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Terremoto L'Aquila, sei anni ai membri della Grandi Rischi


Cosimo

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...

comunque in soldoni questi si sono presi sei anni perchè il tizio ha detto "non succederà un ghezzo" e invece è successo il disastro.

Ma anche no. Sono stati condannati severamente (anche troppo...) per aver fornito INFORMAZIONI FALSE. Scusa se è poco.

...a me continua a sembrarmi una sentenza poco seria, anche perchè se proprio devi "punire" qualcuno, punisci solo quello che ha dichiarato pubblicamente altro rispetto a quanto analizzato dalla commissione. (parentesi... e chi ha costruito quell'aborto del dormitorio studenti che è crollato? va be...)

...

La commissione poteva intervenire prendendo le distanze da chi ha fornito false informazioni e non lo ha fatto PER PAURA. Non sono meritevoli di tale incarico, che vadano a fare qualcos'altro.;)

Quelli che dovevano controllare e che hanno costruito gli aborti crollati sono sotto processo pure loro (e lo stesso vale per il terremoto in Emilia). Non diamo sempre addosso ai giudici perché "Amanda Knox è innocente e Mignini è psicolabile".;)

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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di far capire alla gente che deve fuggire e mettersi in salvo (ammesso, ovviamente, che Vesuvio te ne dia il tempo)?

A me questa cosa spaventa più del terremoto e dell'eruzione del vulcano.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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E allora, siccome non vale la pena di dare l'allarme, togliamo di mezzo la Commissione Grandi Rischi.

A che serve, se non può neanche dirci che la situazione può diventare critica?

Ancora una volta mi chiedo perchè averla costituita se il parere che esprime non è vincolante per nessuno e non da adito a responsabilità di alcun tipo?

Perchè la commissione grandi rischi fa anche altro.

Ho incollato prima la descrizione dal sito della protezione civile.

Il fatto che una cosa sia un RISCHIO non significa che sia un EMERGENZA.

La commissione si può esprimere anche su tematiche ambientali, per esempio, o idrogeologiche, per esempio, o industriali per esempio.

Un rischio non necessariamente è un emergenza, anzi, è una correlazione abbastanza infrequente.

Qui si è scambiato la commissione grandi rischi per la commissione grandi emergenze.

La stessa interrogazione della commissione grandi rischi è impropria:

può dirti che tra 20 anni il 40% delle persone che vivono intorno all'ilva avranno il cancro,

può dirti che quella diga li va svuotata perchè se si rompe spacca tutto,

può dirti che almeno tot chilometri intorno al vesuvio non dovrebbero essere abitati,

può dirti che è improbabilmente che uno sciame sismico esteso abbia episodi devastanti.

Ma non può dirti se devi stare in casa o no, o se devi preoccuparti o no.

Questo è compito di chi ha il potere di prendere le misure necessarie per controllare la preoccupazione e la sicurezza della popolazione.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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...

Io non capisco cosa ci trovi l'italia di così difficile in un concetto del genere, per non riuscire ad accettarlo e basta.

...

Io non capisco cosa ci trovi il mondo di così difficile nel capire che questi per pura codardia hanno raccontato balle.

La storia del procurato allarme è una fregnaccia per tutelare questa gentaglia che si crede intoccabile ed invece sa solo ricattare.

E per l'ennesima volta: la sentenza non verte sul prevedere i terremoti, ma sul fatto che in commissione si sia arrivati a delle conclusioni e ne siano state rese pubbliche altre confidando nella buona sorte.

In ultimo: per quanto riguarda gli edifici di pastafrolla, si stanno svolgendo altri processi, il fatto che i primi a finire dentro siano degli studiosi è irrilevante e serve solo a dare addosso ai giudici che sono rimasti gli unici difensori della dignità di questo paese.

Modificato da justjames

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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A me questa cosa spaventa più del terremoto e dell'eruzione del vulcano.

C'è una differenza tra L'Aquila e Napoli: a Napoli si sa che avverrà, è solo questione di tempo (purtroppo), quindi la popolazione è ampiamente avvisata e (dovrebbe essere) addestrata al piano di evacuazione.

All'Aquila, invece, si è peccato di ottimismo (più per convenienza che per reale convinzione) perchè tanto non ci sono evidenze scientifiche che la devastazione avrebbe avuto luogo.

