Controversie di lavoro, come funziona?

[etr650]

Qualcuno ha avuto esperienze a riguardo? Se voglio procedere senza l'appoggio di un sindacato ho per forza bisogno di un costosissimo avvocato?

Grazie a chi mi aiuterà!

[mcth17]

Dipende.

Se ti fermi alla fase stragiudiziale (cioè contestazione di licenziamento o di provvedimenti disciplinari o cose del genere), puoi fare da solo.

Se invece devi impugnare un provvedimento davanti al Giudice del Lavoro, l'avvocato è obbligatorio (o meglio, la parte può stare in giudizio personalmente solo in primo grado e solo se il valore della controversia non eccede i 129 Euro e spiccioli). Che poi sovente capita che uno vada dal sindacato, il quale ha il suo avvocato "convenzionato".

Senza avvocato potresti fare solo il tentativo di conciliazione preventivo alla causa vera e propria (che fino al 2010 era obbligatorio, ma adesso non più).

Questo a grandi linee. Credo che Loric sia decisamente più ferrato in materia.

ps: non è che tutti noi siamo "costosissimi", eh!

ps 2: se hai un reddito imponibile inferiore a poco meno di 11.000 Euro, l'avvocato te lo paga lo Stato.

ps 3: se vinci la causa, normalmente il Giudice condanna controparte a pagare anche le tue spese legali, il che però non ti esime dal pagare l'avvocato se controparte è insolvente (e capita ahimè di frequente).

ps 4: in bocca al lupo!

[loric]

Dipende.

Se ti fermi alla fase stragiudiziale (cioè contestazione di licenziamento o di provvedimenti disciplinari o cose del genere), puoi fare da solo.

Se invece devi impugnare un provvedimento davanti al Giudice del Lavoro, l'avvocato è obbligatorio (o meglio, la parte può stare in giudizio personalmente solo in primo grado e solo se il valore della controversia non eccede i 129 Euro e spiccioli). Che poi sovente capita che uno vada dal sindacato, il quale ha il suo avvocato "convenzionato".

Senza avvocato potresti fare solo il tentativo di conciliazione preventivo alla causa vera e propria (che fino al 2010 era obbligatorio, ma adesso non più).

Questo a grandi linee. Credo che Loric sia decisamente più ferrato in materia.

Il fai-da-te è altissimamente sconsigliato.

Bisogna prima di tutto avere competenze (tecniche e di conoscenza) all'altezza della vertenza e, soprattutto, la lucidità necessaria a pianificare le azioni necessarie, lucidità che difficilmente può sussistere se si è personalmente coinvolti.

Il contenzioso in materia di lavoro, infatti, ha una fortissima componente di coinvolgimento personale che può portare anche chi ha le conoscenze tecniche del caso a commettere errori di sottovalutazione di alcuni aspetti e/o sopravvalutazione delle proprie chance di raggiungere certi obiettivi.

[mcth17]

Il fai-da-te è altissimamente sconsigliato.

Bisogna prima di tutto avere competenze (tecniche e di conoscenza) all'altezza della vertenza e, soprattutto, la lucidità necessaria a pianificare le azioni necessarie, lucidità che difficilmente può sussistere se si è personalmente coinvolti.

Il contenzioso in materia di lavoro, infatti, ha una fortissima componente di coinvolgimento personale che può portare anche chi ha le conoscenze tecniche del caso a commettere errori di sottovalutazione di alcuni aspetti e/o sopravvalutazione delle proprie chance di raggiungere certi obiettivi.

Non posso che concordare con te.

Comunque, al di là di tutto: è corretto quello che ho postato?

[loric]

Non posso che concordare con te.

Comunque, al di là di tutto: è corretto quello che ho postato?

In linea di massima sì, anche se in seguito alla c.d. riforma Fornero in caso di licenziamento per aziende sopra soglia (i famoso più di 15 dipendenti) c'è un passaggio conciliativo *preventivo* (cioè che precede il licenziamento) obbligatorio davanti alla DTL.

[etr650]

Pensavo al fai da te perchè il mio è un problema banale... Ovvero l'azienda vuole che io firmi una liberatoria per spedirmi busta paga e buoni pasto, così se vanno persi sono cazzi miei, altrimenti dovrei pagarmi di tasca mia ogni mese una raccomandata assicurata. Non so come muovermi...

[loric]

Pensavo al fai da te perchè il mio è un problema banale... Ovvero l'azienda vuole che io firmi una liberatoria per spedirmi busta paga e buoni pasto, così se vanno persi sono cazzi miei, altrimenti dovrei pagarmi di tasca mia ogni mese una raccomandata assicurata. Non so come muovermi...

Non esiste una norma che stabilisca quale sia il luogo di consegna della busta paga. Mi viene in mente solo il contratto collettivo delle società di somministrazione che prevede che essa debba essere consegnata presso il luogo di lavoro, cioè presso l'utilizzatore.

Partendo dal fatto che la consegna della busta paga è un obbligo in capo al datore di lavoro previsto dalla L. 4/1953 e che la medesima legge attribuisce all'ispettorato del lavoro (oggi DTL) i compiti di vigilanza sul corretto adempimento di tale obbligo, puoi provare ad andare lì.

Per inciso è certamente illegittima la richiesta di firmare una liberatoria con i contenuti da te citati. Tieni però presente che loro potrebbero importi di andare a ritirare sia busta paga, sia buoni pasto, presso una sede aziendale.