Mettersi nel business dei cibi di lusso

[Guest EC2277]

Io puntavo tutto sull'esportare salami e prosciutti in medio oriente

…

[Sifizzirro]

Avevo pensato di fare una cosa del genere quando mi sarò laureato (nel duemilaecredici?? spero proprio di no).

Avevo in mente di trasformare la classica casa in campagna di mia nonna che ha un pezzo di terreno coltivabile in una sorta di hotel/agriturismo ecosostenibile (pannelli fotovoltaici e solari, raccolta acqua piovana, fare il compostaggio e usarlo come concime, ecc.ecc.) che ti mette sul tavolo più prodotti possibili prodotti in proprio nello stesso posto dove alloggi a prezzi non stratosferici, ti fa dormire e stare in un bel posto veramente incontaminato e tranquillo, e se non vuoi solo rilassarti ti propone dei "pacchetti" viaggio diversificati per girare la mia regione e scoprire qualcosa che non avresti potuto conoscere girando da solo.

Sì, lo so, sarebbe mooooolto impegnativo economicamente... Però proprio ieri un parente mi diceva che l'UE stanzia dei fondi/prestiti per giovani che vogliono diventare imprenditori e presentano un progetto.

Che ne pensate?

Giò, se vuoi possiamo metterci in società : i soldi li facciamo trovare a TonyH, per la burocrazia se ne può occupare Loric, il progetto per ristrutturare lo fa Cosimo, di ingegneri qui sul forum ne abbiamo a tonnellate...cosa manca?

[Walker]

i soldi li facciamo trovare a TonyH

[Giò]

Per the stack

si anche io pensavo a una rivoluzione della mia vita, abitare in una casa passiva o quasi,

diminure la necessità di spostamenti inutili, vivere in un ambiente più sano, forse

meno stressante. Ovviamente il tutto deve essere economicamente sostenibile

non sono certo io quello del verde per forza sul gobbo degli altri, per quello ci sono

gli ecologisti dei pannelli solari

[Sifizzirro]

Oh, attento che non è un trova-soldi.

[duetto80]

Avevo pensato di fare una cosa del genere quando mi sarò laureato (nel duemilaecredici?? spero proprio di no).

Avevo in mente di trasformare la classica casa in campagna di mia nonna che ha un pezzo di terreno coltivabile in una sorta di hotel/agriturismo ecosostenibile (pannelli fotovoltaici e solari, raccolta acqua piovana, fare il compostaggio e usarlo come concime, ecc.ecc.) che ti mette sul tavolo più prodotti possibili prodotti in proprio nello stesso posto dove alloggi a prezzi non stratosferici, ti fa dormire e stare in un bel posto veramente incontaminato e tranquillo, e se non vuoi solo rilassarti ti propone dei "pacchetti" viaggio diversificati per girare la mia regione e scoprire qualcosa che non avresti potuto conoscere girando da solo.

Sì, lo so, sarebbe mooooolto impegnativo economicamente... Però proprio ieri un parente mi diceva che l'UE stanzia dei fondi/prestiti per giovani che vogliono diventare imprenditori e presentano un progetto.

Che ne pensate?

Giò, se vuoi possiamo metterci in società : i soldi li facciamo trovare a TonyH, per la burocrazia se ne può occupare Loric, il progetto per ristrutturare lo fa Cosimo, di ingegneri qui sul forum ne abbiamo a tonnellate...cosa manca?

[TonyH]

Aggiungiamo inoltre che allora un'attività poteva partire da un Aquilotto comprato a rate per visitare i clienti, portandosi dietro per pranzo un panino con la mortadella e una borraccia d'acqua di fonte.

....oggi se non hai I-Phone 5 in tasca non sei nessuno.

L'aquilotto no. Ma un vestito bello e una punto usata bastano per mettersi sul "marciapiede" (ma basta anche il primo, da molti potenziali clienti nuovi vado...a piedi.....)

Di commerciali ce ne è una richiesta fortissima.

Con pochissimi che vogliono cimentarsi. Perchè l'accredito a fine mese non è garantito è la lamentela che sento più spesso

[fonzino1]

Parlando di crisi e possibilità lavorative, mi viene in mente il discorso che fece Roberto Saviano durante un'intervista (forse dalla Bignardi): in breve, RS diceva che finora, con le vacche grasse, si tendeva a scegliere il lavoro che rendeva di più, almeno in teoria (avvocato, commercialista,ingegnere etc.) e trascurare ciò che era passione (p.e. suonare uno strumento, dipingere etc.).

Oggi, la crisi ci dice che non c'è più il traguardo del benessere economico (o meglio, solo pochi ci arriveranno), quindi tanto vale buttarsi in qualcosa che ci piace fare, per la quale abbiamo passione.

Credo che RS abbia ragione, perchè quando i soldi non rappresentano più "l'incentivo" a darsi da fare, la passione è l'unica cosa che ci spinge a continuare.

Mi verrebbe anche da dire, però, che siamo in un'epoca iper-consumista, per cui sei fortunato se hai ancora qualcosa che ti appassiona e non sei diventato lo zombie che insegue l'I-phone5 di turno...

[TonyH]

Mi spiace contraddire Saviano ma - ahimè - le professioni artistiche riempiono molto lo spirito, ma poco la pancia.

Va bene coltivare un hobby, tuttavia rimanendo concreti su come si mette insieme il desco quotidiano.

[fonzino1]

Mi spiace contraddire Saviano ma - ahimè - le professioni artistiche riempiono molto lo spirito, ma poco la pancia.

Va bene coltivare un hobby, tuttavia rimanendo concreti su come si mette insieme il desco quotidiano.

Scusa, forse io ho ristretto un po' troppo il campo: la passione che intendeva RS era in senso generale: per dire, uno può avere la passione di allevare maialini del Bengala (per dirne una) ed è il caso che ci provi a farne un lavoro, cercando di trarne anche uno stipendio.

Fare qualcosa che ti appassiona, secondo lui, è la maniera migliore che si ha, in periodo di crisi, di affrontare le inevitabili difficoltà che si incontreranno,perchè la soddisfazione economica sarà piuttosto magra.