In entrambi i casi, però, è l'informazione che è stata data ai cittadini che rende le situazioni non comparabili: uno scienziato che si esprime come DeBern., lo ribadisco per l'ennesima volta, sta minimizzando il pericolo, e forse anche in maniera "fraudolenta" (una conferma di questo, lo ripeto, la da Bertolaso nell'intercettazione tel. con Daniela Stati).

E' questa la chiave per la condanna.

Non il fatto che non ha saputo prevedere il terremoto 8cosa impossibile per chiunque).

Per quanto la CGR non avrebbe potuto fare molto di più che informare la popolazione correttamente dei rischi che correva, non lo ha fatto in maniera "onesta", volgendo allo sguardo collettivo solo la faccia della medaglia che faceva più comodo (a tutti, non lo nego).

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Perchè la commissione grandi rischi fa anche altro.

Ho incollato prima la descrizione dal sito della protezione civile.

Il fatto che una cosa sia un RISCHIO non significa che sia un EMERGENZA.

La commissione si può esprimere anche su tematiche ambientali, per esempio, o idrogeologiche, per esempio, o industriali per esempio.

Un rischio non necessariamente è un emergenza, anzi, è una correlazione abbastanza infrequente.

Qui si è scambiato la commissione grandi rischi per la commissione grandi emergenze.

La stessa interrogazione della commissione grandi rischi è impropria:

può dirti che tra 20 anni il 40% delle persone che vivono intorno all'ilva avranno il cancro,

può dirti che quella diga li va svuotata perchè se si rompe spacca tutto,

può dirti che almeno tot chilometri intorno al vesuvio non dovrebbero essere abitati,

può dirti che è improbabilmente che uno sciame sismico esteso abbia episodi devastanti.

Ma non può dirti se devi stare in casa o no, o se devi preoccuparti o no.

Questo è compito di chi ha il potere di prendere le misure necessarie per controllare la preoccupazione e la sicurezza della popolazione.

Scusate il doppio post.

Ma non serviva che lo dicesse la CGR che uno sciame sismico non comporta necessariamente un evento devastante.

Bastava interpellare l'istituto che sorveglia gli eventi sismici in italia, l'INGV.

La CGR, per come ho capito, è semplicemente un apparato partorito da Bertolaso e soci per estendere il potere che ha la PC di decidere il da farsi in caso di emergenza (ricordate quando fu istituita anche la commisione per i grandi eventi?).

A me sembra solamente l'ennesimo clone di istituto che già esiste solo per spartire soldi e poltrone ad amici e parenti.

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Beh ma scusa mi sembra normale che si discuta di una sentenza, che cosa bisognerebbe fare accettare passivamente e supinamente e muti? :roll:

...

Punto primo: le leggi si rispettano. Si può discutere se siano giuste o sbagliate, ma si rispettano.

Punto secondo: le sentenze si accettano. Come per le leggi, si può discutere se siano giuste o sbagliate, ma si devono accettare, al massimo si può non condividerle. Nella discussione eviterei la parola "farsa" e la solita crociata anti-giudici tipiche di chi pensa che colpevolezza/innocenza sia dovuta al DNA avariato o meno od al passaporto (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale).

Questa è la mia filosofia. Altrimenti, con la scusa delle prove inquinate o dei giudici psicolabili sono sempre tutti innocenti. C'è troppa gente che chiede l'impunità e questo mi sta sulle palle.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Il PM sostiene che il messaggio diffuso presso la pubblica opinione è stato: "se avvertite un terremoto state tranquilli, fregatevene, è una cosa positiva perché scarica l'energia sismica, il massimo che può capitare è che si stacchi qualche cornicione". Il giorno del disastro l'evento sismico principale è stato preceduto da due scosse importanti che alcune persone hanno ignorato dando seguito alle istruzioni della commissione e, quando si è verificato l'evento principale, queste persone (a differenza di altre) erano ancora a casa e ci hanno lasciato le penne.

Poi dobbiamo ancora leggere le motivazioni della sentenza, quella che stiamo commentando è la tesi accusatoria del PM.

Mi aggancio a questo punto del ragionamento, e intanto ti ringrazio per le accurate spiegazioni.

