba vergognarsi. Quindi un luogo di promozione di tutto ciò che porta appiccicato un sogno etereo o uno stemma materiale Alfa Romeo. Un centro che sia sorgente di orgoglio e snobismo Alfa Romeo da distribuire con equilibrio in tutte le direzioni senza distinzione classe e ceto, ma che della miriade di tipologie di alfisti, classi, ceti, tifosi, ammiratori e clubs periferici Alfa Romeo facesse un'unica grande classe: quella del mondo Alfa Romeo. Da tale interscambio casa-utenza ne verrebbe fuori un arricchimento reciproco, sia culturale che materiale.

Parola di un Alfista che mai ebbe e chissà se mai avrà un'Alfa Romeo.

[il FUSI]

Decisamente daccordo.

Ah, all'amico ventottenne: io di anni ne ho solo trenta.......

[luxan]

la visione di copco mi sembra utopistica... sarebbe il club migliore del mondo. Tutti ammessi, tutti uniti dall'amore per un marchio, tutti uguali.

Ma credo che sia difficile costruire uno spirito di "comunanza" così forte.

Anche all'interno delle famiglie esistono le differenze... penso a quelli che non accettano le AR a ta o a quelli che non hanno mai avuto una tp: difficile che possano intendersi tra loro.

E poi ci sarebbe sempre un gruppo appassionato di un dato modello che non si sentirebbe "fratello" di quelli che non lo apprezzano particolarmente.

Vi posso fare l'esempio di una azienda di casa nostra ma di proprietà estera che raccoglie un numero di persone "ferocemente" appassionate, la DUCATI.

Esiste un club organizzato a livello mondiale, il DOC-Ducati Owners Club.

Siti internet, sconti per i ricambi, contatti fra i motociclisti, uscite, settimana in pista ogni anno, raduni ecc. ecc.; insomma, un club molto attivo, con iscritti di gran parte del mondo.

Tra i ducatisti, però, c'è una parte (maggioritaria, almeno in Italia) di monsteristi... ed ecco che nasce il DMC-DUcati MOnster Club.

Inutile dire che gli iscritti rivendicano una loro particolarità molto forte e che non si sentono sufficientemente accomunati con gli altri ducatisti...

Insomma, non possiamo pensare a qualcosa di "onnicomprensivo", almeno non da subito.

E continuo ad affermare, anche se l'eventuale assenza di copco sarebbe una perdita per il club, che non si può ammettere chi non ha mai avuto una AR nella vita....

La vita mi ha insegnato che l'amore deve essere dimostrato.

PS per Fusi: mi sono espresso male... volevo dire che solo 2 AR a 28 anni mi sembravano poche... mi sarebbe piaciuto poter fare di meglio.

[il FUSI]

Luxan, conosco abbastanza bene la situazione dei clubs essendovi dentro da tempo, e conoscendo sia i club "aperti" che "chiusi" nel senso che accettano tutto o no.

Ma l'Alfaclub generale, per il semplice fatto che sia la casa che lo fa e lo gestisce con meritocrazia, mette al riparo da questo tipo di cose.

Cioè: se in un club normale amatoriale di norma sono le teste (presidenti eccetera) che hanno queste fisime (tutte o poche, ta o tp, rosse e gialle o solo nere) e quindi a cascata sono cose che ricadono sui soci, l'Alfaclub generale invece dovrebbe partire da subito con "l'iscrivere tutte le vetture Alfa".

Detto questo, se ti va bene ti iscrivi, altrimenti nessuno ti obbliga e puoi andare a spigolare (detta in modo brutale la vedrei così).

Il fatto che poi ci sia l'azienda mette al riparo da quello che succede nei club amatoriali, dove imporre certe cose "dispiace", "dopotutto è mio amico", "è una brava persona".

Non crediate che il "monolitico" (ed un po' troppo raffermo) RIAR non venga spesso "criticato" dagli stessi soci, purtuttavia tira avanti da quarant'anni....

Se poi si formeranno i "gruppetti" di quelli che amano quella macchina, quel tipo di macchine o via dicendo, lo farebbe in aperto contrasto con lo spirito del club. Ovvero: la discriminazione, da statuto, non deve essere permessa, nè tantomeno perorata o pubblicizzata. Se lo fai, sei fuori.

Chiaramente si formerebbero i gruppi di gente che amano la 75, quelli che amano l'Alfetta, ma tutto dovrebbe rimanere entro una certa civiltà.

Come fare? Con una certa rigidità all'ingresso e con anche cifre che, a fronte SOLO del senso di appartenenza, non siano di 20 euro come tessera annuale.

[Guest T a u r u s]

Per me la cosa migliore e' fare l'Alfa club o meglio l'Alfa owners club con una organizzazione come quella del Ferrari o Maserati Owners Club cioe' aperto a tutti i possessori e passati possessori di vetture del marchio piu' la possibilita' sotto precise regole di poter iscriversi anche appassionati del marchio che non hanno vetture Alfa come appunto Copco ma sono entusiasti del marhio...e lo avevo gia' detto nel mio precendente post...il tipo di struttura esiste gia', e' gia' collaudato il passo impegnativo che rimane e' portarlo alla scala maggiore dell'Alfa Romeo...e per me come oggi si collaborano i Ferrari Owners Club con Maserati Owners Club..anche il possibile Alfa owners club dovrebbe essere associato a quello degli altri due marchi sportivi italiani......per fare finalmente non un Ferrari Maserati historic challenge..(dove sic competono anche alcune Alfa Romeo 8c2300 e Tipo3...)..ma Alfa Romeo-Ferrari-Maserati Historic Challenge...