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Bambino preso a forza dalla Polizia


Pandino

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Ho seguito la vicenda su vari forum, questo diciamo è ciò che si sa della situazione:

Al centro della vicenda c'è la PAS (Sindrome da alienazione genitoriale - Wikipedia). Il bambino è stato continuamente messo sotto pressione facendogli credere un padre fosse un mostro, e tutti sanno come i bambini siano facilmente influenzabili, soprattutto dalle persone che gli sono più vicine (mamma). E per questo il bambino non voleva vedere il padre.

La difesa della madre è che "la PAS non esiste" perchè disconosciuta dal DSM; in realtà non è in dubbio che i bambini siano influenzabili al punto dal fargli credere che l'altro genitore sia una specie di mostro ma semplicemente è in dubbio la definizione di sindrome.

Il giudice ha deciso di togliere la podestà genitoriale alla madre.

La famiglia della madre ha fatto di tutto per impedire che venisse impedito il "prelievo" del bambino a casa e con le buone, come stabilito dal tribunale, consigliati dall'avvocato (noto negazionista della PAS, che ha vinto svariate cause suggerendo al bambino di "fare i capricci" e "nascondersi dal padre").

Quindi vista l'aria che tirava nell'ultimo periodo nonni e zia, assieme alla madre facevano le ronde all'uscita di scuola aspettandosi che sarebbe successo qualcosa. (O vi sembra normale che mezza famiglia fosse li fuori e casualmente a riprendere il tutto? E la madre che furbamente se n'è stata in disparte in una situazione del genere... tutto previsto ed architettato).

In accordo con la preside e il personale scolastico le forze dell'ordine hanno deciso di prendere il bambino a scuola nel modo meno traumatico possibile; alla richiesta di allontanarsi un momento dalla classe lui si è rifiutato (qualcuno gli avrà per forza detto di fare così), quindi hanno fatto uscire il resto della classe; ma il bambino era istruito per fare più casino possibile e da li il video. La zia da manicomio che palesemente cercava di rendere la scena il più drammatica possibile.

I poliziotti sono gli unici a non aver colpa; d'altronde è il loro compito usare la forza per far rispettare leggi e decisioni che non sono rispettate con le buone e di certo non è stato facile nemmeno per loro.

Modificato da ilmirko
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A mio parere il vero trauma per il bambino non è essere stato trascinato via dai poliziotti

il vero trauma sarà quasi sicuramente vedere i propri genitori odiarsi

fino ad arrivare a permettere che la polizia debba fare quello che ha fatto.

Se un giudice toglie un figlio alla madre, vuol dire che quella madre

è ampiamente indegna, perchè altrimenti l'ultima cosa che si cerca

di fare anche in situazioni parecchio difficili, e togliere la mamma al bambino.

Io se fossi stata la madre di quel bambino prima di far succedere la baracconata

che è successa avrei fatto non uno ma mille passi indietro. Io in questa situazione

vedo tanta ma tanta ignoranza da parte dei genitori. Oppure chissà

che situazione di degrado. Spero di sbagliarmi, ma non vorrei che

essere portato via dalla polizia per quel bambino sia stato il minore dei

mali per lui.

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Bimbo preso con la forza a scuola

[h=1] Il padre: io l’ho salvato

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«Potrà crescere senza problemi»[/h]blank.gif[TABLE=width: 90, align: left]

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PADOVA - I suoi occhi sono sereni. In lui, padre e avvocato che, come mostra il video trasmesso in televisione, afferra il suo bambino di dieci anni per le gambe, non c’è traccia di pentimento.

Nemmeno per un secondo ha pensato di traumatizzare suo figlio, anzi è pienamente convinto di avere agito nel giusto. «Ho salvato mio figlio, ora potrà crescere senza problemi», ha esordito Michele, il legale in giacca e cravatta, con un sorriso appena accennato. «L'importante è questo - aggiunge -. Ho pranzato, giocato alla playstation e poi cenato con lui e l'ho messo a letto. Era anni che non lo facevo ed è stata una bella emozione. È inserito provvisoriamente in una comunità adatta al suo recupero, prima di essere affidato a me».

Ma da quando non ha più visto suo figlio?

«Sono separato dal 2005 e dal 2009 non sono più riuscito a frequentare il mio bambino. Il comportamento della madre e dei suoi familiari ha cagionato al bambino una psicopatologia, per cui mio figlio è esposto a un rischio altissimo di patire dei disturbi mentali nel corso della crescita. La verità è che tutte le possibilità di convincere la madre del piccolo a cambiare atteggiamento e di seguire dei percorsi meno incisivi di quello finale sono sempre falliti».

L’avvocato è un uomo frastornato, ancora sotto shock. È un padre che ha usato la forza contro il suo piccolo per riconquistarlo, per riuscire ad avere una relazione normale padre-figlio e per strapparlo alla madre e ai suoi parenti.