Anzi, raccogliendo una nota di loric, invito tutti a non tirare in ballo le questioni sulla responsabilità della solidità degli edifici o sui piani di prevenzione, per il solo motivo che non esiste una scelta aut-aut tra il processo di cui parliamo e gli altri, ma sono discussioni parallele che stanno procedendo e che per linearità del nostro discorso è conveniente non tirare in ballo.

Il punto su cui mi voglio concentrare è -se ho capito bene- il passaggio "alcune persone sono state convinte a modificare i propri comportamenti di autodifesa (fuggire) perché indebitamente rassicurate dalla CGR".

Ora, vorrei capire all'atto pratico quanto il fatto abbia inciso direttamente sulle reazioni delle persone. Soprattutto dove sia il margine tra "quanto avrebbero potuto reagire" e quanto è irreale che avessero possibilità di farlo.

Mi baso su un'unica percezione personale: la notte del primo terremoto importante in Emilia io la scossa l'ho sentita distintamente, al punto che mi ha svegliato in pieno sonno. Immagino una condizione simile alla notte dell'Aquila, con forze in gioco ben diverse.

La cosa di cui mi sono reso conto solo dopo è che da quando la scossa è cominciata, tempo che sono tornato ad uno stato di semi-coscienza era pure finita... se mi fosse crollato qualcosa addosso l'avrebbe fatto prima ancora che mi potessi rendere conto di cosa ci fosse in corso.

Questo per dire che, nella mia limitata esperienza personale, giudizi più o meno allarmistici delle autorità avrebbero avuto un'incidenza pressoché nulla (ammesso che, anche in stato di allerta, la gente ad un certo punto deve comunque addormentarsi e abbassare le difese).

Inoltre il concetto di "le persone sono state portate ad applicare una reazione diversa dalla consueta, restando in casa invece di fuggire" mi torna poco pure questo: a me hanno sempre insegnato che in caso di terremoto non bisogna correre come dei disperati verso l'uscita dell'edificio (che potrebbe essere vicina o lontana, semplice o con ostacoli, affollata o meno) ma bisogna ripararsi sotto il punto protetto più prossimo che si trovi, e attendere la fine della scossa.

Infatti la seconda scossa importante, avvenuta alcune mattine dopo, mi ha beccato che mi stavo già svegliando e la reazione istintiva è stata di schizzare fuori dal letto e piazzarmi sotto lo stipite più vicino (e non sono nemmeno sicuro che sia il posto migliore, mi serve un ripasso...).

Tutto questo per dire che il concetto "il giudizio della Commissione ha portato tot persone a non fuggire" mi sembra molto distaccato dalla reale dinamica della percezione e reazione ad un terremoto importante: la maggior parte della gente non avrà avuto neppure il tempo di capire, altro che tenere un giudizio pesato sulla percezione del rischio...

Sto cannando il ragionamento? :pen:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Mi aggancio a questo punto del ragionamento, e intanto ti ringrazio per le accurate spiegazioni.

Anzi, raccogliendo una nota di loric, invito tutti a non tirare in ballo le questioni sulla responsabilità della solidità degli edifici o sui piani di prevenzione, per il solo motivo che non esiste una scelta aut-aut tra il processo di cui parliamo e gli altri, ma sono discussioni parallele che stanno procedendo e che per linearità del nostro discorso è conveniente non tirare in ballo.

Il punto su cui mi voglio concentrare è -se ho capito bene- il passaggio "alcune persone sono state convinte a modificare i propri comportamenti di autodifesa (fuggire) perché indebitamente rassicurate dalla CGR".

Ora, vorrei capire all'atto pratico quanto il fatto abbia inciso direttamente sulle reazioni delle persone. Soprattutto dove sia il margine tra "quanto avrebbero potuto reagire" e quanto è irreale che avessero possibilità di farlo.

Mi baso su un'unica percezione personale: la notte del primo terremoto importante in Emilia io la scossa l'ho sentita distintamente, al punto che mi ha svegliato in pieno sonno. Immagino una condizione simile alla notte dell'Aquila, con forze in gioco ben diverse.

La cosa di cui mi sono reso conto solo dopo è che da quando la scossa è cominciata, tempo che sono tornato ad uno stato di semi-coscienza era pure finita... se mi fosse crollato qualcosa addosso l'avrebbe fatto prima ancora che mi potessi rendere conto di cosa ci fosse in corso.

Questo per dire che, nella mia limitata esperienza personale, giudizi più o meno allarmistici delle autorità avrebbero avuto un'incidenza pressoché nulla (ammesso che, anche in stato di allerta, la gente ad un certo punto deve comunque addormentarsi e abbassare le difese).

Inoltre il concetto di "le persone sono state portate ad applicare una reazione diversa dalla consueta, restando in casa invece di fuggire" mi torna poco pure questo: a me hanno sempre insegnato che in caso di terremoto non bisogna correre come dei disperati verso l'uscita dell'edificio (che potrebbe essere vicina o lontana, semplice o con ostacoli, affollata o meno) ma bisogna ripararsi sotto il punto protetto più prossimo che si trovi, e attendere la fine della scossa.

Infatti la seconda scossa importante, avvenuta alcune mattine dopo, mi ha beccato che mi stavo già svegliando e la reazione istintiva è stata di schizzare fuori dal letto e piazzarmi sotto lo stipite più vicino (e non sono nemmeno sicuro che sia il posto migliore, mi serve un ripasso...).

Tutto questo per dire che il concetto "il giudizio della Commissione ha portato tot persone a non fuggire" mi sembra molto distaccato dalla reale dinamica della percezione e reazione ad un terremoto importante: la maggior parte della gente non avrà avuto neppure il tempo di capire, altro che tenere un giudizio pesato sulla percezione del rischio...

Sto cannando il ragionamento? :pen:

Tu parti dalla situazione in cui stai dormendo a casa tua,nessuno ti ha allertato e si verifica il terremoto.

Parti dalla situazione: sono mesi che la terra trem (non forte ma con continuità), sono in ansia, vorrei capire se devo aspettarmi il peggio o la situazione è stabile così e non si verificherà nulla di disastroso.

Se ascolto uno scienziato che mi dice quello che dice De Brrn. alla tv o leggo il verbale dell'assemblea del 31 marzo, concludo che non devo preoccuparmi, perchè tante scosse piccole allontanano il pericolo di una scossa grande e c'è pericolo solo di caduta cornicioni.

Se lo scienziato ti avesse detto che non ha la capacità di prevedere il verificarsi o meno di un terremoto disastroso, ma, nulla lo esclude, e le condizioni delle case a L'Aquila sono precarie etc., tu un pensiero a sapere se la tua casa è sicura (se già non lo sai da te, visto che ci abiti) lo fai e puoi anche decidere che casa tua non è il miglior posto dove vivere, data la situazione.

Non voglio dire che TUTTI si sarebbero salvati, che TUTTI si sarebbero attivati per far fronte al terremoto, ma tu scienziato hai dato la possibilità a chi ti ha ascoltato di prendere una decisione su quello che si riteneva più giusto fare, compreso capire se la sua casa è fatta di cartapesta prima di farsela cadere addosso.

Modificato da fonzino1
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Io capisco che diffondendo il reale parere della Commissione, probabilmente il disastro non si sarebbe potuto evitare.

Capisco anche che, allarmando la cittadinanza e anzi, facendo capire che le autorità non sono in grado di stabilire nulla di certo, gli effetti collaterali avrebbero molto probabilmente superato i benefici di una simile dichiarazione.

Capisco anche che, pur con la spada di Damocle del terremoto, la gente presumibilmente non sarebbe riuscita a capire l'entità della situazione nel momento stesso in cui si sarebbe verificata e a proteggersi per tempo. Però sono tutte supposizioni. ;)

Ma qui stiamo parlando di divulgazione di informazioni non collimanti con la realtà. O (forse meglio): di non divulgazione delle esatte informazioni.

E si tratta di un reato di per sè, senza se e senza ma. Come tale va punito.

Poi si può (e si deve) discutere e capire se la sentenza sia o meno adeguata. IMHO non lo è, perché un processo per omicidio colposo è in questo caso eccessivo (va appunto valutata la causalità - se esiste - tra le dichiarazioni ultime e i danni subiti dalla cittadinanza in seguito al sisma). Però un reato, nel processo di cui stiamo parlando, c'è stato.

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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