Avvocato, un giorno riuscirà a perdonare la mamma di suo figlio?

«Credo che appena il bambino avrà terminato il periodo nella comunità non gli impedirò di vedere sua madre, perché se i genitori si comportassero bene non ci sarebbe alcun bisogno della legge. Intanto ieri mattina Leonardo, nella sua nuova casa famiglia ha giocato con i videogames e ha ricevuto la mia visita. Sta bene. La prossima settimana tornerà a scuola».

Come padre si sente poco tutelato dalla giustizia italiana?

«I padri separati sono vittime di una ingiustizia incommensurabile ed è sicuramente una cosa che andrebbe radicalmente risolta. Sicuramente ci sono problemi di carattere legislativo, problemi anche di mentalità che si riscontrano talvolta nelle stesse istituzioni che operano. Ci deve essere un cambio di mentalità anche nella pubblica opinione - dice ancora l’avvocato -. E io credo che in questo momento i diritti dei bambini di crescere con i due genitori, e quindi anche con il padre, su un piano di parità con la madre, non siano adeguatamente tutelati. Si parla di affidamento condiviso, ma alla fine la collocazione del figlio avviene prevalentemente presso la madre e questo corrisponde all'affidamento esclusivo di una volta».

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Se, per assurdo, il bambino si fosse fatto male durante la "presa di forza"?

il dico solo che i poliziotti non dovevano intervenire nel momento in cui il bambino opponeva resistenza

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Se, per assurdo, il bambino si fosse fatto male durante la "presa di forza"?

La responsabilità è della madre...

Una madre "normale", che non tratta il figlio come merce, avrebbe ceduto molto prima, con le buone senza far subire traumi al figlio e sapendo del rischio di fargli male.

Ma in realtà una madre normale non si sarebbe mai infilata in questa situazione e probabilmente il figlio sarebbe come al solito affidato a lei col padre che lo vede ogni due weekend.

Ma si sa "chi troppo vuole..."

I miei sono separati e ci sono stati periodi in cui non si potevano vedere, ma mai nessuno ha detto qualcosa di cattivo sull'altro davanti a me e mi hanno insegnato il rispetto verso entrambi. Anzi una volta mi sono anche beccato un ceffone (e ne ho presi davvero raramente) per aver mancato di rispetto all'altro genitore...

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Se, per assurdo, il bambino si fosse fatto male durante la "presa di forza"?

il dico solo che i poliziotti non dovevano intervenire nel momento in cui il bambino opponeva resistenza

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E se si fosse fatto male perché non bloccato? :)

A posteriori, è facile dire "non va bene".

Continuiamo a puntare il dito contro i poliziotti, due persone nella scomoda posizione di vedersi criticata a prescindere ogni azione

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I discorsi dei genitori non mi interessano. Se i genitori hanno deciso di farsi la guerra davanti al figlio affari loro.

Io dico solo che la forza non andrebbe mai usata. Se la situazione era così delicata al primo segno di opposizione del bambino si doveva far intervenire uno psicologo per gestire la situazione.

Se fossi stato uno dei poliziotti non mi sarei mai preso la responsabilità.

Poi è chiaro che anche loro non si sono trovati in una situazione facile

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Io dico solo che la forza non andrebbe mai usata. Se la situazione era così delicata al primo segno di opposizione del bambino si doveva far intervenire uno psicologo per gestire la situazione.

D'accordo, ma nel frattempo come trattieni il ragazzino in agitazione? Con le patatine e la play?

No, sarebbe stato compito dei genitori. Del padre che non ha, a quanto pare, avuto l'interesse o la prontezza di calmare gli animi (anzi, di evitare che scoppiasse il caso), della madre (assente) e della zia.

Non è che arriva lo psicologo e con la mano santa rende il bambino docile in men che non si dica. :)

L'avessero confinato in una stanza, cosa si sarebbe detto? "Ehhh, guardate quegli sbirri, trattano un bambino peggio di un internato a cui fare il terzo grado". :disp2:

Cioè, vista così, la loro azione finale non è stata certo delle più felici. Ma cazzo, troviamoci noi in una situazione simile (che solo loro hanno visto), vorrei vedere.

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Raramente (per non dire: mai) la colpa sta da una parte sola.

In questo caso, però, direi che buona parte della colpa va da una parte sola: madre e famiglia.

Un complottardo potrebbe pensare che il padre è un mostro e che la legge sta dalla sua parte perché lui è parte dell'ingranaggio, con la famiglia della madre unico difensore della Giustizia e Verità.

Roba da film USA di serie C.

Un bambino di 10 anni che si dimena in quel modo contro dei poliziotti ha "solo" subito un lavaggio del cervello in scala industriale.